LA GIUNTA REGIONALE
Visto l’art. 13 del Decreto Legislativo n. 173 del 30.04.1998 recante disposizioni in materia di contenimento dei costi per il rafforzamento e lo sviluppo delle imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
Considerato che, il regime di aiuti a favore dell’imprese che operano nel settore agroalimentare deve avvenire nel rispetto della decisione 94/173/CE del 22.03.94 e deve assicurare, inoltre, la partecipazione adeguata e duratura dei produttori agricoli ai vantaggi economici dell’iniziativa così come previsto dall’art. 12 del Reg.(CE) N. 951/97 abrogato e sostituito dai regolamenti (CE) N. 1257/99 e n.445/02;
Visto il Reg.(CE) N.1257/99 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia che modifica ed abroga taluni regolamenti e prevede una serie di Misure di aiuto per lo sviluppo rurale per il periodo 2000-2006, che devono essere attuate a mezzo di un apposito Piano di Sviluppo Rurale Regionale;
Visto in particolare, l’art. 25 (Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli) del citato Reg. 1257/99;
Visto il Reg. (CE) n. 445/02 “recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) n. 1257/99 del Consiglio”, relativamente agli artt.22 e 23 della sezione VII inerenti al Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
Visto il Reg. (CE) n. 2075/2000 che modifica ed integra il Reg.(CE) n. 1257/99;
Visto il Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006 della Regione Abruzzo, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C/2000/2151 del 20/07/2000 e dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 1209 del 20/09/2000;
Viste le modifiche al Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Abruzzo, approvate dalla Commissione Europea con Decisione C(2002) n. 818 del 25.04.2002 e dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 286 del 22.05.2002;
Ritenuto opportuno procedere all’approvazione delle norme per la presentazione delle domande per il rafforzamento e lo sviluppo delle imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli nel periodo 2004 – 2006;
Visto il decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 28 dicembre 2001 n.52987 con il quale è stato approvato il riparto su base regionale delle risorse per gli aiuti di cui all’art.13, comma 1 del D.Lvo n.173/98 assegnando alla Regione Abruzzo la somma complessiva di €.1.750.788,89, la quale consente di sviluppare investimenti per un totale di €. 4.376.972,23;
Visto il Bando Pubblico per la presentazione delle domande comprensivo del modello di domanda (All.1) predisposto dalla Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca – Servizio Interventi Strutturali,allegato alla presente deliberazione;
Ritenuto, altresì, opportuno autorizzare il Dirigente del suddetto Servizio Interventi Strutturali a provvedere , con propri atti:
- ad approvare per ogni settore d’intervento la graduatoria dei progetti ritenuti ammissibili a finanziamento e gli elenchi delle ditte escluse;
- a concedere i contributi spettanti ai singoli progetti;
- a predisporre per la liquidazione dei contributi;
Considerato che alla spesa prevista per la realizzazione delle opere da finanziare con il presente Bando si farà fronte con i fondi messi a disposizione con D.M. del 28.12.2001 n.52987 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed iscritti al Bilancio Regionale sul Cap.102456;
Dato atto che il Direttore Regionale e il Dirigente del Servizio Interventi Strutturali hanno attestato la legittimità del presente provvedimento per quanto attiene alle rispettive competenze;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge:
DELIBERA
per quanto esposto in premessa:
-
di
approvare il Bando Pubblico, comprensivo del modello di domanda,relativo
all’art. 13 del Decreto Legislativo n. 173 del 30.04.1998, recante disposizioni
in materia di contenimento dei costi per il rafforzamento e lo sviluppo delle
imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (e nel
rispetto del Reg. (CE) N. 1257/99, art. 25);
- di autorizzare il Dirigente del Servizio Interventi Strutturali a provvedere con propri atti:
- ad approvare per ogni settore d’intervento la graduatoria dei progetti ritenuti ammissibili a finanziamento e gli elenchi delle ditte escluse;
- ad approvare la graduatoria provvisoria dei beneficiari del presente Bando;
- a concedere i contributi spettanti ai singoli progetti;
- a predisporre per la liquidazione dei contributi;
- di pubblicare, integralmente, la presente deliberazione sul B.U.R.A.;
- di considerare parte integrale e sostanziale del presente provvedimento l’Allegato 1, composto da n. 29 facciate.
REGIONE ABRUZZO
DIREZIONE AGRICOLTURA, FORESTE, SVILUPPO RURALE,
ALIMENTAZIONE, CACCIA E PESCA
Servizio Interventi Strutturali
BANDO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER IL
MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI TRASFORMAZIONE E
COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI.
DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1998 n. 173 art. 13
“Interventi per il
rafforzamento e lo sviluppo delle imprese di trasformazione e
commercializzazione”.
1. SETTORI DI INTERVENTO ED OBIETTIVI
Il presente bando detta le disposizioni generali e le modalità per l’attuazione di un programma di interventi, in applicazione e nel rispetto del Reg.(CE) 1257/99 (art.25 Cap.VII) e del P.S.R. 2000/2006 Abruzzo- e devono essere motivati da considerazioni di politica sociale, occupazionale o da vantaggi economici in generale, con priorità ai progetti che assicurino un’adeguata,certa e duratura partecipazione dei produttori agricoli ai vantaggi economici.
