LA GIUNTA REGIONALE

Premesso:

Che la L.R. 23 dicembre 1998 n.153 “Norme per gli investimenti nel settore trasporti” introduce meccanismi di qualificazione della spesa in relazione alle esigenze del sistema integrato di trasporto come definito dal D.Lgs. 422/97 e dalla L.R.152/98 di attuazione dello stesso e stabilisce quanto segue:

-          all’art.1 le finalità dei contributi per investimenti in conto capitale;

-          all’art.2 destinazione dei contributi per investimenti a varie tipologie di interventi;

-          all’art.4 comma 1 la possibilità che il Piano per gli investimenti possa prevedere solo alcune forme di intervento tra quelle indicate all’art.2;

-          all’art.4 comma 2  il tetto massimo della contribuzione regionale per ciascun tipo di intervento;

Dato Atto che la L.R. 23 dicembre 1998 n.152 “Norme per il trasporto pubblico locale” configura un nuovo assetto del trasporto pubblico locale nella Regione Abruzzo e prevede il superamento degli assetti monopolistici nella gestione del t.p.l. attraverso l’introduzione del sistema delle gare e dei contratti di servizio, la programmazione dei trasporti in base ai bacini di traffico, e l’integrazione modale e tariffaria di tutti i servizi di trasporto pubblico locale comunque gestiti;

Considerato quindi che per quanto riguarda la programmazione degli investimenti fissi si deve ritenere, dall’esame congiunto delle LL.RR. 152 e 153, che essi devono essere correlati alla programmazione del sistema integrato di trasporto pubblico suddiviso per bacini di traffico, in relazione alla attuazione della integrazione modale e tariffaria dei servizi, e quindi la loro individuazione e localizzazione deve andare di pari passo con la programmazione dei servizi nei bacini. Invece la politica di svecchiamento e di adeguamento dei parchi aziendali può e deve essere utilmente perseguita in questa fase di attuazione della riforma in quanto si pone l’assoluta necessità di allinearsi agli standard nazionali per la qualità dei servizi, data anche l’approvazione della carta dei servizi. In tale quadro normativo sembra quindi opportuno migliorare qualitativamente i parchi aziendali ed operare una riflessione più attenta sugli investimenti infrastrutturali. Inoltre dopo l’intervento di svecchiamento operato con i piani 1996, 1999, 2000, 2001 e 2002-2003 l’età media è ancora di 10,80 anni e la percentuale di incidenza degli autobus con oltre 15 anni è ancora del 39,3;

Ritenuto quindi opportuno attuare un ulteriore Piano di investimento per l’anno 2004, per far si ché l’introduzione di mezzi nuovi sia ulteriormente accelerata. A tal fine sono programmabili le risorse provenienti dalla attuazione della L.166/02, che dispone il concorso dello Stato per la sostituzione di autobus; utilizzando dette risorse è stato possibile ottenere dalla Cassa Depositi e Prestiti l’adesione di massima per due distinti mutui di Euro 9.932.568,34 e di Euro 13.998.635,93 per un totale di Euro 23.931.204,27; inoltre da nota del 15. 10.2004 risulta completata fa fase istruttoria dei mutui in oggetto e pertanto a breve sarà proposta la concessione definitiva degli stessi al Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti;

Dato Atto che la programmazione degli investimenti per gli anni 2004 – 2005 proseguirà con un intervento di sostituzione di autobus teso all’inserimento di mezzi con trazione  a metano che riguarderà in questa prima fase l’A.R.P.A. S.p.A. e la G.T.M. S.p.A.;

Dato Atto che, ai sensi dell’art. 11, comma 4 della L.R. 153/98, non più del 5% dell’importo annuale del piano investimenti può essere destinato alla realizzazione del progetto di informatizzazione di cui al comma 1 dello stesso articolo 11 ed alla introduzione delle correlate tecnologie di controllo presso la Direzione Regionale Trasporti e Mobilità, Viabilità, Demanio e Catasto Stradale, Sicurezza Stradale, le aziende e naturalmente sul parco rotabile, e che tale importo ammonta a Euro 1.196.560,21;

Ritenuto di destinare parte dei fondi di cui sopra, nell’ambito di quanto previsto dal dell’art.11 della L.R. 153/98, allo sviluppo del seguente progetto:

-      realizzazione, in concerto con le quattro province, del progetto di programmazione integrata dei trasporti che coordini la programmazione della rete regionale di trasporto con la pianificazione dei bacini di traffico di competenza delle province nell’ambito della procedura PRIT Abruzzo-Programma Triennale dei Servizi Minimi basato sulla banca dati del TPL e sulle linee di indirizzo fissate del PTS già in fase di approvazione in base alla L.R.152/98, nonché sviluppo dello STIR; somma prevista: Euro. 430.000,00;

-      realizzazione di uno studio di fattibilità per l’applicazione del sistema di integrazione tariffaria “UNICO” alle altre aree a maggiore densità di popolazione del territorio abruzzese, con individuazione degli eventuali confini di area, delle ditte interessate, dei livelli tariffarie sostenibili sulla base del numero e delle direzioni di flusso dell’utenza. Lo studio effettuerà altresì una prima verifica di accordo fra le ditte interessate e di consenso degli Enti Locali territorialmente competenti; somma prevista Euro 200.000,00;

Dato Atto che, ai sensi dell’art.11, comma 8 della L.R. 153/98, non più del 2% dell’importo annuale del piano investimenti può essere destinato alla promozione, direttamente o di concerto con gli enti locali, con le imprese di trasporto e con le associazioni dei consumatori, ad azioni di studio, a campagne informative e di promozione della mobilità, di sviluppo dei servizi di informazione all’utenza ed in generale delle politiche di marketing rivolte al miglioramento della offerta del t.p.l. e che tale importo ammonta a Euro 478.624,09;

Ritenuto di destinare i fondi di cui sopra, nell’ambito di quanto previsto dal comma 8 dell’art.12 della L.R. 153/98, allo sviluppo dei seguenti progetti:

-      ampliamento del “Piano di comunicazione per la valorizzazione del Trasporto Pubblico Locale della regione Abruzzo” già in atto (D.G.R. n.476 del 4.6.2004);

-      monitoraggio del progetto di integrazione tariffaria “Unico” nell’aera metropolitana con sviluppo in particolare delle tematiche della percezione della qualità legate alla sperimentazione dell’integrazione tariffaria ed organizzazione di indagini e sondaggi sull’estensione del progetto di integrazione tariffaria ad altre aree;

