LA GIUNTA REGIONALE

Visto il dpr 24.05.1988 n. 203 recante “Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell’aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell’art. della legge 16 aprile 1987 n. 183”

Visti in particolare gli artt. 6, 7, 8, 10, 11, 12, 14 e15 del suddetto decreto, ove è previsto e disciplinato il rilascio da parte della Regione di apposita autorizzazione tesa a prevenire e contenere l'inquinamento atmosferico causato dagli impianti industriali.

Viste la DGR 2185 del 12.08.1998 “autorizzazione definitiva di carattere generale per le emissioni in atmosfera proveniente da impianti esistenti D.P.R. n. 203/88 artt 12 e 13 –D.P.C.M. 21 luglio 1989 punti 9),16) e 18)-D.M. 12 luglio 1990” e la D.C.R. n. 28/5 del 6.02.2001 “ D.P.R. n. 203/1988 artt. 6,15,17-Riordino e riorganizzazione delle procedure delle autorizzazioni e Autorizzazione di carattere generale di cui al DPR 25 luglio 1991, art. 5 co 1”

Visto il D.M. 16.01.2004 n. 44 recante”recepimento della direttiva 1999/13/CE relativa alla limitazione delle emissioni di composti organici volatili di talune attività industriali, ai sensi dell’art. 3, co 2, del Dpr 24.05.1988 n. 203”.

Vista la DGR 172/05 “ DPR 24.05.1988, n. 203 artt 6,12,15,7,8 ; D.M n. 44 del 16.01.2004 -adozione modulistica per il calcolo delle emissioni totali e diffuse per tutte le attività previste nell’allegato1 -autorizzazioni di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti dagli impiegati a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e dalle pulitintolavanderie a ciclo chiuso ai sensi dell’art. 9 co2 DM 44/04”;

Visto l'art. 118 Costituzione comma 1: «Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza».

Vista la L. 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione normativa).

Visto il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, recante «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59».

Visto in particolare l'art. 31 del citato D.Lgs. n. 112/98, che attribuisce alle province, nell’ambito delle linee di indirizzo e di coordinamento previste dai piani energetici regionali le funzioni inerenti l’autorizzazione all’installazione e all’esercizio degli impianti di produzione energia.

Visto il D.Lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento delle Autonomie Locali), e in particolare l'art. 4, che dispone che le Regioni organizzano l'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale attraverso i Comuni e le Province, e l'art. 5, ove si prevede che la Regione ha funzioni di programmazione dell'attività amministrativa locale.

Vista la L.R. n. 72 del 12 agosto 1998 « Organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale” ed in particolare l’art. 33 che testualmente dispone:” in materia di inquinamento atmosferico sono attribuite alle province le seguenti funzioni relativa alle attività a ridotto inquinamento amministrative di gestione: - il rilascio delle autorizzazioni per la costruzione di nuovi impianti, nonché per l'adeguamento, le modifiche e i trasferimenti di quelli esistenti; - la sospensione e la revoca delle autorizzazioni, in caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie; - l'adozione di misure per la prevenzione dell'inquinamento atmosferico e la gestione dei servizi di rilevazione delle emissioni degli impianti industriali. - le funzioni relative alle emissioni ad inquinamento poco significativo di cui al DPR 25.7.1991”

Vista la LR n. 11 del 3 marzo 1999 “Attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali”.

Ritenuto di dover rendere pienamente operativa l’attribuzione alle Province relativamente alle funzioni amministrative concernenti l’istruttoria e l’adozione dei provvedimenti di autorizzazione degli impianti di cui al Dpr n. 203/1988,al D.M. n. 44/2004 e alle altre attività connesse.

Rilevato altresì che le leggi comunitarie degli ultimi anni, in particolare quelle relative agli anni 2003 e 2004 cui è stata data attuazione dalle leggi 31 ottobre 2003 n. 306 e dalla legge del 18 aprile 2005 n. 62, includono tra i propri criteri direttivi il principio di tenere indenne la Pubblica Amministrazione dagli oneri per le spese derivanti dalle attività - definite come controlli e prestazioni - poste in essere per consentire l'applicazione delle norme comunitarie.

Rilevato che le citate norme dispongono che le tariffe devono essere poste a carico dei soggetti interessati in relazione al costo effettivo del servizio e devono essere predeterminate e pubbliche.