Obiettivi
In tutti i comparti gli obiettivi da perseguire sono:
1. orientare la produzione verso reali sbocchi di mercato e favorirne la creazione di nuovi;
2. migliorare e razionalizzare i processi di lavorazione, trasformazione e commercializzazione, con l’applicazione di nuove tecnologie e processi innovativi;
3. migliorare e controllare la qualità dei prodotti e dei processi di produzione;
4. migliorare e controllare le condizioni sanitarie;
5. curare gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente, riciclaggio contenitori, depurazione dei reflui, risparmio energetico
Settori interessati
I Settori che si intendono valorizzare sono:
1. Vitivinicolo
2. Oleario
3. Ortofrutticolo
4. Carne
5. Lattiero – caseario
2. BENEFICIARI
Possono accedere ai benefici previsti dalla presente misura le persone fisiche e
giuridiche o le Associazioni di tali persone cui incombe l’onere finanziario
degli investimenti nell’ambito di
imprese che, al momento della presentazione della domanda entro i termini stabiliti dal bando
concorsuale:
1. dimostrino il requisito della redditività (situazione di equilibrio patrimoniale e di gestione, valutata con gli indici dei quozienti di liquidità, di disponibilità, di redditività delle vendite ROS, del grado di immobilizzo, derivanti dai dati del bilancio degli ultimi tre anni) con indici NON INFERIORI ai seguenti valori minimi:
a) LIQUIDITÀ (attività immediatamente liquide dell’attivo/passività a breve): 1,0
b) DISPONIBILITÀ (attività circolanti/passività a breve ): 1,5
c) REDDITIVITÀ DELLE VENDITE -ROS-(utile operativo/fatturato): 0,05
d) GRADO DI IMMOBILIZZO (immobilizzi/totale di bilancio): 0,25-0,50
- Per aziende con meno di tre esercizi conclusi si farà riferimento almeno al bilancio dell’esercizio precedente.
- Per aziende di nuova costituzione, dovrà essere presentato un bilancio di previsione ed un business-plan, finalizzato ad evidenziare la fattibilità dell’impresa e dell’investimento proposto, con il superamento del requisito della redditività sopra indicato.
- Le Soc. Cooperative e le Associazioni, in quanto costituite con scopi di mutualità (art.2511 del C.C.) non sono tenute a rispettare quanto previsto dal punto 1. lettera c).
2. dimostrino, attraverso un business-plan ed un bilancio di previsione ad investimento realizzato, l’idoneità degli stessi investimenti proposti, a conseguire un miglioramento dei risultati economici e finanziari. Il miglioramento dei risultati e cioè quindi del requisito della redditività, dovrà essere certificato nei modi indicati al punto 9. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E DOCUMENTAZIONE, lettera c;
3. indichino le fonti di finanziamento necessarie alla realizzazione degli investimenti mediante un piano di finanziamento analitico;
4. rispettino i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e, limitatamente per il settore Carne, benessere degli animali. Tali requisiti dovranno essere mantenuti per la durata del vincolo di destinazione d’uso degli investimenti realizzati (10 anni per gli immobili e impianti fissi e 5 per i beni mobili).
5. dimostrino di essere in regola con le normative cogenti in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro in vigore e i cui eventuali termini di adeguamento siano scaduti alla data di pubblicazione del presente bando;
6. propongano investimenti conformi a quanto indicato nel presente bando;
7. dimostrino la fattibilità del progetto sotto l’aspetto tecnico-logistico;
8. pongano una particolare attenzione ai contenuti del punto 2 dell’art. 26 del Reg. 1257/99 e cioè ai rapporti con i produttori agricoli di base che dovranno partecipare ai vantaggi dell’investimento in modo adeguato e duraturo, attraverso la stipula di contratti di conferimento che rispettino gli accordi interprofessionali (ove previsti) e fissando in almeno tre anni la durata di tali contratti.
9. gli interventi realizzati nell’ambito di questo Piano di Sviluppo Rurale, nelle aree individuate ai sensi delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli dovranno rispettare l’art. 6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE.
3. DURATA DEL PROGETTO E PIANO FINANZIARIO
La durata del presente progetto è triennale: decorre dal giorno 16 ottobre 2003 e si conclude entro il 15 Settembre 2006, con la definizione di tutti gli investimenti assentiti.
4. ZONE INTERESSATE ALLA MISURA
Gli interventi previsti devono essere localizzati nel territorio regionale senza alcuna indicazione specifica in considerazione delle molteplici variabili di tipo infrastrutturale, bacino di offerta di materia prima, presenza di vincoli di tipo ambientale, paesistico, etc..., che possono determinare valutazioni economiche e di fattibilità da influenzare le scelte.
5. INTERVENTI PRIORITARI PER SETTORE
Il programma si prefigge di accompagnare il
miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione delle
produzioni agricole, relativamente ai settori
produttivi che seguono:
- Settore
Vitivinicolo
Sono ammessi in via prioritaria:
a) Investimenti tesi alla trasformazione delle uve ottenute con il metodo dell’agricoltura biologica (il 100% di materia prima di provenienza biologica relativamente all’investimento proposto);
b) Progetti finalizzati al miglioramento tecnologico per aziende che producono vini di qualità e/o progetti finalizzati alla riduzione dei costi di produzione sempre per aziende che producono vini di qualità;
c) Investimenti volti alla concentrazione dei mosti;
d) Adeguamenti tecnologici connessi a concentrazioni di attività finalizzati alla riduzione dei costi;
- Settore
Oleario
Si premette che sono ammessi esclusivamente interventi che riguardano il prodotto a D.O.P. riconosciuto o in via di riconoscimento.
Sono ammessi in via prioritaria:
a) Investimenti tesi alla trasformazione delle olive ottenute con il metodo dell’agricoltura biologica (100% di materia prima di provenienza biologica relativamente all’investimento proposto);
b) Investimenti tesi alla ottimizzazione dei tempi fra raccolta e molitura e che quindi possano prevedere l’aumento della capacità lavorativa degli impianti per la produzione di oli a DOP , fermo restante la capacità complessiva di lavorazione;
c) Investimenti volti alla concentrazione del prodotto, tramite anche fusioni societarie e/o concentrazione di attività, senza aumento della preesistente capacità di trasformazione, finalizzata alla commercializzazione diretta (imbottigliamento, etichettatura,ecc.).
- Settore
Ortofrutta
Il sostegno è accordato a tutti i prodotti del
settore, comprese le patate e le barbabietole, con esclusione della realizzazione
di nuovi impianti.
