LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 14.09.99, n.  77 recante “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo ed, in particolare, l’art. 30 il quale prescrive che le prestazioni dei dirigenti sono soggette a valutazione annuale ai fini dell’attribuzione degli incarichi, dello sviluppo professionale e della retribuzione di risultato;

Rilevato che il comma 2 della norma citata prevede che la valutazione delle prestazioni è effettuata dal Nucleo di Valutazione della Giunta regionale, il quale supporta anche l’attività dei dirigenti per la valutazione dei responsabili degli Uffici;

Rilevato altresì che, in ossequio alle disposizioni di cui al comma 3 del predetto art. 30, con D.G.R. n.  615 dell’ 11.07.2001 è stato adottato il Disciplinare per l’organizzazione ed il funzionamento del Nucleo di Valutazione:

Che con D.G.R. n.  889 del 10.10.01, a seguito di avviso pubblico, sono stati nominati quali componenti il Nucleo di Valutazione i signori MARCHIOLI Giulio, con funzioni di Presidente, SABELLA Paola e TANTIMONACO Carmine;

Preso Atto che il Nucleo di Valutazione, in data 19.03 .2002, ha presentato agli uffici regionali un contenente la proposta sui parametri e criteri di “valutazione delle prestazioni dei dirigenti e direttori” e che detta proposta è stata nuovamente presentata con nota del 5.6.2002 ed acquisita agli atti della Direzione Affari della Presidenza in data 6.6.2002, prot. n.  6195, con alcuni aggiornamenti conseguenti all’entrata in vigore della LR. 10.05.2002, n.  7 (legge finanziaria 2002); là stessa proposta è stata ancora ripresentata in data 25.07.2002, a seguito della revisione definitiva del documento sulla base delle risultanze della Conferenza dei Direttori dell’11.07.2002;

Che tale documento, come sopra aggiornato, costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto come All. 1;

Considerato che, secondo quanto previsto dal comma 4 del suddetto art. 30 in ordine alla proposta di parametri e criteri di valutazione, il Nucleo medesimo ha sentito la Conferenza dei direttori regionali, come risulta dai verbali dello stesso organo n. 4 del 26.06.2002 e n. 5 dell’11.07.2002 che formano parte integrante e sostanziale del presente atto·, rispettivamente, come All. 2 e All. 3;

Letto nel verbale dell’11.7.2002 che la Conferenza dei direttori insiste nelle richieste di:

        inversione del peso percentuale tra il raggiungimento dei risultati ed i comportamenti;

        sostituzione del termine “comportamenti” con “competenze organizzative”;

        mantenimento del punteggio numerico solo a fini interni per la formazione del giudizio sintetico finale;

        eliminazione della fase di compilazione dei questionari a cura dei dirigenti relativamente ai direttori e dei responsabili di Ufficio relativamente ai dirigenti o, quanto meno, del previsto anonimato;

        applicabilità dei criteri a decorrere dall’esercizio 2003;

 

Visto il CCNL area della dirigenza del 23.12.1999 ed, in particolare:

 

        l’art. 14, per il quale la valutazione della dirigenza ha per oggetto prestazioni, competenze organizzative e livello di conseguimento degli obiettivi; la stessa valutazione avviene sulla base di programmi preventivamente definiti con riferimento agli obiettivi assegnati ed alle risorse effettivamente disponibili; i criteri generali che informano i sistemi di valutazione sono oggetto di concertazione con le rappresentanze sindacali;

        l’art. 28, il quale prevede che al finanziamento della retribuzione di risultato sia destinata una quota delle risorse individuate dall’art. 26 non inferiore al 15%, percentuale da realizzare anche progressivamente;

        l’art. 29, che antepone la definizione degli obiettivi annuali e della positiva verifica dei risultati di gestione in coerenza con detti obiettivi alla definizione dei criteri per la determinazione e l’erogazione annuale dell’indennità di risultato;

Dato Atto che circa la valutazione dei risultati, con D.G.R. n.  1336 del 31.12.2001, è stato approvato il modello del controllo di gestione, ai sensi dell’art. 29, comma 4, L.R. n.  77/99, che è stato implementato con decorrenza 2002;

Considerato che, con D.G.R. n.  594 del 1°.08.2002, il Fondo per il finanziamento della retribuzione di risultato è stato incrementato di otto punti percentuali rispetto a quello precedentemente determinato per gli esercizi 2000 e 2001 e corrisponde al 15% del Fondo complessivo;

Rilevato che le prime due obiezioni sollevate dalla Conferenza dei direttori sono state recepite sostanzialmente dal Nucleo di Valutazione, il quale ha modificato il termine “comportamenti” con la locuzione “competenze organizzative e gestionali” ed ha invertito il peso assegnato precedentemente ai risultati ed ai comportamenti;

Reputato opportuno mantenere, anche in aderenza alla metodologia adottata per la valutazione delle prestazioni dirigenziali dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e per delineare un sistema più completo, la fase di compilazione dei questionari per la raccolta di elementi di valutazione da parte dei collaboratori, come proposto dal Nucleo di Valutazione;

Considerato che i proposti punteggi su base numerica vanno esclusivamente finalizzati a facilitare l’espressione del giudizio valutativo complessivo;

Ritenuto inoltre che, per l’esercizio 2002, in carenza della preventiva definizione degli obiettivi annuali nel rispetto dei principi di cui all’art. 14, comma 1, D.lgs. n. 165/01, come previsto dal sistema di controllo di gestione della Giunta regionale, nonché in assenza della necessaria comunicazione ai dirigenti circa i criteri generali informativi del sistema di valutazione prima dell’inizio dell’esercizio stesso, non è possibile applicare i criteri medesimi ai sensi del comma 3 del citato art. 14 C.C.N.L. Area Dirigenza;

Che, tuttavia, per l’avvio di una prima fase sperimentale, per l’esercizio in corso, del sistema proposto, è possibile estrapolare alcuni criteri applicabili anche in assenza di preventiva assegnazione degli obiettivi e precisamente:

        limitare la valutazione al grado di raggiungimento degli obiettivi di attività assegnati, facendo lo stesso pari a 100 come punteggio massimo attribuibile e desumendo gli obiettivi programmati dai piani di attività per l’esercizio medesimo;

        omettere, conseguentemente, la compilazione dei questionari, di cui agli allegati 2.1 e 2.2 del documento, nonché la valutazione delle competenze organizzative e gestionali;

