LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 28 aprile 2000, n. 76 contenente “Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia, pubblicata sul B.U.R.A. n. 16 ordinario del 9.6.2000, con la quale la Regione Abruzzo ha disciplinato i servizi educativi per la prima infanzia abrogando la L.R. 30 ottobre 1973, n. 38 “Norme per l’istituzione ed il funzionamento degli asili nido comunali”;

Vista la D.G.R. n. 565 del 26.6.2001, pubblicata sul B.U.R.A. n. 87 Speciale del 1.8.2001, con la quale sono state approvate le relative “Direttive generali di attuazione” di tale L.R. n.76/2000;

Visto l’articolo 6, comma 1 di tale legge, che prevede che il Consiglio Regionale , nell’ambito della programmazione regionale, approva il Piano triennale per i servizi educativi per la prima infanzia;

Vista la L.R.  27 dicembre 2002 n. 32 recante “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 28 aprile 2000, n. 76 “Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia” che ha modificato l’art. 16 della L.R.76/2000 prevedendo che la Giunta Regionale possa attribuire al Direttore Area “Qualitΰ della Vita e Promozione Sociale”, una dotazione fino al 4% dello stanziamento previsto per i servizi educativi per la prima infanzia , nei bilanci di previsione di ciascun esercizio finanziario, per la gestione e la qualificazione dei servizi educativi comunali; al fine di promuovere l’attivitΰ di studio, ricerca, documentazione e sperimentazione sui temi concernenti la condizione dell’infanzia, in collaborazione con  le Universitΰ, gli Enti e gli Istituti di ricerca e documentazione, anche attraverso gruppi di lavoro interni, interdirezionali e interistituzionali”

Atteso che la L.R.17 aprile 2003, n 7, (finanziaria regionale pubblicata sul B.U.R.A. n.50 speciale del 30.04.2003) art. 79, comma 2, a parziale modificazione dell’ art. 19, comma 1 della L.R. 76/2000, prevede la possibilitΰ per i Comuni e loro associazioni di beneficiare di contributi regionali per la costruzione, il riattamento e l’arredamento degli immobili destinati ai servizi educativi per la prima infanzia previa richiesta alla competente direzione regionale Infrastrutture, mobilitΰ, edilizia residenziale e aree urbane, da inoltrare entro il 31 maggio di ciascun anno;

Dato atto che relativamente all’anno 2003, sono giΰ decorsi i tempi per proporre, da parte dei Comuni singoli o associati, la predetta istanza alla competente Direzione regionale Infrastrutture, Mobilitΰ, Edilizia residenziale e Aree Urbane e che, pertanto, non θ materialmente possibile definire un programma triennale per i Servizi educativi per la prima infanzia  a decorrere dal corrente anno, in quanto sarebbe privo della parte piω importante e qualificante dello stesso quale quella relativa all’erogazione dei contributi regionali necessari ai Comuni stessi sia per la costituzione di nuovi Servizi per la prima infanzia che per l’adeguamento delle strutture esistenti agli standard funzionali determinati con le citate “Direttive generali di attuazione”;

Ritenuto per quanto sopra, di dover rinviare l’adozione del Programma triennale per Servizi educativi per la prima infanzia al prossimo anno;

Atteso che, ai sensi del combinato disposto degli articoli 16, comma 1, e 17, comma 1, lettera b) e comma 2, la Giunta Regionale determina con proprio atto l’ammontare dei contributi da destinare :

1.   ai Comuni e alle loro Associazioni, per la gestione dei Servizi educativi per la prima infanzia;

2.   alle Province, per la formazione degli operatori e dei coordinatori pedagogici dei servizi educativi per la prima infanzia;

3.   al Direttore Area “Qualitΰ della Vita e Promozione Sociale”, una dotazione fino al 4% dello stanziamento previsto per i servizi educativi per la prima infanzia  per promuovere l’attivitΰ di studio, ricerca, documentazione e sperimentazione sui temi concernenti la condizione dell’infanzia, in collaborazione con  le Universitΰ, gli Enti e gli Istituti di ricerca e documentazione, anche attraverso gruppi di lavoro interni, interdirezionali e interistituzionali;

