In esecuzione della delibera del Consiglio Comunale n° 4 del 28.05.2005 l’Amministrazione Comunale di Cocullo intende affidare la concessione di lotti di terreno comunale, di seguito elencati, già utilizzati per estrazione di materiale calcareo, sia per la prosecuzione dell’attività di cava che per il recupero ambientale delle stesse aree.

ELENCO LOTTI:

A) Cava in località Olmo dei Bobbi al foglio n° 3 particelle n° 319 – 398 – 399 – 400 – 410 – 417 del N.C.T. di Cocullo di una superficie totale di mq. 75.202 su terreno gravato da usi civici, già oggetto di pregressa escavazione. L’attività prevista si tali aree è quella di coltivazione e recupero ambientale.

B) Cava in località Aia Catino al foglio n° 11 particella n° 304 del N.C.T. di Cocullo per una superficie totale di mq. 50.000 su terreno gravato da usi civici. Su questa cava è previsto il solo recupero ambientale.

L’intervento di recupero della cava in località “Aia Catino”, dovrà tener conto dei criteri di base indicati nella relazione redatta dall’Ing. Giovanni Teti allegato B alla deliberazione di C.C. n. 4/2005;

L’offerta dovrà interessare entrambi i siti. La ditta, o le ditte, che risulteranno, a seguito della gara, concessionarie, avranno l’obbligo di produrre gli atti progettuali e la relativa assistenza tecnico legale necessari affinché l’Amministrazione Comunale possa conseguire (anche con l’indizione di apposita conferenza di servizi) il rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Amministrazioni competenti. Il canone di locazione deve essere individuato su base annua e deve essere calcolato in proporzione ai quantitativi di materiale da estrarre previsti in progetto. Il canone annuo minimo sarà pari ad € 0,85 m3 di calcare estratto (l’esecuzione dovrà avvenire esclusivamente con mezzi meccanici), come stabilito dalla Determinazione Dirigenziale della Regione Abruzzo – Servizio Cave – 18.01.2005 n. D13/02. Detto canone sarà aggiornato in misura pari al 75% della variazione degli indici ISTAT. Il canone minimo sarà pari alla somma relativa al prodotto del prezzo unitario del calcare ricavato e cioè 0,85 €/m3 fatti salvi gli adeguamenti ISTAT, moltiplicato per l’80% di mc. previsti da scavare annualmente indicati nel progetto. Il tutto soggetto a modifica ai sensi del comma 2bis dell’art. 14 della Legge Regione Abruzzo n. 14/83, comma aggiunto dell’art. 132 della Legge della Regione Abruzzo n. 6 dell’08.02.2005; anche in caso di applicazione della norma ultima citata, opererà la rivalutazione annua del canone nella misura sopra citata. Il canone annuo minimo va pagato, per la prima volta, al momento della stipula della convenzione e successivamente entro il 10 gennaio di ogni anno; il conguaglio sarà corrisposto entro il 30 aprile di ogni anno, dopo la verifica del materiale escavato. La ditta concessionaria avrà l’obbligo di procedere a sue spese ed in contraddittorio con il Comune alle misurazioni necessarie per verificare lo stato di fatto della cava prima della stipula dell’atto di concessione; successivamente il concessionario, a sue spese ed in contraddittorio con il Comune, dovrà entro il 10 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, procedere alle misurazioni necessarie per quantificare il materiale estratto e, quindi, procedere al conguaglio da versare entro il giorno 30 del successivo mese di aprile. Il concessionario dovrà produrre polizza fidejussoria bancaria o assicurativa, pari all’importo previsto nel corso di due annualità, a garanzia del pagamento del canone di concessione, avente durata fino alla data di scadenza del contratto.

