IL DIRIGENTE DEL 3° SETTORE

Omissis

DETERMINA

Art. 1

Salvo i diritti dei terzi, dei riservatari ed i vincoli del P.R.G.A. e fatti salvi eventuali futuri adempimenti regionali ai sensi dell'art. 22 del D. Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 così come modificato dal D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 258 (pianificazione del bilancio idrico), è concesso alla Ditta CAROSELLA Nicola con sede a Casoli in Via Valle Curato n° 18 di derivare a sanatoria acqua in loc. Valle Curato dello stesso Comune dal Fiume Aventino tramite canale derivatore, in misura non superiore a l/s. 100,00 da utilizzare per uso pescicoltura e con restituzione diretta al Fiume stesso.

Art. 2

La concessione è accordata per anni 30 (trenta) successivi e continui decorrenti dall'anno 1994, subordinatamente all'osservanza delle condizioni contenute nel citato disciplinare n. 007 del 20.01.2004 registrato all'Agenzia delle Entrate di Chieti il 21.01.2004 al n. 191 e salvo provvedimenti regionali che dovranno essere adottati ai sensi dell'art. 22 del D. Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 citato in premessa

Art. 3

La Ditta concessionaria corrisponderà alla Regione Abruzzo anticipatamente di anno in anno e non oltre il mese di febbraio l'annuo canone di Euro 289,81 (Euro duecentoottantanove/81)

Omissis

IL DIRIGENTE DEL 3° SETTORE

F.to Dott. Ing. Carlo Cristini

 


ESTRATTO DEL DISCIPLINARE

 

N. 007 di Repertorio                               Chieti, 20.01.2004

 

PROVINCIA DI CHIETI

VIABILITA' -TRASPORTI -PROTEZIONE CIVILE – FUNZIONI
DELEGATE SERVIZIO ATTIVITÀ TECNICHE TERRITORIALI

CHIETI

 

(ex Genio Civile)

Omissis

Art. 1

QUANTITA' ED USO DELL'ACQUA DA DERIVARE

La quantità d'acqua da derivare dal Fiume Aventino in località Valle Curato del Comune di Casoli è fissata in misura non superiore a l/s.100. L'acqua verrà utilizzata per uso Pescicoltura tramite canalizzazione verso n. 6 vasche e restituita direttamente al fiume a circa m. 750 a valle del punto di presa. Di conseguenza la quantità d'acqua in base alla quale è stabilito il canone sarà pari a l/s. 100.

Art. 2

LUOGO E MODO DI PRESA DELL'ACQUA

Le opere di presa, eseguite in località Valle Curato del Comune di Casoli, consistono nella realizzazione di una paratoia eseguita in mattoni di cemento con l'aggiunta di tubi pure in cemento aventi il diametro di cm. 30 per una lunghezza di m. 5 e da un canale di dimensioni m. 1,00x0,70 che convoglia l'acqua dal punto di presa sino all'ingresso delle vasche dell'allevamento. L'impianto comprende, come detto, n. 6 vasche, di cui una in pareti di c.a. e le altre interamente interrate, poste in modo da far confluire l'acqua derivata dalle vasche situate a monte fino alle vasche poste a valle. L'acqua viene derivata a circa 450 m. a monte dell'allevamento, come da progetto a firma del Geom. Tiziana Carosella che fà parte integrante del presente disciplinare e interamente restituita con le medesime caratteristiche qualitative di prelievo. Non saranno eseguiti né prelievi né adduzioni artificiali di acque dal fiume o dalla falda, quindi l'opera si propone di sfruttare le acque del fiume naturalmente presenti. L'ambiente naturale non subirà alcuna variazione rispetto all'attuale e non sarà eseguita alcuna opera di impermeabilizzazione del fondo e degli argini del Fiume Aventino La portata massima di acqua utilizzata risulta essere di l/s. 100 (cento) interamente restituita al Fiume Aventino, in base alla quale è stabilito il canone, avvertendo che dovranno prendersi tutte le precauzioni necessarie che eventualmente saranno indicate dall'Amministrazione per il buon andamento del regime delle acque.

Art. 4

GARANZIE DA OSSERVARSI

La Ditta assume l'impegno affinché le opere riguardanti la derivazione non interferiscano sul buon regime idraulico del Fiume Aventino nel tratto interessato. Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà e del buon regime del Fiume Aventino in dipendenza della concessa derivazione, anche se il bisogno delle dette opere venga accertato dopo i lavori già eseguiti. Il concessionario avrà l'obbligo di evitare con ogni accorgimento che si instaurino condizioni favorevoli allo sviluppo dell'anofelismo o di eventuali altri insetti vettori.La quantità d'acqua concessa è commisurata alla possibilità di risparmio, di riutilizzo o riciclo della risorsa. Il provvedimento di concessione è rilasciato se non pregiudica il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per il corso d'acqua interessato e se è garantito il minimo costante deflusso vitale. La Ditta concessionaria deve tener conto della necessità di assicurare l'equilibrio tra il prelievo e la capacità di ricarica dell'acquifero, anche al fine di evitare fenomeni di intrusione di acque inquinate, e quant' altro sia utile in funzione del controllo del miglior regime delle acque. La Ditta concessionaria è tenuta all'installazione di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi in corrispondenza del punto di prelievo. Il tutto secondo quanto stabilito dall'art. 8 del D.Lgs. n. 275/1993. Le modalità di installazione dovranno essere concordate con l'Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo in Pescara.

Art. 6

DURATA DELLA CONCESSIONE

Salvo casi di rinuncia, decadenza o revoca, la concessione è accordata per un periodo di anni 30 (trenta) successivi e continui decorrenti dalla data in cui non è stata più richiesta la licenza di attingimento d'acqua (quindi a partire dal 1995). Qualora al termine della concessione persistono fini della derivazione e non ostino superiori ragioni di pubblico interesse, essa sarà rinnovata con quelle modificazioni che, per le variate condizioni dei luoghi o del corso d'acqua, si rendessero necessarie. In mancanza di rinnovo, come nei casi di decadenza, revoca o rinuncia, la Regione Abruzzo ha il diritto o di ritenere senza compenso le opere costruite nell'alveo, sulle sponde e sulle arginature del corso d'acqua o di obbligare il concessionario a rimuoverle e ad eseguire a proprie spese lavori per il ripristino dell'alveo, delle sponde e delle arginature nelle condizioni richieste dal pubblico interesse.

Omissis

F.to Nicola Carosella

IL DIRIGENTE DEL 3° SETTORE

F.to Dott. Ing. Carlo Cristini