Constatato che il rilascio delle autorizzazioni previste dal Dpr 203/88 comporta l’esecuzione di prestazioni da parte dell’ amministrazione regionale e di quelle provinciali delegate ed in particolare di attività di natura istruttoria.

Ritenuto che tra le prestazioni contemplate dalle leggi comunitarie citate devono essere comprese anche quelle espletate dalla Regione per il rilascio dell'autorizzazione prevista dal D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 e le altre attività connesse e che per l’effetto né la regione né le province delegate dovranno attivare proprie risorse finanziarie per gli adempimenti relativi alle istruttorie propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni ex dpr 203/88.

Considerato che la Regione ha predisposto un tariffario per la determinazione degli oneri per il rilascio degli atti autorizzativi di cui al D.P.R. n. 203/88 che saranno poste a carico dei richiedenti a fronte delle attività istruttorie da effettuarsi dalle Province delegate.

Dato atto che le competenti strutture regionali svolgeranno le funzioni e le attività relative al rilascio di tutte le autorizzazioni ex D.P.R. n. 203/88 oggetto di delega le cui richieste saranno pervenute alla Regione precedentemente alla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo della presente delibera del menzionato tariffario.

Dato atto che ad ogni singola Provincia verrà consegnata, su richiesta, la documentazione giacente presso l'archivio regionale inerente le autorizzazioni precedentemente rilasciate dalla Regione Abruzzo nei settori oggetto di delega.

Rilevata la necessità per le province delegate di potersi avvalere per l’attività istruttoria connessa all’approvazione dei progetti e al rilascio delle relative autorizzazioni del supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente.

Rilevata altresì l’opportunità di istituire un Comitato permanente di coordinamento, cui parteciperanno due rappresentanti della Regione Abruzzo e un rappresentante per ciascuna Provincia, che si riunirà ogni sei mesi e ogni qualvolta sia necessario su richiesta motivata delle Amministrazioni Partecipanti e al quale saranno attribuiti i seguenti compiti:

-    assicurare l'omogeneità dell'esercizio delle funzioni delegate e l'efficacia dell'attività amministrativa,

-    monitorare l’avvio delle funzioni attribuite e assistere le attività relativamente allo start up;

-    adottare i criteri e la modulistica per le relative procedure al fine di garantire l’unitario esercizio a livello regionale;

-      regolamentare la procedura anche alla luce delle nuove disposizioni normative in materia;

-    formulare eventuali proposte di adeguamento e aggiornamento del tariffario;

-    riferire al Direttore Regionale della Direzione Ambiente, Parchi, Territorio ed Energia eventuali impedimenti o problematiche proponendo possibili soluzioni.

Considerata la necessità di attribuire risorse finanziarie pari a € 50.000,00 per ciascuna Provincia per l’avvio delle funzioni delegate e dei relativi controlli

Rilevato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto ad assegnare alla Regione, in relazione alle funzioni conferite in materia di polizia amministrativa dal Dlgs n. 112/1998 la somma complessiva di € 169.386,99 e che il competente Servizio Regionale ha individuato, in prima istanza, quale creditore presunto l’A.R.T.A. ma ad oggi non si sono sostanziate le condizioni necessarie per dare seguito agli impegni effettuati a favore del suddetto Ente;

Rilevato che pertanto la somma in questione può più opportunamente essere destinata alle Province per le attività di cui alla presente delibera e per il controllo di polizia amministrativa che ne consegue;

Ritenuto che il rimanente importo può essere imputato al capitolo di bilancio 282441 per il corrente anno visto che le attività in questione comportano una riduzione del CO2 e delle emissioni climalteranti

Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza Permanente Regione/EE.LL. nella seduta del 24/03/2006 (Allegato “A”);

Dato atto che il Dirigente del Servizio "Riforme Istituzionali e Rapporti con gli Enti Locali" ha espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica amministrativa nonché sulla legittimità del presente provvedimento;

A voti unanimi resi nelle forme di legge

DELIBERA

Recepite le premesse:

1.   di attribuire alle Province de L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo, in attuazione di quanto disposto dall’art. 33 della L.R. n. 72/1998, le funzioni amministrative per il rilascio dell'autorizzazione ex D.P.R. n. 203/88 e ex DM n. 44/2004 e per le attività connesse relativamente agli impianti esercenti.

