Omissis
la giunta regionale
Omissis
delibera
Per le motivazioni espresse in premessa, che in questa sede s’intendono per riportate e trasccritte,
I. di approvare il “Piano di tutela e risanamento della qualità dell’aria della Regione Abruzzo”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (All. 3), così composto Volume 1: Indici, Volume 2: Fase Conoscitiva – tomo I: “Elementi conoscitivi del territorio”, tomo II: “Censimento delle sorgenti industriali e inventario delle emissioni”, tomo III: “Inventario delle emissioni delle sorgenti diffuse” – Volume 3: Fase valutativa – tomo I: “Analisi e qualità dell’aria”, tomo II: “Simulazioni modellistiche a mesoscala”, tomo III: “Simulazioni modellistiche a scala locale e microscala” – Volume 4: Fase Propositiva – tomo I: “Individuazione aree prioritarie e previsione degli scenari di intervento”, tomo II: “Stato dell’arte dei modelli di qualità dell’aria e quadro normativo”;
II. di dare comunicazione del presente provvedimento alla FIRA S.p.A. ed alla ESA S.a.s.;
III. di pubblicare integralmente il volume 1: “Indici” ed il Volume 4 – tomo I relativo alla “Individuazione aree prioritarie e previsione degli scenari di intervento” dell’All. 3 sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.) e sul sito INTERNET della Regione Abruzzo, riservando la conoscenza dell’intero piano o di parte di esso, alla specifica richiesta da inoltrare presso il B.U.R.A. previo versamento dei costi di produzione.
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione
0
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Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I
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Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
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I
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Revisione: 0
NR.
DOCUMENTO: A02R-RTF-0802
Nr. Pagine:
31
TITOLO:
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Copia n°: Copia
destinata a:
Copia _ controllata
_ non controllata
NR.
PROGETTO:
007-QA-PRRA-00
PROGETTO: Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria
della
Regione Abruzzo
FASE 05
Progetto
territoriale
FUNZIONE
NOME DATA FIRMA
Autori:
Attilio
Poli
M.Chiara Metallo
Paola
Grotti
Cristina
Sarti
Alessandra
Scifo
15/09/2002
Realizzazione
sistemi
informatici
Mirko
Benedetti
Pierluca
Di Giovandomenico
15/09/2002
Verificato
da: Attilio Poli 15/09/2002
Riesaminato
da: Chiara Metallo 15/09/2002
Responsabile
Qualità: Cristina
Sarti 15/09/2002
Responsabile
di
Progetto: Attilio
Poli 15/09/2002
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dell’Aria
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I 3/I 30
Documenti
prodromici
NR.
DOCUMENTO TITOLO AUTORE
ESA/PT/03/99
Relazione d’offerta ESA S.a.s.
Capitolato
d’oneri FIRA S.p.A.
A041-RTI-0700
Rev 0 Relazione preliminare ESA S.a.s.
Allegati
NR.
DOCUMENTO TITOLO AUTORE
Storia del
Documento
REVISIONE
DATA MODIFICHE
0
15/09/2002 Creato documento
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dell’Aria
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I 4/I 30
REGIONE
ABRUZZO
PIANO DI TUTELA E RISANAMENTO
DELLA
QUALITÀ DELL’ARIA DELLA REGIONE
ABRUZZO
Volume 1
Indici
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dell’Aria
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I 5/I 30
SOMMARIO
1
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO..............................................6
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dell’Aria
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
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I 6/I 30
1
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO
Il
presente documento costituisce la relazione conclusiva sulle attività svolte
dall’ESA
S.a.s. nell’ambito della redazione del Piano di Tutela e Risanamento della
Qualità
dell’Aria della Regione Abruzzo.
Il
documento è organizzato in quattro volumi omogenei per argomento trattato:
· Volume 1: contiene
il presente capitolo e gli indici di ciascun volume;
· Volume 2: riporta
il risultato delle attività svolte nell’ambito della Fase
Conoscitiva
ed è a sua volta suddiviso in tre tomi:
- Tomo I: Elementi
conoscitivi del territorio.
- Tomo II: Censimento
e inventario delle emissioni delle sorgenti industriali.
- Tomo III: Inventario
delle emissioni delle sorgenti diffuse.
· Volume 3:
costituisce la relazione sulle attività svolte nell’ambito della Fase
Valutativa
ed è a sua volta suddiviso in tre tomi:
- Tomo I: Analisi
dei dati di qualità dell’aria.
- Tomo II: Simulazioni
modellistiche a mesoscala.
- Tomo III: Simulazioni
modellistiche a scala locale e microscala.
· Volume 4: è
costituito dalla documentazione relativa alla Fase Propositiva del
Piano ed è
a sua volta suddiviso in tre tomi:
- Tomo I: Individuazione
aree prioritarie e previsione degli scenari di
intervento.
- Tomo II: Stato
dell’arte dei modelli di qualità dell’aria e quadro normativo.
Piano di
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dell’Aria
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Piano di
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I 7/I 30
VOLUME 1 – Indici
1
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO..............................................5
VOLUME 2 – Fase
Conoscitiva
Tomo I: Elementi
conoscitivi del territorio.
1
INTRODUZIONE......................................................................................6
2 ELEMENTI
CONOSCITIVI DEL TERRITORIO...............................7
2.1 LA
RACCOLTA
DATI............................................................................................7
2.1.1
SOGGETTI ISTITUZIONALI PRESENTI NELLA REGIONE
ABRUZZO..........................................................................................................7
2.1.1.1
Regione Abruzzo
.............................................................................................7
2.1.1.2
Provincia
dell’Aquila......................................................................................8
2.1.1.3
ARTA
Abruzzo.................................................................................................9
2.1.1.4
Istituto Mario Negri
Sud.................................................................................9
2.1.1.5
Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo
Agricolo..................................10
2.1.1.6
Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco....................................................12
2.1.2
ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E
PRIVATI.....................................................12
2.2
RAPPRESENTAZIONI
CARTOGRAFICHE....................................................14
3
CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA...............................20
3.2 CLIMA
LOCALE
..................................................................................................21
3.2.1
STABILITÀ VERTICALE DELL’ATMOSFERA...........................................21
3.2.2
DIREZIONE DEL
VENTO...............................................................................22
3.2.3
VELOCITÀ DEL
VENTO................................................................................22
3.2.4
VELOCITÀ >24KT...........................................................................................23
3.2.5
TEMPERATURA.............................................................................................23
3.2.6
UMIDITÀ RELATIVA.....................................................................................24
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I 8/I 30
3.2.7
PRECIPITAZIONI............................................................................................24
3.2.8
RADIAZIONE
SOLARE..................................................................................24
3.2.8.1
Radiazione solare globale ............................................................................25
3.2.8.2
Eliofania
.......................................................................................................25
3.2.9
NUVOLOSITÀ TOTALE.................................................................................25
3.2.10
NEBBIA............................................................................................................26
3.2.11
VISIBILITÀ
ORIZZONTALE..........................................................................26
3.3
INTERAZIONE
OROGRAFIA-CLIMA.............................................................60
3.4 SCENARI
METEOROLOGICI
...........................................................................63
4
PREINDIVIDUAZIONE DELLE AREE PRIORITARIE .................66
5
L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI ................................................70
5.1
GENERALITÀ.......................................................................................................70
5.2
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ..............................72
5.3
CLASSIFICAZIONE DEGLI INQUINANTI
.....................................................76
5.4
CLASSIFFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI
...................................................78
5.5
CLASSIFICAZIONE DELLE SORGENTI DI EMISSIONE............................79
5.5.1 LA
DISAGGREGAZIONE SPAZIALE
...........................................................80
5.5.2 LA
DISAGGREGAZIONE TEMPORALE
......................................................81
5.6 I
FATTORI DI EMISSIONE.................................................................................83
VOLUME 2 – Fase
Conoscitiva
Tomo II: Inventario
delle emissioni e censimento delle sorgenti
industriali.
1
L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI DELLE SORGENTI
INDUSTRIALI
........................................................................................10
1.1 ASPETTI
GENERALI...........................................................................................10
1.1.1 LE
SORGENTI PUNTUALI.............................................................................12
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1.1.2 LE
SORGENTI
LOCALIZZATE......................................................................13
1.1.3 LE
SORGENTI
DIFFUSE.................................................................................13
1.2
VALIDAZIONE .....................................................................................................14
1.3
PROVINCIA DI
TERAMO...................................................................................15
1.3.1 LE
SORGENTI PUNTUALI.............................................................................17
1.3.1.1
Adriaoli S.r.l.
................................................................................................17
1.3.1.2
Agrifert S.r.l.
.................................................................................................18
1.3.1.3
Alfa Gomma Sud
...........................................................................................18
1.3.1.4 Cables S.p.a.
.................................................................................................19
1.3.1.5 Dayco Italy
S.p.a...........................................................................................19
1.3.1.6 Decem
S.r.l....................................................................................................19
1.3.1.7
Hatria
S.p.a...................................................................................................20
1.3.1.8
Metalferro S.r.l.
............................................................................................21
1.3.1.9
Metalferro di Angelozzi Giulietta
.................................................................21
1.3.1.10
RPM Sud S.r.l.
..............................................................................................21
1.3.1.11
Santino e Bruno Iezzoni Snc .........................................................................22
1.3.1.12
Tecnoresine Abruzzese S.r.l.
.........................................................................22
1.3.1.13
Termotecnica Abruzzese S.r.l. ......................................................................23
1.3.1.14
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti puntuali
.........................23
1.3.2 LE
SORGENTI
LOCALIZZATE......................................................................24
1.3.2.1
Abruzzo Vasi S.r.l.
........................................................................................25
1.3.2.2
Agip
S.p.a......................................................................................................26
1.3.2.3
Arte Studio S.r.l.............................................................................................26
1.3.2.4
Asfalti S.r.l.
...................................................................................................26
1.3.2.5
Aurelio Menozzi & R. De Rosa S.a.s.
...........................................................27
1.3.2.6
CO.LA.PEL.
..................................................................................................28
1.3.2.7
Cornici Dimar S.R.L. ....................................................................................28
1.3.2.8
Dielle Emme Suole S.r.l.
...............................................................................28
1.3.2.9
Elman S.R.L.
.................................................................................................29
1.3.2.10
Eurocarbo S.p.a.
...........................................................................................29
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1.3.2.11
Europlak
S.r.l................................................................................................30
1.3.2.12
F.I.A. SpA......................................................................................................30
1.3.2.13 Finproject S.p.a.
...........................................................................................31
1.3.2.14 G.V.C. S.p.a. .................................................................................................31
1.3.2.15 GPR
S.r.l.......................................................................................................32
1.3.2.16
Hydraulic House Sud S.p.a. ..........................................................................32
1.3.2.17
I.C.S.
.............................................................................................................32
1.3.2.18
Industrie Tessili Di Valfino...........................................................................33
1.3.2.19
Italpannelli S.r.l.
...........................................................................................33
1.3.2.20
Las Mobili S.r.l. ............................................................................................33
1.3.2.21
Lavanderia Italia
S.r.l...................................................................................34
1.3.2.22
Marelli & Berta S.p.a.
..................................................................................34
1.3.2.23
Morgan S.p.a.
...............................................................................................35
1.3.2.24
Naturalia S.r.l.
..............................................................................................35
1.3.2.25
Promos
S.p.a.................................................................................................36
1.3.2.26
S.A.R.R.E.M.E. S.r.l.
.....................................................................................36
1.3.2.27 Sad Plastic S.p.a.
..........................................................................................36
1.3.2.28 SFS S.r.l.
.......................................................................................................37
1.3.2.29
Standard Tela
S.p.a.......................................................................................37
1.3.2.30
Veco Fonderia Smalteria S.p.a.
....................................................................37
1.3.2.31
VI.PA Sa.s. ....................................................................................................38
1.3.2.32
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti localizzate
.....................38
1.3.2.33
Allevamenti avicoli .......................................................................................39
1.3.3 LE
SORGENTI
DIFFUSE.................................................................................41
1.3.4
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI DELLE
SORGENTI
INDUSTRIALI .............................................................................44
1.4
PROVINCIA DI CHIETI
......................................................................................48
1.4.1 LE
SORGENTI
PUNTUALI.............................................................................49
1.4.1.1
Artsana Sud
S.p.a..........................................................................................50
1.4.1.2 Aural
S.r.l......................................................................................................50
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dell’Aria
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1.4.1.3
Bimo Italia S.p.a. ..........................................................................................51
1.4.1.4
Buzzi U.N.I.C.E.M. S.p.a.
.............................................................................51
1.4.1.5
Calcestruzzi Pescara S.a.s............................................................................53
1.4.1.6
Cartiere Burgo
S.p.a.....................................................................................53
1.4.1.7
Ceramica Isvea S.r.l.
....................................................................................54
1.4.1.8
Cray Valley Italia
S.r.l..................................................................................55
1.4.1.9
Dayco Italy
S.p.a...........................................................................................55
1.4.1.10
Desi Ceramica
S.a.s......................................................................................56
1.4.1.11
Di Nicola Gennaro & Figli
S.p.a..................................................................56
1.4.1.12
Distilleria D’auria S.p.a. ..............................................................................57
1.4.1.13
Flovetro
S.p.a................................................................................................57
1.4.1.14
Fox Petroli S.p.a. ..........................................................................................58
1.4.1.15
Granito Forte S.r.l.
.......................................................................................58
1.4.1.16
Honda Italia Industriale S.p.a. .....................................................................59
1.4.1.17
Latercrocetta Cirulli S.r.l.
............................................................................59
1.4.1.18
Luigi Femminella
S.p.a.................................................................................60
1.4.1.19
Mitea Sud S.p.a.
............................................................................................60
1.4.1.20
Molini Di Foggia S.r.l.
.................................................................................60
1.4.1.21
Molino E Pastificio De Cecco S.p.a.
............................................................61
1.4.1.22
Nacanco S.p.a.
..............................................................................................61
1.4.1.23
Odoardo Zecca S.r.l......................................................................................61
1.4.1.24
Pail Serramenti S.r.l.
....................................................................................62
1.4.1.25 Rotopack S.r.l................................................................................................63
1.4.1.26 S.I.V.
S.p.a.....................................................................................................63
1.4.1.27 Sevel S.p.a.
....................................................................................................64
1.4.1.28 Snam S.p.a.
...................................................................................................67
1.4.1.29
Societa’ Burgo S.p.a. ....................................................................................68
1.4.1.30
Trafilerie Meridionali
S.p.a..........................................................................68
1.4.1.31
Veta 86 S.p.a.
................................................................................................69
1.4.1.32
Walter Tosto Serbatoi S.p.a.
.........................................................................69
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dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Abruzzo
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1.4.1.33
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti puntuali
.........................70
1.4.2 LE
SORGENTI LOCALIZZATE......................................................................71
1.4.2.1
Agip
S.p.a......................................................................................................72
1.4.2.2 Akea
S.r.l.......................................................................................................72
1.4.2.3
CPL Imperial S.p.a.
......................................................................................73
1.4.2.4
Dell’Aventino S.r.l.
.......................................................................................73
1.4.2.5 Denso Manufacturing Italia S.p.A.
...............................................................74
1.4.2.6 Delverde S.r.l.
...............................................................................................74
1.4.2.7 F.L.L.
S.r.l.....................................................................................................74
1.4.2.8
F.LLI Petroro Di Raffaele
............................................................................75
1.4.2.9 Forapack S.r.l. ..............................................................................................75
1.4.2.10
General Sider Italiana S.p.a.
........................................................................76
1.4.2.11
Germantex S.r.l. ............................................................................................76
1.4.2.12
Gissy S.p.a.
...................................................................................................77
1.4.2.13 I.MA.L. Sud S.r.l.
..........................................................................................77
1.4.2.14 Ilved Glaverbel S.p.a.
...................................................................................78
1.4.2.15 Imet
S.r.l........................................................................................................78
1.4.2.16 Imsa
S.r.l.......................................................................................................78
1.4.2.17
Laterizi Valpescara S.r.l. ..............................................................................79
1.4.2.18
ME.GA.
S.r.l..................................................................................................79
1.4.2.19
Ruzzi Industria Laterizi
S.n.c........................................................................80
1.4.2.20
S.I.C.A.V.
S.r.l...............................................................................................80
1.4.2.21
S.I.M.A.R. S.r.l.
.............................................................................................80
1.4.2.22 Saf S.n.c.
.......................................................................................................81
1.4.2.23
Sagifur
S.r.l...................................................................................................81
1.4.2.24
Sansifici Vecere S.n.s.
...................................................................................82
1.4.2.25
Societa’ Cooperativa
Maielletta...................................................................82
1.4.2.26
Societa’ Meridionale Inerti S.r.l.
..................................................................83
1.4.2.27
Tecnologia Porcellane Mediterranee S.r.l.
..................................................83
1.4.2.28
Woodline Italia S.r.l......................................................................................83
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dell’Aria
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1.4.2.29
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti localizzate
.....................84
1.4.2.30
Allevamenti avicoli e di
suini........................................................................85
1.4.3 LE
SORGENTI DIFFUSE.................................................................................85
1.4.4
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI DELLE
SORGENTI
INDUSTRIALI
.............................................................................88
1.5
PROVINCIA DI PESCARA..................................................................................93
1.5.1 LE
SORGENTI
PUNTUALI.............................................................................94
1.5.1.1
Adriasebina Cementi S.r.l.............................................................................95
1.5.1.2
Adria Met S.r.l.
.............................................................................................95
1.5.1.3 Ausimont S.p.a.
.............................................................................................95
1.5.1.4
Bussi Termoelettrica
S.p.a............................................................................97
1.5.1.5 Fater S.p.a.
...................................................................................................97
1.5.1.6
Giustino Di Muzio
S.r.l.................................................................................98
1.5.1.7
Italcementi S.p.a.
..........................................................................................98
1.5.1.8 Kimberly Clark Sud S.p.a.
............................................................................99
1.5.1.9 S.I.A.C.
S.p.a...............................................................................................100
1.5.1.10
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti puntuali
.......................100
1.5.2 LE
SORGENTI
LOCALIZZATE....................................................................101
1.5.2.1 Alfa Wassermann S.p.a.
..............................................................................101
1.5.2.2
Bucco & C. S.r.l.
.........................................................................................101
1.5.2.3 De Leonardis
S.r.l.......................................................................................102
1.5.2.4 EL.ME.SA.
S.r.l...........................................................................................102
1.5.2.5
Industria Montecorona Napoleone
S.p.a....................................................102
1.5.2.6
Molino e Pastificio De Cecco S.p.a. ...........................................................103
1.5.2.7
Norasfalti S.r.l.
...........................................................................................103
1.5.2.8
Pianella Carni S.d.f. ...................................................................................103
1.5.2.9
R.E.A.
Carni................................................................................................104
1.5.2.10 Vibe S.n.c.
...................................................................................................104
1.5.2.11
Quadro riassuntivo delle emissioni delle sorgenti localizzate
...................104
1.5.2.12
Allevamenti avicoli
.....................................................................................105
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 14/I 30
1.5.3 LE
SORGENTI DIFFUSE...............................................................................106
1.5.4
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI DELLE
SORGENTI
INDUSTRIALI
...........................................................................107
1.6
PROVINCIA DELL’AQUILA............................................................................111
1.6.1 LE
SORGENTI
PUNTUALI...........................................................................111
1.6.2 LE
SORGENTI
LOCALIZZATE....................................................................112
1.6.3
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI DELLE
SORGENTI
INDUSTRIALI
...........................................................................113
1.7
RIEPILOGO
GENERALE..................................................................................116
2 INDAGINI
DIRETTE...........................................................................132
3 LE MISURE
SPERIMENTALI ...........................................................146
3.1
GENERALITÀ.....................................................................................................146
3.1.1
PROVINCIA DI CHIETI
................................................................................150
3.1.2
PROVINCIA DI
TERAMO.............................................................................154
3.1.3
PROVINCIA DI PESCARA
...........................................................................156
3.1.4
PROVINCIA
DELL’AQUILA........................................................................158
3.1.5
QUADRO RIEPILOGATIVO DELLE INDAGINI DIRETTE.......................160
VOLUME 2 – Fase
Conoscitiva
Tomo III: Inventario
delle emissioni delle sorgenti diffuse.
1
MACROSETTORE 2: COMBUSTIONE NEI SETTORI
COMMERCIO,
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE,RESIDENZIALE,
AGRICOLTURA,
FORESTE E
PESCA...............................................................................11
1.1 SETTORE
020200:
RESIDENZIALE..................................................................11
1.1.1
ATTIVITÀ 020202 (CALDAIE CON POTENZA TERMICA < DI
50 MW)
.............................................................................................................11
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 15/I 30
1.2 SETTORE
020300:AGRICOLTURA
..................................................................13
1.2.1
ATTIVITÀ 020302 (CALDAIE CON POTENZA TERMICA < DI
50 MW)
.............................................................................................................13
1.2.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................13
1.3 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .........................................15
2
MACROSETTORE 3: COMBUSTIONE NELL’INDUSTRIA.........19
2.1 SETTORE
030100: COMBUSTIONE IN CALDAIE, TURBINE A GAS E
MOTORI
FISSI......................................................................................................19
2.1.1
ATTIVITÀ 030103 (CALDAIE CON POTENZA TERMICA < DI
50 MW)
.............................................................................................................19
2.1.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................19
2.2 QUADRO RIASSUNTIVO
DELLE EMISSIONI...............................................20
2.2.1
ATTIVITÀ 020202 – 020302 – 030103
............................................................21
2.2.2
MAPPE RIEPILOGATIVE COMUNALI.........................................................21
3
MACROSETTORE 4: PROCESSI PRODUTTIVI.............................25
3.1 SETTORE
040600: PROCESSI NELL'INDUSTRIA DEL LEGNO,
DELLA PASTA
PER LA CARTA, DEGLI ALIMENTI E DELLE
BEVANDE E
ALTRE INDUSTRIE.....................................................................25
3.1.1
ATTIVITÀ 040605 (PRODUZIONE DI PANE), 040606
(PRODUZIONE
DI VINO ROSSO E BIANCO) E 040608
(PRODUZIONE
DI
ALCOLICI).......................................................................25
3.1.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ........................................................................26
3.2 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .........................................27
4
MACROSETTORE 5: ESTRAZIONE E DISTRIBUZIONE DI
COMBUSTIBILI
FOSSILI....................................................................29
4.1 SETTORE
050500: DISTRIBUZIONE DI BENZINA .......................................29
4.1.1
ATTIVITÀ 050502 (TRASPORTO E DEPOSITO)
.........................................29
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
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I 16/I 30
4.1.2
ATTIVITÀ 050503 (STAZIONI DI SERVIZIO) ..............................................29
4.1.3
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................30
4.2 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .........................................31
4.2.1
MAPPE RIEPILOGATIVE COMUNALI.........................................................32
5
MACROSETTORE 6: USO DI SOLVENTI ED ALTRI
PRODOTTI..............................................................................................33
5.1
INDAGINI DIRETTE............................................................................................33
5.2 SETTORE
060100: APPLICAZIONE DI VERNICI ..........................................43
5.2.1
ATTIVITÀ 060102 (RIPARAZIONE DI VEICOLI) – 060106
(COSTRUZIONE
DI BARCHE) – 060107 (VERNICIATURA DEL
LEGNO).
...........................................................................................................43
5.2.2
ATTIVITÀ 060103 (COSTRUZIONE ED EDILIZIA) E 060104
(USO
DOMESTICO).
.......................................................................................45
5.3 SETTORE
060200: SGRASSAGGIO, PULITURA A SECCO ED
ELETTRONICA.
...................................................................................................45
5.3.1
ATTIVITÀ 060201 (SGRASSAGGIO DEI METALLI)...................................45
5.3.2
ATTIVITÀ 060202 (PULITURA A SECCO).
..................................................46
5.4 SETTORE
060400: ALTRI USI DI SOLVENTI E RELATIVE
ATTIVITÀ..............................................................................................................46
5.4.1
ATTIVITÀ 060403 (INDUSTRIA DELLA STAMPA)....................................46
5.4.2
ATTIVITÀ 060408 (USO DI SOLVENTI DOMESTICI).................................47
5.5
PROSPETTI RIEPILOGATIVI...........................................................................48
5.6 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .........................................50
5.6.1
SETTORI 0601 – 0602 - 0604
...........................................................................51
5.6.2
MAPPE RIEPILOGATIVE
COMUNALI.........................................................52
6
MACROSETTORE 7: IL TRAFFICO AUTOVEICOLARE ............53
6.1 ASPETTI
GENERALI...........................................................................................53
6.2 I DATI
DI
BASE.....................................................................................................58
Piano di
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dell’Aria
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I 17/I 30
6.3 IL
MODELLO
UTILIZZATO..............................................................................59
6.4
IMPORTAZIONE DEI DATI DI BASE E ASSEGNAZIONE DEI
FLUSSI....................................................................................................................62
6.4.1 IL
PARCO
CIRCOLANTE...............................................................................62
6.4.2 DATI
TERRITORIALI .....................................................................................63
6.4.3 LE
SORGENTI
LINEARI.................................................................................64
6.4.4 LE
SORGENTI DIFFUSE.................................................................................67
6.5 LA
CALIBRAZIONE DEL MODELLO
.............................................................71
6.6 CALCOLO
DELLE
EMISSIONI.........................................................................72
7
MACROSETTORE 8: ALTRE SORGENTI MOBILI .......................81
7.1 SETTORE
0802:
FERROVIE...............................................................................81
7.1.1
ATTIVITÀ 080201 (LOCOMOTIVE ADIBITE AL TRAINO DEI
VAGONI) -
080202 (AUTOMOTRICI USATE PER BREVI
TRATTI DI
PERCORRENZA) - 080203 (LOCOMOTIVE PER
LUNGHE
DISTANZE).....................................................................................82
7.1.2
.PROSPETTI RIEPILOGATIVI
.......................................................................84
7.2 SETTORE
0803 : ACQUE DI NAVIGAZIONE INTERNA ..............................85
7.2.1
ATTIVITÀ 080301 (BARCHE A VELA CON MOTORI
AUSILIARI)
- 080302 (BARCHE PRIVATE E DA LAVORO CON
MOTORE A
DUE TEMPI) ...............................................................................85
7.2.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................87
7.3 SETTORE
0804 : ATTIVITÀ
MARITTIME......................................................88
7.3.1
080402 (TRAFFICO MARITTIMO NAZIONALE) - 080403
(MEZZI
IMPIEGATI NELLA PESCA) - 080404 (TRAFFICO
MARITTIMO
INTERNAZIONALE)
...............................................................88
7.3.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................93
7.4 SETTORE
0805: TRAFFICO
AEREO................................................................95
7.4.1
080501 (TRAFFICO AEREO NAZIONALE, AL DI SOTTO DEI
1000 METRI
DI ALTITUDINE) - 080502 (TRAFFICO AEREO
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I 18/I 30
INTERNAZIONALE,AL
DI SOTTO DEI 1000 METRI DI
ALTITUDINE)..................................................................................................95
7.4.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
........................................................................97
7.5 SETTORE
0806 : AGRICOLTURA.....................................................................98
7.5.1
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................100
7.5.2
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................101
7.6 SETTORE
0808 : INDUSTRIA...........................................................................102
7.6.1
PROSPETTI
RIEPIOGATIVI.........................................................................109
7.6.2
VALIDAZIONE DEI DATI ............................................................................111
7.7 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .......................................114
7.7.1 LE
SORGENTI
DIFFUSE...............................................................................114
7.7.2 LE
SORGENTI NOMINALI...........................................................................117
8
MACROSETTORE 9: TRATTAMENTO E SMALTIMENTO
DEI RIFIUTI
.........................................................................................120
8.1 SETTORE
091000: ALTRI TRATTAMENTI DEI RIFIUTI ..........................120
8.2
ATTIVITÀ 091004 (INTERRAMENTO DEI RIFIUTI)
..................................121
8.3
PROSPETTI
RIEPILOGATIVI.........................................................................121
9
MACROSETTORE 10: AGRICOLTURA.........................................124
9.1 SETTORE
100100: COLTURE CON FERTILIZZANTI ................................124
9.1.1
ATTIVITÀ 100101 (COLTURE PERMANENTI) – 100102
(TERRENI
ARABILI) - 100103 (RISAIE) - 100104 (VIVAI). .......................126
9.1.1.1
Disaggregazioni spaziali
............................................................................126
9.1.1.2
Emissioni di
NH3........................................................................................128
9.1.1.3
Emissioni di
N2O........................................................................................131
9.1.1.4
Emissioni di
NO..........................................................................................131
9.1.1.5
Emissioni di COV .......................................................................................131
9.1.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................132
9.1.3
VALIDAZIONE DEI DATI ............................................................................134
Piano di
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dell’Aria
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9.2 SETTORE
100200: COLTURE SENZA FERTILIZZANTI............................135
9.2.1
ATTIVITÀ 100202 (TERRENI ARABILI
)....................................................135
9.2.2
ATTIVITÀ 100205 (PRATI E PASCOLI )
.....................................................136
9.2.2.1
Disaggregazione
spaziale...........................................................................136
9.2.2.2
Emissioni di
NH3........................................................................................137
9.2.2.3
Emissioni di N2O........................................................................................137
9.2.3
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................138
9.2.4
VALIDAZIONE DEI DATI ............................................................................139
9.3 SETTORE
100300: COMBUSTIONE DI RESIDUI AGRICOLI ...................140
9.3.1
ATTIVITÀ: 100301 (COMBUSTIONE DI RESIDUI AGRICOLI) ...............140
9.3.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ......................................................................141
9.3.3
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................142
9.4 SETTORE
100400: FERMENTAZIONE ENTERICA ....................................143
9.4.1
ATTIVITÀ 100401 (MUCCA DA LATTE) – 100402 (ALTRO
BESTIAME)
– 100403 (SUINI) – 100404 (OVINI) – 100405
(CAPRNI) –
100406 (CAVALLI) – 100407 (MULI E ASINI) -
100414
(BUFALI).
..........................................................................................144
9.4.1.1
Disaggregazioni spaziali
............................................................................144
9.4.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................147
9.4.3
VALIDAZIONE DEI DATI ............................................................................149
9.5 SETTORE
100500: USO DI CONCIMI ORGANICI NATURALI .................150
9.5.1
ATTIVITÀ 100501 (MUCCA DA LATTE) – 100502 (ALTRO
BESTIAME)
- 100503 (MAIALI), 100504 (SCROFE) – 100505
(OVINI E
CAPRINI) – 100506 (EQUINI) – 100507 (GALLINE) –
100508
(PICCOLI) - 100509 (ALTRO POLLAME).......................................151
9.5.1.1
Disaggregazioni spaziali
............................................................................151
9.5.1.2
Emissioni di
NH3........................................................................................154
9.5.1.3
Emissioni di
N2O........................................................................................154
9.5.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ......................................................................155
9.5.3
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................157
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
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9.6 SETTORE
100600: USO DI PESTICIDI
...........................................................158
9.6.1
ATTIVITÀ 100601 (USO DI LINDANO)
......................................................159
9.6.2
ATTIVITÀ 100602 (USO DI PCP)
.................................................................160
9.6.3
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ......................................................................161
9.6.4
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................162
9.7 QUADRO
RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI.............................................162
9.7.1
SETTORI 1001 E 1002....................................................................................163
9.7.2
SETTORI 1003, 1004 E
1005..........................................................................164
9.7.3
MAPPE RIEPILOGATIVE COMUNALI.......................................................165
10
MACROSETTORE 11: NATURA
......................................................167
10.1
SETTORI 110100 E 111100: FORESTE DI LATIFOGLIE SPONTANEE
E NON
SPONTANEE
..........................................................................................167
10.1.1
CORREZIONI IN BASE ALLA TEMPERATURA E ALLA
RADIAZIONE
SOLARE................................................................................168
10.1.2
ATTIVITÀ 110101 (EMETTITRICI DI ISOPROPENE) –.............................172
10.1.3
ATTIVITÀ 110103 (NON EMETTITRICI DI ISOPROPENE)......................174
10.1.4
ATTIVITÀ 110104 (SUOLI DI FORESTE LATIFOGLIE
SPONTANEE)
................................................................................................176
10.1.5 ATTIVITÀ
111101 (FORESTE DI LATIFOGLIE NON
SPONTANEE)
................................................................................................177
10.1.6
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................178
10.1.7
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................180
10.2
SETTORI 110200 E 111200: FORESTE DI CONIFERE SPONTANEE E
NON
SPONTANEE..............................................................................................181
10.2.1
ATTIVITÀ 110201 (FORESTE CONIFERE SPONTANEE) –......................182
10.2.2
ATTIVITÀ 110204 (SUOLI DI FORESTE CONIFERE
SPONTANEE)
................................................................................................184
10.2.3
ATTIVITÀ 111101 (FORESTE DI CONIFERE NON
SPONTANEE)
................................................................................................184
Piano di
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dell’Aria
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10.2.4
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................185
10.2.5
VALIDAZIONE DEI DATI ............................................................................187
10.3
SETTORE 1103: INCENDI
BOSCHIVI............................................................188
10.3.1
ATTIVITÀ 110301 (INCENDI BOSCHIVI) ..................................................188
10.3.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................189
10.3.3
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................190
10.4
SETTORE 1104: TERRENI ERBOSI
NATURALI..........................................190
10.4.1
ATTIVITÀ 110401 (PRATERIE NATURALI)
..............................................191
10.4.1.1
Emissioni di
NO..........................................................................................191
10.4.1.2
Emissioni di COV
.......................................................................................192
10.4.2
ATTIVITÀ 110403 (VEGETAZIONE DI BASSO FUSTO) ..........................192
10.4.3
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ......................................................................193
10.4.4
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................195
10.5
SETTORE 1105: ZONE UMIDE........................................................................195
10.5.1
ATTIVITÀ 110506
(LAGHI)..........................................................................196
10.5.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI
......................................................................197
10.6
SETTORE 1107: ANIMALI E
UMANI..............................................................198
10.6.1
ATTIVITÀ 110702
(UMANI).........................................................................198
10.6.2
PROSPETTI RIEPILOGATIVI ......................................................................198
10.6.3
VALIDAZIONE DEI DATI
............................................................................199
10.7 QUADRO
RIEPILOGATIVO DELLE EMISSIONI .......................................199
10.7.1
SETTORI 1101 - 1102 – 1103 – 1104 – 1105 – 1107 – 1111 - 1112...............200
10.7.2
MAPPE RIEPILOGATIVE
COMUNALI.......................................................201
11 QUADRO
RIEPILOGATIVO REGIONALE DELLE
EMISSIONI............................................................................................203
11.1 GLI
INQUINANTI PRINCIPALI
......................................................................203
11.1.1
EMISSIONI PER MACROSETTORE CORINAIR........................................203
11.1.2
EMISSIONI PER ATTIVITÀ CORINAIR
.....................................................206
11.1.3
EMISSIONI TOTALI
COMUNALI................................................................211
Piano di
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dell’Aria
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I 22/I 30
11.1.4
CONTRIBUTI
PROVINCIALI.......................................................................218
11.1.5
ANDAMENTI MENSILI................................................................................219
11.2 I
METALLI PESANTI
........................................................................................219
11.2.1
EMISSIONI PER MACROSETTORE CORINAIR........................................219
11.3 ALTRI
INQUINANTI CENSITI
........................................................................220
11.3.1
EMISSIONI PER MACROSETTORE CORINAIR........................................220
11.4 MAPPE
REGIONALI..........................................................................................223
11.4.1
EMISSIONI TOTALI SU
COMUNE..............................................................224
11.4.2
EMISSIONI TOTALI SU GRIGLIATO..........................................................229
VOLUME 3 – Fase
Valutativa
Tomo I: Analisi
dei dati di qualità dell’aria.