Sono ammessi in via prioritaria :
a) Adeguamenti tecnologici per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli ottenuti con il metodo dell’agricoltura biologica (il 100% di materia prima di provenienza biologica relativamente all’investimento proposto);
b) Adeguamento e razionalizzazione degli impianti e macchinari finalizzati al miglioramento della qualità ed alla riduzione dei costi per prodotti pronti e semipronti e di nuovi prodotti, senza aumento di capacità ;
- Settore
Carne
Sono ammessi in via prioritaria:
a) Interventi tecnologici sulle strutture di macellazione di carne ovi- caprina preesistenti per la ottimizzazione dei processi produttivi, la riduzione dei costi e l’adeguamento contestuale alle nuove norme sanitarie comunitarie e nazionali, senza incremento di capacità;
b) Per le carni bovine e suine adeguamenti tecnologici che prevedano nella fase di post macellazione l’incremento e la valorizzazione delle produzioni con denominazioni protette (D.O.P. I.G.P. ed AS) e l’introduzione di sistemi di rintracciabilità delle carni.
- Settore
Lattiero – Caseario
Per quanto riguarda il latte di vacca e suoi derivati, sono esclusi:
- Investimenti che non garantiscano che la capacità produttiva non ecceda l’insieme dei quantitativi di riferimento individuali di cui i produttori dispongono (quote latte); (Non rientrano nella esclusione gli investimenti per prodotti biologici, tipici, con denominazioni protette – DOP, IGP, AS – o in via di riconoscimento);
- Investimenti che alla loro conclusione non ottengano le certificazioni previste dalla direttiva CEE 92/46 e successive modificazioni. (Nella fase istruttoria si può tenere presente l’eventuale parere preventivo dell’Autorità Sanitaria in merito alla conformità delle opere progettate con le dir. Comunitarie in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali).
Sono ammessi in via prioritaria:
a) Progetti che prevedano il miglioramento qualitativo e della commercializzazione delle produzioni casearie con denominazioni protette (D.O.P., I.G.P., AS) od in via di riconoscimento, attraverso la creazione e l’adeguamento di caseifici specializzati.
b) Progetti che prevedano l’adeguamento tecnologico degli impianti e delle strutture esistenti finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni ottenute ed alla riduzione dei costi di produzione e all’ottimizzazione dei processi produttivi.
6. INTERVENTI AMMISSIBILI
Gli interventi ammissibili, in linea generale , comprendono:
- opere civili (costruzione, ristrutturazione) utilizzate nelle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, stoccaggio delle scorte e del parco macchine ed attrezzature con esclusione delle macchine operatrici riguardanti la fase della produzione agricola e/o zootecnica;
- acquisto o miglioramento tecnologico di impianti, acquisto di attrezzature anche informatiche, macchine e macchinari in genere legati alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
7. PIANO DI FINANZIAMENTO PER SETTORE PRODUTTIVO
Con decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 28/12/2001 n. 52987, è stato approvato il riparto su base regionale delle risorse di cui all’art. 13 comma 1 del D.Lvo n.° 173/98, assegnando alla Regione Abruzzo una disponibilità pari a Euro 1 750 788.89, la quale consente di sviluppare investimenti per un totale di Euro 4 376 972.23, ripartita in percentuale di massima ai seguenti Settori produttivi.
1 |
Vitivinicolo |
30% |
1 313 091.67 |
2 |
Oleario |
12% |
525 236.67 |
3 |
Ortofrutticolo |
37% |
1 619 479.72 |
4 |
Carne |
11% |
481 466.95 |
5 |
Lattiero-Caseario |
10% |
437 697.22 |
|
Totale |
100% |
4 376 972.23 |
Tali percentuali sono indicative e non rigide in considerazione che la mancanza di una progettualità esterna in un Settore può determinare lo slittamento di quote finanziarie in altri Settori, rispettando il rapporto percentuale.
Qualora le richieste pervenute non fossero sufficienti ad impegnare le risorse disponibili, si provvederà a riaprire i termini dallo 01-aprile 2004 del presente bando, con le stesse modalità.
Per tutti i settori produttivi, il limite di spesa minimo è pari a € 120.000,00 che si riduce, nelle zone svantaggiate individuate ai sensi della Dir. Cee 268/75, a € 60.000,00.
Non verranno considerati ammissibili ad aiuto i progetti presentati per un importo totale superiore al minimo (comprese le spese generali) che dopo l’istruttoria tecnica risultino inferiori al limite predetto.
Per tutti i settori produttivi, il limite massimo di spesa è pari a € 250.000,00. Richieste progettuali di importo superiore verranno valutate complessivamente anche se la spesa ammissibile verrà ridotta d’ufficio ai limite massimo consentito.
La contribuzione pubblica è pari al 40% della
spesa ammessa.
8. MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA
Criteri di selezione dei progetti
In previsione che le richieste progettuali che perverranno, ai sensi del Decreto Legislativo n.173/98, saranno superiori al tetto di investimenti consentito dalle risorse finanziarie disponibili, si rende opportuno dettare norme di selezione e scelta dei progetti.
I progetti presentati da beneficiari che hanno già ottenuto la concessione degli aiuti con il programma delle annualità 2001-2003 del P.S.R. 2000-2006 Misura “G”, limitatamente alla differenza tra l’investimento finanziato ed il tetto massimo consentito di Euro 1 500 000.00 (importo massimo finanziabile dalla Misura G), saranno ritenuti ammissibili solo se ricompresi tra quelli indicati tra gli “Interventi ammissibili” ed acquisiranno, comunque, la priorità successiva all’ultima indicata per ogni singolo Settore.