Visto che la disponibilitΰ esistente nel capitolo 71522 del bilancio di previsione  per l’esercizio finanziario 2003 per le finalitΰ suindicate, θ di Euro 1.000.000,00;

Ritenuto di dover, conseguentemente, determinare, sulla base della disponibilitΰ di tale somma di Euro 1.000.000,00 , l’ammontare dei contributi regionali da destinare alle citate diverse tipologie di servizi ed interventi nel modo seguente:

A.  ai Comuni e alle loro Associazioni:

-    Euro 760.000,00 per la gestione di nidi d’infanzia, di cui all’articolo 3 della L.R. 76/2000 ;

-    Euro 100.000,00 per la gestione dei servizi integrativi ai nidi d’infanzia , di cui all’articolo 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000;

B.  alle Province:

-    Euro 100.000,00 da ripartire in parti uguali alle quattro Province, per la formazione  degli operatori e dei coordinatori pedagogici dei Servizi educativi per la prima infanzia;

C. al Direttore Area “Qualitΰ della Vita e Promozione Sociale”:

-    Euro 40.000,00 per promuovere l’attivitΰ di studio, ricerca;

Considerato di dover stabilire, in assenza del citato Programma triennale per le ragioni suesposte, le modalitΰ ed i criteri per l’erogazione dei contributi regionali di cui al precedente punto 1), e di dover definire linee direttive per l’attuazione della formazione di cui al precedente punto 2), che si allegano al presente atto quali parti integranti e sostanziali, rispettivamente sotto le lettere “A” e “B”;

Atteso che le modalitΰ ed i criteri di cui al presente atto sono simili a quelli adottati nell’ anno 2001, con DGR n. 651 del 18.7.2001, per i quali la Conferenza Permanente Regione – Enti locali, di cui alla L.R. 18.4.1996, n. 21, modificata dalla L.R. 2.10.1998, n. 111 , ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 luglio 2001, e confermati nell’anno 2002;

Visto il parere favorevole espresso dal Direttore dell’Area “Qualitΰ della Vita, Beni ed Attivitΰ Culturali, Promozione Sociale”, in ordine alla presente proposta di deliberazione ai sensi dell’art. 23, comma 1, lett. a della L.R. 14.9.1999, n. 77, con la firma in calce al presente provvedimento;

A VOTI UNANIMI, espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

per i motivi espressi in narrativa:

1)   di rinviare la predisposizione e l’approvazione del Programma triennale per i servizi educativi per la prima infanzia, previsto dall’articolo 6, comma 1 della legge 28 aprile 2000, n. 76 al prossimo anno 2004;

2)   di determinare l’ammontare dei contributi regionali da destinare alle tipologie dei Servizi integrativi ai nidi d’infanzia, di cui all’articolo 17, comma 1, lettera b) e comma 2, in relazione alla disponibilitΰ di Euro 1.000.000,00 (unmilione/00), esistente nel capitolo 71522 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2003, nel modo seguente:

A.  ai Comuni e alle loro Associazioni:

-    Euro 760.000,00 per la gestione di nidi d’infanzia, di cui all’articolo 3 della L.R. 76/2000 ;

-    Euro 100.000,00 per la gestione dei servizi integrativi ai nidi d’infanzia , di cui all’articolo 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000;

B.  alle Province:

-    Euro 100.000,00 da ripartire in parti uguali alle quattro Province, per la formazione  degli operatori e dei coordinatori pedagogici dei Servizi educativi per la prima infanzia;

C.  al Direttore Area “Qualitΰ della Vita e Promozione Sociale”:

-    Euro 40.000,00 per promuovere l’attivitΰ di studio, ricerca;

3)   di stabilire le modalitΰ ed i criteri per l’assegnazione dei contributi di cui al precedente punto A) cosμ come indicati nell’allegato “A” al presente atto;