1
INTRODUZIONE......................................................................................6
2 I DATI DI
QUALITÀ DELL’ARIA........................................................8
2.1 LE
STAZIONI MOBILI
..........................................................................................8
2.1.1 RETE
MOBILE DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI SUD.................................8
2.1.1.1
S.Giovanni Teatino - Via Aterno
..................................................................10
2.1.1.2
S.Giovanni Teatino – Via Ciancetta
.............................................................14
2.1.1.3
S.Giovanni - Via D'Azeglio...........................................................................18
2.1.1.4
S.Giovanni-Piazzale
Scuola..........................................................................23
2.1.1.5
Considerazioni conclusive
............................................................................28
2.2 LE
STAZIONI FISSE
............................................................................................29
2.2.1 LA
RETE
DELL’ARTA....................................................................................33
2.2.1.1
Riepilogo degli standard di qualità dell’aria
...............................................38
2.2.1.1.1
Biossido di zolfo
............................................................................................................
38
2.2.1.1.2
Monossido di carbonio...................................................................................................
39
2.2.1.1.3
Biossido di
azoto............................................................................................................
40
2.2.1.1.4
Ozono
.............................................................................................................................
41
2.2.1.1.5
Frazione respirabile di particelle sospese
....................................................................... 42
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 23/I 30
2.2.1.1.6 B
42
2.2.1.1.7
Composti organici volatili
..............................................................................................
43
2.2.1.2
Giorni tipo
....................................................................................................43
2.2.1.2.1
Stazioni per il monitoraggio degli inquinanti da
traffico................................................ 44
2.2.1.2.2
Teatro
D’Annunzio.........................................................................................................
47
2.2.1.3
Confronti annuali .........................................................................................48
2.2.1.3.1
Viale D’Annunzio
..........................................................................................................
48
2.2.1.3.2
Andamenti medi mensili e giornalieri per il biennio 1998-99
........................................ 50
2.2.1.4
Considerazioni sul contributo delle sorgenti legate al
traffico....................61
2.2.1.4.1
Rapporto delle concentrazioni di NO2/NOx ..................................................................
61
2.2.1.4.2
Rapporto delle concentrazioni di CO/NOx
.................................................................... 64
2.2.1.4.3
Correlazione tra benzene e monossido di carbonio ........................................................
65
2.2.2 LA
RETE DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI SUD.........................................67
2.2.2.1
Riepilogo degli standard di qualità dell’aria
...............................................70
2.2.2.1.1
Monossido di carbonio...................................................................................................
70
2.2.2.1.2
Polveri sospese
totali......................................................................................................
71
2.2.2.1.3
Biossido di zolfo
............................................................................................................
72
2.2.2.1.4
Ozono
.............................................................................................................................
72
2.2.2.1.5 B
73
2.2.2.2
Giorni tipo
....................................................................................................74
2.2.2.2.1
Atessa
.............................................................................................................................
74
2.2.2.2.2
Chieti
..............................................................................................................................
75
2.2.2.2.3
San Salvo........................................................................................................................
75
2.2.2.3
Andamenti mensili e giornalieri
...................................................................76
2.2.2.4
Monossido di carbonio .................................................................................77
2.2.2.4.1
Monossido di azoto
........................................................................................................
79
2.2.2.4.2
Polveri sospese totali......................................................................................................
83
2.2.2.4.3
Biossido di zolfo
............................................................................................................
84
2.2.2.4.4
Ozono .............................................................................................................................
85
2.2.2.4.5 B
88
2.2.2.4.6
Etil-benzene....................................................................................................................
89
2.2.2.4.7 Meta-xylene....................................................................................................................
90
2.2.2.4.8
Orto-xylene.....................................................................................................................
91
2.2.2.4.9
Para-xylene.....................................................................................................................
92
2.2.2.4.10 To 93
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 24/I 30
2.2.2.5
Correlazioni tra
inquinanti...........................................................................94
2.2.2.5.1
Correlazioni tra benzene e monossido di
carbonio......................................................... 94
2.2.2.5.2
Correlazioni tra Benzene e
COV....................................................................................
95
VOLUME 3 – Fase
Valutativa
Tomo II: Simulazioni
modellistiche a mesoscala.
1 LA SCELTA
DEI MODELLI DI QUALITÀ DELL’ARIA..................6
2 LE
DEPOSIZIONI
ACIDE.......................................................................9
2.1
INTRODUZIONE....................................................................................................9
2.2 CENNI
SULLE DEPOSIZIONI
ACIDE..............................................................10
2.2.1
TRASFORMAZIONI CHIMICHE ...................................................................11
2.2.2
PROCESSI DI RIMOZIONE
............................................................................13
2.2.2.1
Deposizioni umide
........................................................................................13
2.2.2.2
Deposizioni
secche........................................................................................14
2.2.2.3
Deposizioni
occulte.......................................................................................15
2.2.3
FENOMENI METEO-DIFFUSIVI ...................................................................16
2.2.4 LE
DEPOSIZIONI ACIDE E IL DEGRADO DEL PATRIMONIO
ARTISTICO......................................................................................................17
2.3 IL
CONTRIBUTO DELLE SORGENTI LOCALIZZATE
ALL’ESTERO........................................................................................................19
2.3.1 IL
MODELLO
UTILIZZATO...........................................................................19
2.3.2 I
FLUSSI
TRANSFRONTALIERI....................................................................21
2.4 IL
CONTRIBUTO DELLE SORGENTI PUNTIFORMI
LOCALIZZATE
IN ITALIA
................................................................................26
2.4.1 LE
DEPOSIZIONI DI
ZOLFO..........................................................................26
2.4.1.1
Il modello utilizzato
......................................................................................26
2.4.1.2
Il contributo delle sorgenti puntuali localizzate in Italia
.............................29
2.4.1.3
Il contributo delle sorgenti diffuse localizzate in
Italia................................30
2.4.2 LE
DEPOSIZIONI DI AZOTO
.........................................................................37
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 25/I 30
2.5 IL
CONTRIBUTO DELLE SORGENTI LOCALIZZATE IN ABRUZZO.....39
3
DISPERSIONE A
MESOSCALA..........................................................45
3.1
PREMESSA............................................................................................................45
3.2
DETERMINAZIONE DEI CAMPI DI VENTO CLIMATOLOGICI IN
AREE
GEOGRAFICI AD OROGRAFIA COMPLESSA..................................45
3.2.1 LE
SIMULAZIONI
...........................................................................................46
3.2.2 I
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI ............................................................49
3.3
SIMULAZIONE DEL TRASPORTO E DELLA TRASFORMAZIONE
DEGLI
INQUINANTI
...........................................................................................60
3.3.1
SCENARI METEOROLOGICI ........................................................................62
3.3.2
SCENARI
EMISSIVI........................................................................................63
3.3.3
INQUINANTI EMESSI ....................................................................................63
3.3.4 LE
AREE DI STUDIO
......................................................................................72
3.3.4.1
Area di studio n°1: Abruzzo e
Lazio.............................................................72
3.3.4.2
Area di studio n°2: Regione
Abruzzo............................................................73
3.3.5 I
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI
............................................................74
3.3.5.1
Area di studio n°1: Regione Abruzzo e Lazio...............................................75
3.3.5.2
Area di studio n°2: Regione
Abruzzo............................................................95
3.4
INDIVIDUAZIONE DEI BACINI
AEROLOGICI...........................................126
VOLUME 3 – Fase
Valutativa
Tomo III: Simulazioni
modellistiche a scala locale.
1
SIMULAZIONI A SCALA LOCALE
.....................................................6
1.1 AREE
INDUSTRIALI E
URBANE........................................................................7
1.1.1
SIMULAZIONI
CLIMATOLOGICHE...............................................................9
1.1.1.1
Il modello
ISCLT3...........................................................................................9
1.1.1.2
Studi climatologici a scala locale.................................................................11
1.1.1.2.1
Individuazione delle situazioni meteorologiche e calcolo delle relative
frequenze........ 11
1.1.1.2.2
Calcolo della classe di stabilità ......................................................................................
14
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 26/I 30
1.1.1.2.3
Determinazione dell’altezza dello strato di
mescolamento............................................. 15
1.1.1.2.4
Andamenti stagionali medi della temperatura
................................................................ 15
1.1.1.3
Le aree di studio
...........................................................................................16
1.1.1.3.1
Area di studio di Avezzano
............................................................................................
20
1.1.1.3.2
Area di studio di Casoli
..................................................................................................
31
1.1.1.3.3
Area di studio di
Pescara................................................................................................
45
1.1.1.3.4
Area di studio di
Vasto...................................................................................................
59
1.1.2
SIMULAZIONI
EPISODICHE.........................................................................73
1.1.2.1
Costruzione dei campi del
vento...................................................................74
1.1.2.2
Le aree di studio
...........................................................................................77
1.1.2.2.1
Area di studio de L’Aquila .............................................................................................
79
1.1.2.2.2
Area di studio di Sulmona
..............................................................................................
86
1.1.2.2.3
Area di studio di Teramo................................................................................................
93
2
SIMULAZIONI A
MICROSCALA.....................................................100
2.1 I
MODELLI UTILIZZATI..................................................................................102
2.1.1
EMI-BACINO.................................................................................................102
2.1.2
CITY-EMI.......................................................................................................104
2.1.3 CITY-AIR
.......................................................................................................107
2.1.4 MC2
................................................................................................................109
2.2
APPLICAZIONE DEI MODELLI CITY
..........................................................112
2.2.1 LE
SORGENTI LINEARI:
GENERALITÀ....................................................112
2.2.2 LE
AREE DI STUDIO ....................................................................................113
2.2.2.1
Metodologia per la creazione degli scenari
...............................................113
2.2.3 AREA
DI
PESCARA......................................................................................117
2.2.4 AREA
DI
VASTO...........................................................................................127
2.2.5 AREA
DI S. GIOVANNI TEATINO
..............................................................136
2.3
SIMULAZIONI IN CONDIZIONI DI CALMA DI VENTO............................142
2.3.1 AREA
DI
GIULIANOVA...............................................................................142
3
VALIDAZIONE DEI MODELLI DI DISPERSIONE ......................146
3.1 AREE
URBANE...................................................................................................147
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 27/I 30
3.2 AREE
INDUSTRIALI
.........................................................................................149
3.3 AREE A
RIDOSSO DELLE PRINCIPALI VIE DI COMUNICAZIONE......151
VOLUME 4 – Fase
Propositiva
Tomo I: Individuazione
delle aree prioritarie.
1
PREMESSA................................................................................................7
2
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE OBIETTIVO................................8
2.1
INTRODUZIONE....................................................................................................8
2.2
ESPOSIZIONE DELLA
POPOLAZIONE............................................................8
2.2.1
INDICE DI RISCHIO DA SORGENTI DIFFUSE..............................................9
2.2.2
INDICE DI RISCHIO DA SORGENTI INDUSTRIALI ...................................27
2.2.3
INDICI DI RISCHIO DA SORGENTI
STRADALI..........................................31
2.3
INQUINANTI NON NORMATI...........................................................................40
2.3.1
BENZENE.........................................................................................................40
2.3.2
CADMIO...........................................................................................................42
2.4 IL
RISCHIO AMBIENTALE-ARIA PER LE AREE NATURALI...................46
2.4.1
INDICE DI
RISCHIO........................................................................................46
2.5 IL
RISCHIO AMBIENTALE-ARIA PER I BENI MONUMENTALI
ESPOSTI
ALL’APERTO......................................................................................49
2.5.1
PREMESSA......................................................................................................49
2.5.2
INDICE DI ANNERIMENTO
..........................................................................50
2.5.3
INDICE DI
EROSIONE....................................................................................58
3 LA
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE DI TUTELA E
RISANAMENTO.....................................................................................65
3.1 ASPETTI
GENERALI...........................................................................................65
3.2
INTERVENTI DI RISANAMENTO A MEDIO - LUNGO TERMINE A
SCALA
REGIONALE: L’INQUINAMENTO FOTOCHIMICO.....................67
Piano di
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dell’Aria
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Abruzzo
I 28/I 30
3.2.1 LA
METODOLOGIA ADOTTATA: IL MODELLO SIMPLEX .....................67
3.2.2
L’USO DEL MODELLO
SIMPLEX.................................................................71
3.2.3 I
PARAMETRI DI INGRESSO ........................................................................73
3.2.4
IDENTIFICAZIONE DELLE OPZIONI DISPONIBILI PER IL
CONTROLLO
DELLE
EMISSIONI.................................................................75
3.2.5 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI .....................................78
3.2.5.1
Scenario tutto e subito
..................................................................................79
3.2.5.2
Scenario di equità
distributiva......................................................................82
3.2.5.3
Scenario a penetrazione graduale
................................................................86
3.3 LE
STRATEGIE PER IL CONTROLLO AMBIENTALE DELLA
CIRCOLAZIONE..................................................................................................91
3.3.1 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI .....................................93
3.4
STRATEGIE DI CONTROLLO DELLE EMISSIONI INDUSTRIALI ..........95
3.4.1 LA
DIRETTIVA 96/61/CE
...............................................................................96
3.4.2
TECNOLOGIE DI CONTROLLO DELLE EMISSIONI..................................98
3.4.2.1
BAT per i grandi impianti di combustione
...................................................98
3.4.2.1.1
Abbattimento delle emissioni di SOx .............................................................................
99
3.4.2.1.2
Abbattimento delle emissioni di NOx
.......................................................................... 104
3.4.2.1.3
Abbattimento delle emissioni di PST ...........................................................................
108
3.4.2.2
BAT nella fusione del
rame.........................................................................109
3.4.2.2.1
Abbattimento delle emissioni .......................................................................................
109
3.4.2.3
BAT nella fusione
dell’alluminio................................................................111
3.4.2.3.1
Abbattimento delle emissioni
.......................................................................................
111
3.4.2.4
BAT per i forni per cemento
.......................................................................113
3.4.2.4.1
Abbattimento delle emissioni di SO2
........................................................................... 113
3.4.2.4.2
Abbattimento delle emissioni di NOx
.......................................................................... 113
3.4.2.4.3
Abbattimento delle emissioni di PST
........................................................................... 114
3.4.2.5
BAT per i forni di produzione di vetro piano
.............................................115
3.4.2.5.1
Abbattimento delle emissioni di SOx
........................................................................... 115
3.4.2.5.2
Abbattimento delle emissioni di NOx
.......................................................................... 116
3.4.2.5.3
Abbattimento delle emissioni di PST
........................................................................... 117
3.4.2.6
BAT nella produzione di paste per la carta semichimiche al solfito..........118
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Revisione 0
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 29/I 30
3.4.2.6.1
Abbattimento delle emissioni di NOx, SOx e
PST....................................................... 118
3.5 ALTRI
INTERVENTI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI .......................119
3.5.1 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ...................................120
3.5.1.1
La metodologia utilizzata
...........................................................................120
3.5.1.2
Combustione nel settore residenziale: riduzione delle emissioni di
CO2
............................................................................................................123
3.5.1.3
Rete di distribuzione di carburante: riduzione delle emissioni di COV.....125
3.6
SIMULAZIONI DI SCENARIO.........................................................................128
3.6.1
DISPERSIONE A
MESOSCALA...................................................................128
3.6.2
DISPERSIONE A SCALA LOCALE
.............................................................130
3.7
AMPLIAMENTO DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLA
QUALITÀ
DELL’ARIA......................................................................................136
3.8 SISTEMA
INFORMATIVO DI SUPPORTO ALLE DECISIONI..................139
3.8.1
SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE.......................................................140
3.8.2
BANCA DATI ALFANUMERICA E CARTOGRAFICA.............................142
3.8.3
MODELLI DI SIMULAZIONE
......................................................................142
3.8.4
STRUMENTI DI ANALISI DEI DATI RILEVATI DALLE RETI
DI
MONITORAGGIO
....................................................................................143
3.9 FASE DI
VERIFICA............................................................................................145
3.9.1
METODI DIRETTI
.........................................................................................145
3.9.2
METODI STATISTICI
...................................................................................146
3.10
PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO DI PUBBLICIZZAZIONE...................148
3.11 IL
DECRETO LEGISLATIVO 351/99
..............................................................150
3.11.1
D.LGS. 4 AGOSTO 1999, N° 351 – ATTUAZIONE DELLA
DIRETTIVA
96/62/CE IN MATERIA DI VALUTAZIONE E DI
GESTIONE
DELLA QUALITÀ DELL’ARIA AMBIENTE..........................150
3.11.2
D.M. 2 APRILE 2002, N° 60 - RECEPIMENTO DELLA
DIRETTIVA
1999/30/CE DEL CONSIGLIO DEL 22 APRILE 1999
CONCERNENTE
I VALORI LIMITE DI QUALITÀ DELL'ARIA
AMBIENTE
PER IL BIOSSIDO DI ZOLFO, IL BIOSSIDO DI
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
I 30/I 30
AZOTO, GLI
OSSIDI DI AZOTO, LE PARTICELLE E IL
PIOMBO E
DELLA DIRETTIVA 2000/69/CE RELATIVA AI
VALORI
LIMITE DI QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PER IL
BENZENE ED
IL MONOSSIDO DI CARBONIO.........................................153
3.11.3 IL
DECRETO “PIANI E PROGRAMMI” ......................................................156
VOLUME 4 – Fase
Propositiva
Tomo II: Stato
dell’arte dei modelli di qualità dell’aria e quadro
normativo.
1 I MODELLI
DI QUALITÀ DELL’ARIA...............................................5
1.1
PREMESSA..............................................................................................................5
1.2 I
MODELLI E LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
NELLE
DIRETTIVE...............................................................................................6
1.3
L’INTEGRAZIONE DEI MODELLI CON LE MISURE....................................8
1.4
SELEZIONE DEI
MODELLI...............................................................................10
1.4.1
CARATTERISTICHE GENERALI DEI MODELLI........................................10
1.4.2
DOCUMENTAZIONE E FONTI DI INFORMAZIONE..................................12
1.4.3
TIPOLOGIE DI
MODELLI...............................................................................13
1.5
APPLICAZIONE DEI MODELLI .......................................................................16
1.5.1
PROCEDURA DI APPLICAZIONE DEI MODELLI.......................................16
1.5.2
SCENARI DI APPLICAZIONE DEI
MODELLI..............................................18
1.6
BIBLIOGRAFIA....................................................................................................22
2
DEFINIZIONE DEL QUADRO NORMATIVO..................................24
2.1 CRITERI
GENERALI...........................................................................................24
2.2 LE
NORMATIVE
SELEZIONATE.....................................................................24
2.3
L’ARCHIVIO “LEGGI”
.......................................................................................98
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 1/PI158
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
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Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 2/PI158
NR.
DOCUMENTO: A02R-RTF-0802
Revisione: 0
Nr. Pagine:
158
TITOLO:
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Copia n°:
Copia destinata a:
Copia _ controllata
_ non controllata
NR.
PROGETTO:
007-QA-PRRA-00
PROGETTO: Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria
della
Regione Abruzzo
FASE 05
Progetto
territoriale
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 3/PI158
Documenti
prodromici
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A133-RTI-0801
Rev0 Piano di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria -
Bozza ESA Sas
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Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 4/PI158
REGIONE
ABRUZZO
PIANO DI TUTELA E RISANAMENTO
DELLA
QUALITÀ DELL’ARIA DELLA REGIONE
ABRUZZO
Volume 4 -
Fase Propositiva
Tomo I
Individuazione
aree prioritarie e previsione degli scenari di
intervento
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 5/PI158
SOMMARIO
1
PREMESSA................................................................................................8
2
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE OBIETTIVO................................9
2.1 INTRODUZIONE .........................................................................................................9
2.2 ESPOSIZIONE
DELLA POPOLAZIONE.........................................................................9
2.2.1 INDICE DI
RISCHIO DA SORGENTI DIFFUSE ..........................................................10
2.2.2 INDICE DI
RISCHIO DA SORGENTI INDUSTRIALI ...................................................28
2.2.3 INDICI DI
RISCHIO DA SORGENTI STRADALI ........................................................32
2.3 INQUINANTI
NON NORMATI.....................................................................................41
2.3.1 BENZENE...........................................................................................................41
2.3.2 CADMIO ............................................................................................................43
2.4 IL RISCHIO
AMBIENTALE-ARIA PER LE AREE NATURALI ........................................47
2.4.1 INDICE DI
RISCHIO..............................................................................................47
2.5 IL RISCHIO
AMBIENTALE-ARIA PER I BENI MONUMENTALI ESPOSTI
ALL’APERTO...........................................................................................................50
2.5.1 PREMESSA.........................................................................................................50
2.5.2 INDICE DI
ANNERIMENTO...................................................................................51
2.5.3 INDICE DI
EROSIONE ..........................................................................................59
3 LA
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE DI TUTELA E
RISANAMENTO.....................................................................................66
3.1 ASPETTI
GENERALI .................................................................................................66
3.2 INTERVENTI DI
RISANAMENTO A MEDIO - LUNGO TERMINE A
SCALA
REGIONALE: L’INQUINAMENTO
FOTOCHIMICO ....................................................68
3.2.1 LA
METODOLOGIA ADOTTATA: IL MODELLO SIMPLEX.....................................68
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 6/PI158
3.2.2 L’USO DEL
MODELLO SIMPLEX.......................................................................72
3.2.3 I PARAMETRI
DI INGRESSO .................................................................................74
3.2.4 IDENTIFICAZIONE
DELLE OPZIONI DISPONIBILI PER IL CONTROLLO DELLE
EMISSIONI ........................................................................................................76
3.2.5 GLI SCENARI
DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ....................................................79
3.2.5.1
Scenario tutto e subito
..................................................................................80
3.2.5.2
Scenario di equità
distributiva......................................................................83
3.2.5.3
Scenario a penetrazione graduale
................................................................87
3.3 LE STRATEGIE
PER IL CONTROLLO AMBIENTALE DELLA CIRCOLAZIONE.............92
3.3.1 GLI SCENARI
DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ....................................................94
3.4 STRATEGIE DI
CONTROLLO DELLE EMISSIONI INDUSTRIALI .................................96
3.4.1 LA DIRETTIVA 96/61/CE...................................................................................97
3.4.2 TECNOLOGIE
DI CONTROLLO DELLE EMISSIONI...................................................99
3.4.2.1
BAT per i grandi impianti di combustione
...................................................99
3.4.2.1.1
Abbattimento delle emissioni di SOx ..........................................................................100
3.4.2.1.2
Abbattimento delle emissioni di
NOx..........................................................................105
3.4.2.1.3
Abbattimento delle emissioni di PST ..........................................................................109
3.4.2.2
BAT nella fusione del
rame.........................................................................110
3.4.2.2.1
Abbattimento delle emissioni
......................................................................................110
3.4.2.3
BAT nella fusione
dell’alluminio................................................................112
3.4.2.3.1
Abbattimento delle emissioni
......................................................................................112
3.4.2.4
BAT per i forni per cemento
.......................................................................114
3.4.2.4.1
Abbattimento delle emissioni di SO2
..........................................................................114
3.4.2.4.2
Abbattimento delle emissioni di
NOx..........................................................................114
3.4.2.4.3
Abbattimento delle emissioni di PST
..........................................................................115
3.4.2.5
BAT per i forni di produzione di vetro piano
.............................................116
3.4.2.5.1
Abbattimento delle emissioni di SOx
..........................................................................116
3.4.2.5.2
Abbattimento delle emissioni di NOx..........................................................................117
3.4.2.5.3
Abbattimento delle emissioni di PST
..........................................................................118
3.4.2.6
BAT nella produzione di paste per la carta semichimiche al solfito..........119
3.4.2.6.1
Abbattimento delle emissioni di NOx, SOx e
PST......................................................119
3.5 ALTRI
INTERVENTI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ...........................................120
3.5.1 GLI SCENARI
DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ..................................................121
3.5.1.1
La metodologia utilizzata
...........................................................................121
3.5.1.2
Combustione nel settore residenziale: riduzione delle emissioni di CO2...124
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
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Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 7/PI158
3.5.1.3
Rete di distribuzione di carburante: riduzione delle emissioni di COV.....126
3.6 SIMULAZIONI
DI SCENARIO ..................................................................................129
3.6.1 DISPERSIONE
A MESOSCALA............................................................................129
3.6.2 DISPERSIONE
A SCALA LOCALE........................................................................132
3.7 AMPLIAMENTO
DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA ...138
3.8 SISTEMA
INFORMATIVO DI SUPPORTO ALLE DECISIONI.......................................141
3.8.1 SISTEMA
INTEGRATO DI GESTIONE...................................................................142
3.8.2 BANCA DATI
ALFANUMERICA E CARTOGRAFICA...............................................144
3.8.3 MODELLI DI
SIMULAZIONE ...............................................................................144
3.8.4 STRUMENTI DI
ANALISI DEI DATI RILEVATI DALLE RETI DI MONITORAGGIO......145
3.9 FASE DI
VERIFICA .................................................................................................147
3.9.1 METODI
DIRETTI..............................................................................................147
3.9.2 METODI
STATISTICI .........................................................................................148
3.10 PREDISPOSIZIONE
DI UN PIANO DI PUBBLICIZZAZIONE........................................150
3.11 IL DECRETO LEGISLATIVO 351/99
......................................................................152
3.11.1 D.LGS. 4 AGOSTO 1999, N° 351 – ATTUAZIONE
DELLA DIRETTIVA 96/62/CE IN
MATERIA DI
VALUTAZIONE E DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
AMBIENTE
......................................................................................................................152
3.11.2
D.M. 2 APRILE 2002, N° 60 - RECEPIMENTO DELLA
DIRETTIVA 1999/30/CE DEL
CONSIGLIO
DEL 22 APRILE 1999 CONCERNENTE I VALORI LIMITE DI QUALITÀ
DELL'ARIA
AMBIENTE PER IL BIOSSIDO DI ZOLFO, IL BIOSSIDO DI AZOTO, GLI
OSSIDI DI
AZOTO, LE PARTICELLE E IL PIOMBO E DELLA DIRETTIVA 2000/69/CE
RELATIVA AI
VALORI LIMITE DI QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PER IL BENZENE
ED IL
MONOSSIDO DI CARBONIO......................................................................155
3.11.3 IL DECRETO “PIANI E PROGRAMMI” ................................................................158
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 8/PI158
1 PREMESSA
Il
presente documento costituisce la relazione conclusiva sulle attività svolte
nel
corso
della Fase Propositiva del Piano di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della
Regione Abruzzo.
In primo
luogo vengono individuate, sulla scorta dei risultati delle fasi Conoscitiva e
Valutativa,
le aree di rischio e/o oggetto di tutela. La metodologia adottata è basata
sull’elaborazione
di indici di rischio relativamente alle principali tipologie di
recettori
sensibili
(popolazione, aree naturali, beni culturali). Gli indici utilizzati sono
inoltre
specifici
per le diverse tipologie di sorgenti emissive (sorgenti diffuse, sorgenti
industriali,
strade di
grande comunicazione) e per inquinante , inclusi i cosiddetti inquinanti non
normati. I
risultati dell’applicazione degli indici di rischio sono presentati nel
capitolo 2.
La seconda
sezione del documento è dedicata alla definizione delle strategie di
risanamento;
vengono passati in rassegna i diversi settori di intervento e per ciascuno di
essi si
predispongono differenti scenari di riduzione delle emissioni. Sulla base degli
scenari di
risanamento predisposti, viene anche proposto il risultato previsto, quale
miglioramento
della qualità dell’aria, mediante una simulazione modellistica relativamente
all’area
di Pescara. Infine vengono indicati gli strumenti previsti per la verifica dei
risultati
a valle
dell’attuazione degli interventi di risanamento e le modalità per la
predisposizione
di un
piano di informazione per i cittadini.
Nel Tomo
II sono infine riportate una rassegna della normativa regionale, nazionale
ed europea
in materia di qualità dell’aria e le linee guida dell’ANPA relativamente
all’uso
dei
modelli di simulazione della dispersione.
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dell’Aria
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Abruzzo
PI 9/PI158
2
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE OBIETTIVO
2.1
INTRODUZIONE
L’insieme
dei dati raccolti ed elaborati durante le fasi Conoscitiva e Valutativa del
Piano
consentono di individuare le situazioni maggiormente critiche per le quali è
necessario
prevedere la programmazione di interventi.
La
metodologia adottata per l’individuazione delle aree a rischio e di tutela,
descritta
nei
parametri seguenti, si basa sulla definizione e applicazione di indici
statistici al fine di
tener
conto in forma integrata di tutti gli elementi necessari per una corretta
interpretazione
del quadro
ambientale del territorio. Vengono perciò presi in considerazione i seguenti
elementi:
· Emissioni
di inquinanti: sorgenti, localizzazione sul territorio e intensità delle
emissioni;
· Concentrazioni
degli inquinanti (reti di monitoraggio e simulazioni
modellistiche);
· Caratteristiche
meteo-climatiche del territorio (venti prevalenti, precipitazioni
ecc.)
· Presenza
di recettori sensibili:
- Popolazione
- Patrimonio
culturale
- Aree
naturali.
2.2
ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE
Al fine di
una corretta individuazione delle aree di maggior rischio per la
popolazione
e per una migliore definizione delle priorità di intervento sono stati
elaborati
degli indici di
rischio previa suddivisione delle sorgenti emissive in 3 comparti:
· Sorgenti
diffuse
· Sorgenti
industriali
· Strade di
grande comunicazione
Piano di
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dell’Aria
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 10/PI158
A partire
dai dati dell’Inventario, nel primo comparto sono stati classificati gli
impianti
puntuali e localizzati, nel secondo le sorgenti diffuse (comprese le sorgenti
industriali
di piccola taglia), le ferrovie i porti e gli aeroporti, nel terzo le strade
censite
come
sorgenti nominali.
2.2.1
INDICE DI RISCHIO DA SORGENTI DIFFUSE
L’indice
utilizzato per la determinazione del rischio per la popolazione è la densità di
esposizione
media oraria alle emissioni degli inquinanti principali (PDEX). Il calcolo
dell’indice,
per ciascun inquinante e su base comunale, è dato dall’espressione:
C
C
IC
IC P
S
E
PDEX *
* 8760
=
dove
EIC =
emissioni annuali dell’inquinante I nel comune C (kg);
8760 = ore
in un anno (h);
SC =
superficie del comune C (m2);
PC =
popolazione del comune C (n° di abitanti);
L’indice
assume valori elevati in corrispondenza di forti emissioni ed elevata densità
abitativa
e pertanto consente di evitare le distorsioni indotte da indici quali la
densità
emissiva o
le emissioni pro capite: nel primo caso infatti vengono sovrastimati gli
effetti
locali di
elevati livelli emissivi in aree scarsamente abitate, viceversa nel secondo
caso un
numero
molto grande al denominatore (la popolazione) abbassa drasticamente il valore
dell’indice.