2.   di prevedere, per quanto attiene alle risorse organizzative, che le Province, tenuto conto delle problematiche connesse alla gestione economico-finanziaria dei singoli enti legate alle norme che di volta in volta vengono emanate per il rispetto del patto di stabilità e di riduzione delle spese, possano concordare con l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (A.R.T.A.) le forme di collaborazione funzionali alle competenze attribuite.

3.   di stabilire che per quanto riguarda i rapporti con l’A.R.T.A. relativi ai controlli si adotti il tariffario regionale vigente per le prestazioni A.R.T.A. che restano a carico dei controllati. Qualora le Province decidano di servirsi delle strutture dell’A.R.T.A. per l’istruttoria tecnica e/o amministrativa il tariffario di riferimento è quello di cui al successivo punto 6) con oneri a carico del richiedente che provvederà a liquidare le spettanze relative, direttamente all’A.R.T.A..

4.   di non trasferire alle Province risorse umane per carenza di personale nel Servizio attualmente competente in materia.

5.   di non trasferire risorse strumentali per carenza di attrezzature e beni immobili, nonché di risorse per spese di funzionamento.

6.   di approvare, ai fini della determinazione delle risorse finanziarie da trasferire alle Province, il tariffario che individua i criteri per la determinazione degli oneri a carico dei richiedenti che saranno corrisposti direttamente alle medesime Province per l’esercizio delle funzioni amministrative per il rilascio delle autorizzazioni di cui al Dpr n. 203/88 e al D.M. n. 44/04 e le relative modalità di pagamento così come previsto nell’allegato “B” della presente deliberazione e costituente sua parte integrante e sostanziale.

7.   di stabilire che, per l’avvio delle funzioni di cui al punto 1), viene erogato un contributo regionale una tantum di € 50.000 per ogni amministrazione provinciale;

8.   di stabilire altresì che le determinazioni di disimpegno, impegno ed erogazione delle suddette risorse alle Province, da imputare sui capitoli di bilancio nn. 281420 e 282441 che presentano la capienza necessaria, saranno adottate dal competente Servizio della Direzione Parchi,Territorio, Ambiente ed Energia

9.   di istituire un Comitato Permanente di Coordinamento, cui partecipano due rappresentanti della Regione Abruzzo e un rappresentante per ciascuna Provincia, che si riunisce ogni sei mesi e ogni qualvolta sia necessario su richiesta motivata delle Amministrazioni partecipanti e al quale vengono attribuiti i seguenti compiti:

-           assicurare l'omogeneità dell'esercizio delle funzioni delegate e l'efficacia dell'attività amministrativa;

-           monitorare l’avvio delle funzioni attribuite e assistere le attività relativamente allo start up;

-    adottare i criteri e la modulistica per le relative procedure al fine di garantire l’unitario esercizio a livello regionale;

-           regolamentare la procedura anche alla luce delle nuove disposizioni normative in materia;

-           formulare eventuali proposte di adeguamento e aggiornamento del tariffario;

-    riferire al Direttore Regionale della Direzione Ambiente, Parchi, Territorio ed Energia eventuali impedimenti o problematiche proponendo possibili soluzioni.

10. di procedere con determina direttoriale del Direttore regionale della Direzione Ambiente, Parchi, Territorio ed Energia alla nomina dei Componenti il Comitato Permanente di Coordinamento di cui al punto 9).

11. di disporre che tutte le ditte in corso di autorizzazione ai sensi del DM n. 44/04 si adeguino a quanto previsto dalla presente delibera.

12. di stabilire che le Province esercitino le funzioni di cui al punto 1) con decorrenza dalla data di pubblicazione della presente delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;

13. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

14. di trasmettere copia della presente deliberazione alle Province de L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo, nonché alla Direzione regionale Ambiente, Parchi, Territorio ed Energia.