Ritenuto di utilizzare parte di della somma totale sviluppata dai mutui prima indivati per un Programma di finanziamento di autobus urbani e suburbani a metano per una somma di Euro 15.500.000,00 per un Programma di svecchiamento comunale  e regionale;

Dato Atto che con il presente intervento la Regione Abruzzo opera uno sforzo finanziario notevole ai fini del miglioramento della qualità dei servizi regionali, sforzo che, grazie ai finanziamenti della L.194/98, proseguirà anche negli anni futuri e che non può essere vanificato dalla immissione nei parchi aziendali di mezzi obsoleti; pertanto il presente piano conferma il divieto di immissione nel t.p.l. di veicoli con vetustà superiore o pari a 10 anni, disposto dal Piano di Investimenti 1999. Tale limite corrisponde alla soglia di qualità e di età media compatibile che la Regione si pone come traguardo da raggiungere anche in vista del nuovo sistema di affidamento dei servizi previsti dal D.Lgs.422/97 e dalla L.R. 152/98. In relazione a detto divieto di immissione di veicoli con vetustà superiore o pari a 10 anni si precisa che qualora esso sia stato violato in ambito comunale, gli autobus immessi non saranno conteggiati ai fini della determinazione del parco macchine circolante nell’ambito del Programma di Svecchiamento;

Dato Atto che con D.P.R. 30 dicembre 1998 è stato approvato lo “Schema generale di riferimento per la predisposizione della carta dei servizi pubblici del settore trasporti (Carta della mobilità)” e che la Regione Abruzzo, come indicato all’art.5 comma 1 lettera s) della L.R. 23 dicembre 1998 n.152 “Norme per il trasporto pubblico locale”, è tenuto ad adottare e che pertanto, nelle more di questa adozione, è opportuno che nell’acquisto dei mezzi le aziende di trasporto si adeguino a quanto previsto nella suddetta Carta della mobilità;

Dato Atto che l'obiettivo qualità è lasciato alla responsabilità delle aziende, che devono assicurare il maggior comfort e la maggiore sicurezza possibile a bordo e che però si ritiene opportuno prevedere come condizione minima di comfort all'utenza sulle linee, l’obbligo della presenza dell’impianto di aria condizionata sui mezzi interurbani e suburbani, anche considerando che il sistema di condizionamento costituisce ormai una dotazione standard per tutte le ditte costruttrici e quindi non incide sul costo del mezzo. Sempre nell'ottica della qualità e della sicurezza si ritiene di raccomandare alle aziende di porre attenzione ,al momento dell'acquisto, al ciclo di manutenzione assicurato dalle ditte costruttrici: questo deve essere rapido ed efficiente, e possibilmente assicurato con reti locali di assistenza. Infatti cicli di manutenzione lunghi, o comunque non efficienti, limitano gli effetti positivi degli interventi di svecchiamento e potenziamento. Infatti, il fermo autobus in manutenzione ordinaria o straordinaria, incide negativamente sull'andamento dei servizi, soprattutto nel periodo ottobre–maggio; per questi motivi, migliorare ed economizzare il ciclo produttivo deve essere un obiettivo prioritario delle aziende;

Ritenuto che le aziende assegnatarie di contributi in base al presente Piano debbano acquistare gli autobus entro un anno dalla approvazione del presente Piano, pena decadenza del contributo; tutto ciò in quanto i gravi ritardi nell’acquisto dei mezzi assegnati da parte delle ditte, registrati negli anni passati, rendono l’azione regionale di svecchiamento e potenziamento dei parchi poco incisiva e quindi non le consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati;

PROGRAMMA DI SVECCHIAMENTO

COMUNALE E REGIONALE

L’intervento di svecchiamento per l’anno 2004 ammonta a Euro 15.500.000,00. Su tale somma viene calcolata la quota pari al 5% per il finanziamento della dotazione per favorire l’accesso di persone con ridotta capacità motoria. La somma rimanente viene divisa fra parco aziendale circolante adibito al trasporto in concessione comunale e parco aziendale circolante adibito al trasporto in concessione regionale, in base alla diversa ripartizione percentuale dei due tipi di trasporto (75% per il regionale e il 25% per il comunale).

Pertanto il Programma di Svecchiamento risulta così articolato:

1)   Programma di svecchiamento parco aziendale adibito al trasporto in concessione regionale Euro 11.043.750,00.

Con riferimento al calcolo dei tetti medi, in seguito illustrato, con detto stanziamento per il trasporto in concessione regionale, si potrà ottenere la sostituzione di circa n. 73 mezzi con vetustà pari o superiore a 15 anni, in quanto il tetto massimo di sostituzione per i mezzi interurbani è di Euro 150.810,78.

2)   Programma di svecchiamento parco aziendale adibito al trasporto in concessione comunale Euro 3.681.250,00.

Con riferimento al calcolo dei tetti medi, in seguito illustrato, si può ritenere che detto stanziamento per il trasporto in concessione comunale, si potrà ottenere la sostituzione di circa n. 23 mezzi con vetustà pari o superiore a 15 anni, in quanto il tetto massimo di sostituzione per i mezzi urbani è di Euro 161.873,97.

3)   Quota del 5% per il finanziamento della dotazione per favorire la mobilità di persone con ridotte capacità motorie Euro 775.000,00.

La L.R.153/98, stabilisce all’art. 3 che la garanzia della mobilità delle persone con ridotte capacità motorie viene assicurata, per quanto riguarda gli impianti fissi e le infrastrutture di trasporto, dall’applicazione delle disposizioni di cui al DPR 24 Luglio 1996 n.503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici spazi e servizi pubblici” e per quanto riguarda il materiale rotabile, da meccanismi di incentivazione aggiuntivi sulle quote di finanziamento regionale previste per gli interventi di cui all’articolo 7. Pertanto gli interventi in favore dell’handicap sono previsti dalla suddetta normativa secondo uno schema di intervento generalizzato e se possibile esteso a tutte le reti di trasporto regionali, prevedendo il finanziamento delle dotazioni dei mezzi adibiti al t.p.l. atte a favorire la mobilità delle persone con ridotta capacità motorie.

La dotazione minima per favorire la mobilità delle persone con ridotta capacità motoria dovrà essere tale da garantire, secondo le moderne tecnologie, il quanto più comodo accesso e sicuro stazionamento al portatore di handicap obbligato all’uso di carrozzella (scivoli motorizzati e/o pedane elevatrici e attrezzatura per lo stazionamento della carrozzella).