La Tabella 1 nella quale si riportano i primi 10 valori assunti dai diversi
indici
per gli
ossidi di azoto relativi alla Regione Lazio, mostra con lampante evidenza la
correttezza
delle considerazioni precedenti (utilizzando le emissioni pro capite Roma non
compare in
quanto occupa la posizione 238).
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dell’Aria
della Regione Abruzzo
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NOx
Comune
PDEX Comune kg/anno/ab. Comune Kg/anno/m2
Roma 9,652
Montalto di Castro 729,65 Civitavecchia 0,1668
Civitavecchia
0,982 Ponzano Romano 354,75 Colleferro 0,0960
Colleferro
0,237 Gallese 344,44 Gaeta 0,0372
Fiumicino
0,161 Civitavecchia 235,55 Ventotene 0,0350
Frosinone
0,152 Micigliano 223,91 Piedimonte S. G. 0,0330
Ciampino
0,129 Nazzano 218,75 Roma 0,0319
Latina 0,127
Guarcino 178,59 Ciampino 0,0310
Pomezia
0,119 Magliano Sabina 178,05 Montalto di Castro 0,0286
Gaeta 0,097
San Biagio Saracinisco 143,22 Fiumicino 0,0281
Aprilia
0,076 Mandela 138,00 Frosinone 0,0280
Tabella 1:
Valori comunali massimi per i possibili indici di rischio PDEX (inquinante NOx)
Per tutti
i comuni della Regione Abruzzo è stato dunque calcolato l’indice PDEX, per
ciascuno
dei cinque inquinanti principali: i 20 comuni che hanno fatto registrare i
valori più
elevati
sono riportati in Tabella 2 e Tabella 3.
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Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
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Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 12/PI 158
CO COV NOx
COMUNE PDEX
COMUNE PDEX COMUNE PDEX
PESCARA
3,355 PESCARA 1,394 PESCARA 0,5638
CHIETI
0,342 CHIETI 0,153 CHIETI 0,0643
MONTESILVANO
0,258 MONTESILVANO 0,146 MONTESILVANO 0,0577
TERAMO
0,143 TERAMO 0,067 TERAMO 0,0327
L'AQUILA
0,126 FRANCAVILLA AL MARE 0,063 L'AQUILA 0,0284
LANCIANO
0,105 L'AQUILA 0,056 LANCIANO 0,0228
FRANCAVILLA
AL MARE 0,100 AVEZZANO 0,055 AVEZZANO 0,0220
VASTO 0,093
VASTO 0,053 VASTO 0,0218
AVEZZANO
0,092 LANCIANO 0,052 FRANCAVILLA AL MARE 0,0212
GIULIANOVA
0,091 GIULIANOVA 0,048 GIULIANOVA 0,0209
SAN SALVO 0,073
SAN SALVO 0,037 SAN SALVO 0,0159
SULMONA
0,061 MARTINSICURO 0,034 SULMONA 0,0150
ORTONA
0,045 ORTONA 0,030 ROSETO DEGLI ABRUZZI 0,0127
ROSETO
DEGLI ABRUZZI 0,044 SULMONA 0,030 MARTINSICURO 0,0126
MARTINSICURO
0,043 ROSETO DEGLI ABRUZZI 0,029 ORTONA 0,0123
ALBA
ADRIATICA 0,041 SILVI 0,026 ALBA ADRIATICA 0,0120
SILVI 0,038
ALBA ADRIATICA 0,025 SILVI 0,0101
SAN
GIOVANNI TEATINO 0,036 SAN GIOVANNI TEATINO 0,019 SAN GIOVANNI TEATINO 0,0089
SPOLTORE
0,025 SPOLTORE 0,016 SPOLTORE 0,0062
SANT'EGIDIO
ALLA VIBRATA 0,024 PINETO 0,014 SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA 0,0060
Tabella 2:
Valori comunali massimi dell'indice di rischio PDEX per CO, COV e NOx.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 13/PI 158
PST SOx
COMUNE PDEX
COMUNE PDEX
PESCARA
0,04943 PESCARA 0,07406
MONTESILVANO
0,00692 CHIETI 0,00777
CHIETI
0,00598 MONTESILVANO 0,00597
TERAMO
0,00272 VASTO 0,00353
SAN SALVO
0,00240 L'AQUILA 0,00331
LANCIANO
0,00235 AVEZZANO 0,00328
GIULIANOVA
0,00220 TERAMO 0,00328
FRANCAVILLA
AL MARE 0,00210 LANCIANO 0,00262
VASTO
0,00208 FRANCAVILLA AL MARE 0,00250
AVEZZANO
0,00197 ORTONA 0,00248
SAN
GIOVANNI TEATINO 0,00171 GIULIANOVA 0,00215
L'AQUILA
0,00163 SULMONA 0,00205
MARTINSICURO
0,00155 SAN SALVO 0,00172
ROSETO
DEGLI ABRUZZI 0,00147 ROSETO DEGLI ABRUZZI 0,00137
ALBA
ADRIATICA 0,00146 SAN GIOVANNI TEATINO 0,00131
SULMONA
0,00130 ALBA ADRIATICA 0,00107
SILVI
0,00107 MARTINSICURO 0,00107
ORTONA
0,00106 SILVI 0,00086
PINETO
0,00077 SPOLTORE 0,00085
SANT'EGIDIO
ALLA VIBRATA 0,00074 CELANO 0,00061
Tabella 3:
Valori comunali massimi dell'indice di rischio PDEX per PST e SOx.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 14/PI
158
In Figura
1, Figura 2, Figura 3, Figura 4 e Figura 5 sono riportate le mappe tematiche
dell’indice
di rischio PDEX per i 5 inquinanti principali.
Figura 1:
Indice di rischio di esposizione (kg kg emessi n.abitanti/(h*m2))
all'inquinante CO
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 15/PI
158
Figura 2:
Indice di rischio di esposizione (kg emessi *n.abitanti/(h*m2))
all'inquinante COV
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 16/PI
158
Figura 3:
Indice di rischio di esposizione (kg emessi *n.abitanti/(h*m2))
all'inquinante NOx
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 17/PI
158
Figura 4:
Indice di rischio di esposizione (kg emessi *n.abitanti/(h*m2))
all'inquinante PST
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 18/PI 158
Figura 5:
Indice di rischio di esposizione (kg emessi*n.abitanti/(h*m2))
all'inquinante SOx
A partire
dalle 5 diverse graduatorie relative ai 5 inquinanti principali è stata
estrapolata
una graduatoria cumulativa (attribuendo un punteggio di pericolosità
decrescente
da 20 ad 1 ai primi 20 comuni classificatisi in ciascuna delle graduatorie
separatamente
e sommando i punteggi così ottenuti): la risultante graduatoria dei comuni a
maggior
rischio è riportata in Tabella 4.
Al fine
dell’individuazione delle aree prioritarie, all’elenco riportato nella tabella
devono
aggiungersi i rimanenti comuni della fascia costiera (Fossacesia, Torino di
Sangro,
San Vito
Chetino, Tortoreto, Rocca San Giovanni e Casalbordino) nonché Roccaraso e
Rivisondoli,
in entrambi i casi per via della pressione esercitata dal turismo.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 19/PI
158
NOME
PunteggioPDEX_tot POPOLAZIONE
PESCARA 100
117.411
CHIETI 94
57.094
MONTESILVANO
91 39.227
TERAMO 82
52.299
L'AQUILA 72
69.516
LANCIANO 70
35.385
VASTO 68
34.383
FRANCAVILLA
AL MARE 67 23.935
AVEZZANO 66
39.007
GIULIANOVA
57 21.991
SAN SALVO
54 16.835
SULMONA 39
25.656
ORTONA 36
23.458
ROSETO
DEGLI ABRUZZI 35 21.773
MARTINSICURO
34 13.434
ALBA
ADRIATICA 25 10.140
SAN
GIOVANNI TEATINO 25 9.732
SILVI 20
14.208
SPOLTORE 8
14.293
SANT'EGIDIO
ALLA VIBRATA 3 8.625
PINETO 3
12.906
CELANO 1
11.542
PENNE
12.411
ATRI 11.430
ATESSA
10.311
CITTA'
SANT'ANGELO 10.967
Tabella 4:
Valori comunali massimi cumulativi dell'indice di rischio
Ai 22
comuni per i quali è stato rilevato un indice di rischio cumulativo compreso
tra
100 e 1
sono stati aggiunti in Tabella 4 i 4 comuni con più di 10000 abitanti rimasti
fuori
graduatoria.
Per questi 26 comuni (tutti i comuni con più di 10000 abitanti e i soli 2
comuni al
di sotto di tale soglia, Sant’Egidio alla Vibrata e San Giovanni Teatino, che
hanno
totalizzato un indice di rischio compreso tra 100 e 1) è riportata in Figura 6,
Figura
7, Figura
8, Figura 9, Figura 10, Figura 11, Figura
12 la ripartizione delle emissioni diffuse
per
macrosettore.
Dall’esame
delle suddette figure si possono trarre le seguenti osservazioni:
· come
atteso è predominante in tutti i comuni la quota emissiva derivante dal
traffico
stradale;
questo vale per tutti gli inquinanti, con particolare evidenza per quanto
concerne
il monossido di carbonio;
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 20/PI
158
· a
prescindere dai trasporti stradali i maggiori contributi alle emissioni di
composti
organici
volatili derivano dai macrosettori Uso di solventi, Natura, Agricoltura, Altre
sorgenti
mobili; i comuni di Lanciano, Martinsicuro e Città Sant’Angelo
presentano
anche un
contributo significativo da parte del macrosettore Processi
produttivi;
· le emissioni
di ossidi di azoto derivano principalmente dai macrosettori Altre
sorgenti
mobili, Natura, Combustione nel terziario e residenziale, Agricoltura;
· per quanto
riguarda il PST risultano particolarmente rilevanti le emissioni del
macrosettore
Altre sorgenti mobili (a Celano, Penne e Città
Sant’Angelo con una
quota di
maggioranza assoluta); importanti anche i contributi dei macrosettori
Combustione
nel terziario, Uso di solventi, Processi produttivi
· decisamente
rilevante è il contributo alle emissioni di ossidi di zolfo da parte dei
macrosettori
Combustione nel terziario e residenziale (con una quota a
Celano pari al
50% del
totale e livelli appena inferiori ad Avezzano e Penne), Altre
sorgenti mobili
(responsabili
ad Ortona del 60% delle emissioni e a Vasto di quasi della metà); da
non
trascurare infine anche i contributi dei macrosettori Processi
produttivi,
Combustione
nell’industria.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della
Regione Abruzzo PI 21/PI 158
AVEZZANO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
CELANO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
L'AQUILA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
SULMONA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 6:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 22/PI 158
ALBA ADRIATICA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
ATRI
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
GIULIANOVA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
PINETO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 7:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della
Regione Abruzzo PI 23/PI 158
ROSETO DEGLI ABRUZZI
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
SILVI
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
TERAMO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 8:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della
Regione Abruzzo PI 24/PI 158
MARTINSICURO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
CITTA' SANT'ANGELO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
MONTESILVANO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
PENNE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 9:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 25/PI 158
PESCARA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
SPOLTORE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
ATESSA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
CHIETI
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 10:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 26/PI 158
FRANCAVILLA AL MARE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
LANCIANO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
ORTONA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
NOx
PST
SOx
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
SAN GIOVANNI TEATINO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 11:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 27/PI 158
SAN SALVO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
VASTO
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
Nox
PST
Sox
02 Combustione nei settori
commercio, pubblica
amministrazione, residenziale
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione di
combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
07 Trasporti stradali
08 Altre sorgenti mobili
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
11 Natura
Figura 12:
Ripartizione delle emissioni diffuse per macrosettore nei comuni a maggior
rischio di esposizione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 28/PI
158
2.2.2
INDICE DI RISCHIO DA SORGENTI INDUSTRIALI
Poiché nel
caso delle sorgenti industriali gli effetti del trasporto delle sostanze
inquinanti
non possono essere trascurati, il calcolo dell’indice di rischio di esposizione
per
la
popolazione deve essere basato sui valori di concentrazione..
In questo
caso il calcolo dell’indice di densità di esposizione media oraria alle
concentrazioni
degli inquinanti (PDCX) è dato dall’espressione:
M I I P C PDCX * =
dove
CI =
concentrazione oraria media annuale dell’inquinante I (mg/m3);
PM =
popolazione presente nella maglia del grigliato.
L’indice è
stato applicato alle aree industriali comprese nei perimetri dei Consorzi
ASI ed ai
comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
Le
concentrazioni degli inquinanti sono state calcolate a partire dalle emissioni
industriali
applicando i modelli di dispersione ISCLT3 (per le aree di Vasto, Pescara,
Avezzano e
Casoli) e CALGRID (per le aree de L’Aquila, Sulmona e Teramo).
Su tali
aree è stato dunque calcolato l’indice PDCX, per l’SOx e per l’NOx: le 20
maglie che
hanno fatto registrare i valori più elevati sono riportati in Tabella 5 e
Tabella 6,
unitamente
all’indicazione della popolazione della maglia stessa e del comune di
appartenenza.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 29/PI
158
NOx
CODMAGLIA
Popolazione COMUNE PDCX
02220175
4453 CHIETI 59,71
01640135
1155 AVEZZANO 50,40
01630135
1118 AVEZZANO 49,09
01640136
1108 AVEZZANO 47,04
02220174
4329 CHIETI 44,60
01630136
667 AVEZZANO 28,32
02220176
3056 CHIETI 28,23
02420158
2021 LANCIANO 24,88
02210175
1114 CHIETI 22,69
02430159
2679 LANCIANO 20,81
02480151
562 + 1807 PAGLIETA/ATESSA 20,78
02420159
2370 LANCIANO 20,05
02220173
2495 CHIETI 18,75
02460150
1305 ATESSA 15,35
02040140
4728 SULMONA 12,99
02040141
3267 SULMONA 12,83
02430158
1213 LANCIANO 10,78
02240173
4269 CHIETI 10,37
02420157
1566 LANCIANO 10,20
02470151
820 ATESSA 9,27
Tabella 5:
Valori massimi dell’indice di rischio PDCX su maglia
SOx
CODMAGLIA
COMUNE Popolazione PDCX
02120208
ROSETO DEGLI ABRUZZI 1518 25,28
02420158
LANCIANO 2021 16,70
02480151
ATESSA/ PAGLIETA 1807 + 562 15,96
02430159
LANCIANO 2679 13,95
02220175
CHIETI 4453 13,61
02420159
LANCIANO 2370 13,42
02120210
ROSETO DEGLI ABRUZZI 2598 12,59
02110208
ROSETO DEGLI ABRUZZI 735 12,24
02220174
CHIETI 4329 9,04
02460150
ATESSA 1305 8,23
02430158
LANCIANO 1213 7,27
02220176
CHIETI 3056 7,15
02420157
LANCIANO 1566 6,95
02470151
ATESSA 820 6,08
02430160
LANCIANO 3030 5,28
01890210
TERAMO 2741 5,17
02440159
LANCIANO 2309 4,83
02720139
SAN SALVO 2153 4,77
02120209
ROSETO DEGLI ABRUZZI 970 4,70
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 30/PI
158
SOx
CODMAGLIA
COMUNE Popolazione PDCX
02440160
LANCIANO 2190 3,83
Tabella 6:
Valori massimi dell’indice di rischio PDCX su maglia
Si può
notare come le due graduatorie varino sensibilmente al variare dell’inquinante
considerato.
In particolare le maglie ricadenti nel comune di Avezzano, ai primi posti nella
graduatoria
delle priorità d’intervento relativamente all’NOx, non figurano affatto nella
graduatoria
relativa all’SOx.; al contrario quelle ricadenti nel comune di Roseto degli
Abruzzi,
ai primi posti nella graduatoria delle priorità d’intervento relativamente
all’SOx,
sono
assenti dalle prime posizioni della graduatoria relativa all’Nox.
In Figura
13 e Figura 14 sono riportate le mappe tematiche dell’indice di rischio
PDCX per
SOx ed NOx.
Figura 13 :
Indice di rischio di esposizione ((mg/m3)*n.abitanti/km2)
all'inquinante NOx
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 31/PI
158
Figura 14 :
Indice di rischio di esposizione ((mg/m3)*n.abitanti/km2)
all'inquinante SOx
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 32/PI
158
2.2.3
INDICI DI RISCHIO DA SORGENTI STRADALI
Al fine di
individuare le aree soggette a rischio ambientale in quanto limitrofe a
strade
caratterizzate da un elevato flusso di traffico, è stato calcolato, in analogia
ai
comparti
relativi alle sorgenti industriali e diffuse precedentemente descritti,
l’indice di
rischio
PDEXSTR utilizzando come indicatore la popolazione.
Tra le
aree prioritarie individuate, è stata focalizzata l’attenzione sulle zone di
rispetto
comprese in una fascia di 300 metri a ridosso delle vie di grande
comunicazione. In
particolare,
sono stati analizzati i seguenti tratti stradali:
_ A14
Autostrada Bologna – Taranto
_ A24
Autostrada Roma –L’Aquila – Teramo
_ A25
Autostrada Torano – Pescara
_ SS 16
Statale Adriatica
_ Raccordo
Autostradale Chieti – Pescara.
Il calcolo
dell’indice relativo ai tronchi stradali appartenenti ai tratti su elencati,
per
ciascuno
dei cinque inquinanti principali, è stato effettuato mediante l’espressione:
STRi
STRi
STRi
STR P
S
E
PDEX *
* 8760
=
dove:
· ESTRi =
emissioni annuali dell’inquinante prescelto da parte della strada i-esima
(tonn);
· 8760 = ore
in un anno (h);
· SSTRi =
superficie relativa alla fascia di rispetto (Km2),
calcolata in base alla
lunghezza
del tronco stradale e ai 600 metri totali a ridosso del tratto stesso;
· PSTRi =
popolazione ricadente nella fascia di rispetto considerata (n° di abitanti).
Il calcolo
ha riguardato le fasce di rispetto a ridosso di 38 tronchi appartenenti alle
cinque
strade in questione; ne vengono riportate di seguito le principali
caratteristiche
nonché i
risultati ottenuti dal calcolo dell’indice per ciascuno degli inquinanti
principali.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc
A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 33/PI 158
CO COV NOx PST SOx
Descrizione Popolazione
PDEX Ranking PDEX Ranking PDEX Ranking PDEX Ranking
PDEX Ranking
SS16 Nord 57831 592,6 1 73,97 1 230,89 1 17,400 1 3,785 1
SS16 Sud 30013 306,9 2 38,31 2 119,59 2 9,013 2 1,960 2
SS16 var
Adriatica 12886 208,0 3 16,06 3 66,69 3 4,165 3 1,170 3
Raccordo
Chieti - Pescara 23479 98,2 4 8,20 4 35,15 4 4,071 4 0,731 4
A14 Pescara
Nord - All. A25 3041 41,1 5 4,13 5 15,68 5 3,923 5 0,394 5
A14
Casalbordino Vasto Nord -
Vasto Sud
3282 30,6 6 3,10 6 11,84 6 3,016 6 0,300 6
A14 Pescara
Ovest Chieti - Pescara
Sud
Francavilla 1602 21,5 7 2,13 7 8,00 7 1,939 7 0,199 7
A14 S.
Benedetto del Tronto –
Teramo 1322
18,2 10 1,85 10 7,07 10 1,814 10 0,179 10
A14 Atri
Pineto - Pescara Nord 1272 19,1 9 1,89 9 7,11 9 1,723 9 0,176 9
A25 Torre
de Passeri - Scafa 2940 20,2 8 1,81 8 7,84 8 0,990 8 0,157 8
A14 Teramo
- Roseto degli
Abruzzi
1039 15,1 13 1,52 13 5,76 13 1,446 13 0,145 13
A14 Pescara
Sud Francavilla –
Ortona 1034
15,3 12 1,47 12 5,45 12 1,255 12 0,133 12
A24
L`Aquila Ovest - L`Aquila Est 5202 18,1 11 1,53 11 6,49 11 0,550 11 0,117 11
A14 Ortona
- Lanciano 931 13,4 14 1,29 14 4,79 14 1,101 14 0,117 14
A14 Roseto
degli Abruzzi -Atri
Pineto 799
12,1 15 1,20 15 4,53 15 1,106 15 0,113 15
A25 Pratola
Peligna - Bussi 1992 10,0 17 0,88 17 3,83 17 0,458 17 0,075 17
A24 Carsoli
Oricola – Tagliacozzo 1224 11,0 16 0,92 16 3,90 16 0,309 16 0,069 16
A14
Lanciano - Val di Sangro 546 6,7 21 0,66 21 2,49 21 0,601 21 0,062 21
A25 Bussi -
Torre de Passeri 1141 7,8 18 0,69 18 3,03 18 0,373 18 0,060 18
A14 All.
A25 - Pescara Ovest
Chieti 491
6,3 22 0,63 22 2,38 22 0,592 22 0,060 22
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc
A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 34/PI 158
CO COV NOx PST SOx
Descrizione Popolazione
PDEX Ranking PDEX Ranking PDEX Ranking PDEX Ranking
PDEX Ranking
A25 Scafa -
Chieti 886 6,9 20 0,61 20 2,64 20 0,296 20 0,051 20
A24 San
Gabriele - Basciano 1934 7,4 19 0,62 19 2,63 19 0,196 19 0,046 19
A25 Celano
- Pescina 1210 4,9 24 0,43 24 1,88 24 0,231 24 0,037 24
A25 Chieti
- Villanova 1222 4,2 26 0,39 26 1,70 26 0,248 26 0,036 26
A24
Tornimparte - L`Aquila Ovest 884 4,4 25 0,38 25 1,63 25 0,161 25 0,030 25
A24
Basciano - V. Vomano 672 5,2 23 0,42 23 1,72 23 0,080 23 0,027 23
A25
Avezzano - Celano 818 3,3 27 0,29 27 1,27 27 0,145 27 0,024 27
A14 Val di
Sangro - Casalbordino
Vasto Nord
184 2,1 29 0,20 29 0,77 29 0,187 29 0,019 29
A24 Assergi
- San Gabriele 672 2,2 28 0,19 28 0,79 28 0,061 28 0,014 28
A24 km
46,440 - Carsoli Orticola 201 2,0 30 0,17 30 0,72 30 0,056 30 0,012 30
A25
km23,776 - Magliano de
Marsi 175
1,6 31 0,14 31 0,58 31 0,043 31 0,010 31
A25 Cocullo
- Pratola Peligna 278 1,1 32 0,10 32 0,43 32 0,046 32 0,008 32
A25
Magliano de Marsi –
Avezzano
117 0,7 33 0,06 33 0,26 33 0,023 33 0,005 33
A24
L`Aquila Est - Assergi 136 0,5 34 0,04 34 0,16 34 0,012 34 0,003 34
A25
Villanova - cong. A14 89 0,3 35 0,03 35 0,13 35 0,020 35 0,003 35
A24
Tagliacozzo - km 66,371 0 0,0 36 0,00 36 0,00 36 0,000 36 0,000 36
A24 km
62,100 - Tornimparte 0 0,0 37 0,00 37 0,00 37 0,000 37 0,000 37
A25 Pescina
- Cocullo 0 0,0 38 0,00 38 0,00 38 0,000 38 0,000 38
Tabella 7:
Indici di esposizione della popolazione (ton abit/Kmq) dovuti ai tronchi
stradali appartenenti alle strade esaminate
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 35/PI
158
Dalla
Tabella 7 si evince molto chiaramente che i tronchi stradali corrispondenti ai
cinque
valori più elevati sono:
· SS16 Nord
· SS16 Sud
· SS16 var
Adriatica
· Raccordo
Chieti – Pescara
· A14
Pescara Nord - All. A25
Vengono di
seguito mostrate le distribuzioni in percentuale delle emissioni relative ai
tratti
stradali su indicati.
Distribuzione
(%) delle emissioni totali annue
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
CO COV NOx PST SOx
Emissioni (%)
A14
Pescara Nord - All. A25 Raccordo Chieti - Pescara
SS16 var
Adriatica SS16 Nord
SS16 Sud
Figura 15:
distribuzione (%) delle emissioni relative ai cinque tronchi stradali aventi i
valori dell’indice
di
esposizione della popolazione da sorgenti stradali (ton abit/Kmq) più elevati.
Nelle mappe
tematiche seguenti sono visualizzati gli andamenti degli indici ottenuti
per
ciascuno dei cinque inquinanti principali.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 36/PI
158
Figura 16:
indice di esposizione della popolazione da sorgenti stradali (tonn abit/Kmq)
ottenuti per il
monossido di
carbonio (CO)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 37/PI
158
Figura 17:
indice di esposizione della popolazione da sorgenti stradali (tonn abit/Kmq)
ottenuti per i
composti
organici volatili (COV)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 38/PI
158
Figura 18:
indice di esposizione della popolazione da sorgenti stradali (tonn abit/Kmq)
ottenuti per gli
ossidi di
azoto (NOx)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 39/PI
158
Figura 19:
indice di esposizione della popolazione da sorgenti stradali (tonn abit/Kmq)
ottenuti per le
polveri
sospese totali (PST)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 40/PI
158
Figura 20:
indice di esposizione della popolazione da sorgenti stradali (tonn abit/Kmq)
ottenuti per
biossido di
zolfo (SOx)
I valori
maggiori si riscontrano lungo i tre tronchi appartenenti alla SS16, situata sul
margine
costiero della regione, coerentemente a quanto mostrato per i valori di
emissione
(Figura
15).
Vista la particolare
rilevanza del comparto relativo al traffico, si è ritenuto opportuno
analizzare
alcuni tronchi stradali relativi i cinque tratti individuati mediante studi di
dispersione
a microscala (A133-RTI-0801 FV TOMO III, paragrafo 2.3.1).
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 41/PI
158
2.3
INQUINANTI NON NORMATI
L’individuazione
delle aree a rischio per la presenza di inquinanti non normati (più
specificamente
benzene e metalli pesanti) viene effettuata come segue: per il benzene
analogamente
a quanto riportato nel paragrafo precedente per quanto concerne la
popolazione,
calcolando perciò il valore comunale dell’indice PDEX con riferimento a
tutte le
tipologie di sorgenti; per quanto attiene ai metalli pesanti invece (dei quali
è stato
scelto il
cadmio come tracciante), dato il rischio di contaminazione dei terreni legato a
questa
tipologia di inquinanti, si applica, l’indice determinato dalla densità
emissiva
annuale:
C
IC
IC S
E
YED =
dove
EIC =
emissioni annuali dell’inquinante I nel comune C (kg);
SC =
superficie del comune C (km2).
2.3.1
BENZENE
A partire
dalle emissioni totali di benzene, per ciascun comune della Regione è stato
calcolato
l’indice di rischio di esposizione della popolazione PDEX.
BENZENE
COMUNE PDEX
PunteggioPDEX POPOLAZIONE
PESCARA
1,0938 20 117.411
MONTESILVANO
0,1716 19 39.227
CHIETI
0,0782 18 57.094
TERAMO
0,0760 17 52.299
ORTONA
0,0702 16 23.458
FRANCAVILLA
AL MARE 0,0659 15 23.935
LANCIANO
0,0554 14 35.385
VASTO
0,0545 13 34.383
GIULIANOVA
0,0383 12 21.991
MARTINSICURO
0,0330 11 13.434
L'AQUILA
0,0314 10 69.516
SILVI
0,0282 9 14.208
ROSETO
DEGLI ABRUZZI 0,0271 8 21.773
SPOLTORE
0,0255 7 14.293
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 42/PI
158
BENZENE
COMUNE PDEX
PunteggioPDEX POPOLAZIONE
SAN SALVO
0,0252 6 16.835
ALBA
ADRIATICA 0,0212 5 10.140
AVEZZANO
0,0172 4 39.007
PINETO
0,0148 3 12.906
CEPAGATTI
0,0135 2 8.733
SULMONA
0,0127 1 25.656
ATESSA
0,0078 24° posto 10.311
CITTA'
SANT'ANGELO 0,0038 33° posto 10.967
CELANO
0,0036 35° posto 11.542
PENNE
0,0022 49° posto 12.411
ATRI 0,0021
51°
posto
11.430
Tabella 8:
Valori comunali massimi dell'indice di rischio PDEX per il benzene
Ai primi
20 comuni per indice di rischio sono stati aggiunti in Tabella 8 i 5 comuni
con più di
10.000 abitanti rimasti fuori graduatoria (per essi è riportata in tabella la
posizione
occupata nella graduatoria di rischio di esposizione PDEX). Le emissioni totali
per questi
25 comuni sono riportate in Figura 21.
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
AVEZZANO
CELANO
L'AQUILA
SULMONA
ALBA ADRIATICA
ATRI
GIULIANOVA
PINETO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
SILVI
TERAMO
MARTINSICURO
CEPAGATTI
CITTA' SANT'ANGELO
MONTESILVANO
PENNE
PESCARA
SPOLTORE
ATESSA
CHIETI
FRANCAVILLA AL MARE
LANCIANO
ORTONA
SAN SALVO
VASTO
Emissioni totali di benzene (t)
Figura 21: Emissioni totali di Benzene (t)
Nella
mappa tematica di seguito riportata può essere visualizzato l’andamento del
PDEX del
benzene.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 43/PI
158
Figura 22: :
Indice di rischio di esposizione (kg*n.abitanti/(h*m2)) al
benzene
2.3.2
CADMIO
A partire
dalle emissioni totali di cadmio, per ciascun comune della Regione è stato
calcolato
l’indice di rischio YED.
CADMIO
COMUNE YED
PunteggioYED POPOLAZIONE
PESCARA
13,75 20 117.411
ANCARANO
3,00 19 1.757
MONTESILVANO
2,94 18 39.227
CHIETI 2,91
17 57.094
MIGLIANICO
2,46 16 4.476
SAN SALVO
2,16 15 16.835
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 44/PI
158
CADMIO
COMUNE YED
PunteggioYED POPOLAZIONE
ALBA
ADRIATICA 2,10 14 10.140
SAN
GIOVANNI TEATINO 1,92 13 9.732
GIULIANOVA
1,90 12 21.991
FRANCAVILLA
AL MARE 1,85 11 23.935
MARTINSICURO
1,64 10 13.434
NERETO 1,44
9 4.417
LANCIANO
1,42 8 35.385
TERAMO 1,30
7 52.299
SANT'EGIDIO
ALLA
VIBRATA
1,26 6 8.625
SILVI 1,24
5 14.208
VASTO 1,22
4 34.383
SULMONA
1,19 3 25.656
AVEZZANO
1,16 2 39.007
CAPPELLE
SUL TAVO 0,98 1 3.530
ROSETO
DEGLI ABRUZZI 0,97 21° posto 21.773
L'AQUILA
0,92 23 ° posto 69.516
ORTONA 0,85
25°
posto
23.458
PINETO 0,70
26°
posto
12.906
SPOLTORE
0,70 27° posto 14.293
ATESSA
13,75 31° posto 117.411
CITTA'
SANT'ANGELO 3,00 35° posto 1.757
CELANO 2,94
42°
posto
39.227
PENNE 2,91
49°
posto
57.094
ATRI 2,46
51°
posto
4.476
Tabella 9:
Valori comunali massimi dell'indice di rischio YED per il cadmio
Ai primi
20 comuni per indice di rischio sono stati aggiunti in Tabella 9 i 10 comuni
con più di
10000 abitanti rimasti fuori graduatoria (per essi è riportata in tabella la
posizione
occupata nella graduatoria di rischio YED). Le emissioni totali per questi 30
comuni
sono riportate in Figura 23.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 45/PI
158
0 0,1 0,2 0,3
0,4 0,5
AVEZZANO
CELANO
L'AQUILA
SULMONA
ALBA ADRIATICA
ANCARANO
ATRI
GIULIANOVA
NERETO
PINETO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
SANT'EGIDIO ALLA
SILVI
TERAMO
MARTINSICURO
CAPPELLE SUL TAVO
CITTA' SANT'ANGELO
MONTESILVANO
PENNE
PESCARA
SPOLTORE
ATESSA
CHIETI
FRANCAVILLA AL MARE
LANCIANO
MIGLIANICO
ORTONA
SAN GIOVANNI TEATINO
SAN SALVO
VASTO
Emissioni totali di cadmio (t)
Figura 23: Emissioni totali di Cadmio (t)
Nella
mappa tematica di seguito riportata può essere visualizzato l’andamento del
YED del
cadmio.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 46/PI
158
Figura 24:
Indice di densità emissiva (kg/km2) al cadmio
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 47/PI
158
2.4 IL
RISCHIO AMBIENTALE-ARIA PER LE AREE NATURALI
2.4.1
INDICE DI RISCHIO
Un indice
di rischio analogo a quello per valutare la ricaduta delle emissioni sulla
popolazione
è stato applicato per valutare l’impatto della totalità delle sorgenti emissive
sulle aree
naturali comprese nel territorio della regione Abruzzo.
