IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

Visto il Reg CEE n. 2078/92, relativo ai metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell’ambiente e con la cura dello spazio naturale;

Vista la deliberazione della G.R. n. 2091 del 06/08/98 con la quale sono state approvate le modifiche al Programma Regionale di attuazione del Reg. CEE n. 2078/92;

Considerato che all'allegato II “Norme Tecniche di Difesa delle Colture”, è previsto che l’aggiornamento delle tecniche fitosanitarie debba essere effettuato dal Servizio Fitosanitario regionale - Osservatorio per le malattie delle Piante dell’A.R.S.S.A.;

Considerato che l’A.R.S.S.A.. con nota prot. n. 2880 del 31/10/2002 ha trasmesso alla Direzione Agricoltura le “Norme Tecniche di Difesa delle Colture”, per la Misura A.1 relative al Reg.CEE 2078/92 e che, aggiornate secondo le disposizioni del Comitato Tecnico – Scientifico, istituito presso il MIPAF, sono state successivamente inviate allo stesso Ministero per a prescritta approvazione;

Vista la nota del MIPAF prot. n. 6510 del 17/12/2002, con la quale è stato notificato il parere di conformità, espresso dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso lo stesso MIPAF;

Ritenuto che le suddette “Norme tecniche di Difesa” con l’aggiornamento per il 2003 debbano sostituire quelle già pubblicate sul B.U.R.A. n. 32 Speciale del 13/03/2002;

Considerato che il Programma Regionale di attuazione del Reg. CEE n. 2078/92 prevede che si debba garantire l’informazione dei beneficiari mediante pubblicazione dei contenuti dello stesso e degli eventuali aggiornamenti sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo;

Ritenuto integrare l’informazione per i beneficiari pubblicando, in allegato, anche le norme di concimazione;

Vista la L.R. n. 77 del 14/09/1999;

Vista la D.G.R. n. 819 del 19/9/2001;

DETERMINA

1)     di  aggiornare il Programma Regionale di attuazione del Reg. CEE n. 2078/92, nella parte relativa alle tecniche di difesa delle colture, Misura A.1, così come predisposto dal  Servizio Fitosanitario dell'A.R.S.S.A ed approvato dal Comitato  Tecnico  Scientifico istituito presso il M.I.P.A.F., giusta nota n. 6510 del 17/12/2002;

2)     di trasmettere le ''Norme Tecniche di Difesa'', Misura A.1 aggiornate, su supporto cartaceo ed informatico, alla Direzione Affari della Presidenza e Politiche Legislative per la pubblicazione sul B.U.R.A.;

3)     che le “Norme Tecniche di Difesa” Misura A.1 con l’aggiornamento 2003 sostituiscono quelle già pubblicate sul B.U.R.A. n. 32 Speciale del 13/3/2002;

4)     che le “Norme di concimazione”, Misura A.1, facciano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

 

Allegati:

1)      .Norme di concimazione Misura A.1 con l’ampliamento 2003 – facciate n. 23 (Allegato I);

2)      Norme tecniche di difesa Misura A.1 – facciate n. 115 (Allegato II).

p.IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

IL DIRETTORE REGIONALE

Dott. Luigi Santilli


 

DIREZIONE AGRICOLTURA, FORESTE E SVILUPPO RURALE, ALIMENTAZIONE, CACCIA E PESCA

SERVIZIO GESTIONE DEL TERRITORIO

Reg. CEE 2078/92 - MISURA A1

NORME TECNICHE DI CONCIMAZIONE

AGGIORNAMENTO ANNUALITA’ 2003


ALLEGATO I: NORME DI CONCIMAZIONE

Con l’attuazione del Reg. CEE n. 2078/92, al fine di ottenere la riduzione delle produzioni ed il contenimento dell’inquinamento delle falde per eccesso di elementi fertilizzanti, ci si propone di ridurre l’apporto dei concimi rispettando, comunque, le esigenze minime richieste dalle singole colture per l’ottenimento di produzioni quantitativamente e qualitativamente accettabili.

Di seguito si riportano le schede tecniche delle norme di concimazione per le colture maggiormente diffuse in regione, alle quali far riferimento per le colture similari non espressamente riportate.


INDICE CONCIMAZIONI

 

FRUTTIFERI

 

 

Pag.

 

ORTIVE

 

Pag.

COLTURE ERBACEE

E COLTURE INDUSTRIALI

 

Pag.

ACTINIDIA

6

AGLIO

12

BARBABIETOLA

21

ALBICOCCO

6

CAVOLFIORE

12

ERBA MEDICA

22

CILIEGIO

7

CARCIOFO

13

FAVINO

22

FRAGOLA

7

CAROTA

13

FRUMENTO

23

MELO

8

CICORIA

14

GIRASOLE

23

NOCE

8

CIPOLLA

14

MAIS

24

OLIVO

9

COCOMERO

15

SORGO

24

PERO

9

FAGIOLINO e FAGIOLO

15

SULLA

25

PESCO

10

FINOCCHIO

16

TABACCO

25

SUSINO

10

INSALATE (LATTUGA-SCAROLA)

16

 

 

VITE DA TAVOLA

11

MELONE

17

 

 

 

VITE DA VINO

11

PATATA

17

 

 

 

 

 

PEPERONE

18

 

 

 

 

 

PISELLO

18

 

 

 

 

 

POMODORO DA INDUSTRIA

19

 

 

 

 

 

RADICCHIO

19

 

 

 

 

 

SEDANO

20

 

 

 

 

 

SPINACIO

20

 

 

 

 

 

ZUCCHINO

21

 

 

 


ACTINIDIA

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 80 t/ha

 

130 Kg/ha

E’ sconsigliabile somministrare  azoto oltre il mese di giugno, in quanto compromette la qualità commerciale del prodotto.

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

130 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

ALBICOCCO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

80 Kg/ha

E’ consigliabile somministrare  una quota (10%) alla fine dell’estate per favorire la formazione delle gemme.

Non sono ammesse distribuzioni prima della fase fenologica di inizio fioritura.

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

100 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare


CILIEGIO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

80 Kg/ha

E’ consigliabile somministrare  una quota (10%) alla fine dell’estate per favorire la formazione delle gemme.

Non sono ammesse distribuzioni prima della fase fenologica di inizio fioritura.

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

120 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

FRAGOLA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


 

MELO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

70 Kg/ha

Non sono ammesse  distribuzioni di azoto prima della fase fenologica dei bottoni rosa

 

 

 

 

35 Kg/ha

 

 

 

 

100 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

NOCE

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

50 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare


 

OLIVO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

30 Kg/ha

 

 

 

 

50 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

PERO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

30 Kg/ha

 

 

 

 

100 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare


 

PESCO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

100 Kg/ha

E’ consigliabile somministrare  una quota (10%) alla fine dell’estate per favorire la formazione delle gemme.

Non sono ammesse distribuzioni prima della fase fenologica di inizio fioritura.

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

130 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

SUSINO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

50 Kg/ha

 

 

 

 

130 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare


 

VITE DA TAVOLA

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

130 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare

 

VITE DA VINO

 

 

Fase vegetativa

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

Impianto-allevamento

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

 

Produzione

(apporti annuali, massimi e totali)

 

 

Non distribuire concimi azotati prima della messa a dimora delle piantine.

All’impianto: letame fino a 50 t/ha

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

120 Kg/ha

Nei primi 2 anni di impianto localizzare il concime lungo il filare


 

AGLIO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

50 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

CAVOLFIORE

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

L’azoto va preferibilmente frazionato:

50% pre-trapianto

50% copertura

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

I fertilizzanti a base di PeK possono essere distribuiti sulla fila in pre-trapianto.


CARCIOFO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

CAROTA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

180 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


CICORIA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

CIPOLLA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


COCOMERO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

180 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

FAGIOLINO e FAGIOLO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

50 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

150 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


FINOCCHIO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

INSALATE –LATTUGA-SCAROLA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


MELONE

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

PATATA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

L’azoto va preferibilmente frazionato:

60% pre-trapianto

40% copertura

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

150 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

E’ possibile anche una concimazione localizzata per circa il 10% del quantitativo totale ammesso


PEPERONE

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

150 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

PISELLO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

30 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


POMODORO DA INDUSTRIA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

L’azoto va preferibilmente frazionato:

50% pre-trapianto

50% copertura

 

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

RADICCHIO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


SEDANO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

130 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

SPINACIO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

150 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


ZUCCHINO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

250 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

E’ ammesso un minimo di apporto di azoto solo nei casi strettamente necessari

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


ERBA MEDICA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

30 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

Distribuire in autunno

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

Distribuire in primavera

 

 

 

 

100 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

 

 

FAVINO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

30 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

50 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

0 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


FRUMENTO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

La concimazione azotata può essere eseguita esclusivamente in copertura o per un 20% alla semina

 

 

 

90 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

40 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

Se si interrano le stoppie si possono aggiungere 40-50 Kg/ha di azoto.

 

GIRASOLE

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

70 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

120 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

0 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


MAIS IN IRRIGUO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

L’azoto va somministrato in più soluzioni.

Alla semina circa il 20%

 

 

 

140 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

60 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

Le dosi indicate vanno ridotte di 1/3 nelle aree non irrigue.

 

SORGO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

100 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

50 Kg/ha

 

 

 

 

 

40 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


SULLA

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

20 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

40 Kg/ha

 

 

 

 

 

 

0 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE

 

TABACCO

 

Azoto

(N)

 

Fosforo

(P)

 

Potassio

(K)

 

 

Note

 

 

 

 

 

 

40 Kg/ha (V. Bright)

160 Kg/ha (Burley)

 

 

 

 

 

 

 

 

80 Kg/ha

 

 

 

 

 

220 Kg/ha

Le concimazioni con materiali organici possono essere fatte solo con apporti limitati e comunque nel rispetto della “Direttiva Nitrati” 91/676/CEE


DIREZIONE AGRICOLTURA, FORESTE E SVILUPPO RURALE, ALIMENTAZIONE, CACCIA E PESCA

SERVIZIO GESTIONE DEL TERRITORIO

Reg. CEE 2078/92 - MISURA A1

NORME TECNICHE DI DIFESA DELLE COLTURE

AGGIORNAMENTO ANNUALITA’ 2003


ALLEGATO II: NORME TECNICHE DI DIFESA DELLE COLTURE

Le norme tecniche relative all’utilizzo dei fitofarmaci sono state predisposte conformemente alle indicazioni fornite dal Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali al fine  di uniformare le norme  tecniche di difesa ed approvate dalla Commissione della Unione Europea con decisione del 30.12.1996 “Approvazione di un quadro normativo generale relativo all’attuazione in Italia della misura - Riduzione o mantenimento della riduzione dei prodotti fitosanitari in conformità al Reg. CEE n. 2078/92”.

Per quanto riguarda l’epidemiologia ed il grado di pericolosità dei parassiti (soglie di intervento) nel territorio specifico, si è tenuto conto, inoltre, della esperienza acquisita negli anni di gestione del Progetto di difesa guidata ed integrata operante dal 1988.

Le schede elaborate rappresentano le linee guida di difesa antiparassitaria cui i beneficiari dovranno attenersi .

Al fine di perseguire gli obiettivi indicati  nel TIPO DI IMPEGNO - Misura A1 -, si indicano le seguenti prescrizioni di carattere generale:

- scelta di varietà resistenti o tolleranti alle avversità;

- utilizzo di materiale di propagazione sano;

- rivalutazione di pratiche agronomiche in grado di creare condizioni sfavorevoli allo sviluppo di organismi dannosi oppure favorire la diminuzione dell’inoculo (rotazioni, concimazioni equilibrate, adeguate lavorazioni, ecc,)

I fitofarmaci sono stati selezionati fra quelli per i quali è accertata una minore tossicità, sia acuta che cronica, un basso grado di impatto ambientale in relazione alla selettività nei confronti degli organismi utili, alla mobilità ed all’accumulo nel suolo e nelle acque. Sono state considerate, inoltre, le problematiche relative allo sviluppo delle resistenze. Ove possibile è stata privilegiata l’adozione di formulati biologici.

Nell’applicazione del Reg. CEE 2078/92 possono essere impiegati solo i principi attivi indicati nei disciplinari; in particolare ciascun p.a. deve essere utilizzato esclusivamente contro le avversità indicate nelle tabelle specifiche per singola coltura.

Sono ammessi tutti i principi attivi autorizzati nell’agricoltura biologica come da Reg. CEE 2092/91, anche se non specificatamente menzionati nei disciplinari ed a condizione che siano regolarmente registrati in Italia..

I prodotti riportati in tabella devono essere utilizzati rispettando scrupolosamente le dosi e gli intervalli di sicurezza indicati in etichetta.

In riferimento alle dosi di impiego indicate in etichetta sono da preferire quelle inferiori.

Si fa obbligo di escludere i formulati classificati “Molto tossici, Tossici o Nocivi” (ex prima e seconda classe) qualora, dello stesso principio attivo siano disponibili formulati classificati “irritanti o non classificati” (ex terza e quarta classe).

Ove possibile e per patogeni di tipo non diffusivo, si raccomanda di trattare solo la parte dell’appezzamento maggiormente infestata, al fine di salvaguardare la presenza di eventuali nemici naturali.

I prodotti adesivanti e bagnanti sono ammessi purchè appositamente registrati per l’uso.

Non è ammesso l’uso di fitoregolatori.

Le indicazioni riguardanti i criteri di intervento, le limitazioni d’uso o comunque le note aventi carattere vincolante sono evidenziate in grassetto ed in retinato.

Per le colture per le quali non sono state elaborate schede specifiche varranno  le stesse norme generali e, comunque,  le tecniche fitosanitarie da adottare dovranno essere stabilite dall’Osservatorio per le Malattie delle Piante - Servizio Fitosanitario Regionale ed approvate dal Comitato nazionale. Le schede tecniche così elaborate costituiranno parte integrante delle presenti norme. La stessa procedura dovrà essere seguita per l’aggiornamento delle schede delle singole colture.