 

Che, pertanto, l’intero sistema potrà avere decorrenza, sempre in via sperimentale, dall’esercizio 2003; ciò anche in considerazione di quanto previsto nella citata D.G.R. n.  1336 del 31.12.2001 che disciplina la fase di definizione dei budget contenenti risorse e obiettivi, collocandola nel settembre di ogni anno con riferimento all’esercizio successivo;

 

Ritenuto peraltro che, in via transitoria, per i trascorsi esercizi 2000 e 2001, in totale assenza di criteri e parametri, la valutazione delle prestazioni dirigenziali e la verifica dei risultati, con conseguente erogazione della relativa retribuzione, possono essere effettuate sulla scorta delle relazioni consuntive redatte e trasmesse, per i rispettivi esercizi, dalle Direzioni regionali ai competenti uffici della Giunta in relazione al raggiungimento degli obiettivi fissati preventivamente nei piani operativi annuali dalle Direzioni medesime; dalle suddette relazioni consuntive, il Nucleo di Valutazione potrà operare una valutazione generale circa gli obiettivi conseguiti dall’Ente nel suo complesso, consentendo di procedere alla conseguente erogazione della retribuzione di risultato relativa ai due esercizi in questione, nonché avviando - a decorrere dal 2000 - un sistema di monitoraggio sull’attività delle strutture amministrative di livello dirigenziale;

 

Che, ai sensi dell’art. 27, comma 9, CCNL sopra citato, le risorse destinate al finanziamento della retribuzione di posizione devono essere interamente utilizzate ed eventuali risorse ancora disponibili a consuntivo sono temporaneamente utilizzate per la retribuzione di risultato relativa al medesimo anno e che pertanto le stesse vanno aggiunte a quelle previste nel Fondo per l’indennità di risultato con D.G.R. n.  1691 del 20.12.2000 e con D.G.R. n. 594 del 10.08.2002;

 

Ritenuto che, per quanto innanzi esplicitato circa la funzione dei punteggi su base numerica, l’art. 5, comma 6, del Disciplinare per l’organizzazione ed il funzionamento del Nucleo di Valutazione va sostituito con il seguente: “La Direzione Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali notifica al dirigente interessato, tempestivamente ed in via riservata, la valutazione trasmessa dal Nucleo ed, a conclusione della procedura prevista nel successivo art. 6, inserisce copia del solo giudizio sintetico finale nel fascicolo personale del dirigente medesimo.’’;

 

Rilevato che, in ossequio alle disposizioni contenute nel citato art. 14 CCNL, l’art. 2, comma 1, dal Disciplinare per l’organizzazione ed il funzionamento del Nucleo di Valutazione precedentemente indicato va modificato sostituendo la locuzione “valutazione dei dirigenti” con “valutazione delle prestazioni dei dirigenti” e l’art. 5, comma 1, dello stesso va modificato sostituendo alle parole “La valutazione del dirigente” con “La valutazione delle prestazioni del dirigente”;

 

Considerato altresì che, ai sensi del medesimo art. 14 CCNL, sulla definizione dei criteri generali che informano il sistema di valutazione proposto in data 24.09.2002 si è svolta la prevista fase di concertazione con le rappresentanze sindacali, come risulta dal verbale di riunione che forma parte integrante e sostanziale del presente atto come All. 4;

Dato Atto infine che il Direttore Regionale della Direzione Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali e il Dirigente del Servizio Amministrazione del Personale hanno espresso il loro parere favorevole in merito alla regolarità tecnica ed amministrativa della presente proposta di deliberazione ed alla sua conformità alla legislazione vigente apponendo la propria firma in calce al presente atto;

A voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

1)      di approvare il documento concernente i “Parametri e criteri di valutazioni delle prestazioni dei dirigenti e direttori della Giunta regionale”, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto come All. 1, come proposto dal Nucleo di Valutazione in data 25.07.2002;

2)      di fissare la decorrenza, in via sperimentale, dell’intero sistema dall’esercizio 2003;

3)      di avviare per l’esercizio 2002 una prima fase sperimentale del sistema, limitando la valutazione delle prestazioni al grado di raggiungimento degli obiettivi di attività assegnati, con l’attribuzione allo stesso del punteggio massimo pari a 100/100 e desumendo gli obiettivi programmati dai piani di attività per l’esercizio medesimo, a suo tempo presentati dalle Direzioni regionali agli Uffici competenti; conseguentemente, di omettere la compilazione dei questionari di cui agli allegati 2.1 e 2.2 del documento, nonché la valutazione delle competenze organizzative e gestionali;

4)      di stabilire che per gli esercizi 2000 e 2001, in via transitoria, la valutazione delle prestazioni dirigenziali e la conseguente erogazione della retribuzione di risultato sono effettuate sulla scorta delle Relazioni consuntive annue redatte dalle Direzioni regionali e trasmesse ai competenti Uffici della Giunta, le quali saranno eventualmente riformate in maniera sintetica su richiesta degli Uffici stessi; da tali relazioni consuntive, il Nucleo di Valutazione opererà una valutazione generale circa gli obiettivi conseguiti dall’Ente nel suo complesso, rimettendo un sintetico giudizio da inoltrare alla Direzione Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali della Giunta regionale, ai fini dell’erogazione ai dirigenti della retribuzione di risultato per gli stessi esercizi;

5)      di sostituire l’art. 5, comma 6, del “Disciplinare per l’organizzazione ed il funzionamento del Nucleo di Valutazione” con il seguente: “La Direzione Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali notifica al dirigente interessato, tempestivamente ed in via riservata, la valutazione trasmessa dal Nucleo ed, a conclusione della procedura prevista nel successivo art. 6, inserisce copia del solo giudizio sintetico finale nel fascicolo personale del dirigente medesimo.”;

6)      di modificare l’art. 2, comma 1, del “Disciplinare per l’organizzazione e il funzionamento del Nucleo di Valutazione” sostituendo la locuzione “valutazione dei dirigenti” con “valutazione delle prestazioni dei dirigenti” e l’art. 5, comma 1 dello stesso sostituendo le parole “La valutazione del dirigente” con La valutazione delle prestazioni del dirigente”;

7)      di autorizzare il Dirigente del Servizio Amministrazione del Personale della Direzione Risorse Umane ad inserire nel documento sui “Parametri e criteri di valutazione delle prestazioni dei dirigenti e direttori della Giunta regionale” le modifiche e gli adeguamenti eventualmente necessari ai sensi del presente atto;

8)      di dare atto che l’onere derivante dal presente provvedimento trova capienza sul cap. 11202 del bilancio regionale per gli esercizi finanziari di riferimento;

9)      di autorizzare altresì i competenti uffici regionali all’attuazione del presente provvedimento.