A tale
scopo sono state prese in considerazione le deposizioni dell’inquinante SO2 sui
territori
delle aree naturali ricadenti all’interno dei confini regionali.
In questo
caso il calcolo dell’indice è dato dall’espressione:
M S D NDCX * =
dove
D =
deposizione dell’inquinante (mg/(giorno*m2));
SM =
superficie della maglia 1 km x 1 km occupata da riserva naturale (m2)
Le
deposizioni sono state calcolate a partire dalle emissioni totali applicando il
modello di
dispersione CALGRID.
L’indice NDCX
è stato calcolato per due situazioni distinte:
· considerando
le emissioni di tutte e sole le sorgenti ricadenti all’interno dei
confini
della regione Abruzzo;
· considerando
anche il contributo emissivo delle sorgenti presenti nella
confinante
regione Lazio.
In Figura
25 e Figura 26 sono riportate le mappe tematiche dell’indice di rischio
NDCX per
le deposizioni di SO2
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di Tutela
e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 48/PI
158
Figura 25 :
Indice di rischio per le aree naturali (mg/giorno) per l’ inquinante SO2
(contributi emissivi:
Lazio+Abruzzo)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria della
Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 49/PI
158
Figura 26
Indice di rischio per le aree naturali (mg/giorno) per l’ inquinante SO2
(contributi emissivi:
solo
Abruzzo)
Come già
evidenziato nel corso della Fase Valutativa, si può constatare la rilevanza
del
contributo emissivo delle sorgenti appartenenti alla regione Lazio.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 50/PI
158
2.5 IL
RISCHIO AMBIENTALE-ARIA PER I BENI
MONUMENTALI
ESPOSTI ALL’APERTO
2.5.1
PREMESSA
Negli
ultimi decenni sono stati rilevati danni di consistente entità alle opere
d’arte
esposte
agli agenti atmosferici a causa del crescente inquinamento dell’aria. I
materiali che
costituiscono
i monumenti soggetti a tale degrado sono difatti in continua interazione
chimico-fisica
con l’ambiente.
Le
principali forme di degrado che si possono indicare per i monumenti riguardano:
· la
formazione di croste nere come risultato della deposizione degli inquinanti;
tali
formazioni
risultano composte principalmente da solfato di calcio biidrato (gesso),
misto a
vari composti di origine atmosferica quali le particelle carboniose originatesi
da
processi di combustione (riscaldamento domestico e centrali elettriche), che
intervengono
come catalizzatori nella trasformazione del carbonato di calcio in solfato
di calcio;
· disgregazione
estrema fino a polverizzazione delle superfici con scomparsa di elementi
strutturali
di abbellimento, erosione di iscrizioni;
· cambiamenti
di colore, formazione di patine;
· efflorescenze
saline a base di sali solubili quali solfati, cloruri, nitrati, carbonati.
Il
formarsi ed il crescere di tali forme di attacco chimico è sempre da mettere in
relazione
anche ai fenomeni atmosferici, quali piogge, vento, temperatura, umidità, ecc.,
che oltre
a giocare un ruolo primario, ad esempio i fenomeni di gelo-disgelo che
provocano
fratture e
distacchi, influenzano il trasporto degli inquinanti chimici.
Sottolineare
la rilevanza dei problemi descritti per una regione come l’Abruzzo
risulta
persino superfluo, per cui appare chiara la necessità dell'impostazione di una
autentica
strategia di risanamento e successiva prevenzione volta al superamento di
quella
che
costituisce tuttora la prassi per la salvaguardia del patrimonio artistico
esposto
all'aperto,
consistente in un intervento di manutenzione-restauro e, ove praticabile,
successivo
spostamento dell'opera restaurata in un luogo non inquinato. Si tratta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 51/PI
158
evidentemente
di un tipo di intervento che presenta problemi di costi elevati, di
snaturamento
dell'opera d'arte nata, ad esempio, per restare proprio in quella piazza dalla
quale
viene rimossa, e che comunque non risolve certamente il problema ma
semplicemente
lo sposta nel tempo e nello spazio.
Nel
presente studio sono stati determinati gli indici di rischio ambientale-aria
per i
beni
monumentali in base alla metodologia sviluppata dall’ICR (Istituto Centrale del
Restauro)
nell’ambito del Progetto “Carta del Rischio del Patrimonio Culturale” (Legge 84
del
19/04/90, art.1 lett. B) del Ministero dei Beni Culturali.
Gli
indici, che sono stati calcolati su base comunale, tengono conto dell’erosione
causata
dalle deposizioni acide, dalla pioggia e dalla salsedine (per i siti costieri)
e
dell’annerimento
causato dal particolato. A tale scopo sono stati elaborati i dati delle reti
dell’ENEL
AM, ARSSA, ARTA e dell’Istituto Mario Negri Sud disponibili per l’intero
territorio
regionale.
Lo studio
si articola in varie fasi di analisi. Primariamente sono stati analizzati i
dati
di
ciascuna delle stazioni in modo da definire le caratteristiche del clima
locale.
Successivamente
i dati delle stazioni sono stati spazializzati per produrre delle mappe
regionali
delle grandezze meteorologiche necessarie per la determinazione degli indici di
rischio
ambientale.
Data la
non uniformità della distribuzione territoriale delle stazioni di
campionamento,
la maggior parte di esse si trova infatti concentrata nelle zone costiere
della
regione, si deve tenere presente che la spazializzazione dei dati ha comportato
probabilmente
una stima dei valori mediani più attendibile nelle zone maggiormente
coperte
dalla rete che non altrove.
Infine,
sulla base dei dati meteorologici e dei valori di emissione stimati nel corso
della
redazione dell’inventario delle emissioni, sono stati determinati gli indici di
erosione
e di
annerimento su base comunale.
2.5.2
INDICE DI ANNERIMENTO
L’annerimento
delle superfici calcaree determinato dal particolato è quantificabile
mediante
un indice surrogato, la concentrazione in aria del particolato, valido in
particolare
per le
aree urbane.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 52/PI
158
L’indice
di annerimento può essere calcolato, mediante l’utilizzo del seguente
modello a
box:
CPST = EPST X / (U H)
dove i
parametri hanno il seguente significato:
CPST concentrazione
di particolato sospeso totale (mg/m3)
X
lunghezza orizzontale caratteristica associata al comune (m);
X = (SUPCOM)-1/2 dove SUPCOM è la
superficie comunale espressa in m2
EPST emissione
per unità di superficie di particolato sospeso totale dovuta alle
sorgenti
nel comune (mg/m2/sec)
U velocità
media del vento (m/sec)
H altezza
media dello strato di rimescolamento (m)
Lo studio
della velocità del vento è stato effettuato sulla base delle elaborazioni
statistiche
dei dati meteorologici per la caratterizzazione diffusiva dell’atmosfera
realizzate
congiuntamente
da ENEL e Servizio Meteorologico dell’aeronautica Militare. Per ottenere
una
migliore e più veritiera stima di tale parametro sono state utilizzate le
elaborazioni dei
dati
utilizzanti le serie storiche appartenenti al periodo 1951-1991. Sono stati
inoltre
utilizzati
i dati meteorologici delle stazioni fisse appartenenti alle reti regionali
dell’ARTA,
ARSSA e
dell’Istituto Mario Negri Sud.
Nella
Tabella 10 si riporta l’elenco delle stazioni considerate e le rispettive
coordinate
geografiche (UTM 33).
STAZIONE
RETE X Y
San Salvo
ARSSA 2500814 4653308
Scerni
ARSSA 2486119 4661677
Casalbordino
ARSSA 2488934 4667405
S.Eusanio
ARSSA 2468718 4664188
Paglieta
ARSSA 2476536 4667987
Pretoro
ARSSA 2449761 4673787
Villa Magna
ARSSA 2458113 4684795
Castiglione
ARSSA 2472244 4636128
Casale
Calore ARSSA 2379946 4691497
Borgo
Ottomila ARSSA 2399296 4643058
Avezzano
ARSSA 2390248 4654265
San Benedetto
ARSSA 2406728 4650286
Pratola
Peligna ARSSA 2427933 4660951
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 53/PI
158
STAZIONE
RETE X Y
Sulmona
ARSSA 2433131 4654700
Oricola
ARSSA 2359211 4658275
Penne ARSSA
2429733 4699205
Atri ARSSA
2431317 4718329
Villa
Vomano ARSSA 2419012 4717828
Roseto
Sant’Angelo ARSSA 2435794 4724843
Civitella
del Tronto ARSSA 2414241 4738874
Controguerra
ARSSA 2426554 4745799
Teramo
ARSSA 2411969 4718373
Colle Roio
ARSSA 2385362 4687684
Avezzano
ENEL AM 2390248 4654265
Campo
Imperatore ENEL AM 2400698 4700361
Pescara
ENEL AM 2454119 4697793
Chieti Ist.
Mario Negri Sud 2451833 4690531
Atessa Ist.
Mario Negri Sud 2476506 4661100
San Salvo
Ist. Mario Negri Sud 2499602 4655955
Teatro
D.Annunzio ARTA 2454963 4701575
Tabella 10:
elenco delle stazioni utilizzate per la determinazione della velocità del vento
La
spazializzazione dei dati di velocità del vento è stata effettuata attribuendo
a
ciascun
comune una stazione di riferimento il più possibile rappresentativa del comune
stesso ed
assegnando ad ognuno di essi il valore medio annuale stimato della stazione
individuata.
Per tale
parametro è stata realizzata una mappa cartografica mediante tematismo GIS
rappresentante
i valori di velocità del vento mediante campiture cromatiche per ciascun
comune
(Figura 27).
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 54/PI
158
Figura 27:
velocità del vento media annua (m/sec)
L’attribuzione
a ciascun comune delle stazioni meteorologiche è avvenuta mediante
un’accurata
analisi dell’orografia regionale (Figura 28).
Figura 28:
orografia
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 55/PI
158
La
determinazione dell’altezza dello strato di rimescolamento è stata effettuata
utilizzando
i dati storici elaborati dell’ENEL e dal Servizio Meteorologico
dell’Aeronautica
militare appartenenti al periodo 1951-1991.
La
spazializzazione dei dati dell’altezza dello strato di rimescolamento è stata
eseguita
mediante l’applicazione di un opportuno algoritmo di interpolazione per pesare
i
dati di
ciascuna stazione in funzione della distanza da ciascun punto del grigliato di
calcolo
(1 km x 1 km). Le caratteristiche di tale griglia risultano:
Minima
Massima Passo (m)
X (metri)
2356633,50 2502633,50 1.000
Y (metri)
4615065,44 4750065,44 1.000
I nodi
della griglia definiscono complessivamente 19.992 celle di cui 8.809 ricadenti
nel mare.
I dati
acquisiti sono stati dunque inizialmente spazializzati sull’intero territorio
regionale
secondo una griglia a passo geografico regolare.
Successivamente,
mediante una media pesata che ha permesso di associare una
percentuale
di appartenenza di ciascuna maglia ad ogni comune, è stato possibile assegnare
un valore
dell’ altezza della strato di rimescolamento ai comuni medesimi.
Per tale
parametro è stata realizzate la mappa regionale nella quale vengono
visualizzati
i campi scalari mediante isolinee e campiture cromatiche (Figura 29). La
mappa è
rappresentata in coordinate metriche nel sistema di proiezione Gauss-Boaga.
Sono
inoltre visualizzati i confini provinciali e le postazioni delle stazioni.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 56/PI
158
Figura 29:
altezza dello strato di rimescolamento media annua (m)
Riguardo
alla determinazione dei valori di emissione di particolato sospeso totale su
base
comunale sono stati utilizzati i dati di emissione di PST, stimati nel corso
della
redazione
dell’inventario delle emissioni regionale, delle sorgenti puntuali e diffuse
presenti
sul territorio. Nella Figura 30 si riporta la distribuzione territoriale delle
emissioni
di PST sul
territorio regionale.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 57/PI
158
Figura 30:
emissioni totali di PST (tonn/anno)
Sulla base
dei dati raccolti sono stati infine determinati i valori medi a livello
comunale
dell’indice di annerimento.
Il
risultato dell’analisi è proposto sotto forma di cartografia tematica, basata
sulla
definizione
di classi di pericolosità.
La
definizione delle classi si è basata sui percentili; la tabella seguente ne
riporta i
valori in
corrispondenza dei quali si collocano gli estremi inferiori e superiori delle
classi.
Classe
Estremo inferiore della classe
(incluso)
Estremo
superiore della classe
(escluso)
1 0 0
2 5 50
3 50 75
4 75 98
5 98 100
Tabella 11:
classi su percentile dell’indice di annerimento
Piano di Tutela
e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 58/PI
158
Nel
seguito si riportano, per la carta di pericolosità da annerimento, gli estremi
delle
classi, il
numero di comuni appartenenti ad ogni classe e la distribuzione di frequenza di
ciascuna
di esse.
Classe CPST (mg/mc)
Comuni Percentuale
1 fino
0.001153 16 5.2%
2 da
0.001153 a 0.01908 137 44.9%
3 da
0.01908 a 0.051633 76 24.9%
4 da
0.051633 a 0.59276 70 22.9%
5 oltre
0.59276 6 1.9%
Si riporta
nella Figura 31 la rappresentazione cartografica mediante tematismo GIS
dell’indice
di annerimento a livello comunale.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 59/PI
158
Figura 31:
carta di pericolosità da annerimento
2.5.3
INDICE DI EROSIONE
L’indice
di erosione si basa sul modello proposto da Lipfert (Atmospheric
Environment,
1989) per i materiali calcarei. Il modello calcola la perdita di materiale
espressa
in micron per anno, causata dalla pioggia (Ppre), dall’acidità della pioggia
(PH+),
dalla
salsedine (Pcosta) e dalle deposizioni di biossido di zolfo e di acido nitrico
(Pdep). La
formula di
Lipfert, che l’autore assume valida per un pH della pioggia compreso tra 3 e 5
è
la
seguente:
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 60/PI
158
Pm = Ppre +
P H+ + Pcosta + Pdep =
= 18.8 R +
0.016 H+ R + 1.88 R C + 0.0018 (DSO2 + DHNO3)
dove i
parametri hanno il seguente significato:
Pm perdita di
materiale (mm/anno)
R quantità
di pioggia (m/anno)
H+ apporto di
ione idrogeno (nanomoli/cm3); calcolato in funzione del
pH della
pioggia come: H+ = 106·10-pH
C flag per
comuni costieri ( C=1 se il comune è costiero altrimenti C=0)
DSO2 deposizione
totale di SO2 (mg/s/m2)
DHNO3 deposizione
totale di acido nitrico (mg/s/m2)
Come nel
caso dell’indice di annerimento, per la determinazione delle precipitazioni
sono stati
utilizzati i dati forniti dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare
. Per
ottenere
una migliore e più veritiera stima dei parametri meteorologici sono state
utilizzate
le
elaborazioni dei dati utilizzanti le serie storiche di dati appartenenti al
periodo 1951-
1991. Sono
inoltre stati utilizzati i dati meteorologici delle stazioni fisse appartenenti
alle
reti
regionali dell’ARTA, ARSA e dell’Istituto Mario Negri Sud.
Nella
Tabella 12 si riporta l’elenco delle stazioni considerate e le rispettive
coordinate
geografiche (UTM 33).
STAZIONE
RETE X Y
Castiglione
ARSSA 2472244 4636128
Frisa ARSSA
2468051 4679020
Villa
S.Maria ARSSA 2466113 4649585
Tollo ARSSA
2464572 4688148
Sulmona
ARSSA 2433131 4654700
Oricola
ARSSA 2359211 4658275
Barrea
ARSSA 2435648 4622122
Pescasseroli
ARSSA 2417579 4629431
Civita
D'Antino ARSSA 2391370 4639725
Capestrano
ARSSA 2417232 4681575
Civitella
Casanova ARSSA 2429243 4689724
Tocco Da
Casauria ARSSA 2432503 4673640
Controguerra
ARSSA 2426554 4745799
Rocca
S.Maria ARSSA 2400680 4724884
Teramo
ARSSA 2411969 4718373
Avezzano
ENEL AM 2390248 4654265
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 61/PI
158
STAZIONE
RETE X Y
Campo
Imperatore ENEL AM 2400698 4700361
Pescara
ENEL AM 2454119 4697793
Chieti Ist.
Mario Negri Sud 2451833 4690531
Teatro
D.Annunzio ARTA 2454963 4701575
Tabella 12:
elenco delle stazioni utilizzate per la determinazione delle precipitazioni
La
spazializzazione dei dati di precipitazione come nel caso dell’indice di
annerimento
è stata effettuata attribuendo a ciascun comune una stazione di riferimento il
più possibile
rappresentativa del comune stesso ed assegnando ad ognuno di essi il valore
medio
anuale stimato della stazione individuata.
Per tale
parametro è stata realizzata una mappa cartografica mediante tematismo GIS
rappresentante
i valori di precipitazione mediante campiture cromatiche per ciascun
comune
(Figura 32).
Figura 32:
precipitazioni medie annue (mm)
Per poter
calcolare la concentrazione dello ione idrogeno sono stati utilizzati i dati
medi di pH
del quinquennio 1986-1991 disponibili sul territorio regionale elaborati dal
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 62/PI
158
CNR,
Istituto Italiano di Idrobiologia. Nella Tabella 13 si riportano le stazioni
considerate,
le
rispettive coordinate geografiche (nel sistema di proiezione Gauss-Boaga) ed i
relativi
valori di
ph.
STAZIONE X Y
ph
Selva Meana
(TE) 2427303 4740966 4.5
Maiella
(CH) 2445855 4659768 5.2
Tabella 13:
elenco delle stazioni utilizzate per la determinazione del ph
La
spazializzazione dei dati è stata eseguita mediante l’applicazione di un
algoritmo
di
interpolazione per pesare i dati di ciascuna stazione in funzione della
distanza da ciascun
punto del
grigliato di calcolo. Le caratteristiche del grigliato risultano le medesime di
quelle
utilizzate per la determinazione dell’altezza dello strato di rimescolamento.
I dati
acquisiti sono stati dunque inizialmente spazializzati sull’intero territorio
regionale
secondo una griglia a passo geografico regolare.
Successivamente,
mediante una media pesata che ha permesso di associare una
percentuale
di appartenenza di ciascuna maglia ad ogni comune, è stato possibile assegnare
un valore
di ph ai comuni medesimi.
Anche per
tale parametro è stata realizzata la mappa regionale nella quale vengono
visualizzati
i campi scalari mediante isolinee e campiture cromatiche (Figura 33). La
mappa è
rappresentata in coordinate metriche nel sistema di proiezione Gauss-Boaga.
Sono
inoltre
visualizzati i confini provinciali e le postazioni delle stazioni.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 63/PI
158
Figura 33:
pH medio annuale
Riguardo
ai dati di deposizione di azoto e di zolfo utilizzati per la determinazione
dell’indice
di erosione si rimanda a quanto esposto nella fase valutativa del Piano.
Utilizzando
la formula di Lipfert sono stati infine determinati i valori medi a livello
comunale
dell’indice di erosione.
I
risultati dell’analisi sono stati rappresentati sotto forma di cartografia per
la quale la
definizione
delle classi fatta eccezione per il parametro PARE (effetto costa), è identica
a
quella
utilizzata in precedenza per l’indice di annerimento. Le classi sono cinque e
la
tabella
che segue riporta i percentili in corrispondenza dei quali si collocano gli
estremi
inferiori
e superiori delle classi.
Classe
Estremo inferiore della classe
(incluso)
Estremo
superiore della classe
(escluso)
1 0 0
2 5 5
3 50 50
4 75 75
5 98 98
Tabella 14:
classi su percentile dell’indice di erosione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 64/PI
158
Si
riportano di seguito, per la carta di pericolosità da erosione, gli estremi
delle classi,
il numero
di comuni appartenenti ad ogni classe e la distribuzione di frequenza di ognuna
di esse.
Classe CPST (mm/anno)
Comuni Percentuale
1 fino
0.0002 17 5%
2 da
0.0002 a 15.2229 136 45%
3 da
15.2229 a 16.538 76 25%
4 da
16.538 a 67.6421 70 23%
5 oltre
67.6421 6 2%
Si riporta
infine la rappresentazione cartografica per classi dei valori comunali
dell’indice
di erosione.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 65/PI
158
Figura 34:
carta di pericolosità da erosione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 66/PI
158
3 LA
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE DI
TUTELA E
RISANAMENTO
3.1 ASPETTI
GENERALI
La
decisione di predisporre un qualsiasi provvedimento volto al risanamento della
qualità
dell’aria non può prescindere dalla considerazione che, se da un lato l’impatto
delle
emissioni
di sostanze inquinanti costituisce un rischio ambientale a cui porre rimedio,
dall’altro
la domanda esistente di beni e servizi non può essere disattesa e comunque lo
standard
di vita acquisito non può essere drasticamente peggiorato.
Ne
consegue che un’oculata politica ambientale, specie nell’adozione di strategie
per
il medio e
lungo periodo, non può prescindere dalle caratteristiche strutturali del
sistema
socio-economico,
bensì deve necessariamente passare attraverso un’attenta analisi degli
aspetti
ambientali e delle relative implicazioni di carattere tecnologico ed economico
nonché
sociale.
Risolvere
il problema dell'inquinamento atmosferico implica dunque la conoscenza
delle aree
"nevralgiche" responsabili dell'inquinamento atmosferico e,
conseguentemente,
dove e
come intervenire. L’assetto del risanamento ambientale e la valutazione degli
oneri
da
sostenere per il raggiungimento dell’obbiettivo, rappresentano gli aspetti
essenziali nella
definizione
di adeguati indirizzi di programmazione e strumenti di intervento per
l’abbattimento
delle emissioni inquinanti. Sorge così la necessità di pervenire ad una
quantificazione
delle variabili rappresentative dell’ambiente che sia riconducibile a contesti
e criteri
di tipo economico.
Tra gli
approcci proposti quello rappresentato dalla classica analisi costi-benefici,
nel
quale la
valutazione di una certa azione risulta soppesata in base ad una stima del
costo ad
essa
relativo e del beneficio "monetario" che ne deriva, si è rivelato
spesso di applicazione
problematica
per le difficoltà insite nell’attribuire una valore economico agli aspetti di
natura
ambientale. Per converso è stata evidenziata la maggiore correttezza
rappresentata
dall’affiancare
a variabili intrinsecamente monetarie, variabili "non market", quelle
ambientali,
espresse in termini delle proprie unità di misura fisiche. Il cosiddetto
approccio
costi-efficacia
risponde a questa esigenza consentendo l’individuazione di strategie
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 67/PI
158
economicamente
efficienti rispetto alla determinazione di standard ambientali prefissati
sulla base
di opportuni criteri. La formulazioni di problemi di questo tipo in termini di
programmazione
matematica sembra ormai consolidato, offrendo una quanto mai ampia
flessibilità
nella formulazione delle tematiche affrontate (Palma D. et al.. “Strategie
ottime
per
l’abbattimento delle emissioni inquinanti: problemi e casi a confronto”, in
Atti della
XXXVIII
Riunione Scientifica della Società Italiana di Statistica (SIS), Rimini 9-13
aprile
1996.).
L’iter
attuativo del Piano richiede allora che sia adottato uno strumento che consenta
di
pianificare gli interventi valutando contemporaneamente tutti gli elementi in
gioco:
· quote di
abbattimento delle emissioni per inquinante,
· risorse
economiche disponibili,
· tecnologie
disponibili,
· grado di
penetrazione delle tecnologie,
· costi di
investimento, manutenzione, ammortamento, ecc.,
· domanda
del mercato,
· tempi di
implementazione degli interventi,
· settori
produttivi quali possibili destinatari dell’intervento,
· ripartizione
degli oneri tra i diversi soggetti
e quindi
di eseguire un’analisi costi-efficienza al fine di minimizzare i costi e di
ripartirli
nel tempo e tra i diversi soggetti nel modo strategicamente migliore.
Un
approccio metodologico in tal senso implica inoltre che il decisore assuma un
ruolo
vieppiù rilevante in quanto la scelta ottimale discende da una
predeterminazione
strategica
dei vantaggi da ottenere, unita ad un uso razionale delle risorse necessarie
per il
loro
conseguimento.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 68/PI
158
3.2
INTERVENTI DI RISANAMENTO A MEDIO - LUNGO
TERMINE A
SCALA REGIONALE: L’INQUINAMENTO
FOTOCHIMICO
Il
superamento dei valori limite delle concentrazioni di ozono pone con forza la
necessità
di affrontare il tema dell’inquinamento fotochimico, fenomeno nel quale
svolgono
un ruolo determinante le emissioni di composti organici volatili e le loro
successive
trasformazioni in atmosfera; si propone pertanto in questa sede la definizione
di
scenari di
riduzione delle emissioni di COV individuati mediante l’applicazione del
software
SIMPLEX sviluppato dall’ESA secondo la metodologia descritta nei paragrafi
successivi.
3.2.1 LA
METODOLOGIA ADOTTATA: IL MODELLO SIMPLEX
Come
sommariamente illustrato nel precedente paragrafo, l’approccio al problema
del
risanamento della qualità dell’aria prevede l’individuazione delle strategie
più efficienti
dal punto
di vista dei costi, nell’ambito di diversi scenari temporali, al fine di
ridurre le
emissioni
dei gas inquinanti considerati, salvaguardando al contempo la domanda di beni o
servizi
relativa al settore e al territorio oggetto dell’intervento.
Questo
approccio tende a porre "limiti" all'inquinamento, imponendo limiti
ad
indicatori
dell'inquinamento stesso come le emissioni o le concentrazioni in aria; la
strategia
operativa si configura quindi come quella di rispettare i suddetti limiti con
minimo
sforzo, ossia a costi minimi. Dal punto di vista della programmazione
matematica
si tratta
di un problema di minimizzazione vincolata: minimizzare i costi, essendo
vincolati
a
raggiungere una certa qualità dell'aria.
Lo
strumento che sarà utilizzato per eseguire l’analisi in questione è il modello
SIMPLEX che
utilizza appunto tecniche di programmazione lineare, e del quale si
riportano
di seguito le caratteristiche metodologiche implementate.
La
funzione obiettivo, di cui si impone la minimizzazione, è rappresentata dai
costi
associati
alle misure alternative, per la pianificazione degli interventi necessari per
la
riduzione
delle emissioni:
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 69/PI
158
ij
I
1 = i J j
j N C min = C
i
_ _
,
dove:
C = costo
totale della riduzione dell'emissione;
Cj = costo
(espresso in funzione dell'indicatore caratterizzante le singole attività)
della
misura di riduzione j, Cj ³ 0, "j;
Nij = valore
relativo all'indicatore, caratterizzante la sorgente i di
emissione, che
viene
associato agli impianti che adottano la misura di riduzione j;
I = numero
complessivo di tipi di sorgenti di emissione;
Ji = insieme
delle misure di riduzione applicabili alla sorgente di tipo i, Ji ¹ Æ, "i.
Tale
funzione andrà minimizzata nel rispetto di una serie di vincoli
che possono
distinguersi
in:
· vincoli
sulle emissioni:
( )_ _ _
=
- £
I
1 i
i ij
I
1 = i J j
j E P 1 N F
i
,
dove:
Fj = fattore
di emissione (espresso in funzione dell'indicatore caratterizzante le
singole
attività) della misura di riduzione j, Fj ³ 0, "j;
Ei =
emissione annua (espressa in g/anno) della sorgente i;
P =
percentuale di riduzione applicata all'emissione totale.
Tale
vincolo impone che la riduzione “globale” delle emissioni sia di una certa
entità P. È
possibile
esaminare l’andamento delle soluzioni in conformità a diverse ipotesi di
riduzione
delle emissioni (es.: 25%, 50%, 75% e/o massimo raggiungibile entro i vincoli
specificati).
· vincoli
di produzione:
i , T N i
J j
ij
i
" ³ _
,
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dell’Aria
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dove:
Ti =
valore attuale dell'indicatore caratterizzante le sorgenti i, Ti ³ 0, "i;.
Tale
vincolo impone il soddisfacimento della produzione di partenza.
· vincoli
tecnici:
(k) V N i
) k ( A j
ij
i
£ _
dove:
Vi(k) = valore
attuale dell'indicatore caratterizzante le sorgenti i che
utilizzano la
tecnologia
k, k i, , 0 > (k) Vi " ;
Ai(k) = insieme
delle misure di riduzione che sostituiscono la tecnologia k nella
sorgente i, k i, , )
k ( Ai " Æ ¹ .
Si tratta
di un vincolo sulla capacità massima di sostituzione, che é costituito dalla
presenza
attuale
della tecnologia che si intende sostituire.
· vincoli
di non negatività:
j i, , 0 Nij " ³
L’implementazione
della metodologia sin qui descritta presuppone l’attivazione
totale ed
istantanea di tutte le misure di riduzione delle emissioni disponibili. Il
modello
SIMPLEX
consente però di prevedere, più realisticamente, un'introduzione graduale delle
diverse
tecnologie di abbattimento, mediante l’introduzione di un ulteriore vincolo che
consideri
il tasso di penetrazione annuo (espresso in
termini di percentuale di installazioni
che ogni
anno sono equipaggiate con quella determinata tecnica di riduzione delle
emissioni)
delle misure di riduzione delle emissioni nelle singole attività e di porsi in
un
ottica di
breve-medio termine (3-10 anni). Analiticamente vengono quindi introdotti i:
· vincoli
sul potenziale di penetrazione:
0 > (t) S / j i, , (t) S N ij ij ij " £ ,
dove:
Sij(t) = valore
massimo assumibile dopo t anni
dall'indicatore, caratterizzante le
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sorgenti i di
emissione, nell'ambito degli impianti che adottano la misura di
riduzione j, 3 £ t £ 10.
I valori
Sij(t) possono essere calcolati utilizzando la seguente formula:
( ) , 10 t 3 , Z - 1 H Z (t) S
n t
0 = n
ij i(k) ij ij £ £ = _
dove:
Zij = tasso di
penetrazione annuo della misura di riduzione j applicata
alla sorgente i;
Hi(k) = valore
attuale dell'indicatore caratterizzante la sorgente i (eventualmente
dipendente
dalla tecnologia k, a seconda della misura di riduzione che si sta
considerando).
Per
entrambi gli scenari (tutto e subito e penetrazione
graduale) il modello è finalizzato al
raggiungimento
di una prefissata riduzione globale delle emissioni ad un costo minimo
per il
sistema mantenendo inalterato il livello di soddisfacimento della domanda
relativa
alle diverse attività considerate. Proprio in ragione dei vincoli di
soddisfacimento
della
produzione di partenza, il modello "distribuisce" l'abbattimento
all'interno delle
attività
sulla base dell'esistenza, all'interno di queste, di misure di abbattimento
efficienti ed
al
contempo economiche per tutto il sistema. Ciò significa, in altri termini, che
di volta in
volta le
attività da selezionare sul fronte dell'abbattimento sono individuate sulla
base del
miglior
contributo rispetto all'obiettivo costo-efficacia di tipo globale. In
conseguenza di
ciò, il
coinvolgimento di ciascuna attività, nell'ambito della decisione
sull'abbattimento
globale,
dipende esclusivamente dallo stato della tecnologia (ivi
inclusi i costi) disponibile
per quel
settore in un dato momento.
E'
evidente, pertanto, la necessità dell’introduzione di valutazioni inerenti all'equità
distributiva
degli oneri di abbattimento (sia in termini di riduzione delle
emissioni che di
costo
sostenuto per effettuarla); mediante SIMPLEX è possibile soddisfare questo
ulteriore
requisito
modificando i vincoli sulle emissioni nel seguente modo:
( ) , i , E P 1 N F i i ij
J j
j
i
" - £ _
dove:
Pi =
percentuale di riduzione applicata all'emissione annua della sorgente i di
emissione;
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158
ossia,
invece di imporre che la riduzione globale delle emissioni sia pari ad una
certa
entità, si
impone che ciascun tipo di sorgente di emissione rispetti determinati standard;
oppure si
può imporre congiuntamente il rispetto degli standard di emissione da parte
delle
differenti
sorgenti più una riduzione globale delle emissioni.
3.2.2 L’USO
DEL MODELLO SIMPLEX
La
metodologia adottata da SIMPLEX per la definizione degli scenari di
abbattimento
delle emissioni ha carattere generale e può quindi essere applicata a qualsiasi
settore
produttivo e ambito territoriale adeguato.
Imporre il
perseguimento di standard di emissione implica comunque che tutte le
sorgenti
devono contribuire alla riduzione delle emissione globale. Tale imposizione
presuppone
perciò che si sia già fatta una preanalisi, per tipo di sorgente, delle
possibili
tecniche
di riduzione delle emissioni e dei relativi costi, in maniera da predisporre un
quadro
degli oneri realisticamente sopportabili dalle imprese.