Qualsiasi deroga alle presenti norme tecniche dovrà essere richiesta ufficialmente all’Osservatorio per le Malattie delle Piante (O.M.P.) ed adeguatamente  motivata sulla base di anomale ed eccezionali situazioni che abbiano influenzato lo stato fitosanitario della coltura. L’O.M.P., effettuate le opportune valutazioni, autorizzerà per iscritto ed in maniera temporanea le deroghe alle norme tecniche.

LA PRESENZA DEI PARASSITI VA RILEVATA CON ADEGUATI METODI DI CAMPIONAMENTO.

In particolare, per quanto riguarda le malattie di origine crittogamica, strettamente legate all’andamento climatico, si opererà con interventi non calendarizzati, ma legati alla effettiva e contingente pericolosità del patogeno valutata anche in funzione dell’andamento meteorologico.

Per i fitofagi si ritiene opportuno intervenire in maniera sistematica solamente contro gli “insetti chiave”, monitorati a mezzo di trappole o campionamenti visuali. Gli interventi antiparassitari andranno effettuati solamente al superamento della soglia di intervento indicata per ciascuna specie.

Al fine di un adeguato e razionale posizionamento degli interventi chimici occorrerà considerare i seguenti aspetti:

- andamento delle infestazioni;

- stadio di sviluppo della specie dannosa e suo grado di pericolosità;

- presenza contemporanea di più specie dannose;

-caratteristiche dei principi attivi e loro efficacia anche in relazione allo stadio di sviluppo del parassita.

Concia delle sementi: è consentita la concia di tutte le sementi con prodotti registrati per tale impiego.

Le indicazioni riportate nei bollettini fitosanitari emanati dalle strutture preposte (O.M.P., Agenzia regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo, etc) costituiscono l’alternativa al campionamento diretto in azienda.

INDICE

DIFESA DAI PARASSITI

DISERBO

 

 

 

 

 

 

FRUTTIFERI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACTINIDIA

Pag.

30

AGLIO

Pag.

107

ALBICOCCO

31

BARBABIETOLA

108

CILIEGIO

32

CARCIOFO

109

FRAGOLA

"

33

CAROTA

110

MELO

40

CAVOLI

111

NOCE

42

CECE

112

OLIVO

44

CIPOLLA

113

PERO

46

COCOMERO

114

PESCO

49

ERBA MEDICA

115

SUSINO

52

FAGIOLINO

116

VITE

54

FAGIOLO

117

 

 

 

FRAGOLA

118

ORTIVE

 

 

FARRO

119

 

 

 

FAVINO

120

AGLIO

58

FINOCCHIO

121

CAVOLI

59

FRUTTETO

122

CARCIOFO

61

GRANO TENERO, DURO

 

 

CAROTA

62

E ORZO

123

CICORIA

64

GIRASOLE

124

CIPOLLA

65

INSALATE

125

COCOMERO

67

MAIS

126

FAGIOLINO

69

MELONE

127

FAGIOLO

71

NOCE

128

FINOCCHIO

73

PATATA

129

INSALATE

74

PEPERONE

130

MELONE

76

PISELLO

131

PATATA

78

POMODORO

132

PEPERONE

80

PRATI

133

PISELLO

82

SEDANO

134

POMODORO

83

SORGO

135

RADICCHIO

86

SPINACIO

136

SEDANO

87

SULLA

137

SPINACIO

88

TABACCO

138

ZUCCHINO

89

VITE

139

 

 

 

ZUCCHINO

140

COLTURE ERBACEE, PRATI

 

 

 

 

 

E COLTURE INDUSTRIALI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AVENA, FARRO, TRITICALE

92

 

 

 

BARBABIETOLA

93

 

 

 

CECE

95

 

 

 

ERBA MEDICA

96

 

 

 

FAVINO

97

 

 

 

GRANO TENERO E GRANO DURO

98

 

 

 

ORZO

99

 

 

 

GIRASOLE

100

 

 

 

MAIS

101

 

 

 

PRATI  POLIFITI

102

 

 

 

SORGO

103

 

 

 

SULLA

104

 

 

 

TABACCO

105

 

 

 

 


 

FRUTTIFERI


DIFESA DELL’ ACTINIDIA (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

CRITTOGAME

Muffa grigia

(Botrytis cinerea)

Interventi agronomici:

Le concimazioni, irrigazioni e potature dovranno favorire il contenimento dello sviluppo vegetativo e l’arieggiamento dei frutti.

Interventi chimici:

Si consiglia di intervenire con antibotritici a caduta petali se questa fase è preceduta da abbondanti e ripetute precipitazioni.

Allo scopo di prevenire infezioni sui rami che hanno fruttificato può essere utile, dopo la raccolta, effettuare un intervento antibotritico se l’andamento stagionale decorre umido e piovoso.

 

Iprodione

Procimidone

 

 

Sono consentiti al massimo 2 interventi.

 

Phitophtora

(Phitophtora cactorum)

 

 

Phosetyl Al

 

FITOFAGI

Cocciniglia

(Pseudaulacaspis pentagona)

Soglia:

presenza estesa in diverse zone dell'impianto

Buprofezin

Impiegabile nella fase di migrazione delle neanidi della prima genera­zione.

Si consiglia di rimuovere le incrosta­zioni sul fusto mediante spazzolatura.

Gli ausiliari svolgono un ruolo im­portante nel contenimento dell’insetto.

METCALFA

(Metcalfa pruinosa)

 

 

Intervenire ad inizio infestazione

Etofenprox

E’ consentito al massimo 1 intervento l’anno.

NEMATODI

(Meloidogyne spp.)

Interventi agronomici:

n     Controllare lo stato fitosanitario delle radici delle piante da mettere a dimora per accertare le eventuali galle di Meloidogyne.

n     Evitare il reimpianto.

 

 


DIFESA DELL’ALBICOCCO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

CRITTOGAME

Monilia

(Monilia laxa,

Monilia fructigena)

Interventi agronomici:

All’impianto:  scegliere appropriati sesti d’impianto, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varietà. Successivamente proporzionare adegua­tamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una ecces­siva vegetazione. Curare il drenaggio.

Interventi chimici:

E’  opportuno  trattare  in  pre-fioritura. Se  durante le  successive  fasi  fino  alla scamiciatura si verificano condizioni cli­matiche favorevoli all’infezione (elevata umidità e prolungata bagnatura della pianta) si consiglia di ripetere il trattamento.

 

 

Polisolfuro di bario

Procimidone(*)

Iprodione(*)

Fenbuconazolo(**)

Tebuconazolo (****)

Fludoxinil+Ciprodinil (***)

Bitertanolo (**)

Fenexamide (***)

(**) I fungicidi IBE non possono essere usati più di tre volte l’anno.

 

(*) I Dicarbossimidici sono ammessi solo fino alla scamiciatura.

(***) Al max due interventi anno.

(****) Al max un intervento anno

 

Corineo

(Coryneum beijerinckii)

Interventi agronomici:

Concimazioni equilibrate, asportazione e bruciatura dei rametti colpiti.

Interventi chimici:

Intervenire a caduta foglie. Negli impianti colpiti da corineo si può intervenire anche nella fase di scamiciatura.

 

Composti rameici

 

Mal bianco

(Oidium crataegi)

Interventi chimici:

Negli impianti solitamente colpiti intervenire preventivamente nelle fasi di scamiciatura ed inizio ingrossamento frutti. Successivi interventi andranno effettuati alla comparsa delle prime macchie di oidio.

Zolfo

 

FITOFAGI

Anarsia

(Anarsia lineatella)

Soglia:

7 catture per trappola a settimana; 10 catture per trappola in due settimane.

Contro le larve della prima generazione intervenire dopo 15 giorni dal supera­mento della soglia; dopo 6 giorni per la seconda generazione.

Bacillus thuringiensis var. kurstaki

Esaflumuron

Fosalone

Fenitrotion *

Etofenprox *

* al massimo un intervento con questo p.a.

FITOFAGI OCCASIONALI

Cocciniglia di San Josè

(Comstockaspis perniciosa)

Soglia:

Presenza di infestazioni sui rami e danni sui frutti riscontrati nell’annata precedente.

Intervenire ad ingrossamento gemme.

Polisolfuro di bario

Olio bianco

 

 

Afide farinoso

(Hyalopterus amygdali)

Soglia:

Presenza localizzata o diffusa dell’afide.

Pirimicarb

Imidacloprid

E’ consentito un solo in­tervento. Ove possibile intervenire in maniera localizzata.                       

Nematodi

(Meloidogyne spp.)

L’albicocco è molto sensibile agli attacchi di nematodi galligeni nella fase di allevamento in vivaio. Si consiglia pertanto di acquistare piante certificate, di controllare lo stato fitosanitario delle radici e di evitare il ristoppio.

In presenza di nematodi galligeni si raccomanda di utilizzare come portinnesto il mirabolano prodotto da seme e sue selezioni.

 

 

DIFESA DEL CILIEGIO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

CRITTOGAME

Corineo

(Coryneum beijerinckii)

Interventi agronomici:

Limitare l’impiego dell’azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa, favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria. Asportare con la potatura rami e/o branche infetti.

Interventi chimici:

Si interviene solitamente nelle fasi di caduta foglie e ripresa vegetativa. Eccezionalmente si può effettuare un intervento nella fase compresa tra caduta petali e scamiciatura.

 

Composti rameici

Ziram*

 

* è consentito un solo intervento l’anno.

Monilia

(Monilia laxa)

(Monilia fructigena)

Interventi agronomici:

Limitare l’impiego dell’azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa, favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria.

Asportare con la potatura rami e/o branche infetti.

Interventi chimici:   

Intervenire in presenza di condizioni favorevoli (piogge ripetute ed elevata UR) da inizio fioritura a caduta petali. E’ possibile trattare successivamente solo se persistono condizioni favorevoli al fungo.

 

Iprodione (*)

Bitertanolo

Propiconazolo

Tebuconazolo (**)

Fenexamide

Contro questa avversità sono ammessi massimo 2 trattamenti l’anno.

* p.a. impiegabili solamente sino alla scamiciatura

(**) Massimo un intervento l'anno.

Nebbia e seccume delle foglie

(Gnomonia erythrostoma)

Interventi agronomici:

Limitare l’impiego dell’azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa, favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria.

 

 

 

Normalmente non necessita alcun intervento specifico in quanto il patogeno viene contenuto dai trattamenti eseguiti contro il Corineo.

FITOFAGI

Cocciniglia di San Josè

(Comstockaspis perniciosa)

Interventi agronomici:

Eliminare con la potatura i rami maggiormente infestati.

Soglia:

presenza su frutti alla raccolta l’anno precedente e/o su rami o branche.

Interventi chimici:

intervenire alla rottura delle gemme contro le neanidi svernanti.

Polisolfuro di bario

Olio bianco

Attivo anche contro altre cocciniglie. I  polisolfuri hanno un’azione collaterale su crittogame (Corineo e Monilia)

I polisolfuri vanno impiegati fino a rottura gemme.

Cocciniglia bianca

(Pseudaulacaspis pentagona)

Soglia:

Presenza di incrostazioni di scudetti su branche e/o rami

Interventi chimici:

Intervenire alla ripresa vegetativa o sulle neanidi delle diverse generazioni.

Olio bianco

Polisolfuro di bario.

 

 

Afide nero

(Myzus cerasi)

Interventi chimici:

Soglia:

n     Presenza in aree ad elevato rischio di infestazione

n     3% di organi infestati negli altri casi

Interventi agronomici:

Limitare l’impiego dell’azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa e con essa l’attività del fitofago.

Pirimicarb

Imidacloprid *

Fluvalinate **(1)

 

* da impiegare nel periodo di bottoni rosa e per un solo intervento/anno.             

** da impiegare solo nella fase di bottoni rosa e solo dove sono ricorrenti le infestazioni.

 (1) al massimo un solo intervento con piretroidi indipendentemente dall’avversità.              

Mosca delle ciliegie

(Rhagoletis cerasi)

Interventi chimici:

Soglia: presenza.

Intervenire nella fase di “invaiatura” dopo aver accertato la presenza degli adulti mediante trappole cromotropiche  gialle.

Utilizzando esca proteica il trattamento va anticipato al momento della comparsa degli adulti.

Triclorfon (*)

Etofenprox (*)

Attivo anche contro Afide nero.

Trappola di riferimento: cromotropica gialla - tipo Rebell.

* E’ consentito un solo trattamento l’anno.

In alternativa tra loro

Piccolo scolitide 
dei fruttiferi

(Scolythus rugulosus)

Interventi agronomici:

Asportare con la potatura rami secchi e deperiti o che portano i segni (fori) dell’infestazione e bruciarli prima della fuoriuscita degli adulti (aprile)

 

Evitare cataste di rami, branche o tronchi residui di potatura o di espianti in prossimità dei frutteti.

Cimicetta

(Monosteria unicornata)

 

Malation

Al massimo un intervento l’anno.


DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

IN PRE – IMPIANTO

 

 

 

 

AVVERSITA'

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 FITOFAGI

 Nematodi galligeni

 (Meloidogyne spp.)

 

 Nematodi fogliari

(Ditylenchus dipsaci, Aphelenchoides fragariae,

 A. ritzemabosi)

 

 

 Interventi agronomici:

 

 -utilizzare materiale vivaistico sano e certificato.

 

 

 

 

 

 

 

I nematodi galligeni sono diffusi nei terreni sabbiosi ove, generalmente, si effettua la moltiplicazione della fragola.

 

 

 

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

IN POST- IMPIANTO

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 

 

 

 

 Oidio

Interventi chimici

 -sulle cultivar più sensibili (es. Addie) intervenire preventivamente dopo 25-30 giorni dal

Zolfo bagnabile

Pirifenox (1)

 

 (Sphaeroteca macularis-

 trapianto con zolfo; il trattamento va ripetuto ogni  7-14 giorni;

 Penconazolo (1)

 (1) Al massimo 2 interventi con IBE

 Oidium fragariae)

 -a comparsa sintomi intervenire, su tutte le cultivars, con prodotti endoterapici evitando di

 Nuarimol (1)

 (2) Al massimo 2 interventi con questo p.a.