Segue Allegato


Allegato “A”

CONFERENZA PERMANENTE REGIONE EE.LL.
SEDUTA 24.03.2006

 

Il giorno 24 del mese di marzo dell’anno duemilasei, alle ore 10.30, presso la sala stampa della Giunta regionale, Viale Bovio, Pescara, si è riunita la Conferenza Permanente Regione Enti Locali, convocata dal Componente la G.R. e VicePresidente della Conferenza stessa, Dott. G. D’AMICO con note n. 1196 del 16 marzo 2006 e n. 1279 del 22 marzo 2006 per discutere il seguente o.d.g.:

1.      L.R. 143/1997 “Criteri e modalità per la concessione di contributi alle Unioni di Comuni montani ed alle Unioni di Comuni non montani per l’esercizio di funzioni e/o servizi”;

2.      Approvazione nuovi criteri di definizione degli Ambiti Territoriali Sociali e revisione attuale zonizzazione (L.R. n. 33/2005, art. 1, comma 93);

3.      L.R. 10 maggio 2002, n. 7, art. 4, comma 3 e s. m. ed i. – Contributi alle Comunità Montane ed ai Comuni montani per l’acquisto o la riconversione di autobus e minibus per il trasporto locale per le esigenze sociali del territorio e per l’abbattimento delle tariffe di lavoratori e studenti – Direttive anno 2006;

4.      D.d.l.r. “Politiche di sviluppo della montagna abruzzese”;

5.      Modalità e criteri per l’attribuzione alle province delle funzioni amministrative relative al rilascio dell’autorizzazione di cui al dpr 203/88 e alle altre attività connesse in materia di inquinamento atmosferico e approvazione del tariffario per la determinazione degli oneri a carico dei richiedenti

6.      Patto di stabilità interno. Circolare n. 8 Ragioneria Generale dello Stato. Comunicazioni e costituzione Gruppo di Lavoro Tecnico

Sono presenti alla seduta:

 

Dott. G. D’AMICO

VicePresidente Conferenza e Componente G.R.

Ing. F. CARAMANICO

Componente G.R.

Dott. B. DI PAOLO

Consigliere regionale

Dott. O. CAMBISE

VicePresidente Provincia L’Aquila

Dott. E. D’AGOSTINO

Presidente Provincia di Teramo

Dott.ssa V. D’INCECCO

Assessore Provincia di Pescara

Ing. G. DI MARCO

Rappresentante CC.MM. Prov. L’Aquila

Dott. S. DI CARLO

Rappresentante CC.MM. Prov. Chieti

Dott. L. MONTICELLI

Sindaco del Comune di Pineto

Dott. G. TIMPONE

Consigliere Com.le Monteodorisio

Dott. D. VELLUTO

ViceSindaco del Comune di Brittoli

Dott. D. DI PRINZIO

Consigliere Com.le Guardiagrele

Dott. G. FLORINDI

Assessore Comune di Città Sant’Angelo

Dott.ssa I. COSIMATI

Consigliere Com.le Avezzano

Dott. U. NORI

Presidente Legautonomie

Sono, inoltre, presenti:

per la Direzione “Parchi, Territorio, Ambiente, Energia”:

Arch. A. SORGI, Direttore regionale,

Dott.ssa I. FLACCO, Funzionario

Dott. A. LA BARBA, Funzionario

 

per la Direzione “Qualità della Vita”

Dott. L. BONTEMPO, Direttore regionale

Arch. M. VIRNO, Dirigente regionale

Dott.ssa S. ROMAGNOLI, Funzionario

 

per la Direzione “Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali”

Dott. P. COSTANZI, Dirigente regionale,

Dott. C. CIPOLLONE, Funzionario regionale

 

per la Direzione “Agricoltura”

Dott. L. POTENA

 

per la Provincia di L’Aquila

Dott. F. PAPPALEPORE, Dirigente

 

per la Provincia di Pescara

Ing. G. PISELLI, Dirigente

 

per la Provincia di Teramo

Dott. F. GRUE, Direttore

 

per l’A.N.C.I.

Dott. MANGOLINI

 

per la Direzione "Riforme Istituzionali - Enti Locali - Controlli":

Dott.ssa M.A. D’ANTONIO, Direttore regionale

Arch. M. VIRNO, Dirigente regionale

Avv. A. BLASIOLI, Funzionario

Sig.ra S. CONGIU, Funzionario

Dott.ssa G. BASCIANI, Funzionario

Dott.ssa E. DI STEFANO, Funzionario regionale

Dott. V. PALLINI, Funzionario regionale che svolge mansioni di Segretario verbalizzante.