Per
giungere all'impostazione operativa descritta nel precedente paragrafo, e
quindi
alla
determinazione delle possibili soluzioni del problema, é necessario perciò
procedere
all’espletamento
di una serie di attività conoscitive schematicamente riassumibili:
· determinazione
del numero e tipo di sorgenti di emissione che interessa
controllare;
· identificazione
delle opzioni disponibili per il controllo delle emissioni;
· misura
dell’efficienza delle diverse opzioni di controllo in termini di costo e di
abbattimento;
Per quanto
concerne il terzo punto, per ogni misura di riduzione delle emissioni
applicabile
ad una
determinata tipologia sorgente è necessario calcolare un costo annuo tenendo
conto
sia delle
spese di investimento che delle spese operative. Le variabili di costo che
entrano
in gioco
nella valutazione sono:
· costi di
investimento: si tratta di una serie di voci che include:
- costo di
acquisto dei componenti e dei materiali necessari per la
riduzione
delle emissioni,
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- costo di
installazione,
- costo di
avviamento,
- costi
aggiuntivi dovuti a tasse, assicurazioni o altre voci di costo
indiretto;
· costi
capitale annui che prendono in considerazione il tempo di ammortamento.
· costi
operativi annui che includono:
- costi di
consumo di servizi ausiliari (elettricità, combustibili, ecc.),
- costi di
sostituzione di materiali di consumo
- costi di
manutenzione.
I costi
totali annui, ottenuti dalla somma dei costi capitale annui e dei costi
operativi
annui
devono essere successivamente trasformati in costi totali
specifici, esprimibili sia in
Lit/kg di
inquinante abbattuto che in funzione dell'indicatore caratterizzante le singole
attività,
ad esempio lire per quantità di prodotto.
Oltre al
costo, per ogni misura di riduzione si deve considerare infine anche la
percentuale
di abbattimento delle emissioni, con la quale è possibile calcolare la
riduzione
delle
emissioni espressa in kg/anno di inquinante abbattuto, ed il fattore di
emissione in
funzione
dell'indicatore caratterizzante le singole attività.
In questa
sede il modello viene applicato per la definizione ed ottimizzazione delle
strategie
di risanamento nell’ambito delle attività economiche ricadenti nel settore “Uso
di
solventi e
di altri prodotti“ della classificazione CORINAIR; l'uso di solventi
contribuisce
approssimativamente
per il 30% delle emissioni antropiche di COV in Italia ed è, dopo i
trasporti,
la più importante sorgente in termini di emissione (anno 1989); nel caso
dell’Abruzzo
i risultati dell’inventario delle emissioni confermano questo dato con un
valore che
si attesta intorno al 27%.
Le
attività nelle quali vengono utilizzati i solventi costituiscono un universo
ampio e
dalle
molte sfaccettature; quasi ogni processo industriale emette dei COV, perfino se
i
solventi
non sono una componente del prodotto finale dell'industria (es. grandi quantità
di
solvente
sono usate come agenti pulenti). Ne consegue la necessità di individuare, tra
tutte
le
possibili fonti di emissione, quelle più rilevanti, al fine di operare una
efficace politica di
controllo.
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I
parametri specifici dell’applicazione concernono la tipologia delle sorgenti
emissive
oggetto
dell’analisi e le opzioni disponibili per il controllo delle emissioni; per
quanto
concerne
la misura dell’efficienza delle opzioni di controllo in termini di costo e di
abbattimento
e per la formulazione dei vincoli e della funzione obbiettivo la metodologia è
quella
generale adottata da SIMPLEX.
3.2.3 I
PARAMETRI DI INGRESSO
Le
attività CORINAIR prese in considerazione sono:
· Sgrassaggio
di metalli: sistemi aperti
· Sgrassaggio
di metalli: sistemi chiusi
· Lavaggio a
secco: macchine circuito chiuso
· Verniciatura
veicoli: uso di vernice a solvente
· Verniciatura:
riparazione di veicoli
· Industria
della stampa: fotolitografia
· Industria
della stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati
· Verniciatura
edilizia: uso di vernice a solvente
· Verniciatura
di prodotti metallici: uso di vernice a solvente
· Verniciatura
legno: uso di vernice a solvente
Come si
evince dall’elenco, alcune attività possono essere a loro volta suddivise in
sottoattività.
La caratterizzazione delle singole attività deve essere affrontata con
metodologie
diverse a seconda delle caratteristiche intrinseche dell'attività considerata.
Per
ognuna di esse
è necessario disporre dei dati relativi alle emissioni di COV, ai valori degli
indicatori
specifici dell’attività ed ai valori dei fattori di emissione. I valori degli
indicatori
delle
attività e delle sottoattività prese in considerazione sono stati ricavati
attraverso la
redazione
dell’inventario delle emissioni e lo svolgimento delle indagini a campione
presso
i
consumatori di solventi; si riporta l’elenco delle informazioni utilizzate per
l’applicazione
di
SIMPLEX:
· attività
di verniciatura (tutte):
- numero di
impianti di verniciatura
- tipo di
vernice utilizzato e relativo contenuto di solvente
- consumo di
vernice (disaggregato per tipo di vernice)
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dell’Aria
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· sgrassaggio
di metalli:
- numero di
installazioni che usano solvente per lo sgrassaggio di metalli
- tipo di
sistema di sgrassaggio in uso
· pulitura a
secco:
- numero di
lavanderie a secco e numero di macchine lavasecco per
lavanderia
- tipo di
macchina lavasecco in uso e relative caratteristiche (capacità della
macchina,
carichi giornalieri, giorni lavorativi all’anno; quantità di solvente
utilizzato
per macchina)
· industria
della stampa:
- numero di
macchine di stampa per tipo di processo (fotolitografia,
rotocalcografia,
flessografia, tipografia, serigrafia) e settore di utilizzo
(stampa,
editoria, imballaggio, imballaggio metallico rigido, decorazione)
- tipo di
inchiostro utilizzato e relativo contenuto di solvente
- consumo di
inchiostro (disaggregato per tipo di inchiostro)
Come già
osservato, relativamente alle indagini dirette, per rendere più
rappresentativo
il campionario statistico a disposizione, le informazioni relative alla
Regione
Abruzzo, sono state confrontate ed unificate a quelle raccolte durante le
indagini
effettuate
con le medesime modalità, per l’attività svolta parallelamente a quella in
oggetto
relativa
al Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio.
Il
prospetto riepilogativo dei parametri emissivi relativo alle attività prese in
esame è
riportato
nella Tabella 15.
Piano di
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dell’Aria
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ATTIVITÀ
INDICATORE QUANTITÀ
FATTORE
DI
EMISSIONE
(gr/indicatore)
EMISSIONI
(ton/anno)
Sgrassaggio di metalli:
sistemi aperti
kg solvente 41.268 1.000 41.268
Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
kg solvente 60.360 829 50.049
Lavaggio a secco: circuito
chiuso
abitanti 1.276.041 250 319.010
Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
veicoli 188.387 5.081 957.172
Verniciatura: riparazione di
veicoli
kg vernice 79.138 600 47.483
Indudstria della stampa:
fotolitografia
kg inchiostro 148.500 806 119.724
Indudstria della stampa:
decorazione di rivestimenti e
altri substrati
kg inchiostro 79.200 800 63.360
Verniciatura edilizia: vernice a
solvente
kg vernice 3.185 500 1.593
Verniciatura di prodotti
metallici: vernice a solvente
kg vernice 433.676 600 260.206
Verniciatura legno: vernice a
solvente
kg vernice 1.245.941 602 750.431
Emissioni
totali 2.610.295
Tabella 15:
Parametri emissivi nei settori dello scenario
3.2.4
IDENTIFICAZIONE DELLE OPZIONI DISPONIBILI PER IL
CONTROLLO
DELLE EMISSIONI
Per
ridurre le emissioni di COV nelle singole attività è possibile distinguere tra
misure
primarie e secondarie che possono essere usate individualmente o in
combinazione.
Le misure
primarie sono quelle rivolte ad una limitazione delle emissioni alla fonte
mediante
la sostituzione (sostituzione di prodotti a base di
solvente con altri a minor
contenuto
di solvente) o la riduzione (manutenzione preventiva o
modifiche del processo
produttivo).
Le misure secondarie sono quelle che mediante l'uso di tecnologie appropriate,
puntano al
recupero e riciclo dei COV (assorbimento,
adsorbimento, condensazione e
processi a
membrana) o la distruzione dei COV (processi di
incenerimento, processi
biologici).
Nella
Tabella 16 si riporta il quadro di sintesi delle misure di riduzione delle
emissioni
di COV selezionate per l’applicazione di SIMPLEX al caso della Regione
Abruzzo
mentre la tabella successiva evidenzia i fattori di emissione ridotti a seguito
dell’implementazione
degli interventi di riduzione ed i relativi costi annui calcolati
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Abruzzo
PI 77/PI
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secondo
quanto indicato nel paragrafo 3.2.2. Ancora per quanto concerne i costi, i cui
valori
sono tratti dalla letteratura e attualizzati ad aprile 2001, sono stimati per
tempi di
ammortamento
pari a cinque anni.
Per
l’applicazione del modello a penetrazione graduale l’intervallo temporale
utilizzato
è di quattro anni.
Sgrassaggio sistemi aperti
Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito
chiuso
Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura: riparazione di
veicoli
Industria della stampa:
fotolitografia
Industria della stampa:
decorazione di rivestimenti e
altri substrati
Verniciatura edilizia: vernice
a solvente
Verniciatura di prodotti
metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a
solvente
Nessuna misura X X X X X X X X X X
Bordo libero più alto e coperture
manuali delle macchine
X
Bordo libero refrigerato e coperture
manuali delle macchine
X
Adsorbimento ai carboni attivi X X X X
Depuratore ai carboni attivi X X
Inceneriemnto X
Sostituzione con NGMCC X
Riduzione quantità abiti da lavare a
secco X
Incenerimento termico senza recupero X X X X
Incenerimento termico con recupero del
70% X X X X
Incenerimento catalitico senza recupero X X X X
Incenerimento catalitico con recupero
del 70% X X X X
Adsorbimento più incenerimento X
Uso di vernici ad acqua X X X X X
Uso di vernici in polvere X X X X
Condensazione X
Biofiltrazione X X
Lavaggio biologico X
Uso di inchiostri a base di acqua X
Uso di vernici a basso contenuto di
solvente X
Uso di vernici ad alto solido X
Tabella 16:
Opzioni selezionate per la riduzione delle emissioni di COV nelle singole
attività.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Piano di
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Sgrassaggio
di metalli: sistemi aperti
Bordo libero
più alto e coperture
manuali delle
macchine 3.754
459 6.945
Bordo libero
refrigerato e coperture
manuali delle
macchine 3.553
350 5.466
Adsorbimento
ai carboni attivi 6.990
200 8.737
Sgrassaggio
di metalli: sistemi chiusi
Adsorbimento
ai carboni attivi 1.004
83 1.345
Depuratore ai
carboni attivi 166
41 210
Incenerimento
2.669
83 3.576
Lavaggio a
secco: circuito chiuso
Depuratore ai
carboni attivi 7.274
25 32.330
Sostituzione
con NGMCC 8.630
83 51.778
Riduzione
quantità abiti da lavare a
secco 828
125 6.624
Verniciatura
veicoli: vernice a solvente
Incenerimento
termico senza
recupero
229.284
816 53.756
Incenerimento
termico con recupero
del 70%
75.481
816 17.697
Incenerimento
catalitico senza
recupero
51.132
1.631 14.822
Incenerimento
catalitico con
recupero del
70% 29.666
1.631 8.600
Adsorbimento
più incenerimento 16.992
326 3.574
Uso di
vernici ad acqua 16.338
3.811 12.862
Uso di
vernici in polvere 21.784
0- 4.287
Verniciatura:
riparazione di veicoli
Uso di
vernici ad acqua 470
300 1.566
Uso di
vernici in polvere 783
100 1.566
Industria
della stampa: fotolitografia
Incenerimento
termico senza
recupero 680
11 856
Incenerimento
termico con recupero
del 70% 1.062
11 1.336
Incenerimento
catalitico senza
recupero 656
15 829
Incenerimento
catalitico con
recupero del
70% 680
15 860
Condensazione
252
56 337
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 79/PI
158
Biofiltrazione
692
161 1.073
Industria
della stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati
Adsorbimento
ai carboni attivi 1.852
12 2.350
Lavaggio
biologico 2.898
8 3.659
Incenerimento
termico senza
recupero
1.492
160 2.331
Incenerimento
termico con recupero
del 70% 1.810
160 2.828
Incenerimento
catalitico senza
recupero 1.478
160 2.309
Incenerimento
catalitico con
recupero del
70% 1.530
160 2.390
Biofiltrazione
2.636
160 4.119
Uso di
inchiostri a base di acqua 796
95 1.130
Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Uso di
vernici a basso contenuto di
solvente 117
425 1.566
Uso di
vernici ad acqua 673
70 1.566
Verniciatura
di prodotti metallici: vernice a solvente
Uso di
vernici ad acqua 705
150 1.566
Uso di
vernici in polvere 940
- 1.566
Verniciatura
legno: vernice a solvente
Incenerimento
termico senza
recupero
9.048
60 16.684
Incenerimento
termico con recupero
del 70% 4.894
60 9.025
Incenerimento
catalitico senza
recupero
4.780
60 8.814
Incenerimento
catalitico con
recupero del
70% 4.230
60 7.799
Adsorbimento ai carboni attivi 657
60 1.212
Uso di vernici ad alto solido 683
200 1.698
Uso di vernici ad acqua 911
185 2.183
Uso di vernici in polvere 987
46 1.775
Tabella 17:
Fattori di emissione e costi delle misure di riduzione delle emissioni
selezionate
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 80/PI
158
3.2.5 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
Nei
paragrafi seguenti sono riprodotti in forma grafica i risultati dell’applicazione
del
modello
secondo le modalità precedentemente illustrate:
1.
Scenario tutto e subito
2.
Scenario di equità distributiva
3.
Scenario a penetrazione graduale.
Per tutti
gli scenari sono state formulate diverse ipotesi di riduzione fino alla
riduzione
massima raggiungibile in base ai vincoli imposti dal modello.
3.2.5.1 SCENARIO TUTTO E
SUBITO
0
2
4
6
8
10
12
14
5% 10% 20% 30% 40% 50% 75% 90% 94%
Riduzione %
Costi totali (MLD)
Figura 35: Scenario
tutto e subito – costi totali in funzione della riduzione
delle emissioni imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 81/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
5%
0,04 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,4 MLD
30%
0,7 MLD
40%
1,1 MLD
50%
1,8 MLD
75%
4,1 MLD
90%
6,8 MLD
93,8%
12,3 MLD
Riduxione % - Costi anno
Ripartizione % dei costi
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura: riparazione di veicoli Industria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 36: Scenario
tutto e subito – ripartizione dei
costi in funzione della riduzione delle emissioni
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 82/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi aperti
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a
secco:
circuito
chiuso
Verniciatura
veicoli:
vernice a
solvente
Verniciatura:
riparazione di
veicoli
Indudstria
della stampa:
fotolitografia
Stampa:
decorazione
di rivestimenti
e altri
substrati
Verniciatura
edilizia:
vernice a
solvente
Verniciatura
di prodotti
metallici:
vernice a
solvente
Verniciatura
legno:
vernice a
solvente
Nessuna Bordo libero più alto e coperture manuali delle macchine
Bordo libero refrigerato e coperture manuali delle macchine Adsorbimento
ai carboni attivi
Depuratore ai carboni attivi Inceneriemnto
Sostituzione con NGMCC Riduzione quantità abiti da lavare a secco
Incenerimento termico senza recupero Incenerimento termico con
recupero del 70%
Incenerimento catalitico senza recupero Incenerimento catalitico
con recupero del 70%
Adsorbimento più incenerimento Uso di vernici ad acqua
Uso di vernici in polvere Condensazione
Biofiltrazione Lavaggio biologico
Uso di inchiostri a base di acqua Uso di vernici a basso contenuto
di solvente
Uso di vernici ad alto solido
Figura 37: Scenario
tutto e subito – ripartizione
degli interventi per attività nell’ipotesi di riduzione delle
emissioni del 90%
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 83/PI
158
0
200
400
600
800
1000
1200
Stato di fatto 5%
0,04 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,4 MLD
30%
0,7 MLD
40%
1,1 MLD
50%
1,8 MLD
75%
4,1 MLD
90%
6,8 MLD
93,8%
12,3 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: macchine a circuito chiuso Verniciatura veicoli:
vernice ad alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 38: Scenario
tutto e subito – emissioni per
attività funzione della riduzione imposta
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Stato di fatto 5%
0,04 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,4 MLD
30%
0,7 MLD
40%
1,1 MLD
50%
1,8 MLD
75%
4,1 MLD
90%
6,8 MLD
93,8%
12,3 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: macchine a circuito chiuso Verniciatura veicoli:
vernice ad alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa: fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 39: Scenario
tutto e subito – ripartizione delle emissioni per attività
funzione della riduzione
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 84/PI 158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
5%
0,04 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,4 MLD
30%
0,7 MLD
40%
1,1 MLD
50%
1,8 MLD
75%
4,1 MLD
90%
6,8 MLD
93,8%
12,3 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: macchine a circuito chiuso Verniciatura veicoli:
vernice ad alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 40: Scenario
tutto e subito – riduzione
percentuale delle emissioni per attività in funzione della
riduzione
imposta
3.2.5.2 SCENARIO DI
EQUITÀ DISTRIBUTIVA
0
2
4
6
8
10
12
14
5% 10% 20%
30% 40% 50% 75% 80%
Riduzione
%
Costi
totali (MLD)
Figura 41: Scenario
di equità distributiva – costi totali in funzione della riduzione
delle emissioni imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 85/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
5%
0,4 MLD
10%
0,7 MLD
20%
1,5 MLD
30%
2,2 MLD
40%
2,96 MLD
50%
3,7 MLD
75%
10,2 MLD
80%
11,5 MLD
Riduxione % - Costi anno
Ripartizione % dei costi
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura:
riparazione di veicoli Industria della stampa: fotolitografia
Stampa:
decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura edilizia: vernice a
solvente
Verniciatura
di prodotti metallici: vernice a solvente Verniciatura legno: vernice a
solvente
Figura 42: Scenario
di equità distributiva – ripartizione dei costi in funzione della
riduzione delle
emissioni
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 86/PI 158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi
aperti
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi
chiusi
Lavaggio a
secco:
circuito
chiuso
Verniciatura
veicoli:
vernice a
solvente
Verniciatura:
riparazione
di veicoli
Indudstria
della
stampa:
fotolitografia
Stampa:
decorazione
di
rivestimenti
e altri
substrati
Verniciatura
edilizia:
vernice a
solvente
Verniciatura
di prodotti
metallici:
vernice a
solvente
Verniciatura
legno:
vernice a
solvente
Nessuna Bordo libero più alto e coperture manuali delle macchine
Bordo libero refrigerato e coperture manuali delle macchine
Adsorbimento ai carboni attivi
Depuratore ai carboni attivi Inceneriemnto
Sostituzione con NGMCC Riduzione quantità abiti da lavare a secco
Incenerimento termico senza recupero Incenerimento termico con
recupero del 70%
Incenerimento catalitico senza recupero Incenerimento catalitico
con recupero del 70%
Adsorbimento più incenerimento Uso di vernici ad acqua
Uso di vernici in polvere Condensazione
Biofiltrazione Lavaggio biologico
Uso di inchiostri a base di acqua Uso di vernici a basso contenuto
di solvente
Uso di vernici ad alto solido
Figura 43: Scenario
di equità distributiva – ripartizione degli interventi per
attività nell’ipotesi di
riduzione
delle emissioni del 75%
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 87/PI
158
0
200
400
600
800
1000
1200
Stato di fatto 5%
0,4 MLD
10%
0,7 MLD
20%
1,5 MLD
30%
2,2 MLD
40%
2,96 MLD
50%
3,7 MLD
75%
10,2 MLD
80%
11,5 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura: riparazione di veicoli Industria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 44: Scenario di
equità distributiva – emissioni per
attività funzione della riduzione imposta
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
Stato di fatto 5%
0,4 MLD
10%
0,7 MLD
20%
1,5 MLD
30%
2,2 MLD
40%
2,96 MLD
50%
3,7 MLD
75%
10,2 MLD
80%
11,5 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 45: Scenario
di equità distributiva – ripartizione delle emissioni per attività
funzione della
riduzione
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 88/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
5%
0,4 MLD
10%
0,7 MLD
20%
1,5 MLD
30%
2,2 MLD
40%
2,96 MLD
50%
3,7 MLD
75%
10,2 MLD
80%
11,4 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice a
solvente
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 46: Scenario di
equità distributiva – riduzione
percentuale delle emissioni per attività in funzione
della
riduzione imposta
3.2.5.3 SCENARIO A
PENETRAZIONE GRADUALE
0
1
2
3
4
5
6
7
8
5% 10% 20%
30% 40% 50% 55% 58%
Riduzione
%
Costi
totali (MLD)
Figura 47: Scenario
a penetrazione graduale – costi totali in funzione della riduzione
delle emissioni
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 89/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
5%
0,1 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,6 MLD
30%
1,3 MLD
40%
2,3 MLD
50%
4,4 MLD
55%
5,7 MLD
57,7%
6,7 MLD
Riduxione % - Costi anno
Ripartizione % dei costi
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice ad
alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Industria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 48: Scenario a
penetrazione graduale – ripartizione dei
costi in funzione della riduzione delle
emissioni
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 90/PI 158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi
aperti
Sgrassaggio
di metalli:
sistemi
chiusi
Lavaggio a
secco:
circuito
chiuso
Verniciatura
veicoli:
vernice a
solvente
Verniciatura:
riparazione
di veicoli
Indudstria
della
stampa:
fotolitografia
Stampa:
decorazione
di
rivestimenti
e altri
substrati
Verniciatura
edilizia:
vernice a
solvente
Verniciatura
di prodotti
metallici:
vernice a
solvente
Verniciatura
legno:
vernice a
solvente
Nessuna Bordo libero più alto e coperture manuali delle macchine
Bordo libero refrigerato e coperture manuali delle macchine
Adsorbimento ai carboni attivi
Depuratore ai carboni attivi Inceneriemnto
Sostituzione con NGMCC Riduzione quantità abiti da lavare a secco
Incenerimento termico senza recupero Incenerimento termico con
recupero del 70%
Incenerimento catalitico senza recupero Incenerimento catalitico
con recupero del 70%
Adsorbimento più incenerimento Uso di vernici ad acqua
Uso di vernici in polvere Condensazione
Biofiltrazione Lavaggio biologico
Uso di inchiostri a base di acqua Uso di vernici a basso contenuto
di solvente
Uso di vernici ad alto solido
Figura 49: Scenario a
penetrazione graduale – ripartizione
degli interventi per attività nell’ipotesi di
riduzione delle emissioni del 55%
Piano di Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 91/PI 158
0
200
400
600
800
1000
1200
Stato di fatto 5%
0,1 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,6 MLD
30%
1,3 MLD
40%
2,3 MLD
50%
4,4 MLD
55%
5,7 MLD
57,7%
6,7 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice ad
alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Industria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 50: Scenario a
penetrazione graduale – emissioni per
attività funzione della riduzione imposta
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Stato di fatto 5%
0,4 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,6 MLD
30%
1,3 MLD
40%
2,3 MLD
50%
4,4 MLD
55%
5,7 MLD
57,7%
6,7 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice ad
alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 51: Scenario
a penetrazione graduale – ripartizione delle emissioni per attività
funzione della
riduzione
imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 92/PI
158
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
5%
0,1 MLD
10%
0,2 MLD
20%
0,6 MLD
30%
1,3 MLD
40%
2,3 MLD
50%
4,4 MLD
55%
5,7 MLD
57,7%
6,7 MLD
Riduxione % - Costi anno
Emissioni (ton/anno)
Sgrassaggio di metalli: sistemi aperti Sgrassaggio di metalli:
sistemi chiusi
Lavaggio a secco: circuito chiuso Verniciatura veicoli: vernice ad
alto solido
Verniciatura: riparazione di veicoli Indudstria della stampa:
fotolitografia
Stampa: decorazione di rivestimenti e altri substrati Verniciatura
edilizia: vernice a solvente
Verniciatura di prodotti metallici: vernice a solvente
Verniciatura legno: vernice a solvente
Figura 52: Scenario a
penetrazione graduale – riduzione
percentuale delle emissioni per attività in
funzione della riduzione imposta
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 93/PI
158
3.3 LE
STRATEGIE PER IL CONTROLLO AMBIENTALE DELLA
CIRCOLAZIONE
L’inquinamento
atmosferico nelle aree urbane attribuibile al traffico autoveicolare
costituisce
un elemento di criticità anche per i centri di dimensioni medio - piccole dove,
sebbene
spesso non vi sia il riscontro di misure analitiche non è infrequente che
possano
verificarsi
episodi di superamento dei valori limite in corrispondenza di snodi critici
dello
schema
circolatorio locale. Per tale ragione, si ritiene necessaria l’attuazione di
una politica
ambientale
relativa ai trasporti, strettamente coerente con le risorse finanziarie e
territoriali
dell’area
in oggetto e con gli orientamenti programmatici nazionali. In questa sede si
passano in
rassegna i possibili interventi mirati all’attenuazione dell’impatto ambientale
del
traffico prescindendo dagli interventi strutturali ad ampio spettro che devono
invece
necessariamente
passare attraverso la definizione di politiche nazionali dei trasporti. Per
opposte ma
analoghe ragioni si tralasciano tutti quei provvedimenti la cui definizione e
attuazione
sono demandate alle Amministrazioni comunali in quanto concernenti aspetti
strettamente
locali
La scelta
delle strategie politico-ambientali da intraprendere ai fini preventivi deve
tener
conto, oltre che degli aspetti socio-economici e territoriali, anche degli
squilibri che
contraddistinguono
il territorio regionale, quali:
-
squilibri temporali, rilevabili nelle differenze di traffico
nelle ore di punta e di
morbida;
-
squilibri spaziali dovuti al concentrarsi delle attività
economiche in aree limitate
del
territorio;
-
squilibri modali dovuti al forte utilizzo dei mezzi privati
a scapito di quelli
pubblici;
-
squilibri di scambio, direttamente collegati con i precedenti
e riscontrabili sia
nell’inadeguata
offerta di trasporto pubblico, quanto nelle proporzioni della
domanda di
mobilità privata
La
politica di piano dovrà quindi essere volta al riequilibrio simultaneo e
globale in
tutte le
direzioni incidendo sull’economia territoriale, sulla distribuzione dei
servizi, sulla
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 94/PI
158
riorganizzazione
del sistema di trasporto, mediante l’adozione di alcune azioni efficaci a
breve e a
lungo termine. Tali interventi possono essere schematizzati come segue:
· Controllo
sulla tempestiva adozione ovvero, a seconda delle circostanze,
attuazione
o revisione del Piano Urbano del Traffico in tutti i centri per i quali
ne
sussiste l’obbligo.
· Definizione
di linee guida per l’aggiornamento dei Piani Urbani del Traffico
affinché
sia posta la massima enfasi sugli aspetti ambientali della circolazione; è
opportuno
in particolare che gli uffici preposti siano dotati di strumenti di
previsione
dei livelli di concentrazione degli inquinanti.
· Adozione
di politiche finalizzate alla promozione dello sviluppo dei carburanti
a basso
impatto ambientale, in particolare GPL e metano.
· Istituzione
di un tavolo regionale della mobilità finalizzato alla diffusione e
concertazione
delle politiche locali in materia di traffico.
· Emanazione
di linee di indirizzo per l’adozione da parte degli Enti Locali
dell'iniziativa
"Bollino blu - Campagna di controllo dei gas di scarico degli
autoveicoli"
con riferimento al proprio territorio.
· Realizzazione
di idonee aree di scambio intermodale.
· Intensificazione
del sistema di trasporto collettivo.
· Uso di
strumenti telematici per il controllo della circolazione volti anche
all’informazione
e all’indirizzamento dell’utenza in occasione del verificarsi di
situazioni
di blocco in corrispondenza dei punti nevralgici della rete stradale
regionale.
· Istituzione
del controllo delle emissioni (bollino blu) anche per i
ciclomotori
dotati di
sistemi catalitici.
· Sviluppo
di politiche per il potenziamento del trasporto ferroviario regionale,
tenendo
conto della forte domanda potenziale esistente.
· Predisposizione
del piano degli spostamenti intercomunali casa - lavoro.
· Introduzione
capillare della figura del mobility manager ai diversi
livelli di
pianificazione
(aziendale, comunale, di bacino).
· Incentivazione
per i lavoratori dipendenti all’uso del trasporto pubblico
regionale
mediante politiche tariffarie agevolate.
· Predisposizione
di campagne di sensibilizzazione dei cittadini.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 95/PI
158
3.3.1 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
Mediante
l’applicazione del modello Emi-Bacino (si veda quanto riportato nel
capitolo
del documento relativo alla Fase conoscitiva del Piano dedicato alla stima
delle
emissioni
del macrosettore 7 della classificazione CORINAIR) sono state simulate le
emissioni
regionali del traffico autoveicolare in corrispondenza di differenti scenari
emissivi
basati sull’ipotesi di ammodernamento progressivo del parco circolante delle
autovetture
private. Gli scenari per i quali sono state simulate le emissioni degli
inquinanti
principali
sono:
1.
ammodernamento del 25% del parco circolante degli autoveicoli leggeri;
2.
ammodernamento del 50% del parco circolante degli autoveicoli leggeri;
3.
ammodernamento del 75% del parco circolante degli autoveicoli leggeri;
4.
ammodernamento del 100% del parco circolante degli autoveicoli leggeri e del
50%
degli
autoveicoli commerciali.
Tutti gli
scenari di riduzione sono stati formulati supponendo che rimangano
invariate
le percorrenze per ciascuna tipologia di veicolo (mantenimento della domanda) e
che nel
passaggio da un veicolo di vecchia generazione ad un veicolo nuovo sia
mantenuta
la classe
di cilindrata e/o portata del veicolo di partenza. Di seguito si riporta la
rappresentazione
grafica dei risultati della simulazione degli scenari di riduzione delle
emissioni
proposti.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 96/PI
158
40%
60%
80%
100%
120%
Stato di fatto 25% 50% 75% 100%
Scenario
CO
COV
NOx
PST
SO2
Figura 53:
Confronto tra le emissioni totali regionali al variare dello scenario emissivo
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 97/PI
158
3.4
STRATEGIE DI CONTROLLO DELLE EMISSIONI
INDUSTRIALI
Le
sorgenti industriali forniscono un contributo alla totalità delle emissioni di
inquinanti
principali nella Regione Abruzzo che è graficamente rappresentato in Figura 54.
Per gli
stessi inquinanti la distribuzione delle emissioni industriali per macrosettore
di
attività è
mostrata invece in Figura 55.
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
CO COV NOx PST SOx
Inquinanti
Emissioni
(t)
INDUSTRIALI
TOTALI
Figura 54:
Confronto tra emissioni totali ed emissioni industriali
0% 20% 40% 60% 80% 100%
CO
COV
NOX
PST
SOX 01 Combustione per la prod. e
trasform. dell'energia
03 Combustione nell'industria
04 Processi produttivi
05 Estrazione e distribuzione
di combustibili fossili
06 Uso di solventi e di altri
prodotti
09 Trattamento e smaltimento
dei rifiuti
10 Agricoltura
Figura 55:
Ripartizione delle emissioni industriali per macrosettore
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 98/PI
158
Tra gli
interventi di riduzione delle emissioni applicabili al settore industriale si
segnalano:
· Conversione
a gas naturale degli impianti alimentati ad olio combustibile;
· Campagna
di sensibilizzazione ed incentivazione per la diffusione capillare
dell’Eco-Audit,
in primo luogo presso gli impianti classificati come sorgenti
puntuali e
localizzate;
· Introduzione
di sistemi di abbattimento ad alta efficienza e controlli sulla
manutenzione
degli stessi (sulla rilevanza di tale aspetto ci si soffermerà
ampiamente
nel paragrafo 3.4.2);
· Mantenimento
di un elevato livello di sorveglianza nei settori industriali a
maggior
impatto ambientale regionale:
_ Produzione
di cemento;
_ Produzione
di vetro piano;
_ Produzione
di ceramiche e laterizi;
_ Fonderie
di metalli non ferrosi;
_ Attività
di verniciatura.
Nell’ambito
delle strategie per il controllo ambientale delle emissioni industriali allo
stato
attuale la linea prevalente è quella della necessità di una approccio integrato
all’inquinamento
sui tre possibili fronti : aria, acque e suolo, in linea con la più recente
normativa
europea in materia. A tale approccio per il controllo delle emissioni da
sorgenti
industriali
sono dedicati i paragrafi successivi.