 




Guida alla compilazione a supporto della valutazione dei dirigenti

10)   DATI GENERALI

In questa sezione vengono indicati i dati anagrafici e professionali relativi al dirigente, con riferimento al periodo preso in esame.

Tale sezione dovrà essere precompilata a cura della Direzione Programmazione, Risorse Umane Finanziarie e Strumentali.

 

11)  COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

Tali categorie sono articolate in fattori analitici che esprimono potenziali attitudini coerenti con il significato delle stesse e facilitano l’espressione del giudizio valutativo.

Il valutatore formulerà un giudizio graduandolo su ogni fattore analitico di valutazione secondo una scala che va dai a 4. La scala deve essere interpretata ed applicata secondo i seguenti criteri:

        valore 4 — prestazione ottima — la prestazione ha superato significativamente le attese del ruolo assegnato al soggetto, ed è caratterizzata da costanti comportamenti molto positivi;

        valore 3 — prestazione buona — la prestazione ha superato le attese del ruolo assegnato al soggetto, ed è inoltre caratterizzata da alcuni profili di comportamento significativamente positivi;

        valore 2 — prestazione sufficiente — la prestazione ha corrisposto alle attese del ruolo assegnato al soggetto e i comportamenti risultano in linea con quanto richiesto;

        valore 1- prestazione insufficiente — la prestazione non ha raggiunto le attese dei ruolo assegnato ed i comportamenti sono difformi da quanto richiesto.

12)  RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI ASSEGNATI

In questa sezione devono essere indicati gli obiettivi assegnati al dirigente, gli indicatori quantitativi e/o di effettivo adempimento ed i punti attribuiti, distinti secondo le categorie riportate nella Sezione stessa.

13)  VALUTAZIONE COMPLESSIVA

Assegnati i punteggi a ciascun fattore di valutazione, si giungerà al punteggio totale attribuito al dirigente valutato.

14)  GIUDIZIO COMPLESSIVO DEL VALUTATORE

Effettuata la valutazione quantitativa il Nucleo esprimerà un giudizio complessivo sul dirigente.

15)  OSSERVAZIONI DEL VALUTATO

Entro 30 giorni dalla notifica della valutazione il dirigente può proporre opposizione esponendo in questa sezione eventuali osservazioni in merito alla valutazione complessiva.


REGIONE ABRUZZO

Nucleo di Valutazione dei dirigenti della Giunta

 

Lì, 25 Luglio 2002

 

Oggetto:   Valutazione delle prestazioni dei dirigenti e direttori per l’anno 2002.

 

 

 

On.le Giovanni PACE

Presidente della Giunta Regionale

Piazza Santa Giusta, i

67100 - L’AQUILA

 

 

Facendo seguito alle precedenti note deI 21.03.02 e 5.06.02, relative alla trasmissione della proposta elaborata dal Nucleo per la valutazione di cui all’oggetto, allegata alla presente si rimette la proposta definitiva rielaborata (Allegato A), a seguito degli incontri avuti con la Conferenza dei Direttori nei giorni 26.06.02 e 11.07.02.

A tal proposito si riassume brevemente l’iter seguito per l’elaborazione definitiva del sistema di valutazione:

        in data 19.03.02 è stato predisposto un primo documento rimesso con nota deI 21 .03.02, con richiesta di convocare, per il giorno 3.04.2002, la Conferenza dei Direttori, prevista dal 4°comma dell’art. 30 della L.R. 77/99;

        in data 5.06.02, nell’attesa dell’incontro con i Direttori, più volte verbalmente sollecitato, detto documento è stato in parte rielaborato per adeguarlo alla L.R. 10.05.02 n. 7, che ha modificato gli artt. 10,14,23,24 della L.R. 14.09.99 n. 77, differenziando le schede secondo le funzioni di direttore, dirigente delle strutture speciali di supporto, dirigente di servizio e di staff;

        in data 26.06.02 si è tenuto l’atteso incontro con la Conferenza dei Direttori per l’esame della proposta dei criteri. In detta riunione, esaminato il documento e dopo la discussione, sono state sollevate obiezioni sulla proposta che si sono riassunte nel verbale trasmesso al Nucleo a mezzo fax in data 27.06.02 (Allegato B);

        in data 10.07.02 il Nucleo ha elaborato la relazione con la quale sono state ampiamente esposte le motivazioni tecnico-giuridiche inerenti le obiezioni mosse dai direttori in sede di Conferenza (Allegato C);

        in data 11.07.02 si è riunita nuovamente la Conferenza dei Direttori per l’esame del documento di cui al precedente punto, con le conclusioni contenute nel verbale pervenuto via fax in data 17.07.02 (Allegato D).

Sulla base delle risultanze dell’ultima Conferenza dei Direttori si è proceduto alla revisione definitiva del documento recependo parte delle richieste avanzate dalla Conferenza.

In particolare nella Conferenza sono stati affrontati le seguenti obiezioni per le quali il Nucleo ha assunto le determinazioni in appresso indicate:

16)  Valutazione delle capacità e comportamenti organizzativi.

E’ stata esaminata la richiesta di sostituire la parola “comportamenti” con “competenze organizzative”, addivenendo nella nuova proposta di valutare le “competenze organizzative e gestionali” riducendo i relativi elementi da 15 a 10, previa rimodulazione;

17)  Peso percentuale valutativo dei comportamenti e degli obiettivi.

E’ stata accolta la richiesta di invertire il relativo peso attribuendo 40% ai comportamenti e 60% agli obiettivi.