 

 ripeterli a turni ravvicinati.

 Fenarimol (1)

 

 

 

 Miclobutanil (1)

 Azoxystrobin (2)

 

 Vaiolatura

 Interventi chimici:

 

 

 (Mycosphaerella fraga-

 -intervenire a comparsa sintomi;

 Prodotti rameici

 Prodotti efficaci contro batteriosi

 riae-Ramularia tulasnei)

 -gli interventi vanno eventualmente ripetuti ad intervalli di circa 10-15 giorni con condizioni

 Dithianon (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno.

 Maculatura zonata

 climatiche favorevoli (temperature comprese tra i 18-25 °C ed umidità molto elevata).

 

 Si consiglia di seguire le indicazioni dei Bollettini Provinciali settimanali.

 (Diplocarpon eartiana)

 

 

 

 Marciume bruno

 Interventi agronomici:

 Fosetil-Al

 

 (Phytophthora cactorum)

 -utilizzo di materiale di propagazione sano;

 

 

 

 -evitare il ristoppio;

 Propamocarb

 

 

 -baulature alte e accurata sistemazione del terreno per evitare ristagni idrici.

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 -intervenire a comparsa sintomi ed eventualmente ripetere il

 

 

 

 trattamento in relazione alla gravità dell'attacco.

 

 

 Antracnosi

 Interventi agronomici:

 Diclofluanide

 Prodotto efficace contro Marciume bruno.

 (Colletotrichum acutatum)

 -utilizzo di materiale di propagazione sano;

 

 Utilizzare dosi non superiori a 80 g/hl  per rischi di fitotossicità.

 

 -ricorso a varietà poco suscettibili ;

 

 

 

 -eliminazione  delle piante infette.

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 -alla comparsa dei sintomi;

 

 

 

 - preventivamente sugli impianti in zone dove si è verificato l'attacco l'anno precedente.

 

 

BATTERIOSI

 (Xanthomonas fragariae)

Interventi agronomici

 Interventi agronomici:

 

 

 - eliminare la vegetazione infetta; ampie rotazioni (3-4 anni); concimazione

 

 

 

 equilibrata.

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 - intervenire preventivamente a partire da 10 giorni dopo il superamento della crisi di trapianto

 Prodotti rameici

 Prodotti efficaci contro Vaiolatura.

 

 e effettuare indicativamente 3 interventi ad intervalli variabili di 8 - 15 giorni.

 

 

 

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

IN POST- IMPIANTO

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P. A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 

 

 

 

FITOFAGI

Nottue fogliari

Indicazione d’intervento

Bacillus thuringiensis

* al massimo un intervento con questo p.a.

 (Mamestra brassicae,

 Infestazione generalizzata

 Lufenuron *

 

 M. oleracea, M. suasa,

 

 

 

 Acronicta rumicis, ecc.)

 

 

 

 FITOFAGI     OCCASIONALI

 

 

 

 Lumache, Limacce,

 Indicazione d'intervento:

 Metiocarb

 

 Grillotalpa

 Impiegare i preparati sotto forma di esca.

 Metaldeide

 

 Nottue terricole

 Indicazione d'intervento:

 Metiocarb-esca

 Prodotto efficace anche contro Grillotalpa e Limacce.

 (Agrotis ipsilon

 Presenza larvale e danni nel periodo successsivo al trapianto.

 

 

 A. segetum)

 Essendo gli attacchi il più delle volte localizzati si consiglia di intervenire solo

 

 

 

 nelle zone infestate.

 

 

 Oziorrinco

 Indicazione d'intervento:

 Nematodi entomopatogeni

 Distribuire la sospensione su terreno umido ed effettuare un intervento

 (Othiorrhynchus spp.)

 Intervenire, in ottobre-novembre, solo negli impianti contigui ad appezzamenti

 30.000 - 50.000/pianta

 irriguo qualora non siano previste piogge a brevissima scadenza.

 

 in cui si è registrato l'attacco l'anno precedente e se la coltura in atto presenta

 

 

 

 erosioni fogliari.

 

 

 Cicaline

 Indicazione d'intervento:

 

 

 

 Intervenire solo in caso di forte attacco.

 Estratto di piretro

 

 Altica

 Indicazione d'intervento:

 Fosalone (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno

 (Haltica oleracea)

 Intervenire solo in caso di forte attacco.

 

 

 Afidi

 Indicazione d'intervento

 

 

 (Macrosiphus euphorbiae,

 Alla comparsa degli afidi

 Acefate (1)

 (1) Impiegabile per non più di due volte, indipendentemente

 Choetosiphon fragaefolii,

 

 Azadiractina A

 dall'avversità.

 Aphis gossypi)

 

 

 

 Ragnetto rosso

 Indicazione d'intervento:

 Phytoseiulus persimilis*

 * Per infestazioni tardive effettuare lanci alla dose di 5-6 predatori/mq.

 (Tetranychus urticae)

 

 

 

 

 Intervenire con acaricidi solo nelle prime fasi vegetative

 Exitiazox

 

 

 

 Fenazaquin

 

 

 

 Tebufenpirad

 

 

 

 Fenperoximate

 

 

 

 Beauveria bassiana

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

DALLA RIPRESA VEGETATIVA ALLA RACCOLTA IN PIENO CAMPO

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 CRITTOGAME 

 BOTRITE

 -se l'andamento climatico è asciutto durante la fioritura si consiglia un unico in-

 Pirimetanil (2)

 

 (Botritys Cinerea)

 tervento in preraccolta;

 Fludioxinil+Cyprodinil (3)

 (2) Al massimo 1 interventi all'anno

 

 - in condizioni di elevata piovosità e umidità si consiglia di eseguire un primo

 Fenexamide (3)

 (3) Al massimo 2 interventi all’anno

 

 intervento ad inizio fioritura  e uno, o due,  in preraccolta.

 

 

 Vaiolatura

 Interventi chimici:

 

 Prodotti efficaci contro batteriosi.

 (Mycosphaerella fraga-

 - intervenire alla comparsa sintomi;

 Prodotti rameici

 

 riae-Ramularia tulasnei)

 -il trattamento va ripetuto a distanza di 10-15 giorni su cultivars sensibili

 

 

 

 (es. Dana), o nel caso di andamento stagionale piovoso.

 

 

 Marciume bruno

 Interventi agronomici:

 

 

 (Phytopthora cactorum)

 -evitare irrigazione soprachioma (utilizzare le manichette);

 Prodotti rameici

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 - trattare solo su varietà sensibili o negli impianti dove si è

 

 

 

 verificato l'attacco l'anno precedente.

 

 

 Antracnosi

 Interventi agronomici:

 Diclofluanide

 Impiegabile, indipendentemente dall'avversità contro cui è

 (Colletrotrichum acutatum)

 - evitare irrigazione soprachioma (utilizzare le manichette);

 

 diretto, non più di 2 volte.

 

 Interventi chimici:

 

 Utilizzare dosi non superiori a 80 gr/hl perchè fitotossico.

 

 - alla comparsa sintomi o preventivamente su varietà molto sensibili o

 

 

 

 negli impianti dove si sono manifestati i sintomi in autunno .

 

 Prodotto efficace anche contro marciume bruno

 

 

 

 

 BATTERIOSI

 Interventi agronomici:

 

 

 (Xanthomonas fragariae)

 - evitare irrigazioni soprachioma ed eccessive concimazioni azotate

 

 

 

 - eliminare la vegetazione vecchia

 

 

 

 Interventi chimici:

 Prodotti rameici

 Prodotti efficaci contro Vaiolatura.

 

 - un intervento preventivo dopo la pulizia delle foglie  e un secondo a distanza di 20 - 25 giorni.

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

DALLA RIPRESA VEGETATIVA ALLA RACCOLTA IN PIENO CAMPO

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 FITOFAGI

 Nottue fogliari

 Indicazione d'intervento:

 Bacillus thuringiensis

 

 (Phlogophora meticulosa,

 Presenza

 Methiocarb esca

 

 Xestia c-nigrum,

 

 

 

 Agrochola lycnidis,

 

 

 

 Noctua pronuba, ecc.)

 

 

 

 Afidi

 Indicazione d'intervento:

 Crisopa

 

 (Macrosiphum euphorbiae,

 Alla comparsa degli afidi.

 (Chrysoperla carnea)

 

 Chaetosiphon fragaefolii

 - Lanciare 18-20 larve/mq; l'azione del predatore si esplica dopo 8-10 giorni dal

 Azadiractina A

 

 Aphis gossypi)

 Lancio;

 Beauveria bassiana

 

 

 - Si consiglia un secondo eventuale lancio in caso di reinfestazione.

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 In presenza di melata e solo se non è stata sufficiente l'attività

 Estratto di piretro

 Prodotto tossico per gli stadi mobili di Fitoseide e per le larve di Crisopa.

 

 predatrice delle Crisope.

 

 

 Lumache, Limacce

 Indicazione d'intervento:

 Metiocarb esca

 

 

 In caso di elevata infestazione impiegare i preparati sotto forma di

 Metaldeide esca

 

 

 Esca

 

 

 Oziorrinco

 Indicazione d'intervento:

 Nematodi entomopatogeni

 Distribuire la sospensione su terreno umido ed effettuare un intervento irriguo

 (Othiorrhynchus spp.)

 Intervenire in presenza delle larve

 (30.000-50.000/pianta)

 qualora non siano previste piogge a brevissima scadenza.

 Sputacchine

 

 

 Gli interventi contro gli afidi con estratto di Piretro sono efficai anche contro

 (Philaenus spumarius)

 

 

 questa avversità

 Ragnetto rosso

 Indicazione d'intervento:

 Fitoseide

 Se si riscontra la presenza di Fitoseide selvatico si può ridurre il quantitativo di

 (Tetranycus urticae)

 Infestazione generalizzata.

 (Phitoseiulus persimilis)

 lancio.

(Tetranychus urticae)

Infestazione generalizzata

(Phytoseiulus persimilis)

quantitativo di lancio

 

Introdurre 5-8 predatori / mq.

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

DALLA RIPRESA VEGETATIVA ALLA RACCOLTA IN COLTURA PROTETTA

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 CRITTOGAME

 

 Zolfo bagnabile

 (1) Al massimo 2 interventi con IBE

 Oidio

 Interventi agronomici:

 Penconazolo (1)

 (2) Al massimo 2 interventi con questo p.a.

 (Sphaeroteca macularis-

 - evitare eccessive concimazioni azotate;

 Nuarimol (1)

 

 Oidium fragariae)

 Interventi chimici:

 Pirifenox (1)

 

 

 - si consiglia un intervento dopo la ripresa vegetativa da ripetersi a partire dalla

 Azoxystrobin (2)

 

 

 fioritura fino alla raccolta ogni 7-8 giorni sulle cultivars sensibili (es. Addie), con

 

 

 

 minore frequenza sulle altre.

 

 

 Muffa grigia

 Interventi agronomici:

 

 

 (Botrytis cinerea)

 - curare l'arieggiamento dei tunnel fin dalle prime ore del mattino;

 Fenexamide (*)

 (*) Al massimo due interventi l’anno.

 

 - evitare eccessive concimazioni azotate;

 Matanipyrim (**)

 (**) al massimo un intervento con questo p.a.

 

 - asportare ed allontanare la vecchia vegetazione;

 

 

 

 - allontanare i frutti colpiti;

 

 

 

 - utilizzare cultivar poco suscettibili.

 

 

 

 

 

 

 Vaiolatura

 Interventi chimici:

 

 Prodotti efficaci contro batteriosi.

 (Mycosphaerella fraga-

 - intervenire alla comparsa sintomi;

 Prodotti rameici

 

 riae-Ramularia tulasnei)

 - il trattamento va ripetuto a distanza di 10-15 giorni su cultivars sensibili

 

 

 

 (es. Dana), con andamento stagionale piovoso.

 

 

 Marciume bruno

 

 Prodotti rameici

 

 (Phytopthora cactorum)

 

 

 

 BATTERIOSI

 Interventi agronomici:

 

 

 (Xanthomonas fragariae)

 - evitare eccessive concimazioni azotate

 

 

 

 - favorire l'arieggiamento

 

 

 

 - eliminare la vecchia vegetazione

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 - un intervento preventivo dopo la pulizia delle foglie ed un secondo a distan-

 Prodotti rameici

 

 

 za di 20-25 giorni.

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA

DALLA RIPRESA VEGETATIVA ALLA RACCOLTA IN COLTURA PROTETTA

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 FITOFAGI

 

 

 

 Afidi

 - Lanciare 18-20 larve/mq.;

 Crisopa

 

 (Macrosiphum euphorbiae

  l'azione del predatore si esplica dopo 8-10 giorni dal lancio.

 (Chrysoperla carnea)

 

 Chaetosiphon fragaefolii)

 - Si consiglia un secondo eventuale lancio nel caso di reinfestazione.

 Beauveria bassiana

 

 

 Soglia:

 Azadiractina A

 

 

 - in prefioritura 10-15% di foglioline semiaperte infestate;

 Estratto di piretro (*)

 (*) Impiegabile per non più di una volta indipendentemente dall'avversità.

 

 - dalla fioritura in poi 25-30% di foglioline semiaperte infestate.

 

 Il prodotto è tossico per gli stadi mobili di Fitoseide e per le larve di Crisopa.

 

 Internenti chimici:

 

 Si consiglia di distanziare di almeno due giorni l'eventuale trattamento

 

 Solo nel caso di infestazioni precoci per ridurre la presenza del fitofago a

 

 dall’introduzione dei predatori.

 

 livelli compatibili con il lancio di Crisopa.

 

 

 Ragnetto rosso

 Soglia:

 Fitoseide

 Se si riscontra la presenza di Fitoseide selvatico si può ridurre il quantitativo di

 (Tetranychus urticae)

 Presenza

 (Phytoseiulus persimilis)

 lancio.

 

 Introdurre 5-8 predatori/mq, ripetendo eventualmente i lanci.

 Beauveria bassiana

 

 Nottue fogliari

 

 

 

 (Phlogophora meticulosa,

 Indicazione d'intervento:

 

 

 Xestia c-nigrum,

 Presenza.