3.4.1 LA
DIRETTIVA 96/61/CE
Una
Direttiva cardine in tal senso è la Direttiva del Consiglio 96/61/CE del 24
settembre
1996 sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (Integrated
Pollution Prevention and Control, IPPC). Scopo
principale della direttiva è quello di
stabilire
un approccio integrato per la prevenzione delle emissioni in aria , acqua e
suolo ad
opera
delle attività industriali riportate nell’Allegato I e relativamente agli
inquinanti
riportati
nell’Allegato II alla Direttiva stessa.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 99/PI
158
Il par. 3
dell’art. 15 decreta la pubblicazione triennale da parte della Commissione
del
cosiddetto EPER (European Polluting Emission Register), l’inventario delle
emissioni e
delle
sorgenti responsabili, sulla base delle indicazioni degli Stati Membri e
secondo le
procedure
riportate all’art. 19.
Nel
novembre 1997 sono stati pubblicati i risultati dello studio di fattibilità per
un
catasto
delle emissioni (EPER, European Polluting Emission Register) commissionato
dall’Unione
Europea all’Agenzia per la protezione ambientale svedese.
I suoi
presupposti sono i seguenti:
· Comprende
solo determinate emissioni e le sorgenti corrispondenti
· Non
sostituisce, bensì integra gli inventari nazionali
Gli
obiettivi dell’EPER sono:
· Monitorare
le emissioni in aria, l’inquinamento delle acque e la gestione dei
rifiuti da
tutte le sorgenti su scala nazionale e subnazionale
· Verificare
i progressi della politica ambientale
· Fornire
dati di emissione ufficiali agli organismi nazionali e internazionali
· Fornire i
dati di emissione al pubblico e applicare eventuali modelli
Inoltre
l’art. 9 della Direttiva IPPC sancisce che i valori limite di emissione
autorizzativi,
i parametri o le misure tecniche equivalenti devono basarsi sulle “migliori
tecnologie
disponibili” (BAT, Best Available Technologies) dove i singoli termini devono
essere così
interpretati:
· “tecnologie”: sono sia
le tecnologie impiegate che le modalità di
progettazione,
costruzione manutenzione esercizio e chiusura dell’impianto
· “disponibili”:
qualifica le tecnologie sviluppate su una scala tale da
consentirne
l’applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente
valide
nell’ambito del pertinente comparto industriale
· “migliori”:
qualifica le tecnologie più efficaci per ottenere un elevato livello
di
protezione dell’ambiente nel suo complesso
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 100/PI
158
3.4.2
TECNOLOGIE DI CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Si
riportano di seguito le tecnologie indicate come BAT nei documenti di
riferimento
EIPPCB (European Integrated Pollution Prevention and
Control Bureau), relativamente ad
alcune
delle attività industriali a maggior impatto emissivo della Regione Abruzzo.
3.4.2.1 BAT
PER I GRANDI IMPIANTI DI COMBUSTIONE
Tecnica
Costi di investimento Costi di esercizio
SCR 14 milioni
di euro inclusi costruzione, catalizzatore,
stoccaggio
ammoniaca, equipaggiamento operativo e
di
controllo
1.3 milioni
di euro/anno, incluse
manutenzione
e richiesta energetica
ESP 1.44
milioni di euro 0.64 milioni di euro/anno, incluso
smaltimento
ceneri volatili
Impianto FGD
47.2 milioni di euro, inclusi i principali impianti
ausiliari
7.6 milioni
di euro/anno, inclusi
manutenzione,
calce e gesso.
Tabella 18:
Costi di alcune tecnologie di abbattimento per grandi impianti di combustione
ad olio o a
gas
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 101/PI
158
3.4.2.1.1
Abbattimento delle emissioni di SOx
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2 Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio 50-80 °C
Sorbente
Calce, pietra
calcarea
Consumi
energetici
come % di
capacità
elettrica
1-3%
Caduta di
pressione 20-30 (102 Pa)
Affidabilità
95-99%
Tempo di
residenza 10 s
Rapporto
molare Ca/S 1.1-1.6
Residui
Gesso
Purezza del
gesso 90-99%
Tempo di
vita del
rivestimento
di gomma
>10 anni
Abbattimento
di SO3. .<50%
Scrubber a a
umido
a
calce/pietra
calcarea
90-95%
Abbattimento
particolato >50% secondo
dimensioni
· L’80% della
capacità FGD installata sono
scrubber a
umido di cui il 72% usano pietra
calcarea e
il 16% calce
· La
selezione della pietra calcarea (alto
contenuto
di carbonato di calcio, basso
contenuto
di Al, F e Cl) assicura un buon
abbattimento
di SO2.
· Talvolta si
usano tamponi organici per
mantenere
il ph della soluzione di lavaggio
· La perdita
di energia per la postcombustione
del gas di
combustione è grande, in confronto a
quella
degli scrubber a secco e dei sistemi di
abbattimento
combinato Nox/ SO2. che in genere
non
richiedono postcombustione
· Molti
impianti usano sistemi FGD a umido
con scarico
alla torre di raffreddamento. Ciò
può
eliminare la costosa postcombustione,
risparmiandone
l’energia e garantendo
concentrazioni
nei fumi sensibilmente inferiori a
livello del
suolo
· Uno
svantaggio di tale tecnica è la
produzione
di acque reflue
· Grandi
consumi di acqua
· Perdite
nell’efficienza complessiva
dell’impianto
a causa dell’elevato consumo
energetico
(in media una pompa in sospensione
consuma ca.
1 MW)
Tabella 19:
Prestazioni delle tecniche di desolforazione dei fumi (Flue Gas Desulphurisation,
FGD) _1
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 102/PI
158
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2 Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio -
Sorbente
Acqua di mare/aria
Consumi
energetici
come % di
capacità
elettrica
0.8-1.6%
Caduta di
pressione 10-11(102 Pa)
Acque di
rifiuto Nessuna (tranne ioni
solfato
disciolti
nell’acqua
di mare)
Affidabilità
98-99%
Scrubber ad
acqua
di mare
85-98%
Tempo di
residenza n.d.
· Deve essere
disponibile acqua di mare
· Bisogna
prestare attenzione alle condizioni
del mare in
prossimità dello scrubber, per
evitare
effetti ecologici e ambientali negativi
(derivanti
dalla riduzione del ph in vicinanza
dell’impianto
o dall’immissione di metalli
persistenti
(elementi traccia) e ceneri volatili)
particolarmente
probabili in vicinanza di un
estuario
· I costi di
esercizio sono inferiori a quelli di
uno sistema
FGD a umido
· I fumi
devono edere depolverizzati
· Applicabile
solo per combustibile a basso
tenore di
zolfo
Tabella 20:
Prestazioni delle tecniche di desolforazione dei fumi (Flue Gas
Desulphurisation, FGD) _2
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 103/PI
158
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2 Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio 120-160 °C
(ingresso
fumi)
65-80 °C
(uscita
fumi)
Sorbente
Calce, ossido di
calcio
Consumi
energetici
come % di
capacità
elettrica
0.5-3%
Caduta di
pressione
senza
depolverizzatore
(102 Pa)
Affidabilità
97-99%
Tempo di
residenza 10 s
Rapporto
molare Ca/S 1.1-2
Residui
Misto di ceneri
volatili,
additivi non
reagiti e
CaSO3
Consumo di
acqua 20-40 l/1000 m3
Scrubber a
secco a
spruzzo
80-92%
Acque di
rifiuto Nessuna
· Rimuove
l’SO3 più efficacemente dello
scrubber a
umido, limitando dunque il problema
dell’H2SO4
nell’ambiente circostante
· L’uso dei
mescolatori a torre può aumentare
la
reattività della calce spenta
· Mentre lo
scrubber a umido richiede da solo
un consumo
energetico di 1-1.5%, lo scrubber a
secco unito
ai dispositivi di controllo di Nox e
PST
richiede meno dell’1%
· La calce
usata per lo scrubber a secco a
spruzzo è
4-5 volte più costosa della pietra
calcarea
usata per il wet scrubber
· E’
dimostrato che circa il 90% del mercurio
in fase
gassosa presente a monte del dispositivo
viene
abbattuto
· Di norma usato
su impianti a carbone
pesante, ha
mostrato di essere applicabile anche
nel caso di
olio, lignite o, in studi pilota, torba
· Per un
tenore di zolfo >3% l’efficienza di
abbattimento
decresce leggermente
· L’efficienza
dipende molto dal
depolverizzatore
usato (ESP o filtro a tessuto),
perché la
desolforazione ha luogo in una certa
misura ad
esempio sulla torta del filtro a tessuto
Tabella 21:
Prestazioni delle tecniche di desolforazione dei fumi (Flue Gas
Desulphurisation, FGD) _3
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 104/PI
158
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2 (%) Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio 980-12300 °C
(focolare
superiore)
540 °C
(economizzatore)
Consumi
energetici come % di capacità elettrica 0.01-0.5%
Caduta di
efficienza del bruciatore 2%
Residuo
Mistura di sali di calcio
Sorbente
Pietra calcarea, calce
idrata,
dolomite
Iniezione di
sorbente nel
focolare
40-50
70-90
riciclando i prodotti di
reazione
Affidabilità
99.9%
· L’efficienza
di abbattimento dell’SO2 è
funzione
del rapporto molare Ca/S, del mezzo
sorbente,
grado di umidificazione, additivi
disponibili,
punto di iniezione e carico del bruciatore
· Spruzzare
acqua nel condotto prima del
precipitatore
aumenta l’abbattimento dell’SO2 del
10%
· Problemi di
incrostazioni e stabilità di fiamma
nel
bruciatore
· Può
aumentare il tenore di carbone
incombusto
nella cenere
Temperatura
di esercizio -
Consumi
energetici come % di capacità elettrica 0.5%
Residuo
Mistura di sali di calcio
Sorbente
Pietra calcarea, calce
idrata,
dolomite
Iniezione di
sorbentee
nel
condotto
50-90
(>90 raggiunta in un
impianto
negli USA)
Affidabilità
99.9%
· Bassi costi
di investimento ed installazione
estremamente
semplice
· Facile da
aggiornare
· Niente
acque di rifiuto
· Difficile
gestione delle ceneri , perché si
arricchiscono
della calce non reagita che ne causa
l’appesantimento
· Aumenta la
tendenza ai depositi sulle pareti
del
condotto
Iniezione di
sorbente
ibrido
50-90% (90%
tramite
reattivazionedel
CaO non
reagito per
umidificazione)
- · Usato in
alcuni impianti negli USA
scrubber a
secco CFB
(circulating
fluid bed)
90-95%
Tempo di
residenza
3 s
_ Il vaso del
CFB è progettato per un intervallo
di velocità
interna del gas di 1.8-6 m/sper carichi del
bruciatore
dal 30% al 100%
_ E’ stato
applicato solo poche volte
Tabella 22:
Prestazioni delle tecniche di desolforazione dei fumi (Flue Gas Desulphurisation,
FGD) _4 Tecniche di iniezione di sorbente
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 105/PI
158
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2 (%) Parametro Valore
Note
Temperatura
fumi nell’assorbitore 55-90 °C
Tenore di S
max nel combustibile 3.5%
Portata max
600000 m3/h
Contenuto
di solido nel liquido iniettato 20-50%
Consumo
energetico come % della capacità elettrica 3-5.8%
Consumo
d’acqua 70-200 m3/h
Processo di
Wellman-Lord
95-98%
Affidabilità
>95%
_ Processo
non più in uso in
Europa
_ Richiede
costi di
investimento
elevati, personale
qualificato
ed elevati consumi
Consumi
energetici come % di capacità elettrica n.d.
Sottoprodotti
Zolfo, acido
solforico o
ossido
di zolfo
concentrato
Processo
all’ossido
di magnesio
n.d.
Affidabilità
n.d.
Tabella 23:
Prestazioni delle tecniche di desolforazione dei fumi (Flue Gas Desulphurisation,
FGD) _5 Tecniche di rigenerazione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 106/PI
158
3.4.2.1.2
Abbattimento delle emissioni di NOx
Tecnologie
primarie Efficienza di
Abbattimento
di NOx
Applicabilità
generale Limiti di applicabilità Note
Low excess air 10-44%
Tutti i
combustibili Combustione incompleta · La riduzione di Nox dipende
fortemente
dai livelli di emissione
dell’impianto
non controllato
· Potrebbe
essere necessario sigillare il
focolare, i
mescolatori e il preriscaldatore
d’aria
Burner out of
service (BOOS)
Combustione incompleta
Biased burner firing
(BBF)
Tutti i
combustibili
Air staging
nel
focolare
Overfire Air (OFA)
10-65%
Livelli di
abbattimento massimi per
bruciatori
tangenziali: 40% per
carbone,
45% per olio e 65% per
gas Tutti i
combustibili
_ Potrebbe
essere problematico
mantenere
costante l’input del
combustibile,
perché la stessa energia
termica
deve essere fornita al focolare con
un minor
numero di bruciatori operativi
Ricircolo
dei fumi 20-50%
<20% per
bruciatori a carbone e
30-50% per
impianti a gas
combinati
con OFA
Tutti i
combustibili Instabilità della fiamma _ Aggiornare un
impianto esistente
può essere
difficoltoso a causa della
perdita di
efficienza
Preriscaldo
d’aria ridotto 20-30%
Tutti i
combustibili _ La riduzione delle emissioni dipende
dalla
temperatura iniziale di preriscaldo
dell’aria e
dalla temperatura raggiunta
dopo che lo
strumento è stato implementato
OSSERVAZIONI:
La combinazione di diversi strumenti primari di controllo delle
emissioni di Nox in generale non permette al tasso di abbattimento di essere
sommato o moltiplicato,
in quanto
il tasso di riduzione combinata dipende da una serie di fattori specifici del
singolo sito. Non tutti gli strumenti primari sono applicabili a ogni tipo di
caldaia.
Tabella 24:
Prestazioni delle tecnologie primarie di abbattimento delle emissioni di Nox _1
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 107/PI
158
Tecnologie
primarie Efficienza di
Abbattimento
di NOx
Applicabilità
generale
Limiti di
applicabilità
Note
Fuel staging (Reburning) 50-60%
(si può
ridurre il 70-80%
dell’Nox
formato nella zona di
combustione
primaria)
Tutti i
combustibili
- · Vantaggi:
compatibilità con altri strumenti primari di controllo
di Nox,
installazione semplice, uso di un combustibile standard come
agente
riducente, quantità molto ridotte di energia aggiuntiva
· La
combustione a valle della zona primariaproduce anch’essa
ossidi di
azoto
· Sostituire parte
del carbone con con gas come combustibile di
reburning
riduce SO2 CO2 e particolato in quantità direttamente
proporzionale
alla quantità sostituita
Air staged
LNB
25-35% Tutti i
combustibili
Combustione
incompleta,
instabilità
di fiamma
LNB con
ricircolo
dei
fumi
Fino al 20%
Tutti i
combustibili
Instabilità
di fiamma
Low Nox
Burner
(LNB)
Fuel staged
LNB
50-60%
Tutti i
combustibili
Combustione
incompleta,
instabilità
di fiamma
_ Si può
usare combinati con OFA , Reburning o Ricircolo dei
fumi
_ Combinato
con OFA permette di raggiungere un abbattimento
del35-70%
_ Uno
svsntaggio è che richiedeuno spazio per la separazione
della
fiamma 30-50% più ampio rispetto alle fiamme convenzionali
OSSERVAZIONI:
La combinazione di diversi strumenti primari di controllo delle
emissioni di Nox in generale non permette al tasso di abbattimento di essere
sommato o
moltiplicato,
in quanto il tasso di riduzione combinata dipende da una serie di fattori
specifici del singolo sito. Non tutti gli strumenti primari sono applicabili a
ogni tipo di caldaia.
Tabella 25:
Prestazioni delle tecnologie primarie di abbattimento delle emissioni di Nox _2
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di Tutela
e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 108/PI 158
Altri
parametri di prestazione Tecnologie
secondarie
Efficienza
di
Abbattimento
di NOx
Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio 350-450 °C (alta
polverosità)
180-200 °C °C (gas di
coda)
Additivi
Ammoniaca, urea
Rapporto
NH3/NOx 0.8-1
NH3 <20
mg/Nm3
Affidabilità
>98%
Rapporto di
conversione
catalitica
SO2/SO3
1-1.5% °C (gas di
coda)
Consumo
energetico
come %
della capacità
elettrica
0.5% (alta
polverosità)
2% (gas di
coda)
Riduzione
selettiva
catalitica
(SCR)
80-95%
Caduta di
pressione al
catalizzatore
4-10 (102Pa)
· Lo
scorrimento dell’ammoniaca aumenta all’aumentare del
rapporto
Nh3/Nox, che può causare il problema di un più elevato
contenuto
di ammoniaca nelle ceneri volatili, problema che può essere
risolto
impiegando un maggiore volume di catalizzatore o migliorando
il
mescolamento di NH3 ed Nox nei fumi
· La reazione
incompleta di NH3 con NOx può generare la
formazione
di solfati di ammonio, che si depositano sulla
strumentazione
a valle (catalizzatore e preriscaldatore
d’aria),l’aumento
di HNO3 nelle acque reflue di desolforazione dei
fumi e
nelle ceneri volatili
· La durata
del catalizzatore è 4-5 anni per combustione a carbone,
7-10 anni
per quella ad olio, più di 10 anni per quella a gas
Temperatura
di esercizio 850-1050 °C
Additivi
Ammoniaca, urea
Rapporto
NH3/NOx 1.5-2.5
Affidabilità
>97%
Consumo
energetico
come %
della capacità
elettrica
0.1-0.3%
Riduzione
selettiva
non
catalitica
(SNCR)
30-50 (80)%
Tempo di
residenza nel
l’intervallo
di
temperatura
0.2-0.5 s
· Sebbene
alcuni impianti riportino livelli di riduzione Nox >80%,
si ritiene
comunemente che l’SNCR determini una riduzione del 30-
50%, come
valore medio rappresentativo di diverse condizioni di
esercizio.Ulteriori
riduzioni possono ottenersi su caldaie specifiche in
condizioni
favorevoli
Tabella 26:
Prestazioni delle tecnologie secondarie di abbattimento delle emissioni di Nox
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 109/PI
158
Altri
parametri di prestazione Tecnologia Efficienza di
Abbattimento
di SO2/NOx
Parametro Valore
Note
Temperatura
di esercizio 90-150 °C
Reagenti
Carbone attivato/ammoniaca
Affidabilità
98%
Altre
sostanze abbattute HCl, HF, diossina
Consumo
energetico come
% della
capacità elettrica
1.2-3.3%
Processo al
carbone
attivato
98% /
60-80%
Sottoprodotti
Zolfo elementare, acido
solforico
· Rimuove
molto efficacemente anche SO3, e sostanze tossiche
quali
mercurio e diossina
· Produce
solo una minima quantità di acque reflue generate dal
prescrubber
· Molto
diffuso in Germania e Giappone
· E’ efficace
con diversi combustibili
Reagenti
Grani di triossido di alluminio
impregnati
di carbonato di sodio
Affidabilità
-
Processo
NOXSO 97% / 70%
Consumo
energetico come
% della
capacità elettrica
4%
· E’ in fase
dimostrativa
Reagenti
Ammoniaca
Affidabilità
-
Processo
WSASNOX
95% / 95%
Consumo
energetico come
% della
capacità elettrica
0.2%
_ Emissioni
di articolato molto basse (sotto i 5 mg/m3)
Reagenti
Ammoniaca
Affidabilità
96-98%
DESONOX 95% / 95%
Consumo
energetico come
% della
capacità elettrica
2%
_ Genera acque
di rifiuto dovute all’ESP a umido usato per la
rimozione
degli aerosol dell’acido solforico
_ Teoricamente
è possibile anche la formazione di zolfo elementare
e SO2
liquido, ma ad oggi è osservata solo quella di acido solforico.
Tabella 27:
Prestazioni delle tecnologie combinate di abbattimento delle emissioni di SO2 e
Nox
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 110/PI
158
3.4.2.1.3
Abbattimento delle emissioni di PST
Efficienza
di Abbattimento (%) Altri parametri di prestazione Tecnologia
<1mm 2mm 5mm >10mm Parametro
Valore
Note
Temperatura
di esercizio 120-220 °C
(ESP a
freddo)
300-450 °C
(ESP a
caldo)
Consumi
energetici come % di capacità elettrica 0.3-1.8%
Caduta di
pressione 1.5-3 (102 Pa)
Residuo
Ceneri volatili
Portata
>200000 m3/h
Applicabilità
Tutti i combustibili
Precipitatore
Elettrostatico
(ESP)
>96.5
>98.3 >99.95 >99.5
Quota di
mercato 90%
· Efficienza
molto elevata
· Per grandi
volumi di gas con bassa caduta di
pressione
· Basti costi
di esercizio, tranne ad altissima
efficienza
· Non
flessibile a cambiamenti nelle
condizioni
d’esercizio
· Può non
funzionare su particolato ad elevata
resistività
elettrica
Temperatura
di esercizio 200 °C (poliestere)
280 °C (fibra di
vetro)
Consumi
energetici 0.4-0.7 (kWh/1000 m3
Caduta di
pressione 5-20 (102 Pa)
Residuo
Ceneri volatili
Portata
<1100000 m3/h
Applicabilità
Tutti i combustibili
Filtro a
tessuto >99.6 >99.6 >99.9 >99.95
Quota di
mercato 10%
· Velocità di
filtrazione 0.01-0.04 m/s
· La durata
del sacco diminuisce all’aumentare
del tenore
di zolfo nel carbone e della velocità di
filtrazione
· I sacchi
singoli si guastano nella misura
dell1% di
quelli installati
· La caduta
di pressione aumenta al diminuire
della
dimensione del articolato per una data
capacità di
smaltimento fumi
Temperatura
di esercizio -
Consumi
energetici come % di capacità elettrica Fino a 3% (5-15
kWh/1000
m3)
Rapporto
liquido/gas 0.8-2.0 l/m3
Caduta di
pressione 30-200 (102 Pa)
Scrubber a
umido
(Venturi ad
alta
energia)
98.5 99.5
99.9 >99.9
Residuo
Morchie di ceneri volatili
· Contribuisce
alla rimozione e assorbimento
dei metalli
pesanti gassosi
· Produce
acque reflue che necessitano di
trattamento
e smaltimento
Tabella 28:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle PST
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 111/PI
158
3.4.2.2 BAT
NELLA FUSIONE DEL RAME
3.4.2.2.1
Abbattimento delle emissioni
Fase di
processo Inquinante Tecnologie di abbattimento
Movimentazione
materie
prime
Polveri e
metalli Corretto stoccaggio, movimentazione e trasporto. Collettoree di
polvere e
filtro a tessuto.
Pretrattamento
termico
materie
prime
Polveri e
metalli
Sostanze
organiche 1 e CO
Corretto
pretrattamento, Collettore di gas e filtro a tessuto.
Postcombustore
e corretto raffreddamento del gas.
Prima
fusione Polveri e metalli
SO2
Hg
Collettore
di gas.
Lavaggio e
raffreddamento del gas, impianto H2SO4 / recupero di
SO2
Se elevato
all’alimentazione: rimozione dopo lavaggio di SO2.
Seconda
fusione Polveri e metalli
Sostanze
organiche 1 e CO
SO2 2
Collettore
di gas, raffreddamento e filtro a tessuto.
Postcombustore
e raffreddamento del gas.
Scrubber.
Prima
affinazione
Polveri e
metalli
SO2
Collettore
di gas.
Lavaggio di
gas e impianto H2SO4
Seconda
affinazione
Polveri e
vapori metallici
Sostanze
organiche 1 e CO 3
SO2 2
Collettore
di gas, raffreddamento e filtro a tessuto.
Postcombustore
e corretto raffreddamento del gas.
Scrubber.
Affinazione
termica
Polveri e
vapori metallici
Sostanze
organiche 1 e CO 4
SO2 2
Collettore
di gas, raffreddamento e filtro a tessuto o scrubber.
Postcombustore
e corretto raffreddamento del gas.
Scrubber.
Colata Polveri e
vapori metallici
Sostanze
organiche 1 e CO
Collettore
di gas, raffreddamento e filtro a tessuto.
Postcombustore
e corretto raffreddamento del gas.
Colata
anodica e
granulazione
scorie
Vapor
d’acqua Scrubber a umido o antiappannante.
Processi
pirometallurgici
di
trattamento
scorie
Polveri e
vapori metallici
CO
SO2
Collettore
di gas, raffreddamento e filtro a tessuto.
Postcombustore.
Trattamento
per la rimozione.
NOTE: 1)
Includono COV espressi come carbonio totale (escluso CO) e diossine: il
contenuto di pende dalle materie
prime
2) Può
essere presente SO2 se si usano materie prime o combustibili contenenti zolfo.
Può prodursi CO per
combustione
inefficiente, per la presenza di materie organiche o deliberatamente per
minimizzare il
contenuto
di O2
3) Per
processo discontinuo, CO solo all’accensione
4 CO solo
in assenza di postcombustore)
Tabella 29:
Tecnologie di abbattimento degli inquinanti nei fumi
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 112/PI
158
Inquinante
Range associati all’uso di
BAT
Tecnologia
Note
Effluente
ricco in SO2
(>5%)
Fattore di
conversione
>99,7%
Impianto di
H2SO4 a doppio
contatto.
Antiappannante per
la
rimozione finale di SO3
Per gli
altri inquinanti si
ottengono
livelli bassissimi
tramite
trattamento intensivo
(scrubber a
umido,
elettrofiltro
a umido e
rimozione
di Hg a monte
dell’impianto
di contatto
Tabella 30:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni nella prima
fusione e prima
affinazione
Inquinante
Range associati
all’uso di
BAT
Tecnologia
Note
Polveri 1-5 mg/Nm3 Filtro a
tessuto Le caratteristiche delle polveri variano
con le
materie prime. Filtri a tessuto ad
alte
prestazioni possono ottenere bassi
livelli di
metalli pesanti
SO2 50-200
mg/Nm3 Scrubber alcalino a semi-secco e filtro
a tessuto.
Scrubber alcalino a umido o
doppio
alcalino a calce, idrossido di
magnesio,
idrossido di sodio.
Combinazioni
di sodio o combinazioni
di solfati
di alluminio combinati con
calce per
rigenerare il reagente e
formare
gesso
I rifiuti
liquidi e solidi e l’abilità nel
riutilizzare
i prodotti dello scrubber
influiscono
sulla tecnica usata
Nox <100 mg/Nm3
100-300 mg/Nm3
Low Nox burner
Oxy-fuel
burner
Valori più ti
sono associati
all’arricchimento
di ossigeno per
ridurre
l’uso energetico. In questo caso
si riduce
il volume di gas
Carbonio
organico
totale come
C
<5-15 mg/Nm3
<5-50 mg/Nm3
Postcombustore
Combustione
ottimizzata
Pretrattamento
delle materie
secondarie
per rimuovere il
rivestimento
organico, se necessario
Diossine <0.1-0.5
ng/ Nm3 Filtro a tessuto, postcombustore
seguito da
tempra
Altre
tecniche: adsorbimento su
carboni
attivati. Trattamento del gas
depolverato
per raggiungere livelli
inferiori
NOTE: Solo per
emissioni convogliate. Le emissioni sono date come medie
giornaliere basate sul monitoraggio continuo
(ove non
praticabile i valori saranno la media sul periodo di campionamento)
Tabella 31:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni nella seconda
fusione e seconda
affinazione,
prima e seconda affinazione termica
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 113/PI
158
3.4.2.3 BAT
NELLA FUSIONE DELL’ALLUMINIO
3.4.2.3.1
Abbattimento delle emissioni
Fase di
processo Inquinanti Tecnologie di abbattimento
Movimentazione
materie
prime
Polveri
Prevenzione e corretto stoccaggio
Collettore
di polveri e filtro a tessuto
Pretrattamento
materie
prime
Polveri
Sostanze
organiche 1
Corretto
pretrattamento, collettore di gas e filtro a tessuto
Postcombustore
e corretto raffreddamento del gas
Prima
fusione
(elettrolitica)
Polveri,
fluoruri ,
idrocarburi
e IPA 2
SO2
Collettore
di gas, scrubber di allumina seguito da filtro a tessuto
Scrubber a
umido
Seconda
fusione Polveri e metalli
Gas
acidi/alogenuri
Sostanze
organiche
Collettore
di gas ed efficiente rimozione polveri
Scrubber
Selezione
del materiale, pretrattamento, postcombustore e
raffreddamento
gas, iniezione di carbonio, efficiente rimozione
polveri
Permanenza e
affinazione
Polveri,
alogenuri e
metalli
Sostanze
organiche 1
Collettore
di gas
Postcombustore
e raffreddamento gas
Processi di
trattamento
delle scorie
Polveri,
ammoniaca,
fosfina e
metalli
Collettore/trattamento
gas
NOTE: 1)
Includono COV espressi come carbonio totale (escluso CO) e diossine
2) Se un
impianto anodico è integrato
Tabella 32:
Tecnologie di abbattimento degli inquinanti nei fumi
Inquinante
Range associati all’uso di
BAT
Tecnologia
Note
Polveri 1-5 mg/Nm3 Filtro a
tessuto Dipende dalle caratteristiche
delle
polveri
SO2 Non
applicabile Controllo del contenuto di
zolfo degli
anodi
Mira a
minimizzare l’SO2
Idrocarburi
policiclici
fluorati
<0.1
effetti anodici per cella
per giorno
Controllo
del processo
basato su
dati delle celle
attive
<0.1
kg/t Al
HF
Fluoruro
totale
<0.2
mg/Nm3
<0.5
mg/Nm3
Scrubber
all’allumina e
filtro a
tessuto
NOTE: Solo per
emissioni convogliate. Le emissioni sono date come medie giornaliere basate sul
monitoraggio continuo
(ove non
praticabile i valori saranno la media sul periodo di campionamento)
Tabella 33:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni nella prima
fusione (elettrolisi)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 114/PI
158
Inquinante
Range associati all’uso di
BAT
Tecnologia
Note
Polveri 1-5 mg/Nm3 Filtro a
tessuto
Cloruri,
fluoruri e gas
acidi
SO2<50-200
mg/Nm3
Cloruro<5
mg/Nm3
Fluoruro<1
mg/Nm3
Scrubber
alcalino a umido o
a semisecco
Nox <100
mg/Nm3
<100-300 mg/Nm3
Low-Nox burner
Oxy-fuel
Valori più
elevati sono
associati
all’arricchimento
d’ossigeno
NOTE: Solo per
emissioni convogliate. Le emissioni sono date come medie giornaliere basate sul
monitoraggio continuo
(ove non
praticabile i valori saranno la media sul periodo di campionamento)
Tabella 34:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni nelle fasi di
permanenza e
degassamento
nella prima e seconda fusione
Inquinante
Range associati all’uso
di BAT
Tecnologia
Note
Polveri 1-5 mg/Nm3 Filtro a
tessuto Le caratteristiche delle polveri variano con
le materie
prime. Filtri a tessuto ad alte
prestazioni
possono ottenere bassi livelli di
metalli
pesanti
Cloruri.