Relativamente alla valutazione degli obiettivi, si è data maggiore rilevanza a quelli di attività(30 su 60),e meno alle restanti 3 tipologie (10 punti) con la espressa riserva di assegnare per l’anno 2002 l’intero punteggio (60) a quelli desumibili dai piani di attività in mancanza di assegnazione di obiettivi definiti in modo chiaro è preciso.

18)  Utilizzo del punteggio su base numerica.

L’utilizzo del punteggio su base numerica viene ritenuto dal Nucleo l’elemento essenziale per la valutazione dei dirigenti, sia sotto l’aspetto operativo che di correttezza amministrativa.

Infatti, l’art. 5 del Disciplinare (G.R. n. 615/2001) prevede che il giudizio deve essere espresso attraverso parametri (2°comma) che consentono l’attribuzione delle 4 tipologie indicate nel comma dello stesso articolo e prescrive (60 comma) l’inserimento nel fascicolo personale del dirigente della copia della valutazione della prestazione e non del giudizio sintetico.

Pertanto si ritiene di non poter aderire alla richiesta, ovviamente la Direzione destinataria di detta copia è tenuta alla riservatezza delle notizie di cui è venuta a conoscenza.

19)  Valutazione dal basso.

Come già precisato al punto 2 della relazione datata 10.07.02 non si tratta di valutazione dal basso, bensì di un apporto conoscitivo ritenuto utile per una completa acquisizione di informazioni nell’ambito del processo valutativo.

Il Nucleo, per le considerazioni espresse nella citata relazione, ritiene indispensabile l’acquisizione ditale apporto che, comunque, si pone in linea con quanto stabilito a livello governativo con la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15.12.2001. La richiesta, pertanto, non è stata recepita.

Per quanto riguarda la sottoscrizione dell’apporto conoscitivo il Nucleo ritiene di rimettere alla volontà dell’organo politico la decisione di richiederla con la precisazione che la proposta prevede l’anonimato.

 

20)  Applicabilità dei criteri al 2002.

La richiesta di rinviare l’applicabilità dei criteri al 2003 non è condivisa dal Nucleo per le motivazioni riportate al punto 4 della relazione del 10.07.02.

A tal proposito appare opportuno evidenziare, in relazione alla dichiarazione congiunta numero 2, allegata al C.C.N.L. Comparto Regioni 23.12.99, che conferma il sistema di controllo interno e di verifica dei risultati degli enti locali secondo la precedente disciplina, di non essere a conoscenza dei sistemi valutativi, diversi dal Nucleo, attuati in precedenza dalla Regione Abruzzo, ai sensi dell’art. 23, comma 1 del C.C.N.L. 10.04.96 e con l’applicazione dei fattori di valutazione individuati con l’art. 43 dello stesso contratto.

Conseguentemente, si ritiene che per il 2002 non possa essere attribuita l’indennità di risultato senza la valutazione del Nucleo.

21)  Altre richieste.

Il documento finale ha anche recepito parte dei suggerimenti .prospettati da alcuni Direttori in sede di Conferenza, quali ad esempio l’elevazione del numero di giornate di presenza per l’ammissione alla valutazione.

Si chiede, pertanto, alla S.V. di sottoporre all’esame della G.R., ai sensi del 4° comma, art. 30 L.R. 77/99, l’approvazione dei criteri di valutazione contenenti nell’Allegato A, previa informativa sindacale ai sensi dell’art. 7 del C.C.N.L.

Distinti Saluti.

IL NUCLEO

 


All. 2

 

DIREZIONE AFFARI DELLA PRESIDENZA

CONFERENZA DEI DIRETTORI

Verbale n. 4/2002.

Il giorno 26 giugno 2002 si è riunita all’Aquila, nei locali della Presidenza, in Palazzo Branconi, la Conferenza dei Direttori convocata, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 77/99, daI Direttore dell’Area “Affari della Presidenza, Politiche legislative e comunitarie, Rapporti esterni”, con il seguente ordine del giorno:

1)      Proposta  parametri criteri di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti e dei Direttori

2)      Bozza schede predisposte da Direzione Riforme istituzionali per le funzioni delegate ai sensi del D. Lgs. 112

3)      Incarichi

4)      Richiesta di personale da parte dell’AvvocatUra regionale

5)      Varie ed eventuali.

La Presidenza della Conferenza è assunta dall’Avv. Fiocca, Direttore dell’Area 1, mentre l’incarico di segretario è svolto dalla sig.ra Loredana Chioffi.

Alle ore 10.00 l’Avv. Fiocca procede alla verifica dei presenti, costatando l’assenza dell’Avv. Pasquali, del Dr Carusi e del Dr. Zappacosta. L’Arch. D’Ascanio si assenta prima della discussione, mentre l’Avv. Mannetti è impossibilitata a presenziare per il concomitante svolgimento del Consiglio regionale e della Giunta. Sono presenti tutti gli altri Direttori e, oltre al Dr. Aloisio, i componenti del Nucleo di Valutazione, Dr. Marchioli., Dr. TantiMonaco e Dr.ssa Sabella, i quali su incarico della Giunta hanno predisposto il documento relativo ai parametri e criteri di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti e dei Direttori.

1.         PROPOSTA DEI PARAMETRI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI E DIRETTORI DELLA GIUNTA REGIONALE

 

L’Avv. Fiocca pone in discussione il primo argomento all’ o.d.g. rendendo edotti i rappresentanti del Nucleo di Valutazione che i Comitati di Direzione hanno tatto vane osservazioni e che il sindacato DIRER DIRAB (AILA) ha ribadito  la necessità che i criteri devono essere oggetto di informazione e di concertazione con le OO.SS. ai sensi degli art e 8 del vigente C.C.N.L.