 Bacillus thuringiensis

 

 Noctua pronuba,

 

 Metiocarb esca

 

 Agrochola lycnidis

 

 

 

DIFESA DEL MELO (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

Ticchiolatura

(Venturia inaequalis)

 

Interventi chimici:

cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno fisso o allungato in funzione dell’andamento climatico e della  persistenza del fungicida.

Interrompere i trattamenti antiticchiolatura dopo la fase del frutto noce se nel frutteto non si rilevano attacchi di ticchiolatura.

Polisolfuro di Ca e Ba

Composti rameici

Mancozeb (+)

Metiram (+)

Ziram (+)

Ditianon

Diclofuanide

Dodina

Nuarimol (*)

Fenarimol (*)

Bitertanolo (*)

Esaconazolo (*)

Penconazolo (*)

Miclobutanil (*)

Tebuconazolo (*)

Tetraconazolo (*)

Difenaconazolo (*)

Fenbuconazolo (*)

Pyrimetanil (**)

Ciprodinil (***)

Kresoxim-metil (****)

Trifloxystrobin (*****)

(+)I ditiocarbammati non possono essere uti­lizzati  dopo la fase del frutto noce.

 

Non effettuare più di tre interventi con  fungicidi IBE (*) nel corso dell’annata indipendentemente dalla avversità da combattere.

 (**) sono consentiti massimo n. 2 interventi l’anno.

 

(****) Sono consentiti massimo n.4 trattamenti l’anno

(***) Massimo due interventi l'anno.

 

(*****) al massimo tre trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità.

 

Mal bianco

(Oidium farinosum)

 

Interventi agronomici

asportare durante la potatura invernale i rametti con gemme oidiate ed eliminare in primavera-estate i germogli colpiti.

Interventi chimici

sulle varietà più recettive e nelle aree di maggior rischio intervenire preventivamente sin dalla prefioritura, mentre negli altri casi attendere la comparsa dei primi sintomi.                                                                                           Bupirimate                                                                                           Fitotossico su                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         cultivar “Imperato-

 

Zolfo

Fenarimol(*)

Nuarimol (*)

Bitertanolo(*)

Esaconazolo(*)

Miclobutanil(*)

Penconazolo(*)

Tebuconazolo(*)

Tetraconazolo(*)

Bupirimate(*) °°

Trifloxystrobin (**)

 

Non effettuare più di tre interventi con  fungicidi IBE (*) nel corso dell’annata indipendentemente dalla avversità da combattere.

 

°°Fitotossico su cultivar “Imperatore”.

 

(**) al massimo tre trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità.

Cancri e disseccamenti rameali

(Nectria galligena et al)

 

Interventi agronomici:

durante la potatura asportare e bruciare i rami colpiti.

Interventi chimici:

di norma si prevede una applicazione autunnale poco prima della defogliazione ed una primaverile, ad ingrossamento gemme. Nei frutteti giovani od in quelli gravemente colpiti

è opportuno intervenire in autunno anche a metà caduta foglie.

Composti rameici

 

 

DIFESA DEL MELO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

Cocciniglia di S.Josè

(Comstockaspis perniciosa)

 

- Per trattamenti di fine inverno:

intervenire se ci sono stati danni alla raccolta nell’anno precedente o se si è osservata la presenza dell’insetto sul legno di potatura o sulle piante.

- Alla ripresa vegetativa:

A completamento della difesa, trattare alla migrazione delle neanidi.

 

 

Polisolfuro di calcio o bario

Olio Bianco

Buprofezin

Clorpirifos-metile*

 

Il trattamento con polisolfuro è attivo anche contro i cancri rameali.

*Indipendentemente dal fitofago contro cui è impiegabile, non può essere usato più di una volta l’anno.

Afide grigio

(Dysaphis plantaginea)

In prefioritura:

intervenire alla comparsa delle fondatrici.

In post-fioritura (da caduta petali a frutto noce):

intervenire con infestazioni in atto o in presenza di danni da melata.

Acephate

Imidacloprid

Pirimicarb

 

 

Contro questa avversità è ammesso un solo trattamento l’anno.

Carpocapsa

(Cydia pomonella)

Soglia:

-  2 adulti per trappola catturati in una o due settimane

- 1% di frutti con fori iniziali di penetrazione (da giugno fino alla raccolta).

Triflumuron

Diflubenzuron

Teflubenzuron

Esaflumuron

Tebufenozide

Fosalone (**)

Chlorpirifos metile (*)

Azinphos metil (*)

Lufenuron (**)

Etofenprox (***)

Flufenoxuron (****)

Clorpirifos (1) *

Indoxacarb (*****)

Installare, entro l’ultima decade di aprile le trappole a feromoni.

(*)Prodotti impiegabili una volta l’anno indipendente­mente dal fitofago contro il quale vengono impiegati.

(**)Al max due inerventi anno. (***) Al max un  intervento nei 15 gg che precedono la raccolta

(****) Massimo un intervento entro la fine di maggio.

(1) Solo in alternativa a clorpirifos metile e azinphos-metil

(*****) al massimo un intervento l’anno.

Rodilegno giallo

(Zeuzera pyrina)

Si consiglia l’installazione delle trappole sessuali.

Effettuare il trattamento dopo 3 settimane dall’inizio del volo, rilevato per mezzo di trappole sessuali, ripetendolo eventualmente dopo 20 giorni.

Teflubenzuron

Triflumuron

 

 

Ragnetto rosso

(Pamonychus ulmi)

Soglia:

90% di foglie occupate dal fitofago

Prima di trattareverificare la presenza di predatori

Clofentezine

Exitiazox

Tebufenpyrad

Fenpyroximate

Fenazaquin

Contro questa avversità  è ammesso un solo trattamento l'anno.

Ceniostoma

(Leucoptera malifogliella)

Prima generazione:

ovideposizione su almeno il 20% delle foglie delle rosette inserite sul  tronco o sulle grosse branche della parte bassa della pianta.

Generazioni successive:

20 mine con larve vive su 100 foglie in prima generazione giustificano il trattamento sulla seconda generazione.

 

Imidacloprid (1)

Triflumuron

Teflubenzuron

Esaflumuron

Flufenoxuron (2)

(1)       Massimo un intervento l'anno indipendentemente dall'avversità.

(2)       Massimo un intervento l'anno indipendentemente dall'avversità e solo entro la fine di maggio

 

 

Mosca della frutta

(Ceratitis capitata)

Trattare solo in presenza di ovideposizione.

Triclorfon (1)

(1)    Massimo un intervento l'anno.


DIFESA DEL NOCE (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI D’INTERVENTI

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Antracnosi

(Gnomonia juglandis)

 

Interventi chimici:

- interventi preventivi

- comparsa dei sintomi

 

 

Composti rameici

 

 

Carie del legno

(Fomes, Phellinus,

Polyporus, Coriolus)

 

 

Interventi di dendrochirurgia da effettuarsi durante il riposo vegetativo

 

 

Mal dell’inchiostro

(Phytophthora cambivora)

(Phytophthora cinnamoni)

 

 

Intervento preventivo:

materiale vivaistico sano

intervento fisico – meccanico

sconcatura invernale per esporre il micelio  alle basse temperature

intervento chimico:

spennellature con sali di rame

 

Composti rameici

 

Marciume al colletto e alle radici

(Phitophthora spp.)

 

Interventi agronomici:

Evitare ristagni idrici

 

 

Marciume radicale

(Armillaria mellea)

 

Interventi agronomici:

evitare i ristagni idrici ed eccessi di concimazioni azotate

 

 

Batteriosi

Macchie nere del noce

(Xanthomonas campestris pv. juglandis)

 

Interventi chimici:

alla caduta delle foglie ed all’apertura delle gemme

 

Composti rameici

 

 


 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI D’INTERVENTI

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Afide maggiore

(Chromaphis juglandicola)

 

Interventi chimici

 

 

Olio minerale bianco

 

 

In caso di forti infestazioni

Afide minore

(Callaphis juglandis)

 

 

Interventi chimici

 

Olio minerale bianco

 

In caso di forti infestazioni

Rodilegno giallo

(Zeuzera pyrina)

 

 

Nei giovani impianti far uso delle trappole per la cattura massale

 

 

Rodilegno rosso

(Cossus cossus)

 

 

 

Nei giovani impianti far uso delle trappole per la cattura massale

 


Verme delle mele

(Cydia pomonella)

 

Interventi chimici:

occorre seguire l’andamento degli sfarfallamenti con trappole a feromoni sessuali.

Soglia:

Trattare al superamento della soglia di 2 adulti/ trappola per  settimana

 

Fenitrotion

 

Sono ammessi non più di 2 interventi l’anno.

Acari

Eriofide dell’erinosi

(Eriophyes erineus)

 

 

 

 

 

 

 

Non sono consentiti interventi chimici.

Eriofide galligeno

(Eriophyes tristriatus)

 

 

 

 

Non sono consentiti interventi chimici.

DIFESA DEL NOCE (PARASSITI ANIMALI)

 

 


DIFESA DELL’OLIVO (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Occhio di pavone o Cicloconio

 (Spilocaea oleagina)

INTERVENTI AGRONOMICI

Eliminare o ridurre al minimo le influenze negative dell’ambiente praticando tutte le operazioni per migliorare le condizioni di massima aerazione della chioma.

INTERVENTI CHIMICI

1.    Nelle zone e per le cultivar suscettibili alle infezioni

Þ     Effettuare un trattamento prima del risveglio vegetativo;

Eseguire la ‘diagnosi precoce’ in luglio e agosto per verificare la presenza di nuove infezioni non ancora evidenti. In caso di esito positivo attendere la comparsa delle macchie sulle foglie (settembre) ed effettuare un secondo trattamento.

2.    Nelle zone e per le cultivar  poco suscettibili alle infezioni:

Þ     Effettuare un trattamento prima del risveglio vegetativo;

 

Composti rameici *

Dodina *

* indipendentemente dalla avversità  non  sono ammessi più di due interventi l’anno

Si consiglia di effettuare il trattamento autunnale contro questa avversità dopo la raccolta.

La ‘diagnosi precoce’ consiste nell’immergere il campione di foglie in una soluzione con soda caustica (NaOH) al 5% per 2 - 3 minuti a temperatura ambiente per le foglie giovani e alla temperatura di 50 - 60°C per le foglie vecchie.

In presenza di attacco, si noteranno sulla pagina superiore delle foglie delle macchioline circolari scure (esaminandole controluce le macchie da Cicloconio sono opache, mentre quelle di altra natura sono traslucide).

Fumaggine

E’ necessario effettuare una buona aerazione della chioma.

 

 

Poichè la fumaggine si insedia sulla melata emessa dalla Saissetia oleae questa avversità si combatte indirettamente controllando la cocciniglia.

 

Rogna

(Pseudomonas savastanoi)

INTERVENTI AGRONOMICI

Eliminare e distruggere i rami colpiti.

Evitare dove è possibile la formazione di microferite nel periodo autunnale specialmente durante le operazioni di raccolta.

Intervenire chimicamente esclusivamente in presenza di forte inoculo sulle piante, soprattutto al verificarsi di gelate o grandinate o in post-raccolta.

Composti rameici*

* indipendentemente dalla avversità. non  sono ammessi più di due interventi l’anno

Cercospora o Piombatura

Mycocentrospora cladosporoides)

INTERVENTI AGRONOMICI

Mantenere un buono stato vegetativo delle piante e una buona aerazione della chioma.

Evitare apporti di acqua superiori a quanto richiesto dalla coltura

 

Composti rameici*

Gli interventi effettuati contro l’Occhio di pavone sono anche in grado di controllare questa malattia.

* indipendentemente dalla avversità. non  sono ammessi più di due interventi l’anno

Lebbra

Colletotrichum gloeosporioides

INTERVENTI AGRONOMICI

Effettuare operazioni di rimonda e di arieggiamento della chioma.

Nella maggior parte dei casi non sono consigliati interventi specifici

Composti rameici*

Risultano validi i trattamenti effettuati contro l’Occhio di pavone.

* indipendentemente dalla avversità. non  sono ammessi più di due interventi l’anno

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

DIFESA DELL’OLIVO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Mosca delle olive

(Bractocera (=Dacus) oleae)

Soglia:

n     Per le olive da tavola: quando si nota la presenza delle prime punture.

n     Per le olive da olio: in funzione delle varietà 10-15% di infestazione attiva (sommatoria di uova e stadi giovanili)

INTERVENTI CHIMICI

Nelle olive da tavola anche la sola puntura può determinare deformazione della drupa, pertanto l’intervento deve essere tempestivo al rilievo delle prime punture fertili.

Nelle olive da olio effettuare interventi:

     - preventivi adulticidi con esche proteiche avvelenate con Dimetoato(*)

     - curativi al superamento della soglia, intervenire nelle prime fasi di sviluppo della mosca (uovo e larva di 1° età) (**). La scelta di una delle due strategie esclude l’altra.

 

Dimetoato **

Fosmet **

Triclorfon **

(1)  Le temperature superiori a 32°C determinano una notevole mortalità delle larve, un arresto delle attività riproduttive degli adulti e dello sviluppo delle uova.

(2)  In caso di infestazioni tardive anticipare la raccolta senza intervenire chimicamente.

(*) Sono autorizzati non più di 5 interventi l’anno.

(**) Sono autorizzati non più di due interventi l’anno in alternativa tra di loro.

Tignola dell’olivo

(Prays oleae)

Soglia: (solo per la generazione carpofaga)

n     Per le olive da olio: 10 - 15% di uova e/o di larvette in fase di penetrazione nelle olivine.

n     Per le olive da tavola: 5 - 7%

Sulla base delle catture a mezzo di trappole a feromoni tracciare la curva di volo degli adulti della generazine antofaga che danno origine alla generazione carpofaga.

Intervenire prima dell’indurimento del nocciolo al superamento della soglia di intervento.

Triclorfon

Dimetoato

 

Gli interventi chimici sono giustificati solo per le varietà a drupa grossa e per la sola generazione carpofaga per un max di 1 trattamento l’anno.