Fluoruri e gas
acidi
SO2<50-200
mg/Nm3
Cloruro<5
mg/Nm3
Fluoruro<1
mg/Nm3
Scrubber
alcalino
a umido o a
semisecco
Nox <100
mg/Nm3
<100-300 mg/Nm3
Low-Nox burner
Oxy-fuel
Valori più
elevati sono associati
all’arricchimento
d’ossigeno
Carbonio
organico
totale come
C
<5-15 mg/Nm3
<5-50
mg/Nm3
Postcombustore
Combustione
ottimizzata
Pretrattamento
delle materie secondarie per
rimuovere
il rivestimento organico
Diossine <0.1-0.5
ng TEQ/ Nm3 Filtro a tessuto,
postcombustore
seguito da
tempra
Altre
tecniche: adsorbimento su carboni
attivati,
catalizzatore
NOTE: Solo per
emissioni convogliate. Le emissioni sono date come medie giornaliere basate sul
monitoraggio continuo
(ove non
praticabile i valori saranno la media sul periodo di campionamento
Tabella 35:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni nel trattamento
materiali (inclusa
essiccazione
degli sfridi), fusione e affinazione nella seconda fusione
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 115/PI
158
3.4.2.4 BAT
PER I FORNI PER CEMENTO
3.4.2.4.1
Abbattimento delle emissioni di SO2
Emissioni
riportate Costi riportati 3 Tecnologia
Applicabilit
à
Efficienza
di
abbattiment
o mg/m3 1 kg/t 2 di
investimento
di
esercizio
Addizione
di mezzo
assorbente
Tutti
60-80% 400 0.8 0.2-0.3 0.1-0.4
Scrubber a
secco A secco
fino al 90% <400 <0.8 11 1.4-1.6
Scrubber a
umido Tutti
>90% <200 <0.4 6-10 0.5-1
Carbone
attivato A secco
fino a 95% <50 <0.1 15 4 No info
NOTE: 1)
normalmente riferito a medie giornaliere, dry gas, 273 K, 101.3 kPa e 10% di O2
2) kg/t di
clinker, nell'ipotesi di 2000m3/t di clinker
3) costi di
investimento in milioni di euro e costi di esercizio in euro/t di clinker,
normalmente
riferiti a un kiln di capacità 3000 t/giorno ed emissione iniziale di Nox
fino a 2000
mg/m3
4) questo
costo include anche un processo SNCR e si riferisce ad un forno di
capacità di
2000 t di clinker al giorno e ad un'emissione iniziale di Sox di 50-600
mg/m3
Tabella 36:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di SO2
3.4.2.4.2 Abbattimento
delle emissioni di NOx
Emissioni
riportate
Costi
riportati 3 Tecnologia Applicabilità Efficienza di
abbattiment
o
mg/m3
1 kg/t 2 di
investimento
di esercizio
Raffreddament
o di fiamma Tutti 0-50%
0.0-0.2 0.0-0.5
Low-NOX
burner Tutti 0-30%
400- 0.8-
0.15-0.8 0
Precalcinatore
0.1-2 0 Combustione a
stadi Preriscaldatore
10-50% <500-
1000
<1.0-
2.0 1-4 0
Mid-kiln firing Long 20-40% No info - 0.8-1.7 No info
Clinker
mineralizzato
Tutti 10-15% No info - No info No info
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 116/PI
158
SNCR (Selective
Non Catalytic
Reduction)
Preriscaldatore
e
precalcinatore
10-85% 200-
800
0.4-
1.6
0.5-1.5 0.3-0.5
SCR (Selective
Catalytic
Reduction)-dati
degli
impianti
pilota
Probabilmente
tutti
85-95% 100-
200
0.2-
0.4
ca. 2.5 4
3.5-4.5 5
0.2-0.4 4
No info 5
NOTE: 1)
normalmente riferito a medie giornaliere, gas secco, 273 K, 101.3 kPa e 10% di
O2
2) kg/t di
clinker, nell'ipotesi di 2000m3/t di clinker
3) costi di
investimento in milioni di euro e costi di esercizio in euro/t di clinker
4)costi
stimati da Okopol per un'installazione a larga scala (capacità dei forni da
1000 a 5000
t di clinker al giorno ed emissione iniziale di NOx da 1300 a 2000
mg/m3),
costi di esercizio ca. il 25% inferiori a quelli del SNCR
5)costi
stimati da Cembureau per un'installazione a larga scala
Tabella 37:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di NOX
3.4.2.4.3
Abbattimento delle emissioni di PST
Emissioni
riportate Costi riportati 3 Tecnologia
Applicabilit
à
mg/m3 1 kg/t 2 di
investimento
di esercizio
Precipitatori
elettrostatici
Tutti i
forni
raffreddatori
di clinker
mulini per
cemento
5-50
5-50
5-50
0.01-0.1
0.01-0.1
0.01-0.1
2.1-4.6
0.8-1.2
0.8-1.2
0.1-0.2
0.09-0.18
0.09-0.18
Filtri a
maniche
Tutti i
forni
raffreddatori
di clinker
mulini per
cemento
5-50
5-50
5-50
0.01-0.1
0.01-0.1
0.01-0.1
2.1-4.3
1.0-1.4
0.3-0.5
0.15-0.35
0.1-0.15
0.03-0.04
NOTE: 1)
normalmente riferito a medie giornaliere, gas secco, 273 K, 101.3
kPa e 10%
di O2
2) kg/t di
clinker, nell'ipotesi di 2000m3/t di clinker
3) costi di
investimento in milioni di euro e costi di esercizio in euro/t
di clinker,
per ridurre l'emissione a 10-50 mg/m3, normalmente
riferiti a
un forno di capacità 3000t di clinker al giorno e ad
un'emissione
iniziale fino a 500 g/m3 di polveri
Tabella 38:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di PST
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 117/PI
158
3.4.2.5 BAT
PER I FORNI DI PRODUZIONE DI VETRO PIANO
3.4.2.5.1
Abbattimento delle emissioni di SOx
Costi
riportati 2 Tecnologia Applicabilit
à
Temperatura
Efficienza
di
investimento
di esercizio
130-140 oC 30-70%
Scrubber a
secco con Ca(OH)2 Tutti
170-180 oC 22-55%
2750 186
Scrubber a
secco con Na2CO3 Tutti <50%
1
superiori
superiori
Scrubber a
semi-secco con
Ca(OH)2 Tutti
80-92% - -
Scrubber a
semi-secco con
Na2CO3
Tutti
90-95% - -
NOTE: 1) su SO3
90%
2) costi di
investimento in migliaia di euro e costi di esercizio in migliaia di euro/anno,
normalmente
riferiti a
un forno di capacità 600 /giorno e ad una portata di 70000Nm3/h nel caso di
combinazione
con
Precipitatore elettrostatico (costi di investimento e di esercizio
rispettivamente 3000 e 500 nel caso
di
combinazione con filtro a maniche).
Tabella 39:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di SOx
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 118/PI
158
3.4.2.5.2
Abbattimento delle emissioni di NOx
Costi
riportati 2 Tecnologia Applicabilit
à
Efficienza
di
abbattimento
1
di
investimento di esercizio
Oxy-fuel Tutti 80%
-4.8 1.9
Low-NOX
burner Tutti 50%
0.55 0.072
3 R Tutti
65-80% 0.26 0.267
SCR e
filtro Tutti
>80% 4.55 0.470
Filtro e
scrubber Tutti
10-15% 2.75 0.186
SNCR
(Selective
Non
Catalytic
Reduction)
Tutti 50% 1.35 0.225
SCR
(Selective
Catalytic
Reduction)
-dati degli
impianti
pilota
Tutti 80%
1.8 0.330
NOTE: 1)
nell'ipotesi di concentrazione iniziale 2000mg/m3
2) costi di
investimento in milioni di euro e costi di esercizio in milioni di
euro/anno,
per forno di capacità 600 t/giorno e portata 70000 Nm3/h. Il valore
negativo
per l'Oxy fuel è dovuto al risparmio sul rigeneratore e sul
recuperatore
Tabella 40:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di Nox
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 119/PI
158
3.4.2.5.3
Abbattimento delle emissioni di PST
Emissioni
riportate
Costi
riportati 1 Tecnologia Applicabili
tà
mg/m3 kg/t
di
investimento
di esercizio
Precipitatori
elettrostatici
e scrubber 2
Tutti 5-30
0.1 2750 186
Filtri a
maniche
scrubber 2
Tutti 5-30
0.1 3000 500
NOTE:1) costi di
investimento in migliaia di euro e costi di esercizio
in migliaia
di euro/anno, normalmente riferiti a un forno di
capacità
600 /giorno e ad una portata di 70000Nm3/h
2) efficienza
95-99%
Tabella 41:
Prestazioni delle tecnologie di abbattimento delle emissioni di PST
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 120/PI
158
3.4.2.6 BAT
NELLA PRODUZIONE DI PASTE PER LA CARTA SEMICHIMICHE AL SOLFITO
3.4.2.6.1
Abbattimento delle emissioni di NOx, SOx e PST
Inquinanti
emessi Carbone Olio combustibile
denso
Gasolio Gas
Combustibile vegetale
(per es.
legna)
S (mg/MJ di
combustibile)
100-200 1
(50-100) 5
100-200 1
(50-100) 5
25-50 <5
<15
Nox (mg/MJ
di
combustibile)
80-110 2
(50-80
SNCR) 3
80-110 2
(50-80
SNCR) 3 45-60 2 30-60 2 60-100 2
(40-70 SNCR) 3
PST (mg/Nm3) 10-30 4
per O2 al 6%
10-40 4
per O2 al 3%
10-30 per
O2 al 3%
<5
per O2 al
3%
10-30 4
per O2 al 6%
NOTE: 1) Le
emissioni di S dei bruciatori a carbone o ad olio dipendono dal tenore di zolfo
del combustibile.Con
l'iniezione
di carbonato di calcio si ottiene una riduzione delle emissioni
2) Con la
sola tecnologia di combustione
3) Con il
ricorso a misure secondarie quali l'SNCR; solo per grandi impianti
4) Con
l'uso del precipitatore elettrostatico
5) Con lo
scrubber; solo per grandi impianti
Tabella 42:
Emissioni associate all'uso di BAT per diversi combustibili
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 121/PI
158
3.5 ALTRI
INTERVENTI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
Vengono
qui passati in rassegna gli interventi di riduzione delle emissioni applicabili
nei
rimanenti settori economici responsabili in maniera considerevole della qualità
dell’aria
della
Regione. Di seguito si elencano gli interventi selezionati per settore di
interesse:
· Combustione
nei settori residenziale e terziario:
_ Uso di
combustibili a ridotto inquinamento;
_ Campagna
per il risparmio energetico ed eventuale incentivazione per
l’adozione
di idonee misure.
· Distribuzione
di combustibili:
_ Introduzione
di sistemi di recupero dei vapori;
_ Razionalizzazione
della rete di distribuzione. Dovrà prevedersi in
particolare
l’adozione delle seguenti misure volte al contenimento dei
livelli di
concentrazioni di benzene e altre sostanze aromatiche in
ambito
urbano:
a)
Riduzione massima del numero di impianti situati all’interno dei
centri
urbani;
b)
Rilocalizzazione degli impianti di tipo urbano in aree con
caratteristiche
a microscala di bassa densità abitativa e sufficiente
ventilazione.
· Allevamenti
zootecnici:
_ Allevamenti
di suini: introduzione di ricoveri dotati di sistemi di
rimozione
rapida delle deiezioni (tubazioni a lavaggio frequente,
tubazioni
con asportazione in depressione, fosse poco profonde con
ricircolo);
_ Allevamenti
avicoli: introduzione di abbeveratoi antispreco;
_ Allevamenti
di gallina ovaiole: introduzione di tecniche di riduzione
rapida
dell’umidità delle deiezioni.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 122/PI
158
3.5.1 GLI
SCENARI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
Mediante
l’applicazione del modello SEM sono state simulate le emissioni regionali
in corrispondenza
di differenti scenari emissivi basati sulle seguenti ipotesi:
1.
conversione a gas naturale degli impianti di riscaldamento alimentati a metano:
emissioni
di CO2;
2.
applicazione del dispositivo per il recupero dei vapori nelle operazioni di
rifornimento
di carburante: emissioni di COV.
Gli
scenari di riduzione sono stati formulati supponendo che rimangano invariati i
livelli
attuali degli indicatori per ciascuna tipologia di attività considerata
(mantenimento
della
domanda).
3.5.1.1 LA
METODOLOGIA UTILIZZATA
Il modello
SEM è costituito da un pacchetto software ad interfaccia utente che
permette
di stimare le emissioni relative a qualsiasi tipologia di sorgente appartenente
alla
classificazione
adottata per la redazione dell’inventario regionale.
Il codice
realizza le simulazioni mediante il metodo Montecarlo utilizzando le
informazioni
fornite dall’utente relativamente alle distribuzioni statistiche dei parametri.
Accanto
alla stima delle emissioni SEM calcola l’incertezza associata alla stima.
L’incertezza
esprime il grado di accuratezza e precisione della stima le quali dipendono dal
modello
emissivo utilizzato (la relazione funzionale tra l’emissione e i parametri che
regolano
l’attività) e dalle distribuzioni statistiche delle variabili indipendenti
(maggiore è
l’accuratezza
nella determinazione dei parametri, minore è l’incertezza sulla stima).
Nel codice
sono presenti due opzioni di calcolo:
a) E = A · F
b) E = f
(x1,x2,...,xn)
a) E = A · F
A partire
dall’informazione relativa all’indicatore dell’attività, SEM calcola le
emissioni
di una sorgente qualsiasi come il prodotto dell’attività A (livello
dell’indicatore)
e del
fattore di emissione F secondo la metodologia CORINAIR. Il codice di calcolo
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 123/PI
158
contiene
la tabella delle attività previste da CORINAIR associate ai fattori di
emissione e ai
relativi
indicatori.
b) E = f
(x1,x2,...,xn)
SEM
consente di utilizzare una funzione, anche complessa, di più parametri per la
stima
delle emissioni. Durante l’applicazione si deve fornire la forma funzionale del
modello
emissivo e relativamente ai parametri del modello, simboli, nomi e
caratteristiche
delle
distribuzioni.
Di seguito
si riporta la metodologia adottata da SEM per il calcolo delle emissioni e
per la
stima dell’incertezza.
Metodologia
La stima
delle emissioni e l’analisi dell’incertezza si avvalgono in SEM
dell’applicazione
del Metodo Montecarlo secondo la metodologia adottata
nell'ambito del
Sottoprogetto
"Modellistica avanzata per la valutazione di impatto ambientale"
della
"Convenzione
ENEL-CNR nel settore di attività e di ricerca sulla interazione dei sistemi
energetici
con la salute dell'uomo e dell'ambiente".
La
metodologia consiste nella simulazione numerica della distribuzione delle
emissioni,
una volta ipotizzate le distribuzioni statistiche dei parametri da cui la stima
delle
emissioni
dipende.
Per tutti
i parametri, sia esogeni che endogeni al modello, viene effettuato un
ricampionamento
estraendo i singoli parametri indipendentemente l'uno dall'altro, con
reimmissione
nell'urna del risultato estratto, fino a costruire un campione composto da un
adeguato
numero di valori e quindi altrettante stime delle emissioni per il caso
considerato.
Dall’analisi
dei parametri concorrenti a determinare le emissioni delle varie attività
economiche
emerge la necessità di ipotizzare diverse distribuzioni in modo da trattare
anche i
parametri che per la loro natura possono assumere valori limitati inferiormente
e/o
superiormente
(ad esempio l'efficienza dei sistemi di abbattimento non può assumere valori
minori di
0 o maggiori di 1). Il programma prevede perciò la predisposizione di tre
diverse
urne
corrispondenti ad altrettante tipologie di distribuzione statistica
ipotizzabili per ogni
parametro
del modello. Le distribuzioni teoriche considerate e le relative funzioni di
densità
sono le seguenti:
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 124/PI
158
· Distribuzione
normale
· Distribuzione
lognormale
· Distribuzione
lognormale a tre parametri
· Distribuzione
uniforme
La
metodologia Montecarlo Standard appena descritta è idonea per la stima delle
emissioni
su piccola scala (ad esempio sorgente lineare, singolo impianto, o singola
maglia).
Nel caso in cui si faccia invece riferimento ad una realtà spazialmente e
temporalmente
coerente con quella per la quale sono stati concepiti i fattori di emissione,
l’incertezza
sulla stima deve invece considerarsi sicuramente inferiore. Per lo studio della
sensibilità
e della stima dell’incertezza delle emissioni su base regionale è dunque
indicato
l’uso
della Procedura di Ottimizzazione del Valor Medio.
La
procedura consiste nell'iterare per N volte (il numero delle iterazioni è
stabilito
dall’utente)
la simulazione di Montecarlo (l’iterazione può interpretarsi ad esempio come
una serie
di misure effettuate in tempi diversi) ottenendo così una distribuzione delle
medie
campionarie
composta da N valori che possono essere utilizzati per ottenere la stima
ottimale attribuendo
a ciascuna stima un peso inversamente proporzionale alla sua
incertezza.
La procedura di ottimizzazione della deviazione standard porta ad una best
guess data dalla
seguente espressione per il valor medio:
_
_ =
=
=
N
j
N
i E
E
j
i
j
E
E
1
1
2
2
1
s
s
e dalla
seguente per la deviazione standard:
2
1
1
2
1
1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
=
_
=
N
i E
E
i s
s
.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 125/PI
158
3.5.1.2 COMBUSTIONE
NEL SETTORE RESIDENZIALE: RIDUZIONE DELLE
EMISSIONI DI
CO2
Lo
scenario di riduzione implementato per la simulazione con SEM prevede la
conversione
a gas naturale di tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio al
fine
di
abbattere le emissioni di CO2. Nella tabella seguente è
riportato lo schema riepilogativo
dei
parametri impostati per la simulazione.
Indicatore
(GJoule) Fattore di emissione (gr/GJoule)
Valore
medio Err.
Std % Distribuzione Valore
medio Err.
Std % Distribuzione
Stato di
fatto 2543365 15% Normale 73319 20% Normale
Scenario di
riduzione 2543365 15%
Normale 55830 20% Normale
Tabella 43:
Parametri per la simulazione dello scenario di riduzione delle emissioni di CO2
nel settore di
combustione
residenziale
In prima
battuta è stata effettuata la simulazione standard impostando il numero delle
estrazioni
a 25000. Nella figura seguente se ne riporta la rappresentazione grafica dei
risultati.
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
3
1.
247
65.429
99.612
1
33.794
167.977
202
.160
2
36.342
270.525
304
.7
07
338.890
373.072
4
07.255
Emissioni
(tonn/anno) Frequenza
Stato di
fatto Scenario
Figura 56:
Distribuzione di frequenza delle emissioni simulate
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 126/PI
158
Parametro
Stato di fatto Scenario
Popolazione
25000 25000
Emissioni
(ton/anno) 186811 142040
Mediana
184286 140259
Deviazione
Standard 46908 35803
Deviazione
Standard percentuale 25 25
Varianza
2,0039E9 1,282E9
Skewness
0,33906 0,30435
Range
382370 291206
Minimo
41977 14156
Massimo
424346 305362
2°
Percentile 99952 74594
5°
Percentile 114143 86285
25°
Percentile 153683 116721
75°
Percentile 217024 164903
95°
Percentile 268286 203995
98°
Percentile 292083 220389
Tabella 44:
parametri delle distruzioni statistiche delle emissioni simulate
Successivamente
la simulazione di scenario è stata effettuata impostando
l’esecuzione
della procedura di ottimizzazione del valor medio; la simulazione è stata
eseguita
impostando a 20 il numero delle iterazioni e a 10000 il numero di estrazioni
per
singola
iterazione. Di seguito se ne riportano i risultati.
24,4%
24,6%
24,8%
25,0%
25,2%
25,4%
25,6%
25,8%
26,0%
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Iterazioni
140800
141000
141200
141400
141600
141800
142000
142200
142400
142600
ton/anno
Dev. Std. %
Emissioni
Figura 57:
Risultato della simulazione di Best Guess per lo
scenario di abbattimento delle emissioni di
CO2.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 127/PI
158
Parametro
Valore
Popolazione
10000
Iterazioni
20
Emissioni
(ton/anno) 141614
Deviazione
Standard percentuale 25,15
Tabella 45:
Riepilogo della simulazione di Best Guess per lo
scenario di abbattimento delle emissioni di
CO2.
3.5.1.3 RETE DI
DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE: RIDUZIONE DELLE
EMISSIONI DI COV
Lo
scenario di riduzione implementato per la simulazione con SEM prevede
l’applicazione
del dispositivo per il recupero dei vapori presso tutti i distributori di
carburante
al fine di abbattere le emissioni di COV. Nella tabella seguente è riportato lo
schema
riepilogativo dei parametri impostati per la simulazione.
Indicatore
(ton/anno) Fattore di emissione (gr/ton)
Valore
medio Err.
Std % Distribuzione Valore
medio Err.
Std % Distribuzione
Stato di
fatto 389655 2% Normale 1480 20% Normale
Scenario di
riduzione 389655 2%
Normale 740 80% Lognormale 3p
Tabella 46:
parametri per la simulazione dello scenario di riduzione delle emissioni di CO2
nel settore
combustione
residenziale e terziario
Dapprima è
stata eseguita la simulazione standard impostando il numero delle
estrazioni
a 25000. Nella figura seguente se ne riporta la rappresentazione grafica dei
risultati.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 128/PI
158
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
12
98
185
272
358
445
532
618
705
792
878
965
1052
1138
1225
1312
1398
1485
1572
1658
1745 Emissioni
(ton/anno)
Frequenza
Stato di
fatto Scenario
Figura 58:
Distribuzione di frequenza delle emissioni simulate
Parametro
Stato di
fatto Scenario
Popolazione
25000 25000
Emissioni
(ton/anno) 577,56 288,23
Mediana
577,05 232,33
Deviazione
Standard 115,39 232,39
Deviazione
Standard percentuale 20 81
Varianza
1,33+E4 0,054
Skewness
0,02 2,92
Range
929,65 4246,48
Minimo
153,44 11,61
Massimo
1083,11 4258
2°
Percentile 340,39 52,42
5°
Percentile 387,55 71,05
25°
Percentile 500,02 139,77
75°
Percentile 655,06 361,11
95°
Percentile 767,38 722,92
98°
Percentile 815,11 961,60
Tabella 47:
parametri delle distruzioni statistiche delle emissioni simulate
Successivamente
la simulazione di scenario è stata effettuata impostando
l’esecuzione
della procedura di ottimizzazione del valor medio; la simulazione è stata
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 129/PI
158
eseguita
impostando a 20 il numero delle iterazioni e a 5000 il numero di estrazioni per
singola
iterazione. Di seguito se ne riportano i risultati.
19,6%
19,7%
19,8%
19,9%
20,0%
20,1%
20,2%
20,3%
20,4%
20,5%
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Iterazioni
571
572
573
574
575
576
577
578
579
580
581
ton/anno
Dev. Std.
% Emissioni
Figura 59:
Risultato della simulazione di Best Guess per lo
scenario di abbattimento delle emissioni di
COV.
Parametro
Valore
Popolazione
5000
Iterazioni
20
Emissioni
(ton/anno) 577,18
Deviazione
Standard percentuale 4,5
Tabella 48:
Riepilogo della simulazione di Best Guess per lo
scenario di abbattimento delle emissioni di
COV.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
005-QA-PRRL-99
Piano
di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 130/PI
158
3.6
SIMULAZIONI DI SCENARIO
3.6.1
DISPERSIONE A MESOSCALA
Mediante
il modello di dispersione e trasformazione degli inquinanti in atmosfera
utilizzato
per le simulazioni dello stato di fatto (modello CALGRID, si veda il Tomo II
del
Volume 3 -
Fase Valutativa) sono state realizzate le simulazioni corrispondenti ad uno
scenario
emissivo ridotto.
La
metodologia applicata è la stessa utilizzata per lo stato di fatto:
· Il dominio
di calcolo è il grigliato 57 x 40 con passo 5 km
· Lo
scenario meteorologico è lo scenario B invernale
Lo
scenario emissivo è stato disegnato in base ad un’ipotesi di riduzione delle
emissioni
da traffico e sono state ricalcolate le emissioni degli inquinanti interessati.
L’intervento
di riduzione delle emissioni considerato è :
_ Modernizzazione
del 50% del parco circolante
Si
riportano dunque i risultati ottenuti mediante le simulazioni con il CALGRID
per
il
monossido di carbonio, l’inquinante maggiormente coinvolto nello scenario di
riduzione
delle
emissioni da traffico.
Nella
Figura 60 sono mostrati i campi di concentrazione del CO alle ore 8 per lo
stato
di fatto e
per lo scenario emissivo ridotto.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc
A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 131/PI
158
Stato di
fatto Scenario emissivo ridotto
Figura 60:
Concentrazioni di CO (mg/m3) (Scenario metorologico A ore 08)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 132/PI
158
Nella
Figura 61 sono riportati gli andamenti temporali delle concentrazioni medie di
monossido
di carbonio ottenute con le simulazioni a mesoscala per lo stato di fatto e per
lo
scenario.
Concentrazioni
medie di CO
0
5
10
15
20
25
30
1 3 5 7 9
11 13 15 17 19 21 23
Ora
ug/m3
Stato di
fatto Scenario di riduzione
Figura 61:
Confronto tra gli andamenti temporali delle concentrazini medie di CO per lo
stato di fatto e
per lo
scenario emissivo ridotto.
3.6.2
DISPERSIONE A SCALA LOCALE
Mediante
l’applicazione del modello ISCLT, utilizzato per le simulazioni
climatologiche
a scala locale dello stato di fatto (A133-RTI-0801 FV TOMO III) sono state
realizzate
le simulazioni corrispondenti ad uno scenario emissivo ridotto.
Le
simulazioni di dispersione del monossido di carbonio sono state effettuate in
una
porzione
dell’area di studio di Pescara relativa al settore prettamente urbano.
Gli
scenario utilizzati sono:
· Scenario
emissivo delle sorgenti areali (grigliato 14 x 12 con passo di 1 km);
· Grigliato
recettori ai nodi del grigliato dell’inventario;
· Lo
scenario meteorologico di tipo stagionale.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 133/PI
158
In
analogia a quanto effettuato per le simulazioni di scenario a mesoscala, lo
scenario
emissivo è
stato disegnato in base ad un’ipotesi di riduzione delle emissioni da traffico,
ipotizzando
dunque la modernizzazione del 50% del parco circolante.
Nelle
figure seguenti vengono confrontati, a livello stagionale, gli andamenti della
concentrazione
del monossido di carbonio ottenuti mediante le simulazioni dello stato di
fatto e
dello scenario emissivo ridotto.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 134/PI
158
Stato di
fatto Scenario emissivo ridotto
Figura 62:
Concentrazioni di CO (mg/m3) (Scenario della stagione primaverile)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 135/PI 158
Stato di
fatto Scenario emissivo ridotto
Figura 63:
Concentrazioni di CO (mg/m3) (Scenario della stagione estiva)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 136/PI
158
Stato di
fatto Scenario emissivo ridotto
Figura 64:
Concentrazioni di CO (mg/m3) (Scenario della stagione autunnale)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo PI 137/PI
158
Stato di
fatto Scenario emissivo ridotto
Figura 65:
Concentrazioni di CO (mg/m3) (Scenario della stagione invernale)
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 138/PI
158
3.7
AMPLIAMENTO DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLA
QUALITÀ
DELL’ARIA
Nel
Capitolo 2 del Volume 3 – Fase Valutativa, Tomo I viene fornita l’analisi dei
dati di
monitoraggio della qualità dell’aria acquisiti dalle reti presenti sul
territorio
regionale.
In questa
sede si ritiene opportuno fare alcune considerazioni in merito alla copertura
spaziale
delle reti.
In Abruzzo
sono presenti due reti di monitoraggio, precisamente:
1. la rete
a scala comunale di Pescara gestita dall’ARTA (sei stazioni)
2. la rete
a scala provinciale di Chieti gestita dall’Istituto Mario Negri Sud (tre
stazioni)
Figura 66:
Le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in Abruzzo.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 139/PI
158
Come si
evince dalla Figura 66 la copertura spaziale della rete complessiva è
decisamente
insufficiente considerato che:
· le
Province di Teramo e L’Aquila sono totalmente scoperte
· la
Provincia di Pescara ha una rete a scala comunale che copre il solo centro
abitato
del capoluogo;
· la
Provincia di Chieti è corredata di sole tre stazioni collocate rispettivamente
ad Atessa,
Chieti e San Salvo;
· dagli
studi realizzati per la redazione del presente Piano emergono alcune
zone di
criticità ambientale-aria (par. 2.2 - 2.5) localizzate nei capoluoghi, in
alcuni
consorzi industriali e lungo la fascia costiera non coperte da alcun
sistema di
monitoraggio in continuo.
Risulta
pertanto indispensabile provvedere all’integrazione della rete di rilevamento
della
qualità dell’aria tenendo conto delle specifiche criticità ambientali della
Regione così
come
preindividuate nell’ambito del presente Piano, nonché delle più recenti
prescrizioni
fornite
dalla nuova normativa di settore, ovvero :
- Decreto
Legislativo 4/8/1999 n. 351
- Decreto
Ministero dell’Ambiente 2/4/2002 n. 60
Si rende
dunque necessario prevedere, come naturale prosecuzione del presente
Piano, la
progettazione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria ai sensi di
quanto
prescritto
dal Decreto 351/99 e successivi decreti attuativi (si veda il par. 3.11): in
continuità
con i Piani di Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria previsti dal DPR
203/88
deve essere realizzata la valutazione preliminare della qualità dell’aria
ambiente al
fine di
individuare le zone e gli agglomerati interessati da situazioni di criticità
relativamente
ad uno o più inquinanti e stabilire in tal modo il regime di monitoraggio e la
modalità
di gestione della qualità dell’aria.
Inoltre la
rete di monitoraggio dovrà essere realizzata con criteri innovativi, che
tengano
conto in primo luogo di criteri di ottimizzazione in fase di progettazione,
nonchè
dello
stato dell’arte in materia di strumentazione automatica di misura (soprattutto
per
quanto
concerne gli inquinanti non tradizionali quali PM10, benzene, IPA) e di sistemi
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 140/PI
158
informativi
per il trattamento e la pubblicazione di dati ambientali. I piani di intervento
dovranno
essere perciò incentrati sui punti seguenti:
· progettazione
completa ed integrata di una rete di monitoraggio regionale,
caratterizzata
da un sistema di rilevamento in tempo reale (centraline fisse per il
monitoraggio
della qualità dell’aria e dei parametri meteorologici). La
progettazione
del sistema di monitoraggio dovrà essere condotta mediante
metodologie
scientifiche volte alla sua ottimizzazione (individuazione del
numero
minimo di postazioni in grado di fornire la massima informazione). Si
sottolinea
che l’ottimizzazione del numero di stazioni di monitoraggio implica
una
consistente riduzione dei costi, oltre che come ovvio in fase di installazione,
soprattutto
nelle attività di gestione e manutenzione della rete;
· realizzazione
di un Sistema di Supporto alle Decisioni, strumento
decisionale,
che
integrando strumenti di misura e di simulazione e dati territoriali di base,
permetta
la gestione ed il controllo delle sorgenti emissive individuate
nell’ambito
territoriale considerato, anche mediante interventi in tempo reale, con
particolare
riferimento alle sorgenti emissive industriali e autoveicolari (per una
più
dettagliata descrizione delle caratteristiche e funzionalità da prevedersi per
la
realizzazione
del Sistema di Supporto alle Decisioni si rimanda al paragrafo 3.8).
Si
evidenzia infine, come già sottolineato nella Fase Valutativa, che anche il
sistema
di
rilevamento dei parametri meteorologici è da ritenersi assolutamente
insufficiente e
pertanto
necessita di un considerevole potenziamento. Oltre ai risultati raggiungibili
attraverso
il potenziamento delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria, tale
obbiettivo
può essere
parzialmente raggiunto in tempi brevi e con costi contenuti attraverso un
intervento
che preveda l’utilizzo di alcune delle stazioni costituenti la rete
agrometeorologica
dell’ARSSA. Relativamente a quest’ultima va evidenziato che gli
anemometri
sono posti ad un’altezza dal suolo di soli 3 metri per cui le misure della
velocità e
della direzione del vento risultano rappresentative soltanto dei campi
anemologici
alle scale minori e che pertanto deve prevedersi il riposizionamento degli
anemometri
ad un’altezza di dieci metri dal piano campagna.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 141/PI
158
3.8 SISTEMA
INFORMATIVO DI SUPPORTO ALLE DECISIONI
La
gestione e il controllo territoriale dell’inquinamento atmosferico implica
l’utilizzo
di sistemi
di valutazione idonei all’analisi ed alla previsione degli episodi di
inquinamento
atmosferico.
E’ dunque auspicabile che l’Amministrazione Regionale si doti di un sistema
informativo
intelligente di supporto alle decisioni che consenta la
gestione della risorsa
atmosfera
mediante il controllo di tutte le variabili in gioco e la possibilità di
valutare
l’efficacia
degli scenari emissivi alternativi preventivamente alla loro adozione.
Il sistema
di supporto alle decisioni permetterebbe di integrare un insieme di dati e
strumenti
ce consentendo all’Amministrazione di sviluppare visioni sintetiche dello stato
della
qualità dell’aria sull’intero territorio. Tramite la modellistica ad esso
integrata, oltre
alla
valutazione dello stato di fatto e delle situazioni di criticità attuali, il
sistema deve
consentire
inoltre di ipotizzare e simulare scenari emissivi alternativi e di valutarne
l’impatto
sulla qualità dell’aria.
Il sistema
si propone dunque come uno strumento per l’estrazione di informazioni di
sintesi
che, opportunamente analizzate ed elaborate, possano essere utilizzate come
guida
alla
pianificazione di interventi per la prevenzione, conservazione e risanamento
rispetto
agli
obiettivi di qualità dell’aria e tutela dell’ambiente atmosferico in ambito
comunale.
Il sistema
dovrebbe costituire uno strumento software strategico per completezza ed
efficacia.
Le
variabili da controllare e gestire riguardano in ordine:
· dati
meteorologici
· dati di
qualità dell’aria
· inventari
delle emissioni
· simulazione
degli scenari di emissione
· simulazione
degli scenari di dispersione a mesoscala
· simulazione
degli scenari di dispersione a scala locale
· simulazione
degli scenari di dispersione a microscala
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 142/PI
158
Il sistema
intelligente dovrebbe dunque comprendere ed integrare moduli di
elaborazione
dei dati rilevati dalle reti di monitoraggio della qualità dell’aria e dei
parametri
meteorologici e, inoltre, moduli per la simulazione delle emissioni e
dell’impatto
ambientale
delle stesse.