La durata della concessione sarà determinata nella convenzione che l’aggiudicatario stipulerà con l’Amministrazione in virtù delle esigenze progettuali e nel rispetto delle norme regionali vigenti in materia. Oltre al canone sono dovuti gli oneri di coltivazione quali previsti dalla Legge n. 68/99 art. 2, comma 9. Per partecipare alla gara gli interessati dovranno far pervenire entro le ore 12,00 del giorno 03 Novembre 2005 in plico chiuso, sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, la seguente documentazione:

1)   Busta chiusa sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura contenente l’istanza alla partecipazione alla gara con l’indicazione del canone annuo offerto per la concessione in fitto del terreno comunale in località Olmo dei Bobbi al foglio n° 3 particelle 319-398-399-400-410-417 del comune di Cocullo

TALE BUSTA NON DOVRA’ CONTENERE ALTRI DOCUMENTI

2)   Cauzione provvisoria, pari al 10% (dieci per cento) dell’importo del canone annuo offerto, a garanzia della sottoscrizione del contratto di fitto, costituita alternativamente:

-    da versamento in contanti o in titoli del debito pubblico presso la tesoreria comunale;

-    da fidejussione bancaria o polizza assicurativa, avente validità per almeno 180 giorni dalla data stabilita per la gara del presente bando, contenente espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva esclusione del debitore principale e la loro operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante;

3)   Progetto di coltivazione e recupero di entrambi i lotti di cui ai punti A e B del presente bando di gara, interessate dall’esercizio dell’attività estrattiva, nei modi prescritti dalla l. 54/83 e successive modifiche e dalla Circolare del Ministero dell’Ambiente dell’anno 1992 dal titolo “Indicazioni preliminari per la coltivazione, recupero delle cave a cielo aperto” nonché delle disposizioni di cui al D.P.R. 12/96.

4)   Puntuali proposte innovative e/o migliorative del sito interessato con valutazione di reinserimento dell’opera nell’ambiente circostante;

5)                  Dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi del D.P.R. n. 449/2000, con allegata copia non autenticata di un documento di riconoscimento del sottoscrittore, con la quale attesti:

a)   essere cittadino italiano (o di altro Stato appartenente all’Unione Europea), ovvero di essere residente in Italia ( per stranieri appartenenti a Stati che concedono trattamento di reciprocità nei riguardi di cittadini italiani);

b)  che non sussistono a proprio carico procedimenti in corso per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della Legge 27 dicembre 1956, n° 1423 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della Legge 31 maggio 1965, n° 575;

c)   che non sussistono a proprio carico sentenze definitive di condanne ovvero sentenze di applicazione delle pene su richiesta ai sensi dell’art. 444 del c.p.p. per i reati che incidono sulla moralità professionale;

d)             l’inesistenza, a carico dell’impresa, di violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contribuzione sociale secondo la legislazione italiana o del paese di provenienza;

e)             l’inesistenza, a carico dell’impresa, di irregolarità, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse secondo la legislazione italiana o del paese di residenza;

f)   che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione o di cessazione dell’attività;

g)             l’inesistenza di procedure di fallimento, di concordato preventivo, di amministrazione controllata e di amministrazione straordinaria;

h)             l’inesistenza di violazioni gravi, definitivamente accertate, attinenti alle norme poste a tutela della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro;

i)    che l’impresa è iscritta nel registro delle imprese della camera di Commercio di                      per la specifica attività di estrazione  ed attesta i seguenti dati (per le ditte con sede in uno stato straniero, indicare i dati di iscrizione nell’Albo o Lista ufficiale dello Stato di appartenenza);

numero di iscrizione                                                                                   

data di iscrizione                                                                                        

durata della ditta/ data termine                                                               

forma giuridica                                                                                           

Titolari, soci, direttori tecnici, amministratori muniti di rappresentanza, soci accomandatari (indicare i nominativi, le qualifiche, le date di nascita e la residenza);

j)   di avere preso conoscenza e di aver tenuto conto nella formulazione dell’offerta delle condizioni contrattuali e degli oneri connessi e dello stato dei luoghi esistente, in particolare della relazione redatta dall’U.T.C. circa il possibile sviluppo estrattivo dell’area e le indicazioni afferenti il recupero dei luoghi e la destinazione finale del sito;

k)  elenco dei mezzi d’opera necessari per la movimentazione dei materiali.

Possono partecipare alla gara ditte in forma individuale e/o associate, raggruppamenti temporanei di imprese, aventi sede in uno degli Stati della Comunità Europea:

I plichi contenenti l’offerta e la documentazione di gara dovranno essere recapitati o direttamente o a mezzo del servizio postale raccomandato, a pena di esclusione, all’ufficio protocollo del Comune di Cocullo entro e non oltre le ore 12.00 del 3  Novembre 2005

Non verranno prese in considerazione le offerte condizionate e/o indeterminate nel canone annuo di locazione.

L’aggiudicatario è obbligato a munirsi di una polizza assicurativa che tenga indenne il Comune di Cocullo da tutti i rischi di esecuzione e responsabilità civile verso terzi sino alla cessazione dell’affitto per le attività svolte da tutti coloro che direttamente o indirettamente forniscono proprie prestazioni.

L’importo di tale polizza sarà determinata ad insindacabile giudizio del Comune all’atto della stipula della convenzione ed in funzione del progetto approvato.

Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OFFERTE

La valutazione delle offerte sarà operata da una apposita Commissione formata dal Segretario Comunale – Direttore del Comune di Cocullo, da due tecnici esterni nominati dalla Giunta Comunale e dal tecnico comunale quale verbalizzante.

La Commissione, nella valutazione delle offerte, potrà assegnare:

1) fino a 30 punti nella valutazione del progetto di coltivazione e recupero (per l’assegnazione di tale punteggio si terrà conto, in modo particolare, delle tecniche innovative di coltivazione e recupero a minimo impatto);

2) fino a 25 punti nella valutazione delle offerte relative al canone di locazione con riferimento al parametro del canone annuo minimo garantito;

3) fino a 30 punti nella valutazione dei requisiti dei partecipanti, con particolare riguardo:

a) Certificazioni di qualità (5 punti ISO 9000, 10 punti ISO 14000 o EMAS);

b) Idoneità Tecnica (che può essere provata anche dal possesso di autorizzazioni Regionali all’escavazione punti 5);

c) Capacità economica del richiedente (punti 5);

d) numero di dipendenti (fino a 15: punti 5, oltre punti 10)

4) saranno inoltre attribuiti fino a 15 punti per le proposte migliorative o innovative che saranno eventualmente presentate dal richiedente.

La valutazione è rimessa all’insindacabile giudizio della commissione.

Risulterà aggiudicataria la ditta che avrà conseguito il maggior punteggio.

Sono a totale ed esclusivo carico dell’impresa aggiudicataria tutte le spese inerenti la riattivazione delle cave e le spese per la stipula dell’atto di concessione in fitto del terreno, nonché tutte le spese relative all’attività personale della commissione;

L’ammontare di tali somme sarà determinato dalla stessa commissione prima della predisposizione della graduatoria in ragione ed in relazione al numero di domande inoltrate e dell’attività da svolgere.

La stipula della convenzione è subordinata sia al rilascio del parere di cui all’art. 1 lett. h) della Legge 431/85 così come imposto dalla Determinazione Dirigenziale della Regione Abruzzo – Direzione Agricoltura Foreste e Sviluppo Rurale – Servizio Bonifica Economia Montana e Foreste n. 189/Usi Civici del 3 aprile 2000, sia al rilascio del parere favorevole dell’Ufficio Cave della Regione Abruzzo.

Il controllo delle attività autorizzate, da parte del Comune, sarà disciplinato da apposita convenzione che ne determinerà anche i costi.

Cocullo, lì  2 Settembre 2005

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Geom. Luigi Andreozzi