Le somme spese dalle aziende per l’acquisto della dotazione per favorire la mobilità delle persone con ridotta capacità motoria saranno finanziate secondo un tetto massimo pari a Euro 10.000,00 per gli autobus urbani e suburbani e di Euro 18.000,00 per gli autobus interurbani.

Qualora la ditta nell’acquistare il mezzo, privo di dotazione handicap, spenda una somma inferiore a quella prevista dal tetto massimo per la tipologia, si vedrà erogato un contributo decurtato del 5% rispetto alla somma spesa; qualora nell’acquistare il mezzo spenda una somma superiore a quella prevista dal tetto massimo per la tipologia, si vedrà erogato un contributo decurtato del 5% rispetto al tetto massimo:

esempio:

somma spesa per l’acquisto di autobus extraurbano

Euro 170.000,00

 

tetto massimo per autobus extraurbano

Euro 150.810,78

 

somma erogata

Euro 143.270,24

 

(ottenuta decurtando il 5% dalla somma di Euro 150.810,78)

 

esempio:

somma spesa per l’acquisto di autobus extraurbano

Euro 140.000,00

 

tetto massimo per autobus extraurbano

Euro 150.810,78

 

somma erogata

Euro 133.000,00

 

(ottenuta decurtando il 5% dalla somma di Euro 140.000,00)

 

L’intervento relativo alla sostituzione degli autobus obsoleti è disciplinato dall’art.8 della L.153/98 e che sarà attuato in base ai criteri e secondo le modalità di seguito riportate.

CRITERI

- FISSAZIONE DEI TETTI MASSIMI STABILITI PER LE VARIE TIPOLOGIE

Gli articoli 7 e 8 della L.R. 153/98 stabiliscono, per la determinazione della spesa sovvenzionabile per lo svecchiamento dei parchi aziendali, il meccanismo dei tetti massimi stabiliti per le varie tipologie in base alla media dei listini prezzi vigenti. Tale meccanismo di fissazione dei tetti massimi di spesa è sviluppato nell’allegato n.1 e si basa sull’esame dei prezzi di mercato, attraverso l’esame dei listini vigenti al 1.1.2003 di aziende di livello nazionale e sull’esame della applicazione del Piano Investimenti 1999, 2000 e 2001, attraverso la considerazione degli acquisti effettuati e degli sconti ottenuti dalle aziende.

Nel 2003 è stata effettuata una operazione di riscontro dei listini delle maggiori aziende produttrici per la fissazione dei nuovi tetti massimi di spesa per il Piano di Investimenti 2004. Tale operazione di riscontro ha portato alla fissazione dei nuovi tetti massimi di spesa con le seguenti procedure.

Per pervenire alla definizione dei prezzi medi si sono utilizzati i listini in vigore delle seguenti case costruttrici, utilizzando i prezzi al netto di IVA:

AUTODROMO / BREDA MENARINI BUS / CACCIAMALI / DE SIMON / IRISBUS / MERCEDES BENZ / SETRA / SCANIA / BOVA / IRIZAR / DELTABUS / DALLA VIA / MAURI.

Per convenzione e per necessità di uniformare i dati, gli autobus sono stati suddivisi per tipologia d’uso in Urbani, Suburbani e Interurbani, e per lunghezza in:

-CORTO/MEDIO

da mt. 6.30 a 9.70;

-NORMALE

da mt. 9.71 a 11.00;

-LUNGO

da mt. 11.01 a 12.00;

Per ogni tipologia di autobus, quindi, inizialmente si hanno tre prezzi medi, uno per ogni fascia di lunghezza.

Successivamente, sui tre prezzi medi ottenuti per ogni tipologia, si opera una nuova media, pervenendo così alla media assoluta della corrispondente tipologia.

Contemporaneamente alla definizione dei prezzi medi, si sono esaminati gli acquisti effettuati dalle aziende esercenti il TPL, in base ai Piani Investimenti 1999, 2000 e 2001, per analizzare gli sconti praticati dalle case costruttrici.

Gli acquisti sono stati effettuati tutti tra il 1999 e il 2003, quindi i dati hanno sicuramente un riferimento attuale.

Anche per questo riscontro gli autobus acquistati sono stati suddivisi in Urbani, Suburbani e Interurbani.

Applicando gli sconti medi desunti, ai prezzi medi definiti per tipologia di autobus, si ottengono i seguenti prezzi:

AUTOBUS URBANI:

prezzo medio

- SC. 16,68%

Euro 179.859,97;

AUTOBUS SUBURBANI:

prezzo medio

- SC. 27,35%

Euro 161.613,25;

AUTOBUS INTERURBANI:

prezzo medio

- SC. 22,67%

Euro 167.567,53.

Ritenuto di applicare al prezzo medio con lo sconto medio di cui sopra, una ulteriore decurtazione del 10%, al fine di consentire un aumento dei mezzi finanziabili dal presente Piano, considerato prioritario l’obiettivo di procedere allo svecchiamento di un numero maggiore di mezzi possibile.

Pertanto i tetti massimi di finanziamento del Piano di Investimenti 2004 sono i seguenti:

AUTOBUS URBANI:

Euro 179.859,97

 -

10%

=

Euro 161.873,97;

AUTOBUS SUBURBANI:

Euro 161.613,25

 -

10%

=

Euro 145.451,93;

AUTOBUS INTERURBANI:

Euro 167.567,53

 -

10%

=

Euro 150.810,78.

Nell’allegato 1 si riassumono per tipologia i prezzi medi desunti dai listini in vigore, i prezzi medi decurtati degli sconti sopra esplicitati e il prezzo medio assunto come tetto massimo ammesso a contributo per il Piano Investimenti 2004.

Il contributo regionale sarà erogato al netto di IVA entro i limiti dei tetti massimi qualunque sia l’allestimento dei mezzi; se l’ammontare dell’investimento è inferiore a tali limiti verrà erogato il minore contributo spettante.

- FISSAZIONE DEL TETTO MASSIMO DI RICAMBIO AZIENDALE

In relazione alle risorse assegnate per il programma di svecchiamento, si è ritenuto necessario stabilire un tetto massimo di ricambio per consentire di spalmare le risorse proporzionalmente su tutte le aziende che presentino la domanda per il presente programma.