Oziorrinco

(Otiorrhynchus cribricollis)

INTERVENTI AGRONOMICI

Su piante adulte lasciare alla base del tronco i polloni e sul tronco e sulle branche i succhioni, qui quali si soffermano gli adulti.

Collocare intorno al tronco delle piante giovani delle fasce o dei manicotti di plastica per impedire la salita degli adulti nel periodo di massima attività dell’insetto (maggio - giugno - settembre - ottobre)

 

Non sono autorizzati interventi chimici.

Cocciniglia mezzo grano pepe

(Saissetia oleae)

Soglia:

 5 - 10 neanidi vive per foglia (nel periodo estivo)

INTERVENTI AGRONOMICI

Potatura con asportazione delle parti più infestate e bruciatura delle stesse.

INTERVENTI CHIMICI

Vanno effettuati al superamento della soglia e nel momento di massima schiusura delle uova e fuoriuscita delle neanidi (agosto - settembre)

Oli minerali

Buprofezin

Temperature superiori ai 38°C o inferiori a 0°C determinano mortalità delle uova e delle neanidi di I età.

La presenza della cocciniglia non è mai generalizzata, limitare gli interventi alle zone più infestate dopo aver verificato la presenza di antagonisti naturali quali Metaphichus, Scutellista, ecc

E’ ammesso un solo trattamento annuale per l’avversità

Fleotribo

(Phloetribus scarabeoides)

Ilesino

(Hylesinus oleiperda)

INTERVENTI AGRONOMICI

Eliminare i rami e le branche deperiti e infestati mantenendo l’oliveto in buono stato vegetativo.

Subito dopo la potatura lasciare nell’oliveto ‘rami esca’ da asportare e bruciare dopo l’ovodeposizione, quando si notano le tipiche rosure degli insetti.

 

Non sono autorizzati interventi chimici

Margaronia

(Palpita unionalis)

INTERVENTI CHIMICI

Intervenire alla presenza dei primi stadi larvali sugli impianti giovani Eccezionalmente può essere consentito l’intervento sulle piante adulte in piena produzione a seguito di accertato consistente attacco.

Bacillus thuringiensis

 

Cotonello dell’olivo

(Euphyllura olivina)

INTERVENTI AGRONOMICI

Effettuare un maggiore arieggiamento della chioma e una minore condizione di umidità sotto la chioma.

 

Non sono ammessi interventi chimici.

 DIFESA INTEGRATA DEL PERO (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Ticchiolatura

 Interventi chimici:

 Polisolfuro di Ca e Ba

 Si sconsiglia l'impiego di Ditianon e Dodina su varieta' Sensibili alla

 (Venturia pirina)

 Nei confronti di questa malattia si dovrà intervenire ripetutamente a partire

 Prodotti rameici

 maculatura  bruna dopo l'allegagione

 

 dalla prefioritura cadenzando i trattamenti in relazione alla sensibilità

 Ditianon

 Efficace anche contro i Marciumi dei frutti in conservazione

 

 varietale e alle condizioni climatiche.

 Dodina

 (1) Al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall’avversità.

 

 Sulle varietà più recettive e nei pereti in cui la malattia si manifesta

 Diclofluanide

 

 

 solitamente in forma grave è consigliabile effettuare 2-3 interventi prefiorali,

 Kresoxim metile (1)

 (2) Al massimo 3 interventi all'anno con IBE: Esaconazolo,Penconazolo,

 

 per poi proseguire nelle successive fasi di accrescimento del frutto a turni

 IBE in nota (2)

 Tetraconazolo, Difenconazolo, Tebuconazolo, Fenbuconazolo, Fenarimol

 

 cadenzati, inizialmente di 6-8 giorni e successivamente più lunghi, in relazione

 Pirimetanil (3)

 indipendentemente dall'avversità.

 

 anche all'andamento stagionale.

 Ciprodinil (3)

 (3)  Al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità

 

 Nei frutteti a basso rischio si può intervenire tempestivamente dopo ogni

 Mancozeb (4)

 (4) I Ditiocarbammati non possono essere utilizzati dopo il 15 giugno.

 

 pioggia, con un intervallo minimo fra un intervento e l'altro di 8-9 giorni.

 Metiram (4)

 Solo nei frutteti colpiti dalla maculatura bruna e limitatamente alle

 

 

 Tiram (4) (5)

 varietà  sensibili  è consentito l'uso fino a 40 giorni dalla raccolta.

 

 

 Ziram (4) (5)

 Trifloxystrobin (6)

 Cv sensibili: Abate Fetel, Decana, Kaiser, Passa Crassana, Harrow sweet

 

 

 

 Rosada, Conference, General Leclerc, Pakam's triunph

 

 

 

 (5) Efficaci anche contro maculatura

 (6) al massimo tre trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità.

 Maculatura bruna

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 (1) Al massimo 4 interventi all'anno con IBE indipendentemente

 (Stemphylium vesicarium)

 Limitare l'irrigazione, in particolare quella soprachioma

 Tebuconazolo (1)

 dall’avversità.

 

 Interrare le foglie colpite trattate preventivamente con urea

 Kresoxim metile (2)

 (2) Al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.

 

 Raccogliere e distruggere i frutti colpiti

 Procimidone (3)

 (3) Al massimo  3  interventi all'anno con Dicarbossimidi.

 

 Interventi chimici:

 Iprodione (3)

 Iprodione fitotossico su Decana del Comizio.

 

 Nei pereti colpiti in forma grave nell'anno precedente  si prevedono

 Diclofluanide

 Si sconsiglia di ripetere l'applicazione di Procimidone nei 30 giorni precedenti

 

 interventi a cadenza di 6 - 8 giorni con particolare attenzione nei periodi

 Fosetil Al

 alla raccolta.

 

 caratterizzati da prolungata bagnatura.  Per contro, nei pereti ancora

 

 

 

 indenni, si consiglia di effettuare rilievi settimanali allo scopo di poter

 

 

 

 intervenire alla comparsa delle prime macchie.

 

 

Cancri e disseccamenti

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 Trattamenti validi anche nei confronti della necrosi batterica delle gemme

 rameali

 Durante la potatura asportare e bruciare i rami colpiti

 

 dei fiori.

 (Nectria galligena et al.)

 Interventi chimici:

 

 

 

 Di norma si prevede una applicazione autunnale poco prima della

 

 

 

 defogliazione ed una primaverile, ad ingrossamento gemme.

 

 

 

 Nei frutteti giovani od in quelli gravemente colpiti e' opportuno intervenire

 

 

 

 in autunno anche a meta' caduta foglie.

 

 

 Marciume del colletto

 Intervenire in presenza di infezioni

 Fosetil Al

 Trattamento valido anche nei fenomeni di disseccamento delle gemme.

 (Phytophthora cactorum.)

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DEL PERO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Cocciniglia di S. Josè

 - Per i trattamenti di fine inverno: intervenire se ci sono stati danni alla

 Polisolfuro di Ca e Ba

 Il trattamento con polisolfuro è attivo anche contro i cancri rameali.

 (Comstockaspis perniciosa)

 raccolta nell'anno precedente o se si è osservata la presenza dell'insetto

 Buprofezin

 (1) Ammessi anche interventi nel periodo primaverile-estivo

 

 sul legno di potatura o sulle piante.

 Proteinato di zolfo

 (2) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente

 

 - A completamento della difesa anticoccidica, a fine inverno,

 Olio bianco (1)

 dall'avversità

 

 trattare alla migrazione delle neanidi.

 Clorpirifos metile (2)

 (2) Si consiglia di impiegarlo a migrazione delle neanidi

 

 

 

 della prima generazione. Attivo anche nei confronti della carpocapsa

 Psilla

 - Fino a metà giugno trattare con i principi attivi indicati a fianco:

 

 

 (Cacopsylla pyri)

 1) in presenza di melata

 Amitraz (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno

 

 2) in presenza di danno sui frutti

 

 

 

 - In seguito:

 Oli estivi

 

 

 1) in presenza di melata

 

 

 

 2) quando il rapporto tra   n. getti con Psilla e  n. getti con Antocoridi

 

 

 

  è maggiore di 5.

 

 

 Afide Grigio

 - Trattare al superamento della soglia del 5% di piante colpite

 Pirimicarb

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno

 (Dysaphis pyri)

 

 Imidacloprid (1)

 Si consiglia di impiegarlo a caduta petali

 Carpocapsa

 Confusione sessuale: Impiegabile in meleti di almeno 2 ettari, dopo  aver

 Diflubenzuron

 Installare, entro l’ultima decade di aprile, almeno 2 trappole per

 (Cydia pomonella)

 effettuato un trattamento contro la prima generazione.

 Esaflumuron

 azienda.

 

 Trattare al superamento della soglia indicativa di 2 adulti per trappola

 Flufenoxuron (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente

 

 catturati in una o due settimane.

 Triflumuron

 dall’avversità e solo entro la fine di maggio

 

 

 Lufenuron (2)

 (2) Al massimo 2 interventi all’anno  indipendentemente

 

 Il momento preciso per l’intervento è indicato dai bollettini di lotta integrata.

 Tebufenozide

 dall’avversità

 

 

 Fosalone (3)

 (3) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente   dall’avversità

 

 

 Teflubenzuron

 (4) Indipendentemente dall’avversità al massimo:

 

 - Verificare su almeno 100 frutti a ha la presenza di fori iniziali di

 Azinfos-metile (4)

 1 intervento all’anno per le cv raccolte prima del 15/8

 

 penetrazione e trattare al supermento della soglia dell’1% .

 Fenitrotion (5)

 (5) al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità

 

 

 Clorpirifos (7) (6)

 Indoxacarb (8)

 (7) impiegabile solo in alternativa all’azinphos-metil.

 (8) al massimo 2 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 Cidia del Pesco

 Trattare solo dopo aver accertato ovodeposizioni o fori di

 

 

 (Cydia molesta)

 penetrazione su almeno l’1% dei frutti verificato su almeno

 

 

 

 100 frutti a ha.

 Bacillus thuringiensis

 

 

 In alternativa

 Fosalone (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente

 

 In terza e quarta  generazione autorizzati interventi con IGR, dopo

 Esaflumuron

 dall’avversità

 

 3 o 4 giorni dal superamento della soglia di 30 catture settimanali

 

 

 

 per trappola.

 Teflubenzuron

 

 

 

 Triflumuron

 

 

segue:  DIFESA INTEGRATA DEL PERO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Tentredine

 Soglia:

 

 Installare, entro inizio marzo,  almeno  2  trappole cromatotropiche

 (Hoplocampa brevis)

 - 20 adulti per trappola catturati dall'inizio del volo o 10% di

 

 bianche del tipo Rebell per appezzamento.

 

 corimbi infestati.

 Oxidemeton-metil

 Contro questa avversità al massimo un trattamento in

 

 

 Imidacloprid

 post-fioritura

 

 

 

 

 

 

 

 Trattamento valido anche contro gli afidi.

 

 

 

 Per Abate e Decana se si supera la soglia delle catture in prefioitura

 

 

 

 si può trattare in tale epoca.

 Rodilegno rosso

 - In presenza di infestazione effettuare la cattura in massa dei maschi con

 Trappole a feromoni

 

 (Cossus cossus)

 non meno di 5-10 trappole/ha

 

 

 Rodilegno giallo

 Interventi biotecnologici:

 

 

 (Zeuzera pyrina)

 - Si consiglia  l'installazione delle trappole sessuali per catture di massa

 Trappole a feromoni

 

 

 non meno di 5-10 trappole/ha

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 Intervenire dopo 3 settimane dall'inizio del volo, rilevato per mezzo

 

 

 

 di trappole sessuali.

 Teflubenzuron

 

 

 Eventualmente ripetere il trattamento dopo 20 giorni.

 Triflumuron

 

 Ragnetto rosso

 - Trattare al superamento del 60% di foglie occupate.

 Exitiazox

 

 (Panonychus ulmi)

 Su William, Conference, Kaiser e Packam's Triumph in presenza di tempe-

 Fenazaquin

 

 

 rature superiori ai 28 gradi la soglia è uguale alla presenza.

 Tebufenpirad

 Installare all'inizio di maggio 1 trappola/ha.

 

 

 Fenpiroximate

 

 Eriofide rugginoso

 - Trattare a caduta petali se nell'anno precedente ci sono stati

 

 

 (Epitrimerus pyri)

 danni alla raccolta. Su Decana del Comizio si possono effettuare

 Bromopropilato

 Al massimo 1 intervento all'anno contro questa avversità

 

 due interventi il primo dei quali in pre fioritura e il secondo a 10-12

 

 

 

 giorni dalla caduta dei petali.

 

 

 Eriofide vescicoloso

 - Se nell'annata precedente si sono verificati attacchi

 Bromopropilato

 Al massimo 1 intervento all'anno contro questa avversità

 (Eryophis  pyri)

 intervenire a rottura gemme.

 Olio bianco

 

 Cecidomia

 Interventi agronomici

 

 

 (Dasineura piri)

 Le lavorazioni periodiche del terreno a partire da circa 20 gg dopo la

 

 

 

 fioritura contribuiscono a contenere le popolazioni del fitofago. In terza e

 

 

 

 quarta generazione autorizzati interventi con IGR, dopo 3 o 4 giorni

 

 

 

 dal superamento della soglia di 30 catture settimanali per trappola.

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Intervenire in caso di forti attacchi sulla 1° generazione

 

 

 

 Indicativamente al termine della fioritura

 

 

DIFESA INTEGRATA DEL PESCO (PARASSITI VEGETALI)

AVVERSITA’

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

LIMITAZIONI D’USO

Bolla del Pesco

(Taphrina deformans)

Interventi chimici

eseguire un primo intervento alla caduta delle foglie (novembre) e un  secondo, verso  la fine dell’inverno (febbraio) in concomitanza con l’innalzamento della temperatura. Questo ultimo trattamento può essere posticipato fino alla fase dei bottoni rosa.

Composti rameici

Dodina

Ziram*

*Massimo due trattamenti l’anno, indipendentemente

dalla avversità.