Si possono
dunque prevedere quattro componenti principali del sistema:
· Sistema
integrato di gestione (interfaccia operatore);
· Banca-dati
alfanumerica e cartografica (Sistema Informativo), che costituisca
un esteso
ed esaustivo archivio dell’informazione territoriale facilmente
consultabile
mediante potenzialità dei sistemi GIS (Geographic Information
System);
· Modelli di
simulazione mediante i quali effettuare previsioni sull’evoluzione dei
fenomeni
di inquinamento e/o simulare scenari alternativi delle emissioni degli
inquinanti
dell’aria;
· Strumenti
di analisi dei dati rilevati dalle reti di monitoraggio
Le
principali potenzialità del sistema dovrebbero essere:
· Gestione
integrata dei dati territoriali e dei dati rilevati dalle stazioni di
monitoraggio
disponibili per l’area di interesse, congiuntamente ai risultati dei
modelli di
simulazione, consentendo la visualizzazione grafica e cartografica sia dei
dati
grezzi che delle elaborazioni statistiche e modellistiche.
· Generazione
di scenari relativamente ad episodi reali o a situazioni ipotetiche
corrispondenti
a variazioni del quadro emissivo e strutturale territoriale.
· Definizione
delle strategie di controllo delle emissioni attraverso l’individuazione
del
contributo emissivo delle differenti sorgenti mediante l’utilizzo di modelli di
dispersione
alle varie scale che correlano tra loro le caratteristiche delle emissioni e
i valori
delle concentrazioni in aria.
3.8.1
SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE
L’integrazione
dei moduli deve essere assicurata dal cuore del sistema che gestisce le
operazioni
mediante le funzionalità GIS.
La scelta
di uno strumento GIS per la realizzazione del sistema conferisce al prodotto
un’elevata
potenza ed efficacia, perché fornisce i dati su un supporto molto chiaro e
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 143/PI
158
leggibile.
La visualizzazione geografica dei dati infatti svolge un ruolo fondamentale per
la
facilità
dell’interpretazione del dato stesso, costituendo una funzionalità cruciale per
uno
strumento
di supporto alle decisioni.
Nel
sistema il GIS deve rappresentare il motore di gestione dell’interfaccia tra
l’utente
ed i diversi moduli che compongono il sistema. L’integrazione delle diverse
funzioni
in un unico ambiente offre il vantaggio di poter scambiare più facilmente i
dati
senza
impedire all’utente di utilizzare separatamente le diverse componenti od
accedere ai
dati in
modo indipendente dall’ambiente integrato.
Il motore
GIS deve comprendere tutte le opzioni dall’inserimento dei dati
alfanumerici
e cartografici (dati strutturali, territoriali, meteoclimatici, emissivi e di
qualità
dell’aria)
all’analisi spaziale, alla gestione dei dati, alla modellazione ed alla
visualizzazione
degli stessi.
Le
funzioni del sistema devono essere integrate all’interno dell’ambiente
operativo
GIS. Il
sistema deve essere costituito da un’interfaccia a menu che agevola l’utente
nell’esecuzione
di tutte le operazioni di gestione dati, attivazione dei modelli di
simulazione,
visualizzazione dei dati della cartografia di base e dei dati prodotti dai
modelli,
composizione di tavole per la stampa e di mappe per il plottaggio. Le funzioni
principali
che devono essere messe a disposizione dall’interfaccia utente sono
riassumibili
come
segue:
· Gestione
banca dati;
· Gestione
strumenti d’analisi (interrogazioni geografiche, elaborazioni);
· Gestione
sistemi di monitoraggio;.
· Gestione
modelli;
· Gestione
scenari (creazione, utilizzo ed eliminazione);
L'operatore
dovrebbe inoltre avere la possibilità di eseguire elaborazioni dei dati
contenuti
nel Sistema Informativo mediante software applicativi commerciali (fogli
elettronici,
programmi di scrittura, programmi per analisi statistiche, ecc.) e di produrre
report di
tipo tabellare, grafico e cartografico, nonché software di diagnostica e
inizializzazione
della strumentazione.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 144/PI
158
3.8.2 BANCA
DATI ALFANUMERICA E CARTOGRAFICA
Come base
informativa per la rappresentazione cartografica del terrritorio e per la
preparazione
dell'input dei modelli di simulazione, la banca dati deve comporsi di archivi
contenenti
le seguenti tipologie di dati:
· Dati
territoriali;
· Limiti
amministrativi;
· Sorgenti
lineari;
· Sorgenti
puntuali;
· Sorgenti
areali;
· Recettori;
· Sistemi di
rilevamento;
· Cartografia
di base;
· Dati per
il calcolo delle emissioni;
· Attività
CORINAIR, inquinanti, ecc.;
· Caratterizzazione
emissiva delle sorgenti;
· Dati
meteorologici;
· Dati di
qualità dell’aria;
· Dati
ISTAT;
3.8.3
MODELLI DI SIMULAZIONE
Parte
essenziale del sistema di supporto alle decisioni è una serie di modelli di
simulazione
che garantiscano la copertura di tutte le problematiche connesse con le
emissioni
di inquinanti dell’aria ed il loro impatto sul territorio (consumi energetici,
stima
delle
emissioni e impatto atmosferico alle varie scale). In particolare andrebbero
previsti i
seguenti
moduli:
· Software
per la gestione dell’inventario regionale delle emissioni degli
inquinanti
aeriformi secondo la metodologia CORINAIR (il SIRE fornito
dall’ESA
nell’ambito del presente progetto consente la visualizzazione
tabellare,
grafica e cartografica dell’inventario; si rende auspicabile la futura
implementazione
di un sistema che fornisca le funzionalità di aggiornamento
dell’inventario);
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 145/PI 158
· Modello
per la stima delle emissioni degli inquinanti aeriformi e dei consumi di
combustibile
a macroscala e per le singole arterie stradali secondo la
metodologia
CORINAIR;
· Modello
fotochimico per la simulazione della dispersione atmosferica a scala
regionale.
· Modello
gaussiano per la simulazione della dispersione atmosferica a scala
locale.
· Modello
gaussiano per la simulazione della dispersione atmosferica a
microscala;
I modelli
dovrebbero essere interfacciati sia con la banca dati che tra loro. Requisito
essenziale
dei modelli, oltre alla fondatezza scientifica, è anche la disponibilità di
un’interfaccia
amichevole, la semplicità d'uso (per quanto consentito dalla complessità dei
fenomeni
simulati) e la possibilità di produrre report grafici e cartografici.
3.8.4
STRUMENTI DI ANALISI DEI DATI RILEVATI DALLE RETI DI
MONITORAGGIO
Il sistema
di supporto alle decisioni deve necessariamente comprendere i moduli
software
preposti all’elaborazione dei dati provenienti dai sistemi di rilevamento. In
particolare
si dovranno prevedere:
· Modulo di
elaborazione dei dati meteoclimatici;
· Modulo di
elaborazione dei dati di qualità dell’aria;
A ciascuno
dei moduli è demandata la gestione dei dati anagrafici delle centraline,
dei dati
analitici misurati, delle grandezze calcolate e delle elaborazioni statistiche
effettuate.
Inoltre il
modulo per i dati meteorologici deve svolgere una duplice funzione:
· analisi
dei dati misurati;
· costruzione
dell’input meteorologico per i modelli di qualità dell’aria a scala
locale e a
microscala.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 146/PI
158
Il modulo
di elaborazione dei dati di qualità dell’aria deve consentire all’utente di
calcolare
a partire dai parametri orari rilevati dalle reti di stazioni di qualità
dell’aria
(concentrazioni
di inquinanti), grandezze derivate su base oraria o giornaliera che
forniscano
indicazioni preliminari circa la provenienza degli inquinanti rilevati.
Relativamente
a tali grandezze il software dovrebbe essere in grado di fornire una serie di
elaborazioni
(medie e andamenti giornalieri, distribuzioni di frequenza, distribuzioni
percentili,
rapporti di concentrazione, confronto con la normativa vigente, trend orari per
tipologia
di giorno ecc.).
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 147/PI
158
3.9 FASE DI
VERIFICA
Gli
effetti degli interventi di risanamento attuati nell’ambito del Piano dovranno
essere
sottoposti a verifica periodica al fine di prevedere correzioni e/o integrazioni
necessarie
al conseguimento degli obbiettivi di tutela dell’ambiente dall’inquinamento
atmosferico.
Gli strumenti previsti per la verifica dell’efficacia degli interventi possono
essere
classificati, secondo la loro natura, in metodi diretti e metodi statistici.
3.9.1
METODI DIRETTI
La
verifica dell’efficacia degli interventi predisposti potrà condursi
principalmente
attraverso
i seguenti strumenti di controllo:
· rete di
monitoraggio della qualità dell’aria;
· banche
dati;
· modelli di
simulazione.
La rete di
monitoraggio fornirà informazioni di tipo puntuale relativamente ai
superamenti
reali degli standard di qualità dell’aria.
La
copertura spaziale totale, finalizzata alla verifica degli effetti del Piano
sull’intero
territorio
regionale, può essere garantita mediante l’utilizzo di banche dati e di modelli
di
simulazione,
che permettono di effettuare studi d’impatto alle varie scale di studio
desiderate,
e, possibilmente, ad un livello di dettaglio sempre crescente.
Schematicamente,
l’applicazione dei modelli di simulazione, finalizzata al controllo
del
rispetto degli standard di concentrazione degli inquinanti, viene
sinteticamente descritta
nei punti
seguenti.
1.
Valutazione dell’evoluzione spaziale e temporale dell’universo emissivo
regionale
attraverso la realizzazione, e il periodico aggiornamento,
dell’Inventario
delle Emissioni. Tale valutazione può essere supportata
dall’utilizzo
di strumenti di simulazione in grado di stimare le emissioni legate
al
traffico, a livello regionale, e l’incertezza associata alla stima. Nella
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 148/PI
158
redazione
del presente Piano, infatti, sono stati applicati i modelli Emi-Bacino
e SEM,
utilizzati rispettivamente per la stima delle emissioni regionali del
traffico e
per la stima dell’incertezza delle emissioni.
2.
Valutazione dell’inquinamento fotochimico e della dispersione a mesoscala
delle
sostanze inquinanti mediante l’applicazione di appositi modelli, quale ad
esempio il
modello CALGRID utilizzato per la redazione del presente
Piano.
3. Studi a
scala locale finalizzati alla stima dei livelli di concentrazione degli
inquinanti
all’interno di aree industriali ed urbane, mediante l’applicazione di
modelli
appropriati, quali ad esempio il modello ISC3 qui
utilizzato.
4. Stima
delle concentrazioni a microscala degli inquinanti relativamente alle zone
che presentano
superamenti in corrispondenza di situazioni meteorologiche
critiche
di calma di vento, quale ad esempio il modello MC2 utilizzato
per la
redazione
del presente piano.
5. Studio
dell’inquinamento da traffico relativamente ai centri urbani o ai quartieri
per i
quali siano stati registrati superamenti, mediante l’applicazione di modelli
a
microscala, quali ad esempio i modelli utilizzati in questa sede (CITY-Emi -
CITY-Air),
possibilmente supportati da modelli di assegnazione dei flussi .
3.9.2
METODI STATISTICI
Notevole
importanza per la verifica dell’efficacia degli interventi riveste
l’utilizzazione
di indici statistici opportunamente definiti in modo tale da descrivere
sinteticamente
e con immediatezza interpretativa fenomeni a molte variabili e che
interessano
aree territoriali estese. Gli strumenti di questo tipo che qui si propongono
sono:
· analisi
della variazione degli indici di rischio precedentemente introdotti:
- indicI di
esposizione della popolazione (PDEX, PDCX e PDEXSTR);
- indice di
densità emissiva (YED);
- indice di
annerimento e indice di erosione (monumenti).
· individuazione
qualitativa delle sorgenti responsabili in ambito urbano dei livelli
di
inquinamento registrati dalle reti di monitoraggio:
- rapporto
delle concentrazioni tra gli ossidi di azoto, [NO2]/[NOx];
- rapporto
delle concentrazioni di monossido di carbonio e ossidi di azoto,
[CO]/[NOx].
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 149/PI
158
Per quanto
riguarda il primo indicatore ([NO2]/[NOx]),
schematicamente si ha che:
- valori
positivi della skewness della distribuzione di frequenza dei rapporti
indicano
vicinanza delle sorgenti emissive ed una notevole influenza del
traffico;
- valori
negativi della skewness indicano lontananza delle sorgenti emissive
per cui
gran parte del monossido di azoto ha potuto trasformarsi in diossido;
- se la
distribuzione è sufficientemente simmetrica e quindi la skewness
approssimativamente
nulla, la stazione è posta in una posizione intermedia e
non è
direttamente influenzata dalle emissioni del traffico.
Il secondo
indicatore ([CO]/[NOx]) consente
invece di valutare quanto le
concentrazioni
siano influenzate dal traffico e quanto dal riscaldamento, in quanto, in
prima
approssimazione, il monossido di carbonio è emesso esclusivamente dal traffico
veicolare,
a differenza degli ossidi di azoto, provenienti da entrambe le tipologie di
sorgenti.
Pertanto in questo caso risulta particolarmente utile il confronto dei valori
riscontrati
nella stagione fredda e in quella calda, quando gli impianti di riscaldamento
sono
spenti.
Poiché gli
indicatori e gli indici sono riferiti ad oggetti spaziali aventi un preciso
riscontro
sul territorio (punti/recettori, linee/archi stradali, poligoni/aree), la loro
capacità di
rappresentare
la realtà in modo immediato è ulteriormente favorita dall’utilizzo di mappe
tematiche
che permettono di identificare con facile impatto visivo le zone nevralgiche
dell'area
nel suo complesso.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 150/PI
158
3.10
PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO DI PUBBLICIZZAZIONE
La
diffusione delle informazioni in materia ambientale deve, in primo luogo
soddisfare
un'esigenza di tutela della salute pubblica, e, in secondo luogo, svolgere un
compito di
educazione verso nuove forme di comportamento collettivo.
Tra le
misure da intraprendere in fase attuativa deve perciò prevedersi un opportuno
piano di
pubblicizzazione del quale si tracciano le linee guida.
Il piano
di pubblicizzazione dovrà essere articolato su diversi sistemi di
comunicazione
a seconda dei destinatari dell'informazione nonché su differenti livelli di
sintesi
come di seguito descritti.
Per quanto
concerne l'informazione attinente ai livelli di inquinamento rilevati dalle
reti di
monitoraggio presenti sul territorio dovranno essere predisposti, laddove non
ancora
pubblicati,
tre bollettini con diversa cadenza temporale.
_ Un
bollettino quotidiano che informi sullo stato di inquinamento presente e
all'eventuale
superamento dei livelli di attenzione e di allarme. Per maggior
chiarezza
di interpretazione anche da parte dei non addetti ai lavori, è auspicabile
che il
bollettino, oltre a riportare i valori rilevati, contenga anche una breve
analisi
della
situazione. I destinatari del bollettino possono essere identificati nei
soggetti
seguenti:
· ARPA,
· gli
Assessorati interessati,
· Prefettura,
· Testate
giornalistiche locali,
· Sede
regionale RAI ed emittenti televisive locali.
_ Un
bollettino settimanale relativo all'andamento orario delle concentrazioni nel
corso
della settimana; si tratta di un documento rivolto essenzialmente agli addetti
ai lavori
al fine di valutare l'andamento evolutivo del fenomeno.
_ Un
bollettino sintetico a cadenza mensile in cui è riportata una panoramica degli
andamenti
nel corso del mese, eventualmente raffrontati con altri periodi (mese
precedente,
stesso mese negli anni precedenti, ecc.), l'effetto di eventuali
provvedimenti
adottati, i superamenti delle soglie, ecc.. Questo documento può
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 151/PI
158
rivolgersi
al pubblico in generale (ad esempio distribuito presso gli uffici pubblici,
le
edicole) al fine di familiarizzare lo stesso con il tema dell'inquinamento
attraverso
un appuntamento che, senza essere ossessivo, si ripresenta con cadenza
fissa.
Anche questo documento può essere utilmente inoltrato a giornali e TV locali.
Per quanto
attiene agli aspetti di sensibilizzazione è opportuno seguire due canali:
_ La
predisposizione di un opuscolo di presentazione del Piano, del quale deve
essere
garantita
la massima diffusione. Poiché l'attuazione operativa del Piano potrebbe
implicare
alcuni cambiamenti nei comportamenti dei cittadini è bene che il suddetto
documento
esponga con chiarezza gli obbiettivi che ci si prefigge evidenziando che
quelli che
a prima vista possono apparire come dei sacrifici, in realtà non sono altro
che delle
abitudini da modificare in cambio della possibilità di usufruire della
propria
città e quindi di un miglioramento generale della qualità della vita.
_ L'organizzazione
di seminari nelle scuole, con obbiettivi analoghi a quelli relativi
all'opuscolo
di cui al punto precedente. Rivolgendosi ad un pubblico composto da
adolescenti
è bene che il tono delle "lezioni" punti molto sull'innovazione
tecnologica
del progetto ed eviti pedanteria e paternalismo.
Per tutto
quanto descritto in precedenza (ad eccezione dei seminari) è bene
prevederne
l'inserimento in apposite pagine web direttamente consultabili da chiunque
disponga
di un accesso ad Internet; in tal modo sarà possibile aggiornare
tempestivamente
le
informazioni (in modalità semi-automatica) e comunicarle ai destinatari
particolari delle
stesse
(giornali, tecnici addetti, ecc.). In una fase successiva dovrebbero anche
essere
previste
delle funzionalità di aggiornamento automatico e di accesso on-line in sola
lettura
al sistema
di informazione.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 152/PI
158
3.11 IL
DECRETO LEGISLATIVO 351/99
Il
recepimento della recente normativa comunitaria in materia di valutazione e
gestione
della qualità dell'aria (Direttiva 96/62) ha modificato i criteri di
riferimento per la
redazione
dei piani di risanamento e tutela della qualità dell’aria. In particolare il
Decreto
Legislativo
4/08/99 n° 351 che recepisce la direttiva quadro prevede la valutazione
preliminare
della qualità dell’aria ambiente e l’individuazione di zone,
l’elaborazione di
piani e programmi
per il raggiungimento dei valori limite nelle zone
e negli agglomerati ed
infine le
direttive sulla cui base le regioni adottano un piano di
mantenimento della qualità
dell’aria
nelle zone. Le direttive tecniche e i criteri per l’elaborazione della
valutazione
preliminare,
dei piani e dei programmi succitati saranno forniti da un decreto di natura
prettamente
tecnica, attualmente in fase di bozza, di cui si forniscono nel seguito le
linee di
indirizzo.
L’aggiornamento
del Piano alla luce della nuova normativa si rende indispensabile
non solo
per i vincoli strettamente normativi ma per fornire al decisore un quadro
aggiornato
dello scenario emissivo regionale e, non ultimo, per supportare la
realizzazione,
mediante
strumenti di misura e strumenti modellistici, di un sistema integrato per il
monitoraggio
della qualità dell’aria, la simulazione e il supporto alle decisioni in materia
di
strategie
di risanamento e mantenimento della qualità dell’aria ambiente.
Nei
paragrafi seguenti si fornisce un quadro di sintesi dei principali atti
normativi
derivanti
dalla Direttiva 96/62 e delle implicazioni relative agli aspetti di interesse
del
presente
Piano
3.11.1
D.LGS. 4 AGOSTO 1999, N° 351 – ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA
96/62/CE IN
MATERIA DI VALUTAZIONE E DI GESTIONE DELLA
QUALITÀ
DELL’ARIA AMBIENTE
Il decreto
legislativo 351/99, che prevede tra l’altro la emanazione di diversi altri
decreti
che sono ai più vari stadi dell’iter legislativo, attua la direttiva
comunitaria
96/62/CE
in materia di qualità dell’aria ambiente.
Le
finalità essenziali del Decreto sono riassumibili in quattro punti fondamentali
riportati
all’articolo 1 dello stesso:
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 153/PI
158
· Stabilire
gli obiettivi per la qualità dell’aria con riguardo agli effetti sulla
salute
umana e sull’ambiente;
· Valutare
la qualità dell’aria in base a criteri e metodi comuni;
· Disporre e
rendere pubbliche adeguate informazioni sulla qualità dell’aria,
con
particolare riferimento al superamento delle soglie d’allarme;
· A seconda
del livello iniziale, mantenere o migliorare la qualità dell’aria.
Al fine
del raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, gli articoli successivi
fissano
i termini
di emanazione di ulteriori decreti necessari a definire i criteri da adottare
per la
attuazione
di alcune azioni strategiche in tal senso.
Il primo e
forse più importante di tali decreti è previsto all’articolo 4: la sua
emanazione
ha come finalità la definizione di una quantità di parametri e criteri di
valutazione
per un certo numero di inquinanti dell’aria, riportati in fondo al testo di
legge
all’allegato
I; in riferimento a tale elenco di inquinanti deve riportare:
- I valori
limite e le soglie di allarme per gli inquinanti di cui al succitato
allegato
I, nonché per altri inquinanti individuati secondo criteri elencati in un
ulteriore
allegato;
- Il margine
di tolleranza per ciascun inquinante e le modalità ed i tempi di
riduzione
dello stesso;
- Il termine
entro cui raggiungere il valore limite;
- Il valore
obiettivo per l’ozono ed i relativi canoni di monitoraggio e
valutazione;
- I criteri
per la raccolta dei dati di qualità dell’aria, comprensivi di numero
minimo ed
ubicazione dei punti di campionamento e di metodiche di
riferimento
per la misura e l’analisi degli inquinanti;
- I criteri
relativi ad altre tecniche di valutazione della qualità dell’aria, con
specifico
riferimento alla modellizzazione;
- Le soglie
di valutazione superiore ed inferiore;
- Le
modalità per l’informazione da fornire al pubblico ed il formato per la
comunicazione
dei dati misurati alle autorità competenti.
Come si
può facilmente intuire, il testo di legge è di levatura nettamente superiore ai
precedenti
ed estremamente chiaro, specifico e dettagliato.
In merito
al primo decreto ministeriale previsto dal D.Lgs. 04.08.99, va sottolineato
che è
stato effettivamente già emanato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13
aprile 2002.
Relativamente
alla descrizione sommaria ed al commento del testo di tale decreto si
rimanda
allo specifico § 3.11.2, tuttavia si fa notare sin d’ora che lo stesso non
considera
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 154/PI
158
tutti gli
inquinanti elencati all’allegato I: di quelli indicati come prioritari, mancano
infatti
ozono e
particelle sospese totali, mentre considera fra gli altri inquinanti benzene e
monossido
di carbonio, tralasciando peraltro idrocarburi policiclici aromatici, cadmio,
arsenico,
nichel e mercurio.
Il secondo
decreto è previsto all’articolo 5, ed è finalizzato alla realizzazione della
valutazione
preliminare della qualità dell’aria ambiente al fine di individuare le zone
nelle
quali i
livelli di uno o più inquinanti comportano il rischio di superamento dei valori
limite,
mediante
l’effettuazione di misure rappresentative di tali livelli. Il decreto in
questione è in
corso di
emanazione alla data di stesura del presente rapporto.
Al
successivo articolo il D.Lgs. 04.08.99 stabilisce i criteri delle misurazioni,
eventualmente
combinate con tecniche modellistiche, da realizzare in zone ed agglomerati
al fine di
valutare l’aria ambiente e classificare gli stessi in base ai livelli di
inquinanti
rispetto a
soglie e valori limite. Anche in questo caso è previsto un ulteriore decreto,
che
dovrebbe
stabilire modalità e norme tecniche per l’approvazione dei dispositivi di
misurazione.
Sulla
scorta delle valutazioni della qualità dell’aria effettuate in base ai criteri
fissati
dai
precedenti articoli 5 e 6 e dai conseguenti decreti in corso di emissione, sono
quindi
indicate
tre fondamentali strategie di azione:
· Definizione
di cosiddetti piani d’azione, contenenti le misure da adottare nel
breve
periodo al fine di ridurre il rischio di superamento dei valori limite e
delle
soglie di allarme, nelle zone ove tale rischio sia concreto;
· Adozione
di piani o programmi per il raggiungimento dei valori limite
nei
termini
previsti, da applicarsi in zone ove il livello di uno o più inquinanti
superi il
valore limite stesso;
· Adozione
di piani di mantenimento della qualità dell’aria da
impiegarsi in
zone ove
il livello degli inquinanti risulti essere inferiore ai valori limite.
Questi tre
punti cardine, esplicitati agli articoli 7, 8 e 9 e che ancora una volta
prevedono
l’emanazione di un decreto ministeriale attualmente in corso di stesura e di
prossima
pubblicazione, delineano concrete strategie applicabili per affrontare le
diverse
situazioni
possibili ed acquisendo una connotazione fortemente dinamica in tema di
inquinamento
atmosferico.
Concludendo
la disamina del D.Lgs. 351/99, resta da aggiungere soltanto che
vengono
fissati anche i tempi e le modalità della trasmissione delle informazioni
necessarie
dalle
regioni al Ministero dell’ambiente e della sanità (per tramite dell’ANPA), e
successivamente
da questi alla Commissione Europea.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 155/PI
158
Nei
successivi aggiornamenti del Piano, si dovrà inoltre tener conto di quanto
espresso
dal Dlgs N. 351/99 in materia di “Informazione al pubblico” (articolo 11) e di
“Trasmissione
delle informazioni” (articolo 12), con particolare riguardo alle seguenti
tematiche:
_ chiarezza,
comprensibilità ed accessibilità delle informazioni (articolo 11),
_ tempi e
modalità di trasmissione delle informazioni (articolo 12);
_ organizzazione
strutturale, nell’ambito dell’informazione, tra gli organismi di
riferimento
coinvolti, quali Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente
(ANPA),
Ministero dell’Ambiente e Commissione europea (articolo 12).
3.11.2 D.M.
2 APRILE 2002, N° 60 - RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA
1999/30/CE
DEL CONSIGLIO DEL 22 APRILE 1999 CONCERNENTE I
VALORI
LIMITE DI QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PER IL
BIOSSIDO DI
ZOLFO, IL BIOSSIDO DI AZOTO, GLI OSSIDI DI AZOTO,
LE
PARTICELLE E IL PIOMBO E DELLA DIRETTIVA 2000/69/CE
RELATIVA AI
VALORI LIMITE DI QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE
PER IL
BENZENE ED IL MONOSSIDO DI CARBONIO
È il più
recente e quindi aggiornato atto normativo emesso in Italia in materia di
qualità
dell’aria, pubblicato appena nell’aprile 2002. La sua emanazione discende
direttamente
dal precedentemente descritto articolo 4 del D.Lgs. 4 agosto 1999 n° 351,
mentre il
suo contenuto riflette fedelmente, sia pure con alcune piccole variazioni e
aggiunte,
quanto riportato nelle due direttive CE che il presente atto legislativo
recepisce,
ovvero la
1999/30 e la 2000/69.
Le
finalità del decreto, riportate all’articolo 1 dello stesso, coincidono
esattamente
con quelle
riportate nel presente documento al § 3.11.1, a proposito dell’articolo 4 del
D.Lgs.
351/99; rispetto a tale elenco, che per brevità si evita di riportare
nuovamente
rimandando
al sopra indicato paragrafo, manca solamente il punto relativo alla definizione
del valore
obiettivo per l’ozono e dei relativi canoni di monitoraggio e valutazione,
della
cui
assenza si è già accennato in precedenza.
Premesso
che l’intero testo di legge si riferisce esclusivamente ai seguenti inquinanti,
e non
altri:
· Biossido
di zolfo;
· Biossido
di azoto;
· Ossidi di
azoto;
· Materiale
particolato fine;
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
Revisione 0
007-QA-PRRA-00
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 156/PI
158
· Piombo;
· Benzene;
· Monossido
di carbonio,
si
sottolinea che nel prosieguo della relativa descrizione e commento ci si
riferirà
genericamente
agli inquinanti, sottintendendo implicitamente il riferimento solamente a
quelli
presenti nel suddetto elenco.
Si vuole
ulteriormente evidenziare come dell’elenco sopra riportato non fanno parte
né l’ozono
né il particolato totale, presenti invece tra gli inquinanti prioritari
elencati
nell’allegato
I del D.Lgs. 351/99; allo stesso modo di quelli che allo stesso allegato erano
elencati
tra gli altri inquinanti, sono presenti solo benzene e monossido di carbonio,
mentre
risultano
esclusi dal D.M. 60/2002 gli idrocarburi policiclici aromatici ed i quattro
metalli
pesanti
(cadmio, arsenico, nichel e mercurio).
Il D.M.
02.04.2002 n° 60 può considerarsi suddiviso in due parti, seguiti da un
cospicuo
numero di allegati: la prima parte stabilisce criteri comuni a tutti gli
inquinanti
presi in
considerazione, mentre la seconda riporta criteri, valori e metodi relativi a
ciascuno
degli
inquinanti preso singolarmente; il testo di entrambe fa costante riferimento ai
vari
allegati
del decreto che costituiscono una quota considerevole dello stesso.
Nella
prima parte per così dire generica, sono indicati:
- I criteri
per determinare l’ubicazione dei punti di campionamento per le
misurazioni
in siti fissi; degli stessi sono distinti quelli relativi all’ubicazione
su
macroscala, con ulteriore diversificazione a seconda che la finalità sia la
protezione
della salute umana o dell’ambiente, e quelli relativi all’ubicazione
su
microscala;
- Il numero
minimo dei punti di campionamento di cui sopra, che nel caso della
protezione
della salute umana è in dipendenza delle classi di popolazione
degli
agglomerati o delle zone;
- I criteri
di verifica della classificazione delle zone e degli agglomerati in base
al
superamento o meno delle soglie di valutazione superiore ed inferiore,
come
previsto dall’articolo 6 del D.Lgs. 351/99;
- I tempi e
le forme di trasmissione delle informazioni dalle regioni ai Ministeri
dell’ambiente
e della salute, per tramite dell’ANPA, tra le quali sono inoltre
annoverati
gli obiettivi per la qualità dei dati.
La seconda
parte della normativa è invece specifica e tratta singolarmente gli
inquinanti,
ad ognuno dei quali dedica un capo ed un allegato. Pur tuttavia vi sono una
serie di
parametri che si ripetono per ciascun inquinante, tanto che vi sono anche
alcuni
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
Nr. Doc.A02R-RTF-0802
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Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 157/PI
158
allegati
comuni a tutti gli inquinanti che riportano tabelle riassuntive dei singoli
valori che
vengono
indicati.
Si ritiene
perciò opportuno e significativo riassumere da una parte i parametri che, sia
pure
separatamente per ognuno di essi, sono comunque riportati ed indicati per tutti
gli
inquinanti
dell’aria considerati dal decreto, e dall’altra ulteriori parametri o criteri
che
vengono
invece indicati solo nel caso specifico di alcuni inquinanti. Del primo gruppo
fanno
parte i seguenti parametri:
- Valore
limite;
- Margini di
tolleranza;
- Modalità e
termini temporali per il raggiungimento del valore limite;
- Metodo
analitico di riferimento;
- Soglie di
valutazione superiore ed inferiore;
- Modalità e
frequenza di informazione al pubblico.
Per quanto
attiene invece il secondo gruppo di parametri ed indicazioni, riportati solo
per alcuni
degli inquinanti, risultano essere presenti i seguenti:
- Soglia di
allarme, solo per SO2 ed NO2;
- Misurazione
delle medie su dieci minuti, limitatamente ad alcuni siti fissi,
solo per
SO2;
- Regime
delle deroghe per i piani e programmi previsti dall’articolo 8 del
D.Lgs.
351/99 relativamente al superamento dei valori limite, per SO2 e
PM10;
- Trasmissione
ai Ministeri dell’ambiente e della salute di informazioni
specifiche
per SO2, PM10 e PM2,5;
- Regime di
proroga relativo al valore limite del solo benzene, limitatamente a
talune
zone e a determinate condizioni ambientali e socio economiche.
Già da
questa riassuntiva e breve descrizione del testo del D.M. 2 aprile 2002 n° 60,
si
evidenzia una notevole completezza dello stesso, quanto meno nell’ambito degli
inquinanti
presi in considerazione dal decreto.
Si rimarca
ad esempio il grande spazio che in tale atto normativo è dato alla
standardizzazione
del formato per la comunicazione delle informazioni relative alle
stazioni
di misura e ai dati da esse raccolte, a proposito delle quali infatti
l’allegato XII
riporta
ben 19 moduli e 5 tabelle.
Piano di
Tutela e Risanamento della Qualità
dell’Aria
della Regione Abruzzo
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Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione
Abruzzo
PI 158/PI
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3.11.3 IL
DECRETO “PIANI E PROGRAMMI”
Il Decreto
“Piani e Programmi” è la bozza del decreto che fornirà le direttive tecniche
previste
dal D.L. 351/99 per l’elaborazione di piani e programmi per il miglioramento ed
il
mantenimento
della qualità dell’aria.