Tale misura è stabilita in relazione alla stima della percentuale di ricambio del parco aziendale attuabile in base agli stanziamenti per il regionale e per il comunale e sarà calcolata quando verrà utilizzato lo schema di riparto dei contributi la cui elaborazione avrà luogo con i dati forniti direttamente dalle aziende che produrranno la domanda. Tale valore è influenzato dal numero di veicoli di vetustà pari o superiore a 15 anni ed in proprietà da almeno 3 anni delle aziende che saranno inserite nel modello di riparto.

- REQUISITI PER LA SOSTITUZIONE

Dall’esame dello stato di vetustà del parco regionale, risulta chiaramente che con il piano attuale non potrà che operarsi la sostituzione di autobus con vetustà pari o superiore a 15 anni. Inoltre, in base a quanto stabilito dal Consiglio Regionale con il verbale n.35/18 del 31.7.96, con il quale veniva approvato il Programma annuale 1996 degli Investimenti, occorre prendere in considerazione, in caso sostituzione di veicoli non di prima immatricolazione e quindi non nuovi, anche il numero degli anni passati dall’acquisto del mezzo da parte dell’azienda. Il Consiglio Regionale aveva introdotto il criterio del possesso dei veicoli da almeno dieci anni per evitare l’obbligo di sostituzione da parte della Regione di mezzi già vetusti nel momento della immissione nel t.p.l. e comunque per scoraggiare l’acquisto di mezzi obsoleti. Si può ritenere che l’effetto deterrente abbia esplicato i suoi effetti e quindi si può confermare, come già previsto dal Piano di Investimenti 2002-2003, tale valore a tre anni, sottraendo cioè gli anni intercorrenti fra l’applicazione dei programmi di investimento 1996 e 2003. Pertanto potranno essere oggetto di sostituzione solo gli autobus di proprietà dell’azienda con vetustà pari o superiore a quindici anni, in proprietà da almeno 3 anni.

- VALORI PRESI IN CONSIDERAZIONE NEL MODELLO DI RIPARTO

Gli allegati n. 2 e 3 sviluppano il calcolo di un coefficiente di ripartizione per ciascuna azienda in relazione a diversi indicatori (l’età media maturata dal parco veicolare - la percorrenza effettuata riferita agli autobus impiegati - la percentuale di veicoli già finanziati da precedenti programmi regionali) ed instaurano successivamente un paragone tra la quota di autoveicoli spettante a ciascuna azienda e quella considerata percentualmente rinnovabile rispetto al numero di mezzi del parco ultraquindicennale, seguendo l’iter logico sotto illustrato:

-    una volta presa in esame la vetustà del parco di ciascuna azienda, questa viene posta in relazione con il più intenso o rarefatto utilizzo dei mezzi nella produzione di servizi, ottenendo l’elaborazione di un coefficiente (contrassegnato negli allegati nn.2 e 3 con la lettera h) che rappresenta il peso di ogni azienda in relazione sia alla anzianità del parco macchine sia alla percorrenza dei veicoli;

-    al fine di determinare un riequilibrio rispetto alle precedenti assegnazioni, il coefficiente di vetustà suddetto viene modulato in relazione ai contributi di investimento destinati al parco rotabile mediante l’introduzione di un indice correttivo contrassegnato negli allegati nn.2 e 3 con la lettera k), in modo da incrementare o ridurre l’incidenza dell’azione regionale a seconda della ricorrenza di assegnazioni negli ultimi dieci anni;

-    il coefficiente finale da utilizzare per la priorità nell’assegnazione dei contributi risulta dalla combinazione dei due elementi, vetustà del parco e misura delle assegnazioni ricevute negli ultimi dieci anni, attraverso il coefficiente di riparto finale risultante alle colonne “l” ed “m”;

-    il coefficiente da utilizzare per l’attribuzione del numero di veicoli è quello risultante dalla colonna “p” e detto ultimo parametro va confrontato con il tetto massimo di rinnovo del parco macchine sintetizzato nel valore percentuale di colonna “o”; il valore più basso tra quelli risultanti dalle colonne “p” e “o” viene arrotondato in eccesso per l’assegnazione definitiva nella colonna “q”;

-    se il dato della colonna “i” del modello citato sarà superiore al dato della colonna “b” l’azienda richiedente verrà esclusa dal calcolo di riparto degli investimenti, con ordinanza motivata del Dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale ed Organizzazione dei Trasporti, in quanto in tal caso il numero di veicoli finanziati verrebbe ad essere superiore al totale del parco circolante al 31.12.2003. Parimenti l’azienda richiedente verrà esclusa qualora non sussistano all’interno del suo parco circolante al 31.12.2003 veicoli con vetustà maggiore o pari a quindici anni ovvero con vetustà maggiore o pari a quindici anni, ma in proprietà dell’azienda da meno di 3 anni.

- ELEVAZIONE TETTO CONTRIBUZIONE PER FAVORIRE LA MOBILITA’ DI PERSONE CON RIDOTTE CAPACITA’ MOTORIE

Secondo quanto stabilito dal comma 3 dell’art.8 della L.R.153/98 i contributi per l’acquisto per i mezzi collettivi di trasporto di persone possono essere elevati, rispetto al tetto massimo di spesa come calcolato in base al comma 2 dello stesso articolo di legge, in relazione ai costi sostenuti dalle aziende per dotazioni dei veicoli che favoriscono la mobilità delle persone con ridotte capacità motorie. Le somme spese dalle aziende per l’acquisto della dotazione per favorire la mobilità delle persone con ridotte capacità motorie, saranno finanziate secondo un tetto massimo pari a Euro 10.000,00 per gli autobus urbani e suburbani e di Euro 18.000,00 per gli autobus interurbani, somma desunta dal prezzo medio delle dotazioni handicap acquistate dalle aziende dal 1999 ad oggi. Esaminando gli acquisti effettuati dalle aziende in base ai Piani di Investimento dal 1999 in poi, si è rilevato che solo pochi autobus sono stati acquistati con le dotazioni per favorire la mobilità delle persone con ridotta capacità motoria, perciò, si ritiene opportuno rendere obbligatorio l’acquisto di dette dotazioni su tutti gli autobus urbani mentre per i mezzi interurbani è obbligatorio l’acquisto di un mezzo con dotazione handicap ogni cinque autobus assegnati alla medesima azienda.