E’ preferibile usare i preparati cuprici solo nel periodo

autunnale e negli impianti  colpiti  da batteriosi.

Corineo

(Corjneum beijerinki)

Interventi agronomici

Nei pescheti colpiti da corineo è necessario limitare concimazioni azotate.

Asportare e bruciare i rami colpiti

Interventi chimici

Gli  stessi interventi eseguiti per la Bolla hanno una ottima attività estintiva. Nei pescheti colpiti dalla malattia intervenire anche durante le prime fasi vegetative primaverili.

 

Composti rameici

Dodina

Ziram*

*Massimo due trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità.

 

Mal bianco

(Sphaerotheca pannosa)

 

 

 

 

 

 

Interventi agronomici

 

·          Eseguire concimazioni equilibrate;

·          Ricorrere a varietà poco suscettibili nelle aree ad alto rischio.

 

Interventi chimici

 

·          Zone  a basso rischio (pianura): intervenire preventivamente alla scamiciatura e ad inizio ingrossamento frutti, solo su cultivar molto recettive.

 

·          Zone ad alto rischio (collina): intervenire preventivamente a fine fioritura ripetendo il trattamento dopo 8-12 giorni. Successivi interventi dovranno essere effettuati alla comparsa della malattia. E’ da evitare l’uso ripetuto di antioidici in assenza di infezioni

 

Zolfo

Bupirimate

Bitertanolo*

Esaconazolo*

Fenarimol*

Miclobutanil*

Nuarimol*

Penconazolo*

Triadimenol*

Tetraconazolo*

Tebuconazolo*

Fenbuconazolo*

* ammessi non più di due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità

Monilia

(Monilia laxa

Monilia fructigena)

Interventi agronomici

Proporzionare adeguatamente  gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una eccessiva vegetazione. Scegliere i sesti di impianto tenendo conto della vigoria. L’esecuzione di potature verdi migliora l’arieggiamento della pianta, creando condizioni meno favorevoli allo sviluppo dei marciumi. Asportare e bruciare i frutti mummificati.

 

Interventi chimici:

Periodo fiorale: intervenire preventivamente solo su cultivar e recettive se si verificano condizioni climatiche particolarmente favorevoli alla malattia.

Preraccolta: in condizioni climatiche favorevoli alle infezioni su varietà suscettibili eseguire un trattamento 7/10 giorni prima della raccolta.

Esaconazolo*

Tebuconazolo*

Iprodione**

Procimidone**

Fludioxonil+Ciprodinil*

Ciprodinil*

Fenexamide

Fenbuconazolo *

 

*Ammessi non più di due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 

**Dicarbossimidici ammessi solo fino a scamiciatura.

 

Massimo due interventi l’anno contro questa avversità.

Cancri rameali

(Fusicoccum amygdali)

Interventi agronomici Raccogliere e bruciare i rami infetti; curare il drenaggio; ricorrere a varietà poco suscettibili. Limitare gli apporti di fertilizzanti azotati

Soglia: presenza della malattia.

Interventi Chimici: I trattamenti, da effettuare solo nei pescheti colpiti dalla malattia, si basano su 2-3 interventi primaverili (da bottoni rosa a fine scamiciatura), e 2-3 interventi autunnali (settembre-ottobre) in concomitanza di periodi umidi e piovosi.

Bitertanolo*

Ditianon

 

* ammessi non più di due interventi annui indipendentemente dall’avversità

Batteriosi

Cancro batterico delle drupacee

(Xanthomonas pruni)

Interventi agronomici Asportare e bruciare i residui della potatura. Nuovi impianti solo con piante sane.

Interventi chimici

La lotta va effettuata solo sugli impianti in cui sia stata accertata la malattia. In questi casi si consigliano 4 interventi a distanza di 8-10 giorni durante il periodo di caduta foglie. Un ulteriore trattamento si può fare dopo la potatura e/o nella fase di ingrossamento gemme.

 

Composti rameici

 

DIFESA INTEGRATA DEL PESCO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Afide verde

(Myzus persicae)

Soglia:

·          Per  nettarine: 3%  germogli infestati in pre- e post-fioritura;

·          Per pesche e percoche: 3% di germogli infestati in pre-fioritura 10% germogli infestati dopo la fioritura

 

Acefate*

Imidacloprid***

Pirimicarb**

Pimetrozine ****

*valido anche contro i tripidi. Solo per applicazioni prefiorali (bottoni rosa) e post-fiorali (caduta petali).

Indipendentemente dal fitofago contro cui è diretto utilizzabile non più di due volte l’anno.

**Per problemi relativi ai residui, sospendere l’uso del Pirimicarb 30 giorni prima della raccolta.

*** Da impiegare nella fase dei bottoni rosa. Massimo 1 trattamento l’anno indipendentemente dall’avversità.

**** Al massimo un intervento anno in presenza di colonie visibili

Afide farinoso

(Hyalopterus amygdali)

 

Soglia: presenza

Pirimicarb*

Imidacloprid**

 

Ove possibile intervenire in maniera localizzata sulle piante colpite.

* sospendere i trattamenti 30 giorni prima della raccolta per problemi relativi ai residui,

** da impiegare nella fase dei bottoni rosa. Massimo un trattamento l’anno indipendentemente dall’avversità.

 


Tripidi

(Taeniothrips meridionalis)
(Thrips maior)
(Frankliniella occidentalis)

 

 

 

 

 

Soglia:

sulle nettarine intervenire alla caduta petali dopo aver verificato la presenza di tripidi in fioritura.

 

Acefate*

Lufenuron*
Diazinone**

Acrinatrina **

Contro questa avversità effettuare massimo 2 interventi anno.

* impiegabile due volte all’anno indipendentemente dall’avversità.

Nelle aziende in cui sia nota  una elevata attività del fitofago possono essere necessari due interventi (pre e post-fioritura).  Considerare validi  i trattamenti prefiorali eseguiti per l’afide verde qualora si sia impiegato Acephate.

** Impiegabile  non  più  di una volta l’anno, indipendentemente dall’avversità.

 

Tripide estivo

(Thrips maior)

 

 

Soglia:

-           sulle nettarine presenza rilevata in corrispondenza dei punti di contatto dei frutti;

-           sulle varietà a maturazione media e medio-tardiva si raccomanda l’applicazione del metodo della confusione sessuale, ove le caratteristiche del frutteto lo consentano.

Acefate*

Lufenuron*
Diazinone**

Acrinatrina **

 Contro questa avversità effettuare massimo 2 interventi anno.

* impiegabile due volte all’anno indipendentemente dall’avversità.

Nelle aziende in cui sia nota  una elevata attività del fitofago possono essere necessari due interventi (pre e post-fioritura).  Considerare validi  i trattamenti prefiorali eseguiti per l’afide verde qualora si sia impiegato Acephate.

** Impiegabile  non  più  di una volta l’anno, indipendentemente dall’avversità.

 

Cidia

(Cydia molesta)

Soglia:

10 catture per trappola a  settimana a   partire  dal  secondo volo. Si interviene dopo 7-8 giorni dal superamento della soglia per la seconda generazione e dopo 4-8 giorni per le successive.

Per meglio posizionare il primo trattamento sulle larve di seconda generazione consultare i bollettini zonali.

Bacillus thuringiensis

Var.kursaki.

Triflumuron

Teflubenzuron

Esaflumuron

Lufenuron**

Fenitrotion *

Fosalone*

Diazinone*

Triclorfon*

Etofenprox***

Clorpirifos *

Indoxacarb **

Posizionare 2-3 trappole per appezzamento dalla I decade di aprile.

* ciascuno di questi è impiegabile non più di una volta all’anno indipendentemente dall’avversità.

** Al max due interventi anno indipendentemente dall'avversità

*** Al max un intervento anno solo nei 15 giorni che precedono la raccolta indipendentemente dall’avverstità controllata.

**** Al massimo un trattamento l’anno indipendentemente dall’avversità.

segue  DIFESA INTEGRATA DEL PESCO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

 

LIMITAZIONI D’USO

Anarsia

(Anarsia lineatella)

 

Soglia: 7 catture per trappola a settimana, 10 catture per trappola in due settimane.

 

Contro le larve della prima generazione intervenire dopo 15 girni dal superamento della soglia; per le successive generazioni intervenire dopo 4 giorni tenendo presenti i trattamenti effettuati contro la Cidia.

Bacillus thuringiensis

Var.kursaki

Esaflumuron

Triflumuron

Fosalone*

Diazinone*

Triclorfon*

Clorpirifos*

Fenitrotion *

Indoxacarb **

Valgono le stesse note delle Cidia.

 

* Ciascuno di questi prodotti sono impiegabili solo una volta all’anno indipendentemente dall’avversità.

**Masssimo 2 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità

 

Cocciniglia bianca

(Psedaulacaspis Pentagona)

 

Soglia: presenza diffusa con insediamenti osservati l’anno precedente.

 

Si interviene sulle forme svernanti e, a completamento della difesa, sulle neanidi estive, in caso di forti infestazioni. In ogni caso intervenire alla massima fuoriuscita delle neanidi.

 

Seguire comunque le indicazioni dei bollettini.

Olio minerale

Buprofezin

Clorpirifos metile*

 *è ammesso un solo intervento l’anno indipendentemente dall’avversità.

Cocciniglia di San Josè

(Comstockaspis perni ciosa)

Soglia: presenza.

Si interviene sulle forme svernanti e, a completamento della difesa, sulle neanidi estive, in caso di forti infestazioni.

Olio minerale

Buprofezin

Clorpirifos metile *

*è ammesso un solo intervento l’anno indipendentemente dall’avversità.

Nematodi

(Meloidogyne spp)

In presenza del nematode galligeno, si consiglia di impiegare portainnesti resistenti: S. Giuliano 655/2 (AR), Damasco 1869 (AR), GF43 (MMR), GF305 (MR), Nemaguard (AR), Hansen 536 PAS (AR), Hansen 2168 PA2A (AR); acquistare piante certificate; non effettuare reimpianto.

AR = altamente resistente; MMR = resistente; MR = moderatamente resistente

 

I nematodi rivestono un importante ruolo nel fenomeno noto come stanchezza del terreno; possono causare, oltre al danno diretto, un danno indiretto, favorendo la penetrazione di altri parassiti (es. A. tumefaciens)

Ragnetto rosso

(Panonychus ulmi)

Generalmente è sufficiente  l’azione di   contenimento  svolta  dagli antagonisti naturali.

Occasionalmente può essere necessario intervenire chimicamente al superamento della soglia.

Soglia: 60% di foglie occupate

Fenpiroximate

Fenazaquin

Exitiazox

Tebufenpirad

E’ ammesso un solo trattamento acaricida all’anno.

Mosca della frutta

(Ceratitis capitata)

Trattare solo in presenza di ovodeposizione.

 

Etofenprox *

Troclorfon *

* Massimo un intervento l'anno indipendentemente dall'avversità.


 

DIFESA INTEGRATA DEL SUSINO (PARASSITI VEGETALI)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI  DI  INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

 

LIMITAZIONI D’USO

Monilia

(Monilia laxa)

(Monilia fructigena)

Interventi agronomici

All’impianto scegliere appropriati sesti, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varietà.

Proporzionare adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare un eccessivo sviluppo vegetativo.

Interventi chimici

Su varietà ad alta ricettività è opportuno intervenire in pre-fioritura. Qualora durante  la  fioritura si verificassero condizioni climatiche favorevoli  alla malattia  (alta umidità o piovosità)  ripetere il trattamento in post-fioritura.

In condizioni climatiche favorevoli, sulle cultivar ad elevata suscettibilità e su quelle destinate a medi e lunghi periodi di conservazione, si possono eseguire 1 o 2 interventi in prossimità della raccolta, ponendo particolare attenzione ai tempi di carenza.

 

Polisolfuro di bario

Iprodione*

Procimidone*

Propiconazolo**

Fenbuconazolo**

Tebuconazolo***

Fludioxonil+ciprodinil

Fenexamide

Bitertanolo **

 

Massimo due trattamenti l’anno contro questa avversità.

* I dicarbossimidici sono ammessi solo fino alla caduta petali.

** sono consentiti massimo due interventi l’anno indipendentemente dalle avversità.

*** Al massimo un intervento all'anno.

 

(+) non eseguire più di un trattamento in preraccolta indipendentemente dalle avversità.

Ruggine

(Tranzschelia pruni-spinosae)

Interventi chimici

Su varietà recettive intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime pustole. Successivamente ripetere le applicazioni una o due volte  a distanza di 8-12 giorni se permangono condizioni climatiche che mantengono la vegetazione bagnata.

Zolfo

Bitertanolo*

Propiconazolo *

 

* sono consentiti massimo due trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità

 

Corineo

(Coryneum beijerinkii)

Inteventi agronomici:

limitare le concimazioni azotate. Asportare e bruciare i rami colpiti.

Interventi chimici:

intervenire a caduta foglie

Composti rameici

 

 

BATTERIOSI

Costituire nuovi impianti con materiale di propagazione controllato.

Interventi agronomici

 

 

 

Cancro batterico delle drupacee

Eliminare durante la potatura le parti infette che dovranno essere bruciate

Interventi chimici

Composti rameici

 

(Xanthomonas pruni)

 

Si consiglia di eseguire 3-4 trattamenti ad intervalli di 7/10 giorni durante la caduta delle foglie. Un ulteriore trattamento può essere effettuato dopo la potatura e/o nelle fasi di ingrossamento gemme.

 

 

DIFESA INTEGRATA DEL SUSINO (PARASSITI ANIMALI)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Cocciniglia di S. Josè

(Comstockaspis perniciosa)

Soglia: presenza diffusa.

Polisolfuro di bario*

Oli minerali

* Intervenire alla rottura gemme.

Cocciniglia bianca

(Diaspis pentagona)

Soglia: presenza diffusa sulle branche principali.

Polisolfuro di bario*

Oli minerali

* Intervenire alla rottura gemme.