Avranno
priorità le iniziative ritenute privilegiate nell’ordine indicato nella descrizione
del settore di appartenenza;
- A parità di condizioni, verrà assegnato un punteggio per ogni parametro appresso indicato:
a) tipo
di investimento:
- nuova realizzazione e/o ristrutturazione con
potenziamento ed adeguamento tecnologico 2 punti
- adeguamento tecnologico 4 punti
- adeguamento
tecnologico e sistemi di controllo di qualità 6 punti
b) affidamento
bancario (sull’investimento):
dal 60 al 63 % 0 punti
dal 64 al 67% 1 punto
dal 68 al 72% 2 punti
dal 73 al 78% 3 punti
dal 79% in su 4 punti
c) contratti
di conferimento :
61 – 65% della materia prima 1 punto
66 - 75% “ 2 punti
76 –85% “ 3 punti
86% –99% “ 4 punti
100% “ 5 punti
d) materia
prima di provenienza regionale (per tutti i richiedenti)
100%
prodotto regionale sul totale materia prima 20 punti
90-99% “ “ 18 punti
80-89% “ “ 16 punti
…e così via fino a 0% prodotto regionale 0 punti
e) area
territoriale
·
Zona non svantaggiata 0
punti
·
Zona svantaggiata
(individuata ai sensi della Dir. Cee
268/75) 2 punti
f) Dati
occupazionali (a regime e soltanto con riferimento all’investimento)
Da n. 1 a 5 (unità lavorative calcolate a tempo pieno) 2 punti
Da n. 6 a 10 (unità lavorative
calcolate a tempo pieno) 4
punti
Oltre 6
punti
portatori di handicap – 1 punto in aggiunta per ogni portatore di handicap
9. PRESENTAZIONE DOMANDE E DOCUMENTAZIONE
Le domande di contributo, redatte sul modello predisposto dal Servizio Interventi Strutturali della Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca, devono essere trasmesse, pena la loro esclusione automatica, alla Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca, - Via Catullo, 17 – Pescara, entro il 90° giorno a decorrere da quello successivo alla data di pubblicazione sul BURA Regionale ovvero, sempre entro il termine sopra indicato,ai Servizi Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura con Raccomandata A.R.
Per il rispetto dei suddetti termini fa fede la data di invio desumibile dai timbri postali.
Le domande dovranno essere corredate, pena la
decadenza della loro validità, da tutta la seguente documentazione (in unica
copia):
a) scheda di misura relativa agli aspetti anagrafici, finanziari e progettuali;
b) delibera del consiglio d’amministrazione riguardante: l’approvazione del progetto definitivo, la delega al legale rappresentante a presentare domanda e a rilasciare quietanza del contributo, l’assunzione in modo pieno e incondizionato, in caso di finanziamento, dell’impegno a non distogliere dalla prevista destinazione per almeno 10 anni gli immobili e gli impianti fissi e per almeno 5 anni i macchinari e le attrezzature mobili ammessi a contributo, dalla data di accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori e di avvenuta acquisizione dei beni (in caso di ditta individuale, alle medesime dichiarazioni ed ai medesimi impegni, provvederà il titolare) ;
c) Dichiarazione rilasciata, in alternativa, da:
a. società di revisione dei bilanci nel caso l’impresa disponga di bilanci certificati;
b. Presidente del Collegio Sindacale, se presente nell’ambito degli organi societari;
c. revisore contabile iscritto all’albo, nei rimanenti casi.
Attestante:
- che l’impresa non è in stato di insolvenza, né sottoposta a procedure concorsuali;
- che l’impresa non è oggetto di situazioni economico/finanziarie che potrebbero, a parere del certificatore, sfociare a breve termine in situazioni di cui al precedente punto;
- che l’impresa svolge normalmente l’attività aziendale sulla base di criteri di economicità, adempiendo regolarmente le proprie obbligazioni (solo per aziende già operanti);
- che l’impresa non ha prestato garanzie a favore di terzi che ne possano pregiudicare il regolare funzionamento;
- che eventuali società controllanti, controllate e/o collegate rispondano ai requisiti dei punti precedenti;
- che i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi (ove esistenti) sono stati regolarmente depositati presso la C.C.I.A.A., completi di stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e relazione del Collegio sindacale;
- che dall’analisi dei bilanci o del bilancio, il requisito della Redditività (indici, da dichiarare in maniera analitica, di LIQUIDITA’, DISPONIBILITA’, REDDITIVITA’, GRADO DI IMMOBILIZZO) non è inferiore ai valori minimi, individuati tra i requisiti di accesso alla Misura.
d) certificato rilasciato dalla camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura competente, attestante che a carico dell’impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata;
e) dichiarazione del legale rappresentante attestante le modalità di reperimento dei fondi a copertura della quota di investimento a carico dell’impresa richiedente, supportata da specifiche dichiarazioni di intenti rilasciate da istituti di credito;
f) documentazione comprovante il titolo di possesso dell’area su cui insiste l’investimento e/o dell’immobile;
g) progetto definitivo composto di: relazione tecnica articolata per capitoli di spesa, computo metrico estimativo analitico, disegni, layout e preventivi.
Il progetto dovrà essere elaborato secondo
le indicazioni che seguono:
- Per sistemazioni esterne opere edili e affini: si deve utilizzare il prezziario ANCE in vigore nella Regione Abruzzo, forfetariamente ridotto del 20%. Le singole voci dovranno essere contraddistinte dal numero d’ordine del prezziario;
- Per opere a preventivo (opere edili con strutture prefabbricate, impianti idrico sanitario, elettrico, macchinari, attrezzature ed impianti specifici e voci non contemplate nel prezziario ANCE), il calcolo della spesa dovrà essere fatto sulla base d’offerta contenuta nei preventivi analitici (voci e costi comparabili) di almeno tre ditte concorrenti. Occorre inoltre, predisporre apposito prospetto di raffronto con l’indicazione del preventivo scelto e la motivazione della scelta;
- tavole progettuali quotate riportanti le opere edili e gli impianti idrico-sanitari, elettrico, ecc. rispondenti alla documentazione da fornire o già fornita al Comune competente per l’ottenimento dei necessari permessi urbanistici. Nel caso di progetti che prevedano opere di ristrutturazione allegare anche i disegni quotati che riproducano la situazione prima dell’intervento.
- le spese generali, tecniche e imprevisti, saranno calcolati nel seguente modo:
- spese generali e tecniche pari al 6% sull’importo complessivo delle opere edili ed affini comprendenti impianti fissi;
- spese generali e tecniche pari al 2% sull’importo complessivo dei macchinari ed attrezzature;
- imprevisti pari al 3% dell’importo complessivo delle opere edili ed affini comprendenti impianti fissi.