Apre gli interventi la Dr.ssa Ibello che riferisce come nel corso di un incontro informale con i sindacati siano emerse perplessità circa alcuni effetti distortivi che potrebbero conseguire all’adozione di uno degli elementi proposti, costituito dalla valutazione dal basso con schede anonime. Prosegue ricordando che ancora non è a regime il sistema di misurazione degli obiettivi e che, di conseguenza, sarebbe opportuno in questa fase stabilire criteri transitori basati sul raffronto tra piani di attività e relativi rapporti conclusivi, per passare poi ad un sistema definitivo quando saranno, appunto funzionanti pienamente anche il sistema di controllo di gestione. È infatti impossibile valutare la prestazione se non sono stati assegnati gli obiettivi, attribuiti i budget ed assegnate le risorse umane. Il riferimento al controllo digestione, contenuto nel documento in esame, appare troppo generico, mancando ancora i modelli per effettuarlo.

Dopo questa premessa di carattere generale la discussione registra gli interventi dei diversi Direttori che vengono sintetizzati con un’elencazione dei punti più salienti;

        Difficoltà di misurare quantitativamente i risultati in quanto, ad esempio, il dato numerico di provvedimenti prodotti può non essere esaustiva in quanto potrebbero essere riprodotti a ciclostile una quantità di atti, sostanzialmente eguali, a fronte dì un numero non elevato ma di qualità elevata e ciascuno di contenuto e rilievo diversi;

        Le Direzioni, quasi sempre carenti di personale, sia in via generale sia per gli aspetti di capacità, sono sopraffatte dall’attività ordinaria talmente contingente da assorbire tutte le risorse utilizzabili che, quindi, non possono essere distratte per curare attività interne complesse e continuative;

        Occorrono metodologie più semplici e chiare che potrebbero essere facilitale dalla messa a punto dal sistema di controllo di gestione;

        Impossibilità di applicare i criteri al 2002 m quanto non si possono rispettare le previsioni della legge;

        Non si può chiedere ai soggetti che devono essere valutati di fornire al Nucleo gli elementi per tale valutazione;

        I comportamenti non possono essere valutati insieme con i risultati che sono determinanti e che interessano di più l’utenza esterna e l’organo politico;

        Ai risultati, cioè la risposta agli interessi dell’utenza ed il gradimento di quest’ultima per l’attività regionale, deve essere dato riconoscimento maggiore rispetto ai comportamenti;

        La valutazione basata su dati forniti dal basso potrebbe non risultare obiettiva in quanto inquina la da possibili incomprensioni ed incompatibilità ambientali, mentre si ignora del tutto l’opinione del Componente politico che in definitiva ha dato gli obiettivi e scelto la persona proprio in  relazione alle garanzie per il loro perseguimento e che ha titolo a valutare se l’incarico è stato svolto e con quali svolto.

I componenti del Nucleo intervengono sugli aspetti sopra evidenziati, e manifestano la necessità di avere osservazioni da far risalire alla volontà della Conferenza più che a quella delle singole Direzioni.

L’Avv. Fiocca invita a non entrare troppo nei dettagli e ad affrontare le questioni che riguardano direttamente il Nucleo, esaminando metodologie, in quanto ai sensi dell’art. 30.4 delta L.R. 77/99 la Conferenza deve essere sentita sui parametri e criteri di valutazione. All’obiezione del Dr. Tantimonaco che la Giunta regionale ha loro affidato anche la valutazione dei comportamenti e delle attitudini viene replicato che la delibera esclude tale possibilità e che, comunque, la L.R. ha demandato alla Giunta solo la valutazione delle prestazioni.

I componenti del Nucleo, rispondendo ai Direttori, fanno presente di aver avuto incarico di proporre i criteri per l’anno in corso, aggiungendo che il loro compito è solo quello di sentire la Conferenza dei Direttori prima di presentare alla Giunta il documento.Sono disposti ad attendere nuove e conclusive osservazioni se la Conferenza viene riconvocata a breve.

 

L’Avv. Fiocca, considerato che le osservazioni avanzate implicano una risposta da parte del Nucleo, propone di riassumere i punti salienti emersi dalla discussione in modo che il Nucleo li possa esaminare insieme ai verbali dei diversi Comitati di Direzione (ALL. B) che vengono consegnati contestualmente, e possa rispondere nel corso della prossima Conferenza, che viene proposta per l’11.7.2202 alle ore 10.00. -

Ciò perché, se Le osservazioni vengono ritenute giuste dal Nucleo, quest’ultimo dovrà apportare ai criteri modifiche che richiedono un nuovo parere della Conferenza.

In conclusione, rispetto al documento elaborato dal Nucleo, si sollevano le seguenti obiezioni:

 

        Deve essere eliminato il punteggio relativo alle capacità ed ai comportamenti in quanto la L.R. parla solo di valutazione delle prestazioni, e si ritiene che il Nucleo debba fornire alla Giunta solo degli dementi per consentirne la valutazione;

        Per quanto riguarda i Direttori non si ritiene opportuna la valutazione dal basso, riconoscendo, invece, che essa compete solo al politico, che assegna gli obiettivi e conferisce gli incarichi, oggettivizzando il giudizio definendo parametri generali;

        Analoga considerazione vale  per i Dirigenti che dovrebbero essere valutati dai Direttori;

        I criteri potranno essere applicabili per il 2003 in quanto, diversamente, non sarebbero rispettate i passaggi previsti dalle norne ed in particolare che i criteri adottati dalla Giunta devono essere portati a conoscenza degli interessati e, certamente per il 2002 non possono essere validi, tenendo anche presente che con sono stati assegnati gli obiettivi e le risorse e che il bilancio regionale è entrato in vigore a giugno.

All’unanimità è accolta la data di convocazione della prossima Conferenza dei Direttori, cui parteciperanno anche i componenti del Nucleo di Valutazione, che  è fissata per l’11luglio alle ore 10..00.

2.   BOZZA SCHEDE PREDISPOSTE DA DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI PER LE FUNZIONI DELEGATI Al SENSI DEL D.LGS. 112

Le schede preparate dalla Dr.ssa D’Antonio ( fascicolo All. C) nelle quali sono descritte le singole funzioni trasferite alle Regioni dal D.Lgs. 112/98 con la proposta di attribuzione alle Direzioni sono consegnate agli interessati che dovranno far pervenire, alla Direzione Riforme Istituzionali od alla Conferenza dei Direttori, eventuali scritti contenenti precisazioni od osservazioni In caso di controversie circa le attribuzioni di funzioni proposte se ne discuterà in apposite Conferenze ristrette per dirimere il conflitto. Una volte accolte e sottoscritte le schede saranno trasfuse a cura della Direzione Programmazione. Risorse umane, finanziarie e strumentali, in appositi atti di organizzazione.