Afidi verdi

(Brachycaudus helychrisi)
( Phorodon humuli)

Soglia: 10% di germogli infestati o presenza di  infestazioni sui frutticini

Etiofencarb

Pirimicarb*

Acefate**

Imidacloprid***

*Una volta l’anno, ad almeno 30 giorni dalla raccolta, per problemi di residui.

** impiegabile una sola volta l’anno  indipendentemente dal fitofago contro il quale  viene impiegato. Valido anche contro i tripidi.

*** Massimo un intervento anno indipendentemente dall’avversità.

Afide farinoso

(Hyalopterus pruni)

Soglia: presenza

Pirimicarb*

Etiofencarb

Imidacloprid **

Effettuare  un solo trattamento possibilmente localizzato sulle piante colpite.

*Una volta l’anno, ad almeno 30 giorni dalla raccolta, per problemi di residui.

** al massimo un intervento l’anno indipendentemente dall’avversità.

Cidia

(Cydia funebrana)

Soglia:

- I^ generazione: interventi giustificati solo in presenza di scarsa allegagione .

- II^ e III ^ generazione: 10 catture /trappola per settimana

Fosalone

Esaflumuron

Azinfos metile*

Fenitrotion **

Etofenprox ***

Posizionare, a partire dall’ultima decade di aprile, 2-3 trappole per appezzamento.

* Prodotto impiegabile una sola volta l’anno indipendentemente dal fitofago contro il quale viene impiegato; sospendere l’impiego almeno 30 giorni prima della raccolta.

**Al massimo un trattamento l’anno.

***Massimo un trattamento l’anno solo nei 15 giorni che precedono la raccolta.

Tentredini

(Hoplocampa flava).

(Hoplocampa minuta).

(Hoplocampa rutilicomis)

 

Imidacloprid *

I trattamenti realizzati con acephate, contro gli afidi e tripidi, con i fosforganici contro la 1^ generazone di cydia funebrana sono attivi anche contro questa avversità.

* Massimo un intervento l’anno indipendentemente dall’avversità

Tripidi

(Taeniothrips meridionalis ecc.)

Soglia: s u cultivar suscettibili nelle zone soggette a danni.

Acefate*

E’ ammesso un solo trattamento a caduta petali.

* impiegabile una sola volta l’anno indipendentemente dal fitofago contro il quale viene impiegato.

Il prodotto è valido anche per gli afidi e tentredini.

Ragnetto rosso dei fruttiferi

(Panonychus ulmi)

 

Soglia: intervenire quando più del 60% delle foglie risulta occupato.

Fenpiroximate

 

 

 

E’ consentito un solo intervento acaricida l’anno.

Nematodi

(Meloidogyne spp)

 

 

 

Coltura molto sensibile agli attacchi di nematodi galligeni.

Si consiglia di controllare lo stato fitosanitario delle radici all’acquisto delle piante e di evitare il reimpianto. In presenza di nematodi galligeni si raccomanda di utilizzare come portinnesto il mirabolano prodotto da seme e le sue selezioni.


 

DIFESA INTEGRATA DELLA VITE (PARASSITI VEGETALI)

AVVERSITA’

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

LIMITAZIONI D’USO

 

Peronospora

(Plasmopara viticola)

Fino alla prefioritura si interviene tempestivamente 1 o 2 giorni prima dello scadere del periodo d’incubazione ricorrendo a prodotti di copertura

In alternativa, si può intervenire con finalità  curative impiegando miscele contenenti antiperonosporici endoterapici entro 2-3 giorni dall’inizio della presunta infezione

 

In prefioritura:

eseguire o un trattamento cautelativo con fungicidi sistemici oppure attendere una presunta pioggia infettante per poi intervenire, entro 2-3 giorni con miscele di endoterapici.

 

Dalla fine della fase di mignolatura (grano di pepe):

impiegare prodotti di copertura,(preferibilmente rameici), oppure, nel caso di andamenti stagionali piovosi, miscele di endoterapici.

Composti rameici

Mancozeb**

Benalaxil*

Metalaxil*

M-Metalaxil*

Oxadixil*

Cimoxanil ***

Metiram**

Etil fosfito di alluminio

Dimetomorf (2)

Azoxystrobin (2)

Famoxadone (2)

Diclofluanide (1)

Iprovalicarb (3)

* Non sono ammessi più di due interventi l’anno. indipendentemente dall’avversità.

** I Ditiocarbammati sono impiegabili fino ad un massimo di due volte l’anno e non oltre l’allegagione.

*** al massomo 4 interventi l’anno con questo p.a.

(1)       utilizzabile fino all’allegagione e al massimo per due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

(2)       P.a. utilizzabili in alternativa tra loro e per un massimo di tre trattamenti l’anno indipendentemente dall’avversità.

(3)       Sono consentiti un massimo di tre trattamenti l’anno.

Oidio

(Uncinula necator- Oidium tuckeri)

Zone ad alto rischio:

dal germogliamento alla prefioritura, intervenire preventivamente con  antioidici di copertura. In prefioritura immediata  e nelle successive fasi, intervenire con antioidici sistemici, triazolici o pirimidinici.

 

Zone a basso rischio:

intervenire dopo l’allegagione ripetendo le applicazioni in funzione dell’andamento stagionale e della presenza della malattia nel vigneto.

Zolfo

Esaconazolo*

Fenarimol*

Miclobutanil*

Nuarimol*

Propiconazolo*

Penconazolo*

Triadimenol*

Tebuconazolo*

Tetraconazolo*

Fenbuconazolo*

Pyrifenox*

Azoxystrobin (1)

Dinocap **

Quinoxifen

Ampelomices quisqualis

Trifloxystrobin (1)

Kresoxim-metil (1)

Nei periodi di elevato rischio o in caso di infezioni in atto, usare antioidici sistemici in miscela con  zolfo.

*Non eseguire più di 4 interventi con antioidici sistemici (triazolici o pirimidinici).

 

** Il Dinocap può essere utilizzato una sola volta l’anno. Solo nelle zone ad alto rischio è consentito un secondo intervento, sentito il parere vincolante del Servizio Fitosanitario Regionale.

 

(1) p.a. utilizzabili in alternativa tra loro e per un masimo di tre trattamenti l’anno indipendentementi dall’avversità.


segue DIFESA INTEGRATA DELLA VITE (PARASSITI VEGETALI)

 

 

AVVERSITA’

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

Muffa grigia o botrite

(Botrytis cinerea)

Interventi agronomici:

-           evitare qualsiasi tipo di forzatura;

-           fare concimazioni equilibrate;

-           potatura verde eseguita razionalmente;

-           scelta di idonei vitigni ed adeguati sistemi di allevamento.

 

interventi chimici:

nei vigneti ad alto rischio è consentito un intervento preventivo in prechiusura grappolo.

Nei vigneti a basso rischio si consiglia di intervenire solo se l’andamento climatico è molto favorevole allo sviluppo della malattia.

 

Iprodione

Procimidone

Pyrimetanil

Diclofuanide

Cyprodinil+ fludioxinil

Fenexamide

Metamipyrim

 

Contro questa avversità non eseguire più di un intervento l’anno.

Mal dell’esca

(Phellinus ignarius)

(Phellinus ignarius)

Nel caso di piante infette, asportare la parte del tronco invasa dal fungo e allevare  dal legno sano un nuovo germoglio, previa disinfezione con mastici cicatrizzanti della superficie di taglio.

 

In caso piante fortemente attaccate provvedere all’estirpazione.

Negli altri casi, segnare le piante affette con nastro colorato quando sono ancora ben evidenti i sintomi sulle foglie.

Tali piante andranno potate separatamente dalle altre per evitare il diffondersi della malattia.

Procedere successivamente alla disinfezione delle forbici.

Escoriosi

(Phomopsis viticola)

Si raccomanda di intervenire nelle prime fasi vegetative solo nei vigneti affetti

Mancozeb*

Metiram *

Diclofuanide *

Durante la potatura asportare e bruciare i tralci ammalati.

I dosaggi dei fungicidi applicati contro l’escoriosi sono più elevati rispetto a quelli indicati per la lotta alla peronospora.

* non sono ammessi più di due interventi annui indipendentemente dall’avversità.

 


DIFESA INTEGRATA DELLA VITE (PARASSITI ANIMALI)

 

 

AVVERSITA’

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

Tignoletta dell’uva

(Lobesia botrana)

Non effettuare alcun intervento contro la prima generazione antofaga.

Soglia:

II generazione:

a)    vigneti solitamente infestati: presenza  di uova o  di fori di penetrazione

b) vigneti solitamente non infestati: 5% grappoli infestati da uova e/o larve o con fori di penetrazione.

   Il momento più opportuno per l’esecuzione dell’intervento va determinato in relazione alla curva di volo registrata con trappole a feromoni e del fitofarmaco scelto per il controllo:

-Insetticidi tradizionali: dopo 8-12 giorni dall’inizio del volo;

-Regolatori di crescita: 4-5 giorni dall’inizio del volo;

-B. thuringiensis: 5-7 giorni dall’inizio del volo e ripetuto 7-10 giorni dal primo trattamento.

. In alternativa consultare i bollettini fitopatologici zonali.

 

Bacillus thuringiensis var. Kurstaki

Clorpirifos metil*

Fosalone*

Fenitrothion *

Tebufenozide**

Flufenoxuron**

Lufenuron **

Clorpirifos *  (1)

Indoxacarb ***

Installare le trappole a feromone

*  I  fosforganici vanno impiegati complessivamente max 1 volta l’anno

** massimo un trattamento l’anno.

Sono consentiti massimo due trattamenti l’anno con prodotti di sintesi

Epoca di esecuzione dei campionamenti:

II generazione  da mignolatura  a chiusura grappolo.

E’ consentito il metodo della confusione sessuale.

(1)       Consentito solo in seconda generazione

 

*** al massimo due interventi l’anno con questo p.a.

Ragnetto giallo

(Eotetranychus carpini)

Ragnetto rosso

(Panonychus ulmi)

Soglia:

a)        inizio vegetazione: 60-70% di foglie con forme mobili presenti

b)        piena estate  (fine luglio): 30-45% di foglie con forme mobili presenti.

 

Tebufenpirad

Exitiazox

Bromopropilate

Fenzaquin

Azociclotin

Fenpiroximate

E’ consentito un solo trattamento acaricida l’anno.

Nematodi

(Xiphinema index)

 

Acquisto di materiale da riproduzione sano.

Effettuare il reimpianto in terreni coltivati per almeno due anni con cereali autunno vernini.

 

Per i reimpianti è obbligatorio produrre un certificato di analisi nematologica.

Cicaline

(Empoasca vitis, zygina rhamni)

Si consiglia di intervenire solo in caso di forte infestazione.

Almeno due forme mobili per foglia.

Bufropezin

Fenitrotion *

Etonfenprox

 

Massimo un intervento l'anno contro questa avversità.

* Massimo un intervento l'anno indipendentemente  dall'avversità.

Tripidi

(Thrips major, Frankliniella occidentalis)

Intervenire solo in caso di forte infestazione

Fenitrotion

Massimo un intervento l'anno indipendentemente dall'avversità.

Acariosi

(Calepitrimerus vitis)

Intervenire in caso di forte attacco all’inizio della ripresa vegetativa o in piena estate (inizio di luglio o inizio di agosto)

Bromopropilato

Fenazaquin

Al massimo un intervento l’anno contro questa avversità.


 

ORTIVE

DIFESA INTEGRATA DELL’AGLIO
(PARASSITI ANIMALI E VEGETALI)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Ruggine

(Puccinia spp.)

Interventi agronomici:

distruzione del materiale infetto

rotazioni lunghe.

Interventi chimici:

2-3 interventi preventivi dalla metà di maggio.

Composti rameici

Zolfo

 

 

Marciume dei bulbi

(Fusarium spp.) (Helmintosporium spp.) (Sclerotium cepivorum) (Penicillium spp.)

Interventi agronomici:

evitare i ristagni idrici

lunghe rotazioni

zappature tra le file

utilizzare aglio “da seme” sano

sgranatura dei bulbi dopo adeguato riscaldamento per evitare possibili ferite.

Interventi chimici:

disinfezione secca od umida dei bulbilli.

TBZ*

Dicloran*

Iprodione*

Procimidone *

 

 

 

 

 

*Ammesso solamente per la disinfezione dei bulbilli

 

 

Usare preferibilmente bulbi certificati esenti da patogeni fungini.

 

 

Batteriosi

(Pseudomonas fluorecens)

Interventi agronomici:

ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

utilizzare aglio da seme ottenuto da coltivazioni esenti da batteri;

eliminazione dei residui infetti;

è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti da residui organici.

 

 

 

Mosca

(Suilia univitata)

(Delia antiqua)

Interventi agronomici:

Catture con attrattivi alimentari degli adulti svernanti.

Interventi chimici:

- Interventi precoci contro gli adulti svernanti e contro le larve appena nate.

Triclorfon

Ammesso un solo intervento.


 

DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI (cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio e cavolo rapa) PARASSITI VEGETALI

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

Alternariosi

(Alternaria brassicae)

Interventi agronomici:

·          impiegare seme conciato

·          effettuare ampie rotazioni e concimazioni equilibrate

·          distruggere i residui delle piante infette

Interventi chimici:

Soglia:   intervenire alla comparsa dei primi sintomi.

Composti rameici

Difenoconazolo *

Efficaci anche contro le batteriosi

* Impiegabile al massimo per tre interventi l’anno.

 

Ernia

(Plasmodiophora brassicae)

Interventi agronomici:

·          evitare i terreni acidi

·          utilizzare piante sane

·          utilizzare varietà resistenti

·          effettuare ampie rotazioni.

 

 

Marciumi basali

(Sclerotinia spp.) (Rhizoctonia solani)

( Phoma lingam)

Interventi agronomici:

·          impiegare seme conciato;

·          effettuare ampie rotazioni;

·          limitare le irrigazioni ed evitare i ristagni idrici

·          distruggere i residui della vegetazione.