- concessione edilizia o documento rilasciato dal comune comprovante l’edificabilità dei mappali su cui insisterà l’investimento. Nel caso di investimenti in cui le opere edili previste siano subordinate a denuncia di inizio attività ai sensi dell’articolo 26 della Legge n. 47 del 28 febbraio 1985, specifica dichiarazione in merito rilasciata dal tecnico progettista. Nel caso di investimenti rivolti esclusivamente all’acquisizione di impianti, macchinari ed attrezzature, dichiarazione del legale rappresentante circa la disponibilità dell’immobile cui sono destinate sia attuale che per la durata dell’impegno a non distogliere l’investimento (cinque anni dalla data di accertamento di avvenuto acquisto);
- parere preventivo, ove previsto, dell’autorità sanitaria in merito alla conformità delle opere progettate con le direttive comunitarie in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, completo dei disegni presentanti alla autorità veterinaria competente;
- per il rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali:
- autocertificazione attestante il possesso della documentazione relativa al rispetto, al momento della presentazione della domanda, delle seguenti normative comunitarie (la relativa documentazione dovrà essere messa a disposizione in fase istruttoria), fatte salve le eventuali deroghe concesse:
§
direttiva 85/337/CEE e relativo D.P.R. attuativo del 12 aprile 1996,
inerenti la valutazione di impatto ambientale;
§
per il settore carne, direttiva 64/433/CEE e successive modificazioni,
inerente gli aspetti sanitari in materia di scambi intercomunitari di carni
fresche;
§
per il settore carne, direttiva 77/99/CEE e successive modificazioni,
inerente gli aspetti sanitari in materia di scambi intercomunitari di carni;
§
per il settore carne, direttiva 71/118/CEE e successive modificazioni,
inerente gli aspetti sanitari in materia di scambi intercomunitari di carni
fresche di volatili da cortile;
§
per il settore carne, direttiva 91/495/CEE e successive modificazioni,
inerente gli aspetti sanitari in materia di scambi intercomunitari di carni di
coniglio e selvaggina allevata;
§
per il settore lattiero-caseario, direttiva 92/46/CEE e successive modificazioni,
inerente la produzione e commercializzazione di latte crudo, latte trattato
termicamente e prodotti a base di latte;
§
direttive 93/43/CEE e 96/3/CE e successive modificazioni, inerenti le
norme di autocontrollo dell’igiene dei prodotti alimentari (HACCP);
§
direttive 89/395/CEE e 89/396/CEE e successive modificazioni, inerenti
etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari;
§
per il settore carne, direttiva 93/119/CEE e successive modificazioni,
inerente la protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento;
§
per il settore carne direttiva 95/29/CEE e successive modificazioni,
inerente la protezione degli animali durante il trasporto.
- Dimostrazione dell’esistenza di impegni e/o vincoli contrattuali già in essere, fra l’impresa ed i produttori agricoli che:
- coprano almeno il 60% della materia prima occorrente alla struttura oggetto dell’investimento, nel caso di richiedenti produttori agricoli;
- coprano il 100% della materia prima occorrente alla struttura oggetto dell’investimento nel caso che il richiedente sia una società di capitali o persona fisica non produttore;
I contratti, con valenza giuridica, stipulati con produttori agricoli singoli o associati devono essere in grado di dimostrare un vantaggio poliennale (almeno triennale) per i produttori stessi a decorrere dal momento in cui il beneficiario avrà realizzato l’iniziativa. Per contratti con valenza giuridica, si intendono:
- in sede di presentazione della domanda: contratti (e non soltanto promesse di acquisto o vendita) con firma autenticata di entrambe le parti o con allegato un documento di identità in corso di validità (ai sensi del D.P.R.445/2000)
- a graduatoria approvata: saranno richieste le registrazioni degli stessi contratti già depositati in allegato alla domanda nelle modalità previste dalle disposizioni di legge.
I contratti stipulati per i singoli Settori di intervento devono almeno rispettare gli accordi interprofessionali (ove previsti) ed avere durata almeno triennale.
I contratti, con valenza giuridica, stipulati con altre imprese di raccolta e/o trasformazione devono identificare i produttori di base e dimostrare un vantaggio poliennale (almeno triennale) per i produttori stessi a decorrere dal momento in cui il beneficiario avrà realizzato l’iniziativa.
Sono
esonerati dalla presentazione dei contratti le Cooperative, i Consorzi e le Associazioni
purché la produzione dei propri associati assicuri la piena utilizzazione della
struttura di trasformazione per la quale si chiede il finanziamento. Dovranno
comunque presentare:
- copia dello statuto o del regolamento che definiscano i rapporti di conferimento da parte dei soci e dichiarazione del legale rappresentante sul quantitativo del prodotto conferito dai soci rispetto al totale delle materie prime cui l’investimento è rivolto;
- dichiarazione, sempre del legale rappresentante che i soci conferenti non appartengono, per le stesse superfici, anche ad altri organismi associativi aventi le medesime finalità (per le superfici già impegnate).
I soggetti che propongono investimenti nel sottosettore ortofrutticolo prodotti freschi, dovranno produrre specifica dichiarazione, a firma del legale rappresentante, attestante, in alternativa:
- che l’impresa aderisce ad una Organizzazione dei Produttori riconosciuta ai sensi del Reg. CE 2200/96 (specificare quale);
- che l’impresa non aderisce a nessuna Organizzazione dei Produttori riconosciuta ai sensi del reg. CE 2200/96.
I soggetti che propongono investimenti nel settore Lattiero-Caseario e siano primi acquirenti nei confronti dei produttori di base dovranno produrre specifiche dichiarazioni, a firma del legale rappresentante, attestanti:
- che l’impresa risulta riconosciuta ed iscritta all’albo regionale acquirenti per la gestione delle quote latte con l’indicazione della regione al cui albo è iscritta, del numero di iscrizione e della data di riconoscimento;
- che l’investimento proposto è rivolto a materia prima coperta da quantitativi di riferimento individuali (quote) di cui i produttori di base conferenti dispongono, eventualmente anche a titolo di affitto in corso di campagna, con allegato l’elenco dei produttori conferenti e relativi quantitativi.