- RELAZIONE TRA SERVIZI MINIMI ED INVESTIMENTI

Il comma 2 dell’articolo 2 della L.R. n. 153/98 stabilisce che gli investimenti per officine e depositi, per mezzi di trasporto collettivo di persone e per nuove tecnologie di esercizio e controllo sono sempre in relazione all’esercizio dei servizi minimi e che solo nel periodo transitorio necessario per la definizione dei servizi minimi, i contributi finanziari saranno ripartiti ed assegnati in base ai dati di esercizio attualmente gestiti ed oggetto di contribuzione regionale. Pertanto dopo la definizione dei servizi minimi saranno richiesti e presi in considerazione solo i dati ad essi relativi, se tale definizione avverrà prima della approvazione della deliberazione della G.R. di riparto finanziario dei contributi secondo il presente piano di investimenti, saranno richiesti alle aziende e presi in considerazione i nuovi dati ai fini del riparto stesso come stabilito nel comma 2 dell’art. 2 della Legge 153/98.

- CONDIZIONI DI LEGITTIMITA’ DEGLI INTERVENTI DI SVECCHIAMENTO E SISTEMA SANZIONATORIO

L’erogazione dei contributi per investimenti stabiliti con il presente piano di svecchiamento sono condizionati alle prescrizioni contenute nell’art. 12 della L.R. 153/98, ed in caso di inosservanza, alle sanzioni in esso previste. Si fa presente che l’intervento di sostituzione cui le aziende possono aver diritto in base al presente programma non esclude la possibilità di inserimento in altri piani di potenziamento per la stessa annualità , in quanto le finalità degli interventi sono diverse.

- CARATTERISTICHE TECNICHE

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche dei mezzi finanziati si fa presente che i mezzi di trasporto da acquistare dovranno rispettare il D.M. del Ministero dei Trasporti e della Navigazione 24 luglio 1996 (G.U.180 del 2.8.1996) “Norme relative alle caratteristiche funzionali e di unificazione dei vincoli destinati ai servizi di linea per il trasporto di persone” ed anche quanto disposto dalla Direzione Generale della Motorizzazione civile dei Trasporti in Concessione IV Dir. Gen. con nota n. 1840/4288/0 del 14.10.1997, secondo cui non risponde ai requisiti di tipo unificato e, quindi, non è finanziabile l’autobus collaudato in unico esemplare.

- SOSTITUZIONE ED ESTROMISSIONE DAI PARCHI AZIENDALI

Secondo quanto stabilito dal comma 5 dell’art. 12 della L.R.153/98, i contributi relativi al presente intervento di svecchiamento dei parchi aziendali, saranno revocati nel caso venga accertato che i mezzi obsoleti oggetto del piano di svecchiamento non siano stati estromessi dal parco aziendale contemporaneamente all’immissione dei nuovi mezzi previsti in sostituzione dai provvedimenti attuativi del piano.

Le aziende concessionarie di trasporto pubblico locale sono obbligate ad utilizzare in via prioritaria sulle linee gli autobus acquistati con il presente Piano.

- INFORMATIZZAZIONE DEL T.P.L..

Ai fini della progressiva informatizzazione del t.p.l., ai sensi dell’art. 11 dell L.R. 153/98, si ritiene opportuno, in questa prima fase, di prescrivere l’obbligo, per le aziende assegnatarie di più di un mezzo, di installare a bordo del mezzo finanziato il sistema G.P.S. (Global Positioning System) munito di display con il modulo G.P.R.S.

Tale sistema consente di fornire la posizione esatta a terra del mezzo nonché ulteriori indicazioni di vario tipo che poi possono essere elaborate e trasmesse con il modulo G.P.R.S. presso la sede del vettore che potrà accedere a tali dati anche tramite uno specifico collegamento ad Internet.

Maggiori indicazioni e chiarimenti su tale sistema verranno comunque forniti alle aziende al momento della approvazione delle graduatorie si assegnazione dei contributi.

- POSIZIONE DELLE AZIENDE PER LE QUALI INTERVENGONO MUTAMENTI DEGLI ASSETTI SOCIETARI

Con particolare riferimento alle aziende per le quali intervengono mutamenti degli assetti societari, si precisa quanto segue:

1.   Vetustà dei mezzi: rimane la stessa della data di prima immatricolazione;

2.   Autobus finanziati: in caso di fusioni, incorporazioni o altre operazioni di aggregazione o di recessi o scissioni a qualsiasi titolo, l’attribuzione del numero dei veicoli finanziati negli ultimi dieci anni, ai fini della graduatoria, sarà effettuata in base al numero di mezzi finanziati assegnato a ciascuna società a seguito dei mutamenti societari;

3.   Data di acquisto: ai fini della determinazione della data di acquisto dei mezzi, non si tiene conto della data di decorrenza degli effetti del mutamento degli assetti societari, bensì dell'ultima data di acquisto del mezzo anteriore al mutamento di cui sopra;

4.      Percorrenze: in caso di fusioni, incorporazioni o di altre operazioni di aggregazione viene presa in considerazione la somma delle percorrenze dei soggetti che hanno operato l'aggregazione o la fusione o l'incorporazione, sempre che tali percorrenze continuino ad essere esercitate; in caso di recessi o scissioni a qualsiasi titolo, le percorrenze saranno quelle risultanti dagli atti di scissione o recesso così come approvati e/o autorizzati dagli enti pubblici competenti.

I criteri suesposti di determinazione della vetustà, della data di acquisto e delle percorrenze si applicano in tutti i casi di subentro di un impresa al precedente gestore (art. 24 L.R.152/98).

Nell’eventualità che una ditta subentri ad altra (a seguito di acquisto, fusione, cessione di ramo d’azienda etc) già assegnataria di un contributo per l’acquisto di autobus non ancora utilizzato, il contributo stesso verrà considerato come revocato e comunque non utilizzabile dalla ditta subentrante.

- MODALITA’ DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO ALLE AZIENDE COSTRUTTRICI

I fondi stanziati con il Piano di investimenti 2004 sono fondi vincolati per destinazione derivanti, come già illustrato, dalla L.194/98 e non possono essere utilizzati se non per l'acquisto dei mezzi di trasporto secondo le prescrizioni di piano; pertanto le aziende di trasporto devono utilizzare i contributi concessi esclusivamente per pagare le ditte costruttrici entro 3 giorni dalla riscossione del mandato. A tal fine si ritiene opportuno rafforzare il sistema di vincolo del contributo finanziario concesso per l'acquisto dei mezzi di t.p.l., introducendo una dichiarazione vincolante ed obbligatoria nella domanda di investimento circa il vincolo di utilizzo del contributo. A tale dichiarazione, farà da riscontro, altra dichiarazione, da rendere entro 15 giorni dalla riscossione del mandato di pagamento del contributo regionale, attestante il pagamento alla ditta costruttrice che ha fornito il mezzo all'azienda di trasporto.