 

Apre la seduta il Dott. D’AMICO, VicePresidente della Conferenza, e introduce la discussione sul primo punto all’o.d.g.: L.R. 143/1997 “Criteri e modalità per la concessione di contributi alle Unioni di Comuni montani ed alle Unioni di Comuni non montani per l’esercizio di funzioni e/o servizi”.

Illustra l’argomento la Dott.ssa DI STEFANO, ricordando ai presenti che per l’anno 2006 è volontà della G.R. erogare contributi alle Unioni di Comuni montani e non montani con alcune novità rispetto alle precedenti annualità.

Infatti, una quota dello stanziamento previsto in bilancio, sarà riservata alla incentivazione di progetti innovativi realizzati delle Unioni in materia di gestione unica del personale e gestione in economia delle risorse.

Una ulteriore quota verrà riservata alla realizzazione di progetti regionali, predisposti d’intesa con le Associazioni degli EE.LL., e destinati a favore dell’associazionismo e dello sviluppo locale.

Inoltre, la parte più consistente degli incentivi verrà erogata alle Unioni sulla base di servizi e/o funzioni, raggruppati in 4 Macroaree.

Infine, ricorda ai presenti che i criteri e le modalità di erogazione degli incentivi per l’anno 2006 sono stati concertati con l’A.N.C.I., l’U.N.C.E.M. e la Legautonomie, nella riunione tenutasi presso gli Uffici della Direzione "Riforme Istituzionali - Enti Locali - Controlli" lo scorso 23 marzo 2006.

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole.

 

Il Dott. D’AMICO introduce il secondo argomento all’o.d.g.: Approvazione nuovi criteri di definizione degli Ambiti Territoriali Sociali e revisione attuale zonizzazione (L.R. n. 33/2005, art. 1, comma 93).

Prende la parola l’Arch. VIRNO la quale illustra il contenuto del provvedimento riguardante l’applicazione dei criteri per la verifica generale dell’attuale articolazione degli ambiti territoriali sociali.

Specifica che sulla base dei criteri stabiliti dalla normativa regionale si è proceduto ad una razionalizzazione dell’attuale articolazione degli ambiti sociali, cercando di mantenere il numero attuale di 35, così come proposto dalla componente politica., cercando anche di far coincidere, per quanto riguarda le aree interne, gli stessi Ambiti entro i confini delle Comunità Montane.

Dà lettura, a tal proposito, del prospetto contenuto nel documento che confronta la nuova articolazione con la precedente, dal quale si evince il miglioramento nella corrispondenza degli Ambiti con altre articolazioni territoriali, senza peraltro modificarne il numero complessivo degli stessi.

Il Dott. BONTEMPO a nome del Componente la G.R. preposto alla Qualità della Vita, Sig.ra MURA, assente alla riunione per impegni connessi alla propria carica istituzionale, comunica che il provvedimento all’esame della Conferenza rappresenta un significativo ed importante passo verso una efficiente ed efficace gestione dei servizi sociali nella Regione Abruzzo.

Il Dott. DI CARLO chiede che le risorse stanziate dal fondo statale e regionale siano erogate direttamente agli enti gestori e non ai Comuni.

Il Dott. BONTEMPO risponde precisando che la soluzione potrà essere trovata nella predisposizione del prossimo Piano Sociale Regionale, pertanto la richiesta dovrà essere recepita innanzitutto a livello politico.

La Dott.ssa ROMAGNOLI segnala ai presenti che, a causa di un refuso, occorre apportare alla pagina 18 del documento inviato a tutti i Componenti la Conferenza, la seguente errata-corrige: il numero degli ambiti in cui sono convergono uno o più Distretti Sanitari di Base sono 24 e non 25; mentre la percentuale di convergenza dei Distretti Sanitari di Base negli Ambiti territoriali viene determinata dal seguente rapporto 51 su 73 e, pertanto, è pari a circa il 70%.

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole.

Il Dott. D’AMICO introduce il terzo argomento all’o.d.g.: L.R. 10 maggio 2002, n. 7, art. 4, comma 3 e s. m. ed i. – Contributi alle Comunità Montane ed ai Comuni montani per l’acquisto o la riconversione di autobus e minibus per il trasporto locale per le esigenze sociali del territorio e per l’abbattimento delle tariffe di lavoratori e studenti – Direttive anno 2006.