I soggetti che propongono investimenti nel settore vitivinicolo dovranno produrre specifica dichiarazione, a firma del legale rappresentante, attestante:
- che il progetto proposto è dedicato esclusivamente alla produzione e/o commercializzazione di vini DOC, DOCG, IGT, VQPRD con specificati i rispettivi quantitativi negli ultimi tre anni;
Inoltre per coloro che trasformano prodotti
ottenuti con metodo biologico ai sensi del Reg.CEE 2092/91 del 24 giugno 1991:
- certificato di prodotto con allegata la relativa certificazione di prodotto redatto dall’organismo di controllo autorizzato, che attesti l’avvio e/o il mantenimento dei metodi di lavorazione biologici ai sensi del reg. CEE n. 2092/91;
Ove è consentito dall’art. 2 del D.P.R. 25
gennaio 1994, n. 130 e successive modificazioni e dal D.P.R. n. 445 del
28.12.2000, in vigore dal 7 Marzo 2001, è possibile presentare temporaneamente
dichiarazione sostitutiva, mentre la documentazione definitiva potrà essere
fornita dal richiedente entro il termine della fase istruttoria.
La mancanza anche soltanto di uno dei documenti
elencati determinerà la decadenza della
validità delle domande presentate.
10. MODALITA’ E TEMPI ISTRUTTORI
Entro 60 giorni calcolati da quello successivo alla scadenza del presente bando pubblico, le domande pervenute saranno istruite ed esaminate da un apposito Nucleo di Valutazione, nominato con atto formale dal Direttore della Direzione Agricoltura, Foreste, Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca, che provvederà, preliminarmente, a definire esclusioni ed in seguito, attribuire i punteggi di merito avvalendosi, se necessario, del supporto tecnico del Servizio Interventi Strutturali.
Alla conclusione delle fasi precedenti, il Nucleo di Valutazione formulerà una proposta di graduatoria per settore dei progetti ammissibili.
Entro i successivi 20 giorni sarà approvata la graduatoria provvisoria degli interventi ammessi, del relativo importo massimo di spesa ammissibile nonché l’ammontare massimo del contributo concedibile. Nel medesimo atto verranno indicate le domande escluse e le relative motivazioni.
11. GESTIONE DELLE GRADUATORIE E CONCESSIONE ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO
Ai progetti inseriti utilmente nelle graduatorie provvisorie settoriali, verranno riservati i finanziamenti fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le eventuali economie derivanti da rinunce o revoche effettuate da parte della Regione Abruzzo, entro il triennio, verranno utilizzate nell’ambito delle singole graduatorie settoriali in cui si sono verificate.
La carenza di progetti in un Settore determinerà l’utilizzo delle relative risorse per il finanziamento di pratiche di altri Settori, rispettando il rapporto percentuale assegnato.
Le imprese i cui progetti risultino posizionati utilmente ai fini della conferma dell’accesso agli aiuti, verranno invitate ad integrare la domanda con la seguente documentazione:
2. concessione edilizia (nel caso non presentata all’atto della domanda);
3. certificato rilasciato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura competente, attestante che a carico dell’impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato, amministrazione controllata e completo del nulla-osta ai fini dell’art. 10 della Legge 31/05/65 n. 575 e successive modificazioni e integrazioni (dicitura antimafia);
4. Conferma, da parte della Banca con atto formale, dell’affidamento bancario finalizzato alla realizzazione del progetto ammesso a finanziamento (mutuo, linea di credito, ecc.)
5. Eventuale documentazione autocertificata in sede di domanda.
6. Per i progetti del settore lattiero caseario proposti da soggetti che risultino primi acquirenti nei confronti dei produttori di base sarà richiesta la dimostrazione che la materia prima, a fronte della quale l’investimento è realizzato, è coperta da quantitativi di riferimento individuali (quote) di cui i produttori di base conferenti dispongono, eventualmente anche a titolo di affitto in corso di campagna, con riferimento all’ultima annata conclusa.
7. Per i progetti del settore vitivinicolo sarà richiesta la dimostrazione degli effettivi quantitativi di vini a D.O.C., D.O.C.G., I.G.T., V.Q.P.R.D. prodotti e/o commercializzati.
La suddetta documentazione dovrà essere
prodotta entro 60 (sessanta) giorni calcolati dalla data di ricevimento della
formale richiesta. In caso di mancato rispetto del suddetto termine l’impresa
beneficiaria decadrà dai benefici previsti.
La documentazione prodotta sarà istruita dal Servizio Interventi Strutturali e sottoposta all’esame del Nucleo di Valutazione ai fini di confermare la sussistenza dei requisiti tecnici e di merito attribuiti ai singoli progetti in fase di esame preliminare.
Successivamente il Dirigente responsabile del Servizio Interventi Strutturali provvederà, con atti formali, alla concessione dei contributi spettanti ai singoli progetti che sono stati confermati, che rende la graduatoria definitiva.
L’erogazione del contributo potrà avvenire, successivamente all’esecutività dell’atto di concessione, secondo le seguenti modalità:
- anticipo pari al 20% del costo totale dell’investimento, garantito da fidejussione bancaria o assicurativa per l’importo corrispondente alla somma da liquidare, maggiorato del 10%, a favore della Regione Abruzzo a seguito dell’approvazione dell’intervento e dell’avvenuto inizio dei lavori e/o degli acquisti dichiarato dal beneficiario;
- liquidazione del saldo del contributo, ad avvenuto accertamento dell’esecuzione delle opere e previa approvazione della documentazione tecnica, amministrativa e contabile inerente i lavori effettuati.