1.   INCARICHI

 

L’Avv Fiocca, ricorda che la Conferenza ha in precedenza concordata la ripartizione, tra le Direzioni, della somma iscritta sul capit. 011422 per in conferimento degli incarichi esterni e che la proposta è stata recepita dalla Giunta regionale cori deliberazione n- 277 del 22.5.2002, già inviata a tutti. La somma iscritta nel bilancio provvisorio ammontante ad Euro 200.000,00 risulta assegnata per Euro 165.406,55 e, quindi, restano disponibili Euro 34593,45. considerato che lo stanziamento sul capitolo è rimasto invariato anche nel bilancio definitivo

Con tale disponibilità residua si dovrebbe far fronte all’esigenza della Direzione Affari della Presidenza di conferire un Incarico per alcune priorità del Servizio a Bruxelles, ove come noto, è assegnato il solo Dirigente mentre la struttura è completamente Sguarnita. Per questa necessità si dovrebbe utilizzare la somma di Euro 15.493,71.

La Dr.ssa D’Antonio rappresenta, a sua volta, la necessità di ricorrere ad un incarico esterno finalizzato ad un preliminare studio e monitoraggio delle risorse finanziarie erogate dalla Regione agli Enti Locali e del loro utilizzo e che costituirà anche la premessa per ridefinire gli obiettivi della programmazione dello sviluppo locale, nonché i costi dei servizi pubblici locali, a fronte del quale chiede l’attribuzione di Euro15.000,00. La collaborazione esterna sarà attivata presso il Servizio Coreco a Teramo che dovrà svolgere l’attività di monitoraggio delle risorse finanziarie di competenza della Direzione. Come risulta anche dai verbali dei Comitati di Direzione nè la Direzione né il Servizio hanno in dotazione risorse umane sufficienti e con specifiche professionalità per affrontare pienamente lo problematiche.

IN CONCLUSIONE SI CONVIENE SULL’ OPPORTUNITA’ Dl PROPORRE ALLA

GIUNTA REGIONALE LE ESIGENZE QUI RAPPRESENTATE, COSÌ CHE POSSA

ATTRIBUIRE LE SOMME NECESSARIE. IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA

PROVVEDERÀ A PREDISPORRE UNA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER LA

RIPARTIZIONE CHE SEGUE:

 

        DIREZIONE AFFARI DELLA PRESIDENZA Euro 15.493,71

        DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI Euro  15.000,00

 

GLI IMPORTI SOPRA INDICATI SONO ONNICOMPRENSIVI, INCLUDONO CIOÈ I COMPENSI E GIÀ EVENTUALI ONERI RIIFLEASSI DIRETTI E INDIRETTI.

1.  - RICHIESTA DI PERSONALE DA PARTE DELL’AVVOCATURA REGIONALE

L’argomento è rinviato per l’assenza dell’Avv. Pasquali che ne aveva chiesta la discussione.

Alle ore 14.00, non essendovi altri argomenti da discutere, la riunione ha termine e di quanto trattato si redige il presente verbale.

L’Aquila 26 giugno 2002

 

IL SEGRETARIO i

Loredana Chioffi

IL PRESIDENTE

Avv. Roberto Fiocca

 

ALL. 3

 

DIREZIONE AFFARI DELLA PRESIDENZA

CONFERENZA DEI DIRETTORI

 

Verbale n. 5/2002:

Il giorno 11 Luglio 2002 si è riunita all’Aquila, nei locali della Presidenza, in Palazzo Branconi, la Conferenza dei Direttori convocata, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 77/99, dal Direttore dell’Area “Affari della Presidenza, Politiche legislative e comunitarie, Rapporti esterni”, con il seguente ordine del giorno:

6)      Proposta parametri criteri di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti e dei Direttori. Osservazioni formulate dalla Conferenza del 26 giugno il cui verbale è stato già trasmesso con nota prot. 1835/P/Dir del 4.7.2002

7)      Nuovo assetto organizzativo della Direzione Politiche del Lavoro, connesso con gli adempimenti di cui all’art.17, comma 6 della L.R. 77/99

8)      Varie ed eventuali.

La Presidenza della Conferenza  è assunta dall’Avv. Fiocca, Direttore dell’Area 1, mentre l’incarico di segretario è svolto dalla sig.ra Loredana Chioffi.

Alle ore  10.00 l’Avv. Fiocca procede alla verifica dei presenti, costatando l’assenza del Dr Carusi, del Dr. Costantini, del Dr. Iovino, della Dr.ssa Tollis e della Dr.ssa Ibello impegnati in concomitanti impegni. Sono presenti tutti gli altri Direttori e, oltre al Dr. Aloisio ed al Dr. Di Nizio, rispettivamente per le Direzioni Territorio ed Attività produttive, i componenti del Nucleo di Valutazione, Dr. Marchioli, Dr. Tantimonaco e Dr.ssa Sabella, i quali, su incarico della Giunta,: hanno predisposto il documento relativo ai parametri e criteri di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti e dei Direttori. -

 

1.    PROPOSTA DEI PARAMETRI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI E DIRETTORI DELLA GIUNTA REGIONALE. OSSERVAZIONI FORMULATE NELLA CONFERENZA DEL 26 GIUGNO 2002.

L’Avv. Fiocca pone in discussione il primo argomento all’O.d.G. rileggendo le obiezioni formalizzate nella riunione precedente, in ordine alle quali il Nucleo di Valutazione si è riservato di controdedurre. Il Nucleo presenta un documento (all. A) che è distribuito a tutti gli intervenuti, nel quale si affrontano, punto per punto, i rilievi mossi e dal quale la Conferenza prende spunto per l’inizio della discussione.