MODALITA’ PER LA PRESENTAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE DOMANDE DI INVESTIMENTO

 

-    I dati per l’elaborazione del modello di riparto sono riferiti alla data del 31.12.2003.

-    Saranno oggetto del piano di svecchiamento i mezzi immatricolati entro il 31/12/1989 in quanto la frazione di anno viene considerata come un anno intero ai fini del calcolo.

-    I dati relativi alle percorrenze sono quelli relativi al trasporto pubblico locale in concessione regionale ed in concessione comunale dell’intero anno 2001 Le percorrenze in concessione regionale prese in considerazione sono quelle ammesse a contribuzione regionale e saranno confrontate, ai fini del conteggio di graduatoria, con quelle ammesse a contribuzione regionale in base all’ultimo Piano Finanziario approvato dai competenti organi; dato atto che nel periodo intercorrente tra il 2001, che è la data dell’ultimo rilevamento completo delle percorrenze comunali e regionali ed il 31.12.2002, è intervenuta, ai sensi del comma 9, art.13 della L.R. 152/98, la D.G.R. n.774 del 7.8.2001 di Individuazione dei servizi intercity, e che pertanto, ai sensi del comma 2, art.2 della L.R. 153/98, si ritiene opportuno, per le sole aziende interessate da detto provvedimento, procedere alla decurtazione delle percorrenze prevista dalla  D.G.R. n.774 del 7.8.2001. Il dato del numero di mezzi delle aziende interessate dalla D.G.R. 774 del 7.8.2001 viene proporzionalmente ridotto rispetto al dato reale, secondo il principio della diminuzione di un mezzo per ogni 40.000 km decurtati alla stessa azienda dalla D.G.R. 774 del 7.8.2001. Ad esempio una azienda che dalla D.G.R. 774 del 7.8.2001 si è vista decurtare 120.000 km diminuisce il proprio parco macchine di n.3 mezzi.

-    Non saranno prese in considerazione le richieste di finanziamento concernenti veicoli già acquistati o già immatricolati alla data del 31.12.2003.

-    Non si effettuerà sostituzione per mezzi già estromessi o comunque non circolanti alla data del 31.12.2003.

-    Saranno escluse le istanze dalle quali emerga solo la esistenza di mezzi immatricolati dopo il 31/12/89 o immatricolati prima di tale data, ma in proprietà dell’azienda da meno di 3 anni.

-    Per quanto riguarda espressamente la ex Gestione Governativa Ferrovia Penne–Pescara e la ex Gestione Governativa Ferrovia Adriatico-Sangritana, il 1° Gennaio 2001 è stata attuata la delega di cui all’art.8 del D.Lgs. 422/97 con l’emanazione del DPCM del 16.11.2000 (pubblicato sulla G.U. n. 224 del 30.12.2000) ed il conseguente trasferimento a titolo gratuito in favore della regione Abruzzo della titolarità dell’intero capitale delle società costituite dallo Stato per l’esercizio delle Ferrovie in concessione, in precedenza gestite dalle ex gestioni, ora Gestione Trasporti Metropolitani S.r.l, e Ferrovia Adriatico-Sangritana S.r.l.. In attuazione di tale atto, in data 29 gennaio 2001, è stato sottoscritto il verbale di consegna da parte dello Stato degli autobus in disponibilità alle ex gestioni alla Regione Abruzzo, la quale ha a sua volta affidato alle nuove società i suddetti mezzi con contratto di locazione con facoltà di acquisto; i mezzi in questione rimarranno in tale situazione giuridica fino al conferimento, ai sensi del codice civile, alle nuove società. Pertanto, per tutto il periodo transitorio sopra descritto, ai fini della assegnazione dei contributi per l’acquisto dei mezzi, non si applica il principio della sostituzione degli autobus di proprietà dell’azienda, ma quello della sostituzione di autobus in disponibilità tramite locazione; i nuovi mezzi eventualmente assegnati in base al presente piano saranno immatricolati secondo la situazione giuridica esistente al momento della immissione dei mezzi stessi in servizio di linea di t.p.l.. Quindi, essendo state le società suddette trasferite alla Regione Abruzzo a partire dal 1.1.2001 ed anche a valere sul presente Piano 2004, sia i parchi aziendali che tutte le percorrenze esercitate, anche quelle già statali, saranno considerate come mezzi e percorrenze regionali, di tipologia urbana, suburbana o interurbana a seconda del tipo di trasporto esercitato, regolate dal contratto di servizio da sottoscrivere in base al D.Lgs. 422/97; quindi sarà possibile l’acquisto di tutte le tipologie di mezzi: urbani, suburbani ed interurbani.

-    Per quanto riguarda espressamente l’A.M.A. S.p.A., attualmente concessionaria anche di servizi di t.p.l classificati come regionali, considerato che detto trasporto viene esercitato anche in “area urbana”, con autobus di tipologia urbana e suburbana e con tariffe di tipo urbano e suburbano, si ritiene che qualora detta azienda risultasse assegnataria di contributi con il presente Programma di svecchiamento nella graduatoria dei servizi in concessione regionale, essa potrà acquistare mezzi di tipo “urbano” previa dimostrazione della necessità di utilizzare detti mezzi per servizi di trasporto in “area  urbana”, con autobus di tipologia urbana e con tariffe di tipo urbano.

-    La data del passaggio dal noleggio (uso privato) al t.p.l. regionale o comunale equivale a data di acquisto.

-    Fermo restando che la sostituzione degli autobus avverrà secondo l'ordine di vetustà determinato dalla data di prima immatricolazione, qualora si verificasse l'ipotesi di una azienda che ha diritto alla sostituzione di una parte di più autobus aventi pari età, la stessa azienda potrà, su invito della Direzione Regionale Trasporti e Mobilità, Viabilità, Demanio e Catasto Stradale, Sicurezza Stradale, indicare quali intende sostituire.

-    Ai fini della determinazione degli autobus finanziati non rileva la circostanza che essi per qualsiasi motivo (dismissione, cessione, rottamazione etc.) non facciano più parte del parco circolante della azienda richiedente.