In sede di richiesta di verifica finale delle opere eseguite dovrà essere prodotta la seguente documentazione:
1) consuntivo lavori eseguiti completo dei numeri di matricola dei macchinari (N.B. detti numeri di matricola dovranno essere prontamente riscontrabili sui macchinari per un puntuale controllo in sede di verifica di stato finale) (in originale);
2) disegni esecutivi, tavole progettuali quotate riportanti le opere edili e gli impianti idrici–sanitari, elettrico, ecc. rispondenti alla documentazione fornita al Comune competente per l’ottenimento dell’agibilità e/o usabilità e alla contabilità finale. (in originale);
3) contratto/i con la/e ditta/e affidataria/e delle opere edili ed affini, conferme d’ordini per le opere a preventivo (una copia dell’originale agli atti del beneficiario);
4) certificato
di agibilità dell’opera realizzata (una
copia dell’originale agli atti del beneficiario);
5) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (in originale) con la quale il Direttore dei lavori attesta:
- che le opere non ispezionabili sono state eseguite a regola d’arte come da progetto esecutivo;
- che tutte le quantità contabilizzate e fatturate sono quelle riportate nel consuntivo lavori;
- che sono stati adempiuti gli obblighi assicurativi con l’indicazione delle relative posizioni;
6) fatture (una copia dell’originale agli atti del beneficiario);
7) lettere liberatorie, rilasciate dalle ditte che hanno emesso le fatture, attestanti l’avvenuto pagamento (in originale);
8) bolle di consegna o documento di trasporto relativi a macchinari e attrezzature mobili (una copia dell’originale agli atti del beneficiario);
9) bilancio dell’ultimo esercizio sociale completo delle relazioni di corredo; per le ditte individuali e le società di persone anche copia dell’ultima denuncia dei redditi (una copia dell’originale agli atti del beneficiario);
10) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (in originale) con la quale il beneficiario attesta:
- che le fatture allegate alla richiesta di verifica dello stato finale dei lavori finanziati sono state regolarmente liquidate e pagate per gli importi in esse indicati; che si è provveduto a tutti i conseguenti adempimenti fiscali previsti dalle vigenti leggi e che non sono state emesse su tali fatture note di accredito;
- che sulle spese relative al progetto oggetto di accertamento non hanno beneficiato di altri contributi pubblici;
- che le forniture e i lavori contemplati nei documenti giustificativi concernono la realizzazione del progetto approvato dalla Regione Abruzzo con l’indicazione della data di inizio e termine dei lavori e delle azioni;
- la disponibilità dei fondi destinati al pagamento della quota dell’investimento a suo carico e indicazione della loro origine;
11) copia conforme della delibera del Consiglio di Amministrazione con la quale il beneficiario si assume l’obbligo, in modo pieno e incondizionato, di non distogliere dalla prevista destinazione per almeno 10 anni gli immobili e gli impianti fissi e per almeno 5 anni i macchinari e le attrezzature mobili ammessi a contributo, dalla data di accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori e di acquisizione dei beni e di ratifica delle spese sostenute (tale obbligo deve essere assunto dal titolare in caso di ditta individuale);
12) certificato rilasciato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura competente, attestante che a carico dell’impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato, amministrazione controllata e completo del nulla-osta ai fini dell’art. 10 della Legge 31/05/65 n. 575 e successive modificazioni ed integrazioni (dicitura antimafia).
13) modello finanziamento delle spese sostenute a firma del presidente/legale rappresentante della ditta beneficiaria (in originale e fotocopia);
14) elenco
dei documenti giustificativi di spesa (in
duplice copia);
15) confronto quantitativo tra previsioni e realizzazioni (in originale e copia);
In sede di verifica finale dei lavori, fatto salvo quanto precedentemente previsto il soggetto beneficiario ha l’obbligo, di mettere a disposizione tutta la documentazione sia tecnica che amministrativa (es. estratti conto bancari dai quali risulti l’addebito dell’importo delle fatture, libro IVA, registro dei beni ammortizzabili riportanti l’annotazione degli investimenti riguardanti il progetto approvato, ecc.) ritenuta necessaria ai fini della verifica della corretta realizzazione del progetto.
L’accertamento dell’esecuzione dei lavori e il controllo e correttezza della documentazione presentata dai beneficiari è eseguita da funzionari delle Strutture regionali che non abbiano condotto l’istruttoria, entro 90 giorni dalla data di presentazione della richiesta di accertamento.
Dopo aver esplicato le procedure di esame della documentazione e di verifica in loco, viene elaborato il verbale di accertamento con proposta di liquidazione del contributo, il dirigente Servizio Interventi Strutturali, con propria determinazione provvederà alla erogazione del contributo per il tramite del Servizio Ragioneria e Credito della Giunta Regionale.
12. TEMPI DI ESECUZIONE DEI LAVORI E VARIANTI
I lavori relativi all’investimento approvato dovranno essere ultimati entro dodici mesi dalla data di notifica di concessione del contributo. Il Servizio Interventi Strutturali della Direzione Agricoltura potrà concedere, a suo insindacabile giudizio, proroghe ai termini stabiliti se debitamente motivate, comunque con scadenza improrogabile al 30 Agosto 2006 .
Il mancato rispetto di questi termini comporta la revoca dei contributi stessi anche se in parte già erogati.
Le imprese beneficiarie devono, preventivamente, richiedere al Servizio Interventi Strutturali della Direzione Agricoltura l’autorizzazione ad apportare modifiche ai progetti esecutivi approvati, pena la decadenza dagli aiuti previsti. A tale riguardo si specifica che sono considerate varianti al progetto:
- cambiamento di beneficiario o modifica di ragione sociale;
- cambio di sede dell’investimento;
- modifiche tecniche sostanziali delle opere approvate;
- modifica della tipologia di opere approvate.
Il Servizio Interventi Strutturali della Regione si riserva di autorizzare, con atto formale del Dirigente, le richieste di varianti in funzione della loro ammissibilità e subordinatamente alla verifica che la modifica proposta non vada a falsare la graduatoria di merito rendendo l’iniziativa non più prioritaria rispetto alle altre.
In ogni caso la variante richiesta non potrà portare all’aumento della spesa ammissibile e di conseguenza del contributo concesso.
Non sono considerate varianti gli interventi disposti dal direttore dei lavori relativi ad aspetti di dettaglio o soluzioni tecniche migliorative, purché contenute nell’ambito del 10% del costo complessivo dell’opera al netto della voce spese tecniche.