L’argomento viene illustrato dalla Sig.ra CONGIU la quale comunica che nella Legge Regionale del 31/12/2005, n. 47 inerente il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006 – Bilancio pluriennale 2006/2008  al Cap. 121534 ( UPB 14 01 001)  è iscritta la somma di  € 250.000,00 che sarà così ripartita: a) € 50.000,00  per l’acquisto o la riconversione di autobus o minibus per il trasporto locale per le esigenze sociali del territorio, pari al 20% della somma complessiva; b) € 200.000,00 per l’abbattimento delle tariffe di lavoratori e studenti, pari al 80% della somma complessiva.

I contributi di cui alla precedente lettera b) saranno ripartiti tra gli Enti ammessi, per il 40% in parti uguali e per il 60% in relazione del numero degli studenti e/o lavoratori per i quali si prevede l’abbattimento delle tariffe.

Infine, ricorda che i criteri sono già stati concordati con l’UNCEM.

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole.

Il Dott. D’AMICO introduce il quarto punto all’o.d.g.: D.d.l.r. “Politiche di sviluppo della montagna abruzzese”. Precisa che lo spirito del d.d.l.r. mira a rafforzare la coesione e la competitività dei territori delle aree interne. Si è passati da una pianificazione generale ad una pianificazione definita ed integrata. Su tale prospettiva si pensa di affrontare in tempi brevi anche il riordino delle CC.MM. abruzzesi.

Il Dott. CAMBISE chiede di valorizzare il ruolo delle Province che possono rappresentare un significativo livello di coordinamento delle pianificazioni territoriali evitando un eccessiva frammentazione degli interventi. Inoltre, è possibile prevedere la costituzione di Consulte provinciali delle CC.MM. quale sede di concertazione e di scelte condivise.

L’Arch. VIRNO ricorda che le CC.MM. hanno un ruolo in materia di programmazione anche  urbanistica definita dal D.Lgs. 267/2000, tuttavia è possibile convocare una nuova riunione tecnica al fine di integrare il testo del d.d.l.r. con le osservazioni appena formulate o che verranno ancora formulate.

Il Dott. D’AGOSTINO chiede un supplemento di riflessione al fine di formulare proposte migliorative al testo in discussione.. Soprattutto occorre evitare sovrapposizione dei livelli di programmazione del territorio e riconoscere anche nel d.d.l.r. il ruolo in materia di sviluppo locale che compete alle Province, evitando di mettere in contesa il livello provinciale con quello delle CC.MM., ma enfatizzando il momento di concertazione politica.

L’Ing. DI MARCO ritiene indispensabile un ulteriore approfondimento, tuttavia occorre evitare un appesantimento dei compiti assegnati alle CC.MM.. fa rilevare che in alcuni casi la programmazione provinciale risulta superata e pertanto rappresenta uno strumento poco efficace.

Ritiene, inoltre, che gli strumenti di programmazione debbano avere una durata quinquennale, corrispondente a quella di un mandato elettorale.

Infine, sottolinea la necessità di rivedere l’intera serie degli strumenti di programmazione al fine di adeguarli al nuovo Titolo V della Costituzione.

Il Dott. POTENA comunica che l’Assessorato alla Agricoltura della Regione Abruzzo farà pervenire osservazioni scritte.

Il Dott. D’AMICO concorda con il ruolo di coordinamento da riconoscere alle Province, ma occorre anche evitare intoppi alla elasticità del flusso istituzionale. L’impianto generale del d.d.l.r. è condivisibile, resta da apportare solo alcune integrazioni agli artt. 5 e 6, secondo le osservazioni emerse durante la discussione.

Chiede, pertanto, ai presenti di far pervenire osservazioni scritte al Servizio “Sistemi locali e programmazione dello sviluppo montano” entro qualche giorno al fine di permettere una convocazione della Conferenza entro breve tempo.

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole alla proposta del Componente la G.R. Dott. D’Amico.

L’Ing. CARAMANICO introduce il successivo punto all’o.d.g. inerente Modalità e criteri per l’attribuzione alle province delle funzioni amministrative relative al rilascio dell’autorizzazione di cui al dpr 203/88 e alle altre attività connesse in materia di inquinamento atmosferico e approvazione del tariffario per la determinazione degli oneri a carico dei richiedenti.