Come prima obiezione la Conferenza ha sollevato perplessità circa la valutazione delle capacità e dei comportamenti, poiché la L.R. parla solo di valutazione delle prestazioni, per cui ritiene che il Nucleo debba fornire alla Giunta solo gli elementi per il giudizio. Il Presidente dei Nucleo risponde riportandosi al documento e spiega che la valutazione dei comportamenti è prevista dal Contratto Collettivo di Lavoro e dagli studi aziendali. Riguardo al peso del punteggio da assegnare ai due fattori (comportamenti e risultati) il Presidente Marchioli chiarisce che la scelta di riconoscere al fattore capacità e comportamenti un maggior peso rispetto ai risultati è dovuta alla considerazione che, in questa fase di avvio del sistema sia, più utile puntare sui comportamenti e, successivamente, introdurre altri elementi oggettivi da utilizzare a supporto del giudizio, come ad es. i risultati del controllo di gestione. Considerata la fase sperimentale, dichiara la disponibilità ad invertire il peso percentuale dei due fattori.

La Conferenza, attraverso vari interventi dei Direttori che intendono evidenziare le carenze che incidono sull’operatività delle strutture, molte volte determinate da fattori esterni, e sulla loro impossibilità, di fatto, a gestire le risorse umane e finanziarie, richiama ancora l’attenzione sul termine “comportamenti”, che non appare particolarmente idoneo poiché vi sottende una certa discrezionalità. I Direttori sono concordi nel ritenere opportuno che sia sostituito con “competenze organizzative”, locuzione utilizzata nella normativa di riferimento, che rende più espliciti gli elementi oggettivi che occorre valutare.

Un altro punto sul quale la Conferenza si contrappone al Nucleo è costituito dai termini dell’incarico conferito a quest’ultimo e dal disciplinare adottato dalla Giunta per organizzarne il funzionamento. Le due deliberazioni; infatti, sono ritenute in contrasto con la L.R.77/99, art. 30 anche perché la DGR 615 prevede che il Nucleo valuti i Dirigenti mentre la legge stabilisce che gli competa solo la valutazione delle prestazioni, intese come oggettività del lavoro prestato. L’articolo 30, precisa il Nucleo, deve essere letto in combinazione con l’art. 20, intendendosi l’uno integrativo dell’altro.

IN CONCLUSIONE LA CONFERENZA E’ CONCORDE NEL CHIEDERE L’ELIMINAZIONE DELLA PAROLA“COMPORTAMENTI”, E LA SOSTITUZIONE CON “COMPETENZE ORGANIZZATIVE”. GLI ELEMENTI DELLA VALUTAZIONE DEVONO PERTANTO ESSERE COSTITUITI DAI TRE PRESI IN ESAME DALLA L.R., (REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI, CORRETTA ED ECONOMICA GESTIONE DELLE RISORSE REGIONALI, IMPARZIALITÀ E BUON ANDAMENTO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA) E DALLE “COMPETENZE ORGANIZZATIVE”. E’ CONCORDE ALTRESÌ’ SULL’INVERSIONE DEL PESO PERCENTUALE DELLE DUE COMPONENTI.

Nella discussione è introdotto un argomento correlato a quello appena trattato, non evidenziato la volta precedente. Infatti, non si erano registrate osservazioni specifiche in ordine all’utilizzo del punteggio su base numerica, mentre ora si fa rilevare che l’art. 30 della L.R. 77/99 parla genericamente di valutazione senza specificare la metodologia attraverso la quale esprimerla. Il Nucleo chiarisce che all’art. 5 del disciplinare (DGR 615/2001) è previsto che il giudizio si formi su parametri. Segue ampia discussione ed esposizione di pareri, compreso quello più volte evidenziato, circa la non conformità dei due provvedimenti di Giunta (incarico e disciplinare) alle disposizioni della legge regionale 77/99.

IN CONCLUSIONE LA CONFERENZA  ALL ‘UNANIMITA, ACCETTA IL MANTENIMENTO DEL PUNTEGGIO SU BASE NUMERICA SOLO COME STRUMENTOINTERNO DI LAVORO DEL NUCLEO PER LA FORMAZINOE DEL GIUDIZIO SINTETICO FINALE CHE, SI RIBADISCE, DEVE TENERE COMTO DEI TRE ELEMENTI FISSATI DALL’ART. 30 DELLA L.R. 77/99, OLTRE CHE DEI COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI.


 

Si esamina, quindi, il rilievo che la Conferenza ha formulato rispetto alla valutazione dal basso.

 

A questo punto l’Avv. Fiocca deve lasciare la Conferenza perché chiamato dal Presidente e, con l’accordo dei presenti, la Presidenza è assunta dal Dr. Santilli, il quale riconosce una certa importanza alla consultazione dei dipendenti ai fini della valutazione dei dirigenti, ma non accetta assolutamente la forma anonima delle informazioni. L’opportunità di conoscere il soggetto che esprime un giudizio offre al valutato la possibilità di fornire i dovuti chiarimenti nel caso in cui con il dipendente si siano verificate incomprensioni, rilievi od altro.

Secondo la Dr.ssa Pecoraro Rossi lo strumento proposto non può ritenersi utile per ottenere elementi conoscitivi oggettivi, giacché non può escludersi un condizionamento sia in chi compila la scheda sia in chi deve essere valutato, indotto a tenere un comportamento permissivo per ottenere maggiori apprezzamenti. Gli unici che potrebbero emettere un giudizio finale sono gli utenti esterni ed i politici.

L’Ing. Bagagli esprime forte perplessità ritenendo che per riconoscere un valore effettivo alla valutazione dal basso occorrerebbe che tutte le attività della Direzione fossero dettagliatamente ‘comunicate e condivise dalla struttura; diversamente la visione, inevitabilmente parziale, ne inficerebbe l’attendibilità.

Si registrano anche altri interventi volti a segnalare la contrarietà già espressa dalla DIRER e dai Comitati di Direzione che hanno rilevato un evidente conflitto tra valutatori e valutati.

 

IN CONCLUSIONE LA CONFERENZA, NEL MANIFESTARE LA PROPRIA ASSOLUTA CONTRARIETA’, CHIEDE AL NUCLEO DI VALUTARE APPROFONDITAMENTE SE LA VALUTAZIONE ‘DAL BASSO -E’ ELEMENTO ESSENZIALE ED IMPRESCINDIBILE. QUALORA NON INTEDESSERO ACCOGLIERE IL RILIEVO FORMULATO SI CHIEDE CHE, ALMENO, SI ELIMINI L’ANONIMATO. NON ADERISCONO A QUESTA IPOTESI LA DR.SSA D’ANTONIO, LA DR.SSA PECORARO ROSSI, L’ARCH. D’ASCANIO E L’ING. BAGAGLI.