4)   di dare atto che in relazione a quanto disposto nel precedente punto A) per quanto concerne i contributi regionali da erogare per la gestione dei servizi educativi, nel caso che l’importo di Euro 100.000,00 da ripartire per i servizi integrativi ai nidi d’infanzia non potesse essere utilizzato per mancata presentazione di domande da parte dei Comuni, singoli o associati, e, nel caso di un utilizzo parziale dello stesso, l’intero o il residuo importo sia aggiunto all’importo di Euro 760.000,00 da ripartire ai beneficiari per la gestione di nidi d’infanzia;

5)   di definire le linee direttive per l’attuazione da parte delle Province della formazione di cui al precedente punto B) cosμ come indicate nell’allegato “B” al presente atto;

6)   di far fronte alla complessiva spesa di Euro 1.000.000,00 (unmilione/00), derivante dal presente atto con la disponibilitΰ esistente sul capitolo 71522 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2003 denominato “Contributi alle province ed ai Comuni per l’esercizio di funzioni giΰ della soppressa O.N.M.I. e per la gestione di asili nido e norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia – LL.RR.. 102/88, 32/97 e 76/2000”;

7)   di rinviare gli impegni di tali somme a successive determine del dirigente del Servizio competente;

8)   di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.


Allegato A

L.R. 28 APRILE 2000, N.76

“NORME IN MATERIA DI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA”

Modalitΰ e criteri per la ripartizione dei contributi

ANNO 2003

La Regione, stante il rinvio al prossimo anno del Piano triennale per i servizi educativi per la prima infanzia di cui all’art. 6 della l.r. 28 aprile 2000 n. 76 (Pubblicata sul B.U.R.A. n.16 del 9.6.2000), ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. b), al fine di sostenere la gestione dei servizi per la prima infanzia e di  arricchire l’offerta dei servizi esistenti, eroga contributi differenziati ai Comuni per:

1.   la gestione dei nidi d’infanzia comunali,   ivi compresi quelli ex O.N.M.I.;

2.   la gestione dei servizi comunali integrativi ai nidi che siano stati attivati almeno dall’anno 2002

CRITERI PER L’ACCESSO AI CONTRIBUTI

1.   Possono accedere ai contributi regionali per la gestione dei nidi d’infanzia:
tutti i Comuni, singoli o associati,  che gestiscono nidi  d’infanzia, ivi compresi i nidi d’infanzia ex O.N.M.I.

2.   Possono accedere ai contributi regionali per la gestione dei servizi integrativi ai nidi:
tutti i Comuni, singoli o associati che, almeno dall’anno 2002, hanno attivato, in via sperimentale, i servizi di cui all’art. 4, lettere a) e b) della L.R. 28 aprile 2000 n. 76.

I Comuni, singoli o associati, giΰ beneficiari dei finanziamenti statali di cui alla L. 28 agosto1997, n. 285, potranno essere ammessi ai contributi regionali di cui alla L.R. 76/2000, solo se i finanziamenti di cui alla legge 285 siano stati finalizzati unicamente  alla realizzazione ed all’avvio dei servizi integrativi e non alla loro gestione.

3. In caso di associazione di Comuni, il contributo sarΰ erogato al Comune capofila.

CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI DI CUI ALLA L.R. 76/2000

1.   L’ammontare del contributo regionale per la gestione dei nidi d’infanzia θ determinato in Euro 760.000,00 (settecentosessantamila/00). La ripartizione di tale contributo regionale ai Comuni, singoli o associati che ne fanno richiesta, viene effettuata sulla base della ricettivitΰ dichiarata per ciascun nido d’infanzia .

2.   L’ ammontare del contributo regionale per la gestione dei servizi integrativi ai nidi d’infanzia θ determinato in Euro 100.000,00 (centomila/00). La ripartizione di tale contributo ai Comuni, singoli o associati, che ne fanno richiesta viene effettuata sulla base del numero dei bambini frequentanti le tipologie di cui all’articolo 4, lettera a) e lettera b), calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza.

3.   E’ prevista una maggiorazione, pari al 20% del contributo regionale erogabile sulla base della sola ricettivitΰ, in caso di nidi d’infanzia, ovvero della sola frequenza, in caso di servizi integrativi di cui all’articolo 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000, per i Comuni che abbiano formalizzato la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia in forma associata.