13. LIMITI E DIVIETI
Non saranno considerati ammissibili:
- gli investimenti che già beneficiano, al momento della concessione dell’aiuto di altri finanziamenti pubblici previsti a qualsiasi titolo da normative regionali, nazionali e comunitarie;
- gli investimenti che riguardano il livello del commercio al dettaglio;
- gli investimenti finalizzati all’adeguamento a normative cogenti (es. ambientali, di sicurezza sul lavoro, igienico-sanitarie) vigenti al momento della presentazione della domanda ed i cui eventuali termini di adeguamento siano scaduti;
- gli investimenti e/o gli acquisti effettuati prima della data di presentazione della domanda;
- l’acquisto di terreni e relative spese;
- le opere di manutenzione ordinaria, riparazioni, abbellimenti;
- spese di noleggio attrezzature e di investimenti finanziati con leasing;
- acquisto di veicoli;
- spese non iscritte a cespiti;
- IVA ed altre imposte/tasse recuperabili da parte del beneficiario;
- investimenti relativi ad abitazioni di servizio per un importo superiore a 60.000 Euro;
- acquisto e installazione di macchinari e impianti usati;
- l’impianto che usufruisca di un contributo a valere sul presente bando non può accedere ad altri aiuti per investimenti strutturali a valere sugli artt. 25,26,27 del Reg. CE 1257/99 (misura “G”) o di altri aiuti previsti dalla L.R. 53/97 nel periodo di validità del P.S.R. 2000- 2006;
- i beni acquistati e le opere realizzate nell’ambito dei progetti ammessi a finanziamento sono soggetti a vincolo di destinazione di durata decennale per i beni immobili e quinquennale per ogni altro bene. Detto vincolo decorre dalla data di acquisizione del bene idoneamente documentata;
- le imprese beneficiarie hanno l’obbligo di garantire il mantenimento degli impegni e/o vincoli contrattuali coi produttori agricoli di base che hanno costituito condizione di ammissibilità e/o titolo di priorità ai fini dell’accesso ai benefici in oggetto nei tre anni successivi alla realizzazione del progetto.
- Investimenti per la lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti provenienti da organismi geneticamente modificati.
14. CONTROLLI
Per verificare la sussistenza di ammissibilità all’accesso a alla prosecuzione dei regimi di sostegno sono effettuati:
a) controlli amministrativi
b) controlli sul posto.
I controlli amministrativi sono effettuati su tutte le richieste e mirano, tra l’altro, ad evitare qualsiasi concessione indebita dell’aiuto anche attraverso riscontri incrociati.
I controlli sul posto sono effettuati su un campione annuale pari al 5% delle pratiche oggetto di intervento.
15. SANZIONI E REVOCHE
Se nel corso dei controlli si verificano
condizioni di difformità tra le dichiarazioni presentate nelle richieste di
ammissione al sostegno e lo stato di fatto dell’azienda, si applica quanto
previsto dagli artt. 9, 11 e 14 del Reg. (CEE) n. 3887/92.
Qualora risulti, per negligenza grave, una falsa dichiarazione, il beneficiario interessato è escluso per l’anno civile in questione da tutte le misure previste dal P.S.R. Nel caso di dichiarazione rilasciata intenzionalmente è escluso anche per l’anno successivo.
Oltre ai casi di cui ai punti precedenti, i contributi concessi vengono revocati e sarà provveduto al recupero delle somme percepite con gli interessi legali, maggiorati di quattro punti a titolo di sanzione amministrativa, qualora si verifichi:
- mancata realizzazione dell’intervento o realizzazione parziale o realizzazione difforme;
- mancato raggiungimento degli obiettivi;
- mancato rispetto degli impegni;
- mancato rispetto delle modalità e dei tempi di realizzazione determinati nell’atto di concessione.
16. RICORSI
Gli interessati, oltre a rivolgere alla Struttura regionale competente per territorio l’istanza di revisione delle risultanze istruttorie, possono impugnare i provvedimenti entro i termini di legge con ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente per territorio oppure, in alternativa, con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
17. DETERMINAZIONE DEGLI INDICI DI BILANCIO
Gli indici dei quozienti di bilancio saranno calcolati, esemplificativamente, nel modo seguente:
1.1– LIQUIDITÀ : Attività correnti (Cassa e Banche; Titoli e Crediti negoziabili; Clienti ed effetti attivi commerciali; Meno Fondo svalutazione crediti)/Passività correnti (Banche; Fornitori ed effetti passivi; Quota corrente dei debiti finanziari a M/L termine; Altri debiti; Anticipi da clienti; Fondo imposte correnti; Ratei e risconti passivi).
1.2-DISPONIBILITÀ: Totale attività correnti (Cassa e Banche; Titoli e Crediti negoziabili; Clienti ed effetti attivi commerciali ; Crediti verso partecipazioni; Magazzino; Anticipi a fornitori; Ratei e risconti attivi; Meno Fondo svalutazione crediti)/ Passività correnti (Banche; Fornitori ed effetti passivi; Quota corrente dei debiti finanziari a M/L termine; Altri debiti; Anticipi da clienti; Fondo imposte correnti; Ratei e risconti passivi).
1.3- REDDITIVITÀ DELLE VENDITE (ROS): Utile operativo (Ricavi meno: Magazzino
iniziale, più acquisti, più oneri del lavoro, più ammortamenti, più spese
generali, meno magazzino finale, meno spese di ricerca, meno spese generali ed
amministrative, meno spese di vendita)/ Fatturato
1.4-GRADO DI IMMOBILIZZO : Immobilizzi
(Crediti commerciali a lunga scadenza; Depositi cauzionali; Partecipazioni;
Immobilizzazioni tecniche: a- terreni e fabbricati industriali; b- impianti,
macchinari ed attrezzature; c- mobili e macchine per ufficio; d- automezzi; e-
costruzioni in corso; meno fondi di ammortamento; Immobili civili;
Marchi e brevetti; Oneri pluriennali) / Totale
bilancio.
18. DISP<<OSIZIONI FINALI
La Regione Abruzzo si riserva di effettuare in qualsiasi momento accertamenti per la verifica del rispetto delle procedure di esecuzione dei lavori.
Per quanto non riportato nelle presenti disposizioni si rimanda alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in vigore.