L’altro rilievo formulato dalla Conferenza riguarda l’applicabilità dei criteri al 2002, ma il Nucleo sostiene che il loro incarico è riferito anche a tale anno. La Conferenza insiste nelle sue posizioni, rilevando che la normativa stabilisce che i criteri devono essere preventivamente notificati agli interessati.

L’Avv. Pasquali consegna, per l’opportuna conoscenza, il documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo all’adozione dei criteri per la valutazione della Dirigenza (All.

B). Le copie sono distribuite ai presenti, mentre i non intervenuti le riceveranno allegate al verbale della riunione.

 

2.             NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO DELLA DIREZIONE POLITICHE DEL LAVORO, CONNESSO CON GLI ADEMPIMENTI DI CUI ALL’ART. 17, COMMA 6 DELLA L.R. 27/99.

 

La Dr.ssa Pecoraro Rossi, che ha chiesto l’iscrizione dell’argomento all’ O.d.G. ricorda di avere già informato la Conferenza circa la necessità. di procedere alla riorganizzazione della Direzione, illustrandone linee e motivazioni. Il progetto è stato presentato alla Giunta che lo ha adottato in data 29 maggio 2002, con delibera n. 369, alla quale deve darsi attuazione. La Direzione, pur mantenendo la stessa denominazione, è stata completamente strutturata, ridefinendo indirizzi, macrocompetenze e macrofunzioni, sia a livello di Servizi sia a livello di Uffici. In sostanza le nuove aggregazioni, studiate per rendere omogenee le attività e per evitare duplicazioni, hanno comportato la previsione di 5 Servizi, rispetto agli 8 della precedente organizzazione, mentre il numero degli Uffici è rimasto invariato. Tale riduzione è conseguenza di un’assegnazione di competenze più omogenea e razionale, anche in osservanza delle nonne comunitarie che obbligano a separare la gestione dal controllo, oltre che del trasferimento, già in corso, di funzioni alle Province. L’art.17, comma 6 della L.R.77/99 stabilisce che la Giunta regionale assegna i Dirigenti alla Direzione, sentita la Conferenza dei Direttori, ed essendo questa, di fatto, una nuova Direzione, sia l’Assessore sia il Direttore ritengono che la Giunta debba ora provvedere alla riassegnazione dei Dirigenti, tenendo conto anche che in precedenza ne erano stati assegnati 7 (a fronte di 8 Servizi) e che ora, deve assegnarne 5, ricollocando i due in esubero presso altre Direzioni che abbiano Servizi vacanti.

I Direttori presenti ritengono trattarsi di una questione delicata, che coinvolge sia il dato numerico sia quello nominativo, e che è essenziale concordare una procedura generale perché

-.tutti potrebbero essere coinvolti in necessità - analoga o trovarsi destinatari di risorse umane, senza poter esprimere un parere preventivo.

Si. solleva, quindi, la questione del numero legale avendo costatato la presenza di solo 6 Direttori (Pecoraro, Santilli, Pasquali, D’Ascanio, D’Antonio, Bagagli), per l’assenza dell’Avv. Fiocca, il cui allontanamento è stato già verbalizzato e quello, avvenuto durante  l’esposizione dell’argomento in discussione, del Dr. Zappacosta.

Intanto l’Avv. Fiocca rientra ed è reso edotto della problematica affrontata e come prima osservazione rileva che il parere della Conferenza doveva essere richiesto dagli organi di direzione politica (Giunta o Assessore) e che manca la documentazione di supporto. La Dr.ssa Pecoraro Rossi consegna copia della nota 17370/DR del 3.7.2002 (All. C) con la quale, congiuntamente all’Assessore, ha chiesto alla Direzione Programmazione, Risorse umane, finanziarie e strumentali, la riassegnazione dei 5 Dirigenti e la ricollocazione delle unità in esubero.

La discussione tocca diversi punti ed in particolare il motivo per cui la Direzione Programmazione, Risorse umane, finanziarie e strumentali, che ha predisposto la delibera di riorganizzazione, non si è posto il problema e non ha chiesto il preventivo parere della Conferenza la quale deve essere sentita, non solo in virtù dell’art. 17.6, ma anche dell’art. 25.2 che alla lett. d) lo prevede in ordine alla individuazione delle posizioni dirigenziali e alla determinazione e ripartizione delle risorse economiche, strumentali e di personale necessarie al funzionamento delle Direzione.

La Dr.ssa Pecoraro Rossi precisa che la Conferenza dovrebbe stabilire se il parere di cui all’art. 17, comma 6, sia necessario solo in sede di prima applicazione, ovvero si debba acquisire anche in occasione delle riorganizzazioni (N.d.R. la Conferenza ha già concordato tale procedura nella seduta del 7.5.2001)

IN CONCLUSIONE LA CONFERENZA PRENDE ATTO DELLA RORGANIZZAZIONE DELLA DIREZIONE POLITICHE DEL LAVORO DELLA FORMAZIONE E DELL’ISTRUZIONE PERCHÉ GIÀ

AVVENUTA CON DELIBERA N. 369 DEL 29.05.2002. RITIENE DI NON POTERSI ESPRIMERE IN ORDINE ALLA SCELTA DEL PERSONALE DIRIGENZIALE INDICATO NELLA LETTERA PROT. 17370/DR Del 03.07.2002 ED EVIDENZIA LA NECESSITÀ CHE NON SIANO PREGIUDICATI I DIRITTI DEI DUE DIRIGENTI DA RICOLLOCARE.

L’Avv. Pasquali chiede che all’O.d.G. della prossima riunione della Conferenza sia iscritta la questione del personale dell’Avvocatura giacchè l’argomento, già iscritto la volta precedente, non si è discusso vista la sua assenza.

Alle ore 15,00, non essendovi altri argomenti da discutere, la riunione ha termine e di quanto trattato si redige il presente verbale.

IL SEGRETARIO

Loredana Chioffi

IL PRESIDENTE

Avv. Roberto Fiocca