4.   Il contributo erogato per la gestione dei servizi integrativi ai nidi d’infanzia non puς superare il 50% del costo di gestione del servizio dell’esercizio finanziario 2002.

6.   Per quanto concerne i contributi regionali da erogare per la gestione dei servizi educativi, nel caso che l’importo di Euro 100.000,00 (centomila/00) da ripartire per i servizi integrativi ai nidi d’infanzia non potesse essere utilizzato per mancata presentazione di domande da parte dei Comuni, singoli o associati, e, nel caso di utilizzo parziale dello stesso, l’intero o il residuo importo va ad aggiungersi all’importo di Euro 760.000,00 da ripartire ai beneficiari per la gestione dei nidi d’infanzia.

PROCEDURE PER L’ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO REGIONALE

Presentazione istanze:

1.   I Comuni, singoli o associati, possono presentare le istanze di ammissione al contributo regionale per la gestione di nidi d’infanzia o di servizi integrativi ai nidi d’infanzia di cui all’articolo 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000, a mezzo raccomandata del Servizio Postale Nazionale alla Giunta Regionale – Servizio Servizi Sociali – Viale Bovio, 425 – 65100 PESCARA - entro e non oltre il quarantacinquesimo giorno successivo a quello di pubblicazione delle presenti modalitΰ e criteri nel Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (fa fede la data del timbro postale di spedizione). Qualora il termine venga a scadere il giorno festivo, si intenderΰ protratto al primo giorno non festivo. Non sono considerate le domande di contributo pervenute alla Regione Abruzzo in data antecedente alla pubblicazione delle presenti modalitΰ e criteri sul B.U.R.A.

2.   L’istanza, da redigere unicamente secondo il relativo schema di domanda, allegato alle presenti modalitΰ e criteri, dovrΰ contenere:

-    l’indicazione del Comune richiedente ovvero, in caso di associazione di Comuni, del Comune capofila. Quest’ultimo dovrΰ indicare gli estremi del provvedimento dal quale risulti la gestione associata dei servizi educativi per la prima infanzia elencando, altresμ, i Comuni facenti parte della associazione;

-    la tipologia del servizio per il quale si richiede il contributo (nido d’infanzia o servizio integrativo di cui all’art. 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000);

-    l’indicazione dell’ubicazione del nido/i d’infanzia o del servizio/i integrativo/i;

-    l’indicazione della ricettivitΰ del nido d’infanzia (o nidi d’infanzia) ovvero, in caso di servizi integrativi di cui all’art. 4, lettere a) e b) della L.R. 76/2000, distinte indicazioni del numero dei bambini frequentanti gli stessi, calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza;

-    gli estremi del provvedimento istitutivo del servizio;

-    l’indicazione che il servizio educativo per la prima infanzia per il quale si richiede il contributo per la gestione θ funzionante e, nel  caso di servizio integrativo ai nidi d’infanzia, dalla indicazione deve risultare che lo stesso θ attivo almeno dall’anno 2002, e che non beneficia, per la gestione, dei finanziamenti di cui alla legge 28 agosto 1998, n. 285;

-    in caso di servizio integrativo di cui all'art. 4, lett. a e b, della L.R. 76/2000, l’indicazione del costo di gestione effettivamente impegnato nell’esercizio finanziario anno 2002;

-    il nominativo del  dirigente/funzionario  responsabile amministrativo competente per materia;

3.   Lo schema di domanda va compilato dall’ente richiedente il contributo in tutte le sue parti, qualora l’ente gestisca contestualmente nidi d’infanzia e servizi integrativi ed intenda accedere ai contributi per la gestione di entrambi i servizi. La firma in calce a tale domanda deve essere apposta dal Sindaco del Comune richiedente, e, nel caso di Associazione di Comuni, dal Sindaco del Comune capofila.Lo schema di domanda va compilato solo nella parte riguardante i nidi qualora l’ente richiedente gestisca solo nidi d’infanzia ed intenda accedere ai contributi per la gestione dei nidi d’infanzia oppure  va compilato nella sola parte riguardante i servizi integrativi qualora l’ente gestisca solo servizi integrativi ed intenda accedere ai contributi per la gestione dei servizi integrativi.

4.   Con provvedimento del Dirigente del Servizio regionale competente, sulla base di quanto stabilito nel precedente paragrafo “Criteri per la ripartizione dei contributi di cui alla L.R. 76/2000 – Anno 2003”, si ripartiscono ed assegnano ai Comuni aventi diritto, i contributi regionali destinati alla gestione dei servizi educativi per la prima infanzia.

5.   Il Comune singolo, ovvero il Comune capofila, in caso di associazione di Comuni, dovrΰ trasmettere, entro il 31 marzo 2004, alla Giunta Regionale – Servizio Servizi Sociali – Viale Bovio, 425 – 65125 PESCARA - la determinazione dirigenziale di rendicontazione contabile del contributo regionale assegnato restituendo alla Regione Abruzzo le eventuali somme erogate e non utilizzate, riversandole sul conto corrente postale n. 208678 interstato a: Regione Abruzzo – Servizio Tesoreria – L’Aquila, dandone contestuale comunicazione alla Giunta Regionale - Servizio Servizi Sociali – Pescara - ed alla Giunta Regionale - Servizio Bilancio – L’Aquila.


Schema di domanda

 


Schema di domanda

 

Dati sul nido d’infanzia/o sui nidi (nel caso di piω nidi comunali)

 

Denominazione del nido:……………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

Denominazione del nido:…………………………………………………………………………………………………………………

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ricettivitΰ:………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il nido θ funzionante dal …………………..  e, ad oggi, θ funzionante.

 


Schema di domanda

 

Dati sul servizio integrativo al nido d’infanzia o sui servizi integrativi

(nel caso di piω servizi comunali)

Denominazione del servizio:………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Bambini frequentanti:…………………………………………………………………………………………………………………….

(n° calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza) (1)

Funzionante dall’anno:…………………………………………………………………………………………………………………….

Costo di gestione nell’esercizio finanziario 2002: € …………………………………………………………….

Denominazione del servizio:………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Bambini frequentanti:…………………………………………………………………………………………………………………….

(n° calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza) (1)

Funzionante dall’anno:…………………………………………………………………………………………………………………….

Costo di gestione nell’esercizio finanziario 2002: € …………………………………………………………….

Denominazione del servizio:………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Bambini frequentanti:…………………………………………………………………………………………………………………….

(n° calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza) (1)

Funzionante dall’anno:…………………………………………………………………………………………………………………….

Costo di gestione nell’esercizio finanziario 2002: € …………………………………………………………….

Denominazione del servizio:………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Bambini frequentanti:…………………………………………………………………………………………………………………….

(n° calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza) (1)

Funzionante dall’anno:…………………………………………………………………………………………………………………….

Costo di gestione nell’esercizio finanziario 2002: € …………………………………………………………….

Denominazione del servizio:………………………………………………………………………………………………………….

Coordinatore/Responsabile:………………………………………………………………………………………………………….

Ubicazione:……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Bambini frequentanti:…………………………………………………………………………………………………………………….

(n° calcolato sulla media delle presenze del mese di massima frequenza) (1)

Funzionante dall’anno:…………………………………………………………………………………………………………………….

Costo di gestione nell’esercizio finanziario 2002: € …………………………………………………………

(1) Nel caso in cui il Comune abbia sia il nido che il servizio integrativo, i bambini che frequentano il servizio integrativo non possono essere gli stessi che frequentano il nido.

 

Data………………                                      Firma del Sindaco _____________________


Allegato B

DIRETTIVE REGIONALI PER LA PREDISPOSIZIONE
DEI PROGRAMMI FORMATIVI PROVINCIALI IN MATERIA DI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA

ANNO 2003

Fonte normativa

Legge regionale 28 aprile 2000, n. 76 “Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia” art. 17, comma 1, punto 1.2, "(...) la Regione, per l'attuazione della presente legge, concede contributi alle Province per la formazione degli operatori e dei coordinatori pedagogici dei servizi educativi per la prima infanzia".

Finalitΰ

I programmi formativi elaborati dalle Province dovranno essere finalizzati:

-    all'aggiornamento, qualificazione e valorizzazione della professionalitΰ degli operatori e coordinatori pedagogici dei servizi per la prima infanzia;

-    alla promozione e sviluppo di relazioni professionali tra gli educatori ed i coordinatori di servizi educativi per la prima infanzia, anche attraverso lo scambio delle esperienze maturate nel territorio regionale;

-    alla diffusione di una cultura della qualitΰ intesa come miglioramento dei servizi dal punto di vista organizzativo/pedagogico, del metodo e della soddisfazione delle aspettative educative.

Attivitΰ formative.

Le azioni formative delle Province potranno riguardare:

1.   Azioni di aggiornamento professionale rivolte agli operatori e coordinatori pedagogici che operano nei servizi educativi per la prima infanzia;[1]

2.   Azioni di formazione finalizzate ad accrescere competenze relative alla  programmazione, progettazione e valutazione dei servizi;

3.   Azioni di formazione finalizzate allo sviluppo della qualitΰ nei servizi educativi alla prima infanzia ed al loro adeguamento alle direttive generali di attuazione della l.r.76/2000;

4.   Azioni  informative dirette a favorire reti relazionali tra gli educatori ed i coordinatori ed a promuovere lo scambio di esperienze maturate soprattutto nell’ambito dei servizi innovativi di cui all’art. 4 della l.r. 76/2000 utili per la sperimentazione di nuovi servizi nella realtΰ

Procedura

Le azioni formative individuate dalle Province potranno articolarsi in:

corsi di aggiornamento, giornate seminariali, scambi di esperienze attraverso visite guidate nei servizi piω significativi ed innovativi attivati, convegni, conferenze di carattere informativo.

Tenendo conto degli obiettivi formativi individuati dal presente documento le Province, in raccordo con i Comuni sedi di servizi educativi per la prima infanzia, adottano il proprio programma formativo articolato secondo obiettivi, attivitΰ e piano finanziario, da trasmettere alla Giunta Regionale – Direzione Qualitΰ della Vita, Beni ed Attivitΰ Culturali, Sicurezza e Promozione Sociale - Servizio Servizi Sociali - Viale Bovio, 425 –  65100 PESCARA, per l’anno 2003, entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo del presente atto.

Con provvedimento del Dirigente del Servizio regionale competente sarΰ erogato l’intero contributo alle Province al concreto avvio del programma formativo, e previa approvazione dello stesso, che dovrΰ iniziare entro e non oltre  sessanta giorni dalla data di comunicazione da parte della Regione Abruzzo del programma stesso.

Le Province, entro e non oltre trenta giorni dalla ultimazione dei programmi formativi, dovranno rendicontare con determina dirigenziale le spese effettivamente sostenute restituendo alla Regione Abruzzo le eventuali somme erogate e non utilizzate, riversandole sul conto corrente postale n. 208678 intestato a: Regione Abruzzo – Servizio Tesoreria – L’Aquila, dandone comunicazione alla Giunta regionale – Servizio Servizi Sociali – Pescara ed alla giunta Regionale – Servizio Bilancio – L’Aquila.

Unitamente alla rendicontazione del contributo assegnato le Province dovranno trasmettere al competente Servizio regionale una relazione sull’attivitΰ formativa realizzata e sui risultati raggiunti.


 



[1] Pertanto, a titolo puramente esemplificativo, i Corsi di aggiornamento dovranno essere finalizzati all’approfondimento delle conoscenze sullo sviluppo psicofisico dei bambini  in un contesto sociale ed educativo come il nido d’infanzia; sui diritti e bisogni dell’infanzia,  sulla pedagogia della relazione, sullo stile educativo degli operatori, sul lavoro di gruppo sulla comunicazione sull’osservazione come metodo e sostegno fondamentale per la professionalitΰ, sulle routines, sul lavoro di cura, sulla formazione ed organizzazione dei laboratori e degli ateliers, sull’ambientamento dei bambini, sulla continuitΰ educativa, sulla partecipazione delle famiglie e sulla gestione sociale, sui servizi integrativi, sulla direzione dei servizi, sullo sviluppo di rapporti tra realtΰ educative.