Si tratta di ulteriori funzioni che verranno conferite alle Province senza trasferimento di personale e di strutture. Verranno attribuite risorse finanziarie pari a € 50.00,00 a ciascuna Provincia. Inoltre, l’A.R.T.A. assicurerà il necessario supporto tecnico-scientifico alle medesime Province. Verrà anche istituito un Comitato permanente di coordinamento, cui parteciperanno due rappresentanti della Regione Abruzzo e un rappresentante per ciascuna Provincia., anche al fine di assicurare omogeneità dell’esercizio delle funzioni conferite.

Il Dott. D’AGOSTINO ritiene che le funzioni conferite non debbano comportare oneri aggiuntivi alle Province.

L’Ing. PISELLI chiede che le risorse finanziarie da assegnare alle Province vengano escluse dai vincoli del patto di stabilità.

Il Dott. COSTANZI comunica che la problematica appena sollevata verrà discussa al prossimo punto all’o.d.g..

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole.

Il Dott. D’AMICO introduce l’ultimo punto all’o.d.g. Patto di stabilità interno. Circolare n. 8 Ragioneria Generale dello Stato. Comunicazioni e costituzione Gruppo di Lavoro Tecnico.

Prende la parola il Dott. COSTANZI il quale comunica che occorre costituire un Gruppo di Lavoro Regione/Province/A.N.C.I. che esamini la problematica delle risorse trasferite alle Province ed ai Comuni al fine di non violare i vincoli del piano di stabilità e trovare una soluzione che non pregiudichi sia l’attività della Regione che quella delle Province.

Il Gruppo dovrebbe essere formato da rappresentanti regionali, provinciali e dell’A.N.C.I. e dovrà essere convocata ogni qualvolta vi siano funzioni da conferire agli EE.LL..

La Conferenza esprime all’unanimità il proprio parere favorevole.

 

Alle ore 13.00 il Componente la G.R. e VicePresidente della Conferenza dichiara sciolta la seduta.

 

 

               Il SEGRETARIO VERBALIZZANTE

IL COMPONENTE LA G.R.

                           f.to Dott. V. Pallini

f.to  Dott. G. D’Amico

 

 

 

 


Allegato “B”

SPESE ISTRUTTORIE AMMINISTRATIVE - PROVINCE

D.P.R. 203/88 (Autorizzazione emissione in atmosfera)

 

 

Istruttorie

 

 

Autorizzazioni ex art. 6 e 15

 

Rinnovi e volture

Fino a 10 camini

o

Fino a 50.000 Nm3/h

 

€ 300,00

 

€ 200,00

da 10 a 30 camini

o

da 50.000 a 150.000 Nm3/h

 

€ 500,00

 

€ 300,00

Più di 30 camini

o

più di 150.000 Nm3/h

 

€ 700,00

 

€ 400,00

 

Autorizzazione generalizzata

 

 

€ 50,00

 

€ 50,00

 

 

Istruttorie

 

 

Autorizzazioni alle emissioni dei COV

 

Rinnovi e volture

 

Forfetario

 

 

€ 400,00

 

€ 200,00

 

 

Istruttorie

 

 

Ridotto inquinamento

Autorizzazioni generalizzate

 

 

Rinnovi e volture

 

 

 

€ 150,00

 

€ 150,00

 

 

Costo per la vidimazione del registro delle emissioni

 

 

€ 10,00

 

vidimazione del registro per le emissioni: tramite Provincia

i registri per le emissioni devono essere numerati

pagamenti distinti tra Provincia e ARTA

i versamenti devono essere effettuati sul conto corrente di ogni singola provincia

 

                                        SPESE ISTRUTTORIE TECNICHE – ARTA

 

Valutazioni tecniche delle richieste di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per linea di aspirazione ( Tariffario ARTA DGR 961 del 7/11/03                                                     € 26.00 

 

Rilascio parere tecnico sull’intera pratica                                                                        €70,00

 

Per i pareri DM 44 del 16/01/04 si applica un compenso forfetario pari a                   € 400,00

Per le autorizzazioni generalizzate il costo è pari a                                                       €100,00