Dicloran

 

 

 

 

Trattamento ammesso solo in semenzaio

 

 

 

 

Peronospora

(Peronospora brassicae)

Interventi agronomici:

·          effettuare ampie rotazioni

·          favorire il drenaggio del suolo

·          allontanare le piante e le foglie infette

·          distruggere i residui delle colture malate

Interventi chimici: intervenire tempestivamente alle prime infezioni e

 programmare i successivi trattamenti in funzione delle condizioni climatiche (piogge frequenti, alta umidità, temperature non molto alte).

 

Propamocarb

Composti rameici

 

Batteriosi

(Xanthomonas campestris) (Erwinia carotovora)

Interventi agronomici:

·          effettuare ampie rotazioni

·          effettuare concimazioni azotate equilibrate

·          non irrigare per aspersione

·          evitare le ferite alle piante durante i periodi particolarmente umidi

·          eliminare la vegetazione infetta

Composti rameici

 


DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI (cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio e cavolo rapa) PARASSITI ANIMALI

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

 

 

 

Afidi

(Brevicoryne brassicae)

(Myzus persicae)

Soglia:

Presenza generalizzata con colonie in accrescimento.

Pirimicarb

Estratto di piretro

 

 

Altica

(Phillotreta spp.)

Soglia:

Intervenire solo su piante giovani ed in presenza di infestazioni diffuse.

Ciflutrin (*)

Estratto di piretro

(*)Trattamenti da effettuarsi nelle ore meno calde della giornata.

(*)E’ ammesso 1 trattamento l’anno.

 

Nottue

(Mamestra brassicae, M.oleracea)

Cavolaia

(Pieris brassicae)

 

Soglia:

Presenza di diffuse ovodeposizioni.

Bacillus thuringiensis *

Teflubenzuron **

Esaflumuron **(°)

Lufenuron **

Triflumuron ** (°)

Indoxacarb ***

* Intervenire sulle larve giovani.

** Intervenire al momento dell’ovodeposizione.

(°) E’ ammesso solo su cavolfiore.

*** al massimo tre interventi l’anno con questo p.a.

 

Mosca del cavolo

(Delia radicorum)

Interventi agronomici

·          Eliminare le crucifere spontanee e i residui delle precedenti colture

·          Anticipare la semina delle cv primaverili

·          Preferire le cv invernali

·          Effettuare lavorazioni superficiali

Interventi chimici

Intervenire alla semina o al trapianto

Teflutrin *

Triclorfon

Contro questa avversità è  ammesso un solo intervento l’anno.

 

* Da distribuire in forma granulare in maniera localizzata lungo le file. Il prodotto non può essere utilizzato su cavolo rapa e cavolo broccolo.

 

Punteruoli

(Baris spp.)

(Ceuthrrhyncus spp)

Interventi chimici

Intervenire alla comparsa degli adulti prima della ovodeposizione

Fenitrotion

Contro questa avversità è  ammesso un solo intervento l’anno.

 

DIFESA INTEGRATA DEL CARCIOFO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

CRITERI DI INTERVENTO

P. A. E AUSILIARI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

Peronospora

(Bremia Lactucae)

 

Prodotti rameici

Cimoxanil (1)

Fosetil Al

Metalaxyl (1)

Azoxystrobin (2)

 

(1)       Al massimo due interventi anno

(2)       Al massimo due interventi l’anno con questo p.a. indipendentemente dall’avversità.

Oidio

(Leveillula taurica

f. sp. cynarae)

 

 

Zolfo

Fenarimol (*)

Esaconazolo (*)

Propiconazolo (*)

Pyrifenox (*)

Penconazolo (*)

Azoxystrobin (**)

Tetraconazolo (***)

 

(*) Al massimo 2 interventi anno escludendo i formulati Xn

(**) Al massimo due interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

(***) Al massimo due interventi l’anno.

Marciumi del colletto

(Sclerotinia sclerotiorum)

(Sclerotium rolfsii)

(Rhizoctonia solani)

 

 

Dicloran (1)

 

(1)Al massimo un intervento anno

 

Depressaria

(Depressaria ennacella)

 

Bacillus Thuringensis

Dimetoato(1)

Clorpirifos metile

Al massimo due interventi anno contro questa avversità

(1) Al massimo  2 interventi anno indipendentemente dall’avversità

Gortina

(Gortyna xanthenes)

(Gortina Flavago)

 

Bacillus thuringensis

Dimetoato (1)

Clorpirifos metile

Al massimo 2 interventi anno contro questa avversità

(1) Al massimo 2 interventi anno indipendentemente dall’avversità

Nottue

(Scotia segetum)

(Scotia ypsilon)

(Plusia gamma)

 

Bacillus thuringensis

Tiodicarb esche

 

Afidi

(Brachicaudus cardui)

(Aphis fabae)

(Mizus Persicae)

(Disaphis cynarae)

 

Piretrine naturali

Pirimicarb

Alfametrina (1)

Bifentrin (1)

Fluvalinate (1)

Lambda- cialotrina(1)

 

(1) Al massimo un intervento anno con piretroidi

 

Altica dei cardi

( Spheroderma rubidum)

Nessun trattamento

 

 

 

Limacce e chiocciole

 

Metaldeide esca

 

Arvicole

 

Esche avvelenate con :

Clorofacinone

Cumarinoidi.

Solo formulazioni in sacchetti localizzati nelle tane o nel foro centrale delle piante attaccate.

Elateridi

Agriotes spp

Nessun trattamento

 

 

Nematodi

Nessun trattamento

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLA CAROTA (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Alternariosi

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 * al massimo tre interventi l’anno indipendentemente dall’avversità

 (Alternaria dauci)

 -   interramento in profondità dei residui vegetali contaminati

 Difenoconazolo *

 

 

 -  ampi avvicendamenti colturali

 Azoxystrobin *

 

 

 -  uso oculato delle irrigazioni

 

 

 

 -  impiego di seme sano oppure conciato

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 - si può intervenire alla comparsa dei primi sintomi, soprattutto su colture

 

 

 

 da seme

 

 

 Marciumi basali

 Interventi agronomici:

 Tolclofos metile

 Al massimo un intervento all'anno contro questa avversità

 (Sclerotinia sclerotiorum)

 -  evitare eccessi di azoto

 Dicloran

 

 (Sclerotinia minor)

 -  avvicendamenti con piante poco recettive, quali i cereali

 

 

 (Rhizoctonia solani)

 Interventi chimici:

 

 

 

 -  i trattamenti sono di norma limitati a piccole superfici o ad ambienti

 

 

 

 confinati

 

 

 Oidio

 Intervenire solo alla comparsa dei primi sintomi

 Zolfo

 * al massimo tre interventi l’anno indipendentemente dall’avversità

 (Erysiphe spp.)

 

 Azoxystrobin *

 

 

 Interventi chimici :

 

 

 Mosca

 - Solo nelle zone ove sono ricorrenti gli attacchi del dittero

 Diazinone

 

 (Psila rosae)

   e limitatamente alle semine primaverili-estive

 Piretro naturale

 Attivo anche contro gli afidi.

 

 -   ritardare le semine di luglio, dopo il volo delle mosche

 

 

 

 -  Il trattamento di copertura va indicativamente eseguito dopo circa 130

 

 Si consiglia di installare trappole cromoattrattive di colore giallo.

 

 gradi giorno (valore soglia 3-4°C) calcolati a partire da 3-5 giorni dopo

 

 Le trappole (almeno 3 distanziate fra loro di 20 m) vanno collocate 5-6 m.

 

 una significativa cattura di adulti.

 

 all'interno della coltivazione, sui lati adiacenti a insediamenti e macchie

 

 

 

 arbustive, all'inizio della primavera, prima che la temperatura del terreno

 

 

 

 raggiunga i 12-15°C necessari per lo sfarfallamento degli adulti.

 Afidi

   Soglia:

 Piretro naturale

 

 (Semiaphis dauci)

 - Presenza accertata su piante in fase di accrescimento.

 Pirimicarb

 

 Elateridi

 Soglia:

 Foxim

 

 (Agriotes spp)

 - Accertata presenza mediante specifici monitoraggi.

 Furatiocarb

 Interventi efficaci anche contro la mosca.

 

 

 Benfuracarb

 

 

 

 Teflutrin

 

 Nematodi  galligeni

 

 

 Sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi.

 (Meloidogyne spp.)

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLA CICORIA (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Peronospora

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 

 (Bremia lactucae)

  -  ampie rotazioni

 

 

 

  -  distruggere i residui delle colture ammalate

 Propamocarb

 Efficace anche contro Pytium

 

  -  favorire il drenaggio del suolo

 

 

 

  -  distanziare maggiormente le piante

 

 

 

  -  aerare oculatamente serre e tunnel

 

 

 

  -  uso di varietà resistenti

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

  -  1-2 applicazioni in semenzaio

 

 

 

  -  in pieno campo  i trattamenti vanno programmati in funzione delle

 

 

 

 condizioni climatiche (piogge frequenti e alta umidità) predisponenti la malattia

 

 

 

  -  di norma non si deve intervenire nei cicli estivi, fatta eccezione per cultivar

 

 

 

 sensibili in caso di  piogge ripetute

 

 

 Marciume basale

 Interventi agronomici:

 

 

 (Sclerotinia sclerotiorum)

  -  arieggiare le serre

 

 

 (Sclerotinia minor)

  -  limitare le irrigazioni ed evitare ristagni idrici

 Dicloran

 Massimo 2 trattamenti l'anno contro questa

 (Botrytis cinerea)

  -  eliminare le piante ammalate

 

 avversità.

 

  -  utilizzare varietà poco suscettibili

 

 

 

  -  ricorrere alla solarizzazione

 

 

 

  -  effettuare pacciamature e prosature alte

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

  -  intervenire durante le prime fasi vegetative alla base delle piante

 

 

 Batteriosi

 Interventi agronomici

 

 

 (Pseudomonas cichorii)

 - impiego di seme controllato

 Prodotti rameici

 

 (Erwinia carotovora

 - ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni)

 

 

 subsp. carotovora)

 - concimazioni azotate e potassiche equilibrate

 

 

 

 - eliminazione della vegetazione infetta che non va comunque interrata

 

 

 

 - è sconsigliabile irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta

 

 

 

 i cui fondali non siano periodicamente ripuliti dai residui organici

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Da effettuare dopo operazioni che possano causare ferite alle piante

 

 

 Virosi

 Per le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (tra cui il virus del

 

 

 (CMV, LeMV)

 mosaico del cetriolo, CMV) valgono le stesse considerazioni generali di difesa

 

 

 

 dagli afidi. Per le virosi trasmesse per seme (virus del mosaico della lattuga)

 

 

 

 è fondamentale utilizzare seme controllato.sano (virus-esente)

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLA CICORIA (PARASSITI ANIMALI)

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Afidi

 Interventi chimici:

 Lambdacialotrina (1)*

 Si consiglia di impiegare i Piretroidi (*) fino a che le piante presentano le foglie

 (Nasonovia ribis nigri,

 Soglia :

 Deltametrina (1)*

 Aperte.

 Myzus persicae,

 Infestazione su almeno il 60% delle piante

 

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno con Piretroidi

 Uroleucon sonchi

 

 

 indipendentemente dall'avversità

 Acyrthosiphon lactucae)

 Le infestazioni sono rilevanti in primavera ed in autunno; in estate si verifica un

 

Prodotti efficaci anche nei confronti dei Lepidotteri nottuidi.

 

 abbassamento naturale delle popolazioni.

 

 

 

 

 

 

 Nottue fogliari

 Indicazione d'intervento:

 Bacillus thuringiensis

 * al massimo due interventi l’anno.

 (Autographa gamma ecc.)

 Infestazione generalizzata.

 Indoxacarb *

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Nottue terricole

 Indicazione d'intervento:

 Deltametrina (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno con Piretroidi indipendentemente

 (Agrotis spp.)

 Infestazione generalizzata.

 

 dall’avversità.

 

 

 

 Prodotti efficaci anche nei confronti degli afidi.

 

 

 

 Affinchè i prodotti siano efficaci devono essere distribuiti prima che la

 

 

 

 vegetazione copra l'interfila.

 Elateridi

 Indicazione d'intervento:

 Foxim

 Impiegabile prima di trapiantare la coltura qualora sul ciclo colturale

 (Agriotes spp.)

 Infestazione generalizzata accertata mediante specifici monitoraggi.

 

 precedente siano stati osservati danni.

 

 

 

 

 Limacce

 Indicazione d'intervento:

 Metaldeide-esca

 Con attacchi sui bordi dell'appezzamento effettuare la distribuzione sulla

 

 Infestazione generalizzata o sulle fasce perimetrali.

 

 fascia interessata.

 Nematodi  galligeni

 

 

 Sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi.

 (Meloidogyne spp.)

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLA CIPOLLA (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Peronospora

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 Prodotti rameici efficaci anche contro la ruggine.

 (Peronospora schleideni)

  -  uso limitato dei fertilizzanti azotati

 Benalaxil  (1)

  (1) Al massimo 2 interventi all'anno con fenilammidi

 

  -  accurato drenaggio del terreno

 Cimoxanil (2)

  (2) Al massimo 3 interventi all'anno

 

  -  ricorso alle irrigazioni solo nei casi indispensabili

 Dodina

  (3) al massimo 3 interventi l’anno con questo p.a.

 

  -  destinare alla riproduzione solamente  bulbi sani

 Diclofuanide

 

 

  -  raccogliere e distruggere i residui delle colture precedenti colpite da

 Metalaxyl-M (1)

 

 

 peronospora

 Azoxystrobin (3)

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

  -  i trattamenti vanno iniziati quando le condizioni termoigrometriche 

 

 

 

 risultano favorevoli allo sviluppo della peronospora (piogge ripetute e alta

 

 

 

 umidità relativa) e poi proseguiti con turni di 7-14 giorni in relazione alla

 

 

 

 persistenza del prodotto e all'andamento climatico

 

 

 Botrite

 Interventi chimici:

 

 

 (Botrytis squamosa)

 - in caso di condizioni climatiche favorevoli si consiglia di intervenire ,

 Diclofluanide

 Efficace anche contro peronospora

 (Botrytis allii)

 contro le infezioni fogliari, alla comparsa dei primi sintomi, ripetendo gli

 Procimidone (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno

 

 interventi dopