IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Vista la Legge Regionale del 26.07.83 n. 54 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista l’istanza in data 04.06.2001 della ditta Ricci Rivo, con sede legale in via E. Fermi n. 8 di Pescara, tendente ad ottenere l’autorizzazione alla coltivazione di una cava di ghiaia in località “Villa Ricci” del Comune di S. Omero (TE) distinta in Catasto al foglio 34 particelle n. 18 – 47 – 48 – 49;

Omissis

DECRETA

La ditta Ricci Rivo, con sede legale in via E. Fermi n. 8 di Pescara, è autorizzata alla coltivazione della cava di ghiaia sita in località “Villa Ricci” del Comune di S. Omero (TE) individuata in Catasto al foglio 34 particella n. 18 alle seguenti norme e condizioni;

 

Art. 1

La ditta è obbligata a osservare delle norme contenute nel disciplinare, approvato con delibera della Giunta Regionale n. 204 del 23.01.85, e le modalità indicate nei disegni approvati dalla Conferenza, timbrati e firmati dal Responsabile dell’Ufficio Cave e Torbiere.

 

Art. 2

La zona interessata dagli scavi dovrà essere delimitata con termini lapidei infissi sul terreno e disposti sui vertici dell’area assegnata.

 

Art. 3

L’autorizzazione sarà valida per anni 2 (due) dalla data di notifica del provvedimento. Inoltre l’attività estrattiva dovrà essere intrapresa entro 90 giorni dalla stessa data e a seguito della presentazione, al Servizio Sviluppo Attività Estrattive e Minerarie di denuncia di inizio lavori, ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 128/59, e di idonea documentazione attestante l’avvenuto rispetto dell’art. 4 del D.Lgs. 624/96.

 

Art. 4

L’obbligo del risanamento ambientale contemporaneo all’attività estrattiva e finale, dovrà essere garantito da deposito cauzionale o da certificato di fideiussione bancaria o di Istituto Assicurativo per un importo nella misura di Euro 75.000,00 (settantacinquemila/00).

La predetta garanzia dovrà essere presentata prima della denuncia di inizio dei lavori.

 

Art. 5

La ditta deve fornire al Pubblico Ufficiale preposto al Servizio di vigilanza e controllo i mezzi necessari per visitare i lavori e comunicare l’avvenuta ottemperanza alle eventuali prescrizioni impartite nel corso delle operazioni di polizia mineraria.

 

Art. 6

Deve altresì attenersi alle disposizioni di Legge in materia mineraria e alle seguenti prescrizioni:

-    Il primo lotto di progetto contraddistinto dalle particelle n. 47-48 e 49 dovrà essere escluso dall’attività estrattiva;

-    Per il ritombamento dell’area non dovranno essere utilizzati materiali ricompresi nell’elenco allegato al D.L.vo n. 22/97.

 

Art. 7

La ditta ha l’obbligo di fornire periodicamente e comunque quando il Servizio Sviluppo Attività Estrattive e Minerarie lo riterrà necessario, i dati statistici relativi all’attività estrattiva.

 

Art. 8

La quantità media estraibile annualmente sarà di mc. 10.500 e complessivamente di mc. 21.000 per l’intera durata dell’attività.

 

Art. 9

La ditta deve attenersi alle modalità di coltivazione indicate negli elaborati progettuali approvati dalla Conferenza e depositati agli atti d’Ufficio, mediante l’utilizzo dei seguenti mezzi meccanici omologati a norma di legge:

a) n. 1 escavatore; b) n. 1 ruspa; c) vari autocarri.

 

Art. 10

 

Circa le modalità della sistemazione ambientale durante l’escavazione, la ditta è tenuta a rispettare il progetto approvato, timbrato e firmato dal Responsabile dell’Ufficio Cave e Torbiere, allegato “E” art. 6 L.R. 67/87.

 

Art. 11

Il presente Decreto dovrà essere pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e notificato alla ditta interessata nei modi consentiti dalla Legge.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Ing. Bonifacio Damiano