-    Per le ditte che sono state ammesse alla contribuzione del Piano Investimenti 1996, 1999, 2000, 2001 e 2002-2003 devono essere tenuti presenti anche tutti gli autobus finanziati da detti Piani anche se non ancora effettivamente immessi nel parco alla data del 31.12.2003, e che di conseguenza devono essere estromessi gli autobus, eventualmente indicati nelle ordinanze dirigenziali di assegnazione dei contributi come mezzi da estromettere dai parchi aziendali contestualmente alla immissione dei nuovi mezzi oggetto di contribuzione.

-    Gli autobus a noleggio in possesso dell'azienda non vengono considerati ai fini della determinazione numerica del parco macchine aziendale circolante.

-    I mezzi acquistati dalle aziende con il presente Programma non potranno essere utilizzate sulle  linee prive di contribuzione regionale.

-    In base a quanto previsto dal comma 3, art.1 della L.218/2003, gli autobus finanziati con il presente Piano di Investimento non potranno in nessun modo svolgere attività di noleggio.

-    Nella graduatoria relativa ai servizi in concessione regionale non saranno conteggiati i dati relativi al servizio suburbano della ditta A.R.P.A. S.p.A. in quanto saranno interessati, con provvedimento successivo, da un programma di sostituzione teso all’inserimento di autobus con trazione  a metano; detto criterio determina una decurtazione  di circa del 25% dei dati aziendali dell’A.R.P.A. s.p.a., pertanto, per motivi di equità, si ritiene opportuno decurtare della medesima percentuale i dati aziendali della G.T.M. s.p.a. nella graduatoria relativa ai servizi in concessione comunale in quanto anche detta società sarà interessata dal un programma di sostituzione teso all’inserimento di autobus con trazione  a metano.

Le domande di investimento dovranno contenere i seguenti elementi:

-    Numero dei veicoli finanziati negli ultimi dieci anni, prendendo a riferimento il 31.12.2003, saranno considerati finanziati anche i mezzi assegnati in base a tutti i Piani di investimento 1996, 1999, 2000, 2001 e 2002-2003.

-      Dichiarazione circa la composizione del parco aziendale circolante al 31.12.2003 e sulla non estromissione dal parco aziendale, alla stessa data, dei mezzi indicati.

-      Dichiarazione di presa d’atto delle condizioni di legittimità degli interventi di svecchiamento e del sistema sanzionatorio di cui all’art. 12 della L.R. 153/98 secondo quanto esplicitato negli schemi di domanda di investimento allegati n. 4 e 5.

-      Dichiarazione di impegno da parte delle aziende, di utilizzare il contributo regionale di investimento esclusivamente per il pagamento alle ditte costruttrici dei mezzi acquistati.

-      Dichiarazione da parte delle aziende, di aver utilizzato il contributo per il pagamento alle ditte costruttrici dei mezzi acquistati. Detta dichiarazione, da effettuare utilizzando il modello allegato con il n. 6 alla presente delibera, non deve essere presentata unitamente alla domanda di investimento ma inoltrata entro 15 giorni dalla riscossione del mandato di pagamento del contributo regionale.

Ritenuto di dover sottoporre alla 4^ Commissione Consiliare Regionale l’esame degli interventi previsti nel presente provvedimento per l’intesa prevista dall’art. 3 della L.R. 12 dicembre 2003 n. 25;

Dato Atto che risulta acquisito il relativo parere di legittimità e regolarità tecnico –amministrativa del Dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale ed Organizzazione dei Trasporti della Direzione Regionale Trasporti e Mobilità, Viabilità, Demanio e Catasto Stradale, Sicurezza Stradale;

Con voti unanimi espressi nei modi di legge

DELIBERA

per i motivi espressi nella narrativa che costituiscono  parte integrante e sostanziale del presente dispositivo, quanto segue:

1)   Di approvare, ai sensi dell’art.4 della L.R.153/98, il Piano degli Investimenti 2004 – Programma di svecchiamento -, che prevede gli interventi di cui al comma 1 lett. c dell’art.2 delle stessa legge di acquisto di autobus o di altri mezzi di trasporto pubblico di persone. Nell’ambito del Piano è prevista, per le ragioni esposte in narrativa, in conformità a quanto stabilito nel comma 1 dell’art.4 della L.153/98, l’attuazione di più programmi di intervento fra quelli indicati all’art.7 e le relative risorse disponibili:

a.          Programma di svecchiamento parco aziendale comunale circolante con vetustà pari o superiore a quindici anni ed in proprietà delle aziende da almeno 3 anni, con sostituzione ed estromissione dall’esercizio del t.p.l. nel territorio regionale dei mezzi obsoleti delle aziende che esercitano il t.p.l. in concessione comunale. Risorse disponibili Euro 3.681.250,00 utili per la sostituzione di circa n.23 mezzi;

b.          Programma di svecchiamento parco aziendale regionale circolante con vetustà pari o superiore a quindici anni ed in proprietà delle aziende da almeno 3 anni, con sostituzione ed estromissione dall’esercizio del t.p.l. nel territorio regionale dei mezzi obsoleti delle aziende che esercitano il t.p.l. in concessione regionale. Risorse disponibili Euro 11.043.750,00 utile per la sostituzione di circa n.73 mezzi;

 

2)   di stabilire, in base a quanto disposto dall’art.3 della Legge 153/98, che la somma disponibile, relativamente gli interventi che si propongono, per la garanzia della mobilità delle persone con ridotte capacità motorie ammonta a Euro 775.000,00 pari al 5% dello stanziamento previsto per il Programma di Svecchiamento comunale e regionale del Piano di Investimenti 2004;

3)   di stabilire, ai sensi dell’art. 11 comma 4 della L.R. 153/98,che la somma disponibile relativamente alla quota del 5% da destinare al programma di informatizzazione ammonta a Euro 1.196.560,21;

4)   di destinare parte dei fondi di cui al precedente punto n.3, nell’ambito di quanto previsto dal dell’art.11 della L.R. 153/98, allo sviluppo del seguente progetto:

-          realizzazione, in concerto con le quattro province, del progetto di programmazione integrata dei trasporti che coordini la programmazione della rete regionale di trasporto con la pianificazione dei bacini di traffico di competenza delle province nell’ambito della procedura PRIT Abruzzo-Programma Triennale dei Servizi Minimi basato sulla banca dati del TPL e sulle linee di indirizzo fissate del PTS già in fase di approvazione in base alla L.R.152/98, nonché sviluppo dello STIR; somma prevista: Euro 430.000,00;

-          realizzazione di uno studio di fattibilità per l’applicazione del sistema di integrazione tariffaria “UNICO” alle altre aree a maggiore densità di popolazione del territorio abruzzese, con individuazione degli eventuali confini di area, delle ditte interessate, dei livelli tariffarie sostenibili sulla base del numero e delle direzioni di flusso dell’utenza. Lo studio effettuerà altresì una prima verifica di accordo fra le ditte interessate e di consenso degli Enti Locali territorialmente competenti; somma prevista Euro 200.000,00;

 

5)   di stabilire ,ai sensi dell’art. 11 comma 8 della L.R. 153/98, che la somma disponibile relativamente alla quota del 2% da destinare al programma di promozione, direttamente o di concerto con gli enti locali, con le imprese di trasporto e con le associazioni dei consumatori, ad azioni di studio, a campagne informative e di promozione della mobilità, di sviluppo dei servizi di informazione all’utenza ed in generale delle politiche di marketing rivolte al miglioramento della offerta del t.p.l. ammonta a Euro 478.624,09;

6)   di destinare i fondi di cui al precedente punto n. 5, nell’ambito di quanto previsto dal comma 8 dell’art.12 della L.R. 153/98, allo sviluppo dei seguenti progetti:

-      ampliamento del “Piano di comunicazione per la valorizzazione del Trasporto Pubblico Locale della regione Abruzzo” già in atto (D.G.R. n.476 del 4.6.2004);

-      monitoraggio del progetto di integrazione tariffaria “Unico” nell’aera metropolitana con sviluppo in particolare delle tematiche della percezione della qualità legate alla sperimentazione dell’integrazione tariffaria ed organizzazione di indagini e sondaggi sull’estensione del progetto di integrazione tariffaria ad altre aree;

7)   di dare atto che l’attuazione dei programmi di cui alle lettere a) e b) sarà regolata dalle norme contenute nella L.R.153/98 e da quanto disposto nelle premesse che si intendono qui integralmente richiamate ed approvate;

8)   di stabilire che viene confermata il divieto di immissione nel t.p.l. di veicoli di vetustà superiore o pari a 10 anni, tale divieto resterà in vigore fino a quando un nuovo piano di investimento non stabilirà diversamente;

9)   di dare atto che gli acquisti relativi ai programmi di intervento di cui alle lettere a) e b) del punto n1 del dispositivo dovranno essere effettuati entro dodici mesi dalla data di approvazione del presente piano;

10) di approvare i seguenti allegati che fanno parte integrante del presente atto deliberativo, unitamente alle premesse:

1)          Tabella di calcolo dei tetti massimi di spesa con introduzione dello sconto medio;

2)          Modello di elaborazione dei criteri per assegnazione autobus piano svecchiamento regionale;

3)          Modello di elaborazione dei criteri per assegnazione autobus piano svecchiamento comunale;

4)          Modello di domanda di investimento per svecchiamento parco aziendale regionale;

5)          Modello di domanda di investimento per svecchiamento parco aziendale comunale;

6)          Dichiarazione da parte delle aziende di aver utilizzato il contributo per il pagamento alle ditte costruttrici dei mezzi acquistati;

 

11) di dare atto che i termini di 30 giorni per la presentazione delle domande secondo gli schemi allegati n. 4 e 5, decorreranno dalla data di notifica del Piano alle aziende da parte della Direzione Regionale Trasporti e Mobilità, Viabilità, Demanio e Catasto Stradale, Sicurezza Stradale;

12) di dare atto che la ripartizione e l’assegnazione dei relativi contributi per il programma di svecchiamento, nonché l’esclusione dal riparto dei finanziamenti, saranno disposte con Determinazioni del Dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale ed Organizzazione dei Trasporti e saranno pubblicate sul B.U.R.A.;

13) di dare atto che in base a quanto disposto dalla Ordinanza del Settore Trasporti Servizio Interventi Finanziari n.9/97 del 8.8.97 tutte le ditte assegnatarie di contributi dovranno a proprie spese apporre sulle fiancate di ciascun autobus una pellicola adesiva riportante la dicitura di cui alla citata Ordinanza; e che qualora l’adesivo non venisse apposto o comunque fosse rimosso, la ditta responsabile, a seguito di periodici controlli da parte dei competenti organi di vigilanza, si vedrà sospesi, fino al ripristino della scritta, l’erogazione di contributi per l’acquisto di autobus eventualmente in corso;

14) di dare atto che con il presente provvedimento vengono programmate le risorse derivanti dalla contrazione dei mutui di Euro 9.932.568,34 e di Euro 13.998.635,93 per un totale di Euro 23.931.204,27 e che il relativo impegno verrà assunto con Determinazione Dirigenziale non appena la Cassa Depositi e Prestiti concederà in via definitiva i mutui suddetti al tasso vigente al momento della concessione;

15) di dare atto che in base a quanto previsto dal comma 3, art. 1 della L.218/2003, gli autobus finanziati con il presente Piano di Investimento non potranno in nessun modo svolgere attività di noleggio;

16) di dare atto che i mezzi acquistati dalle aziende con il presente Programma non potranno essere utilizzate sulle  linee prive di contribuzione regionale;

17) di dare atto che ai fini della progressiva informatizzazione del t.p.l., ai sensi dell’art. 11 dell L.R. 153/98, si ritiene opportuno, in questa prima fase, di prescrivere l’obbligo, per le aziende assegnatarie di più di un mezzo, di installare a bordo del mezzo finanziato il sistema G.P.S. (Global Positioning System) munito di display con il modulo G.P.R.S.;

18) di dare atto che nella graduatoria relativa ai servizi in concessione regionale non saranno conteggiati i dati relativi al servizio suburbano della ditta A.R.P.A. S.p.A. in quanto saranno interessati, con provvedimento successivo, da un programma di sostituzione teso all’inserimento di autobus con trazione  a metano, detto criterio determina una decurtazione di circa del 25% dei dati aziendali dell’A.R.P.A. S.p.A.;

19) di dare atto che nella graduatoria relativa ai servizi in concessione comunale i dati aziendali della G.T.M. S.p.A. saranno decurtati di una percentuale del 25% in quanto la medesima società sarà interessata, con provvedimento successivo, da un programma di sostituzione teso all’inserimento di autobus con trazione  a metano;

20) di dare atto che il presente Piano 2004 sarà pubblicato sul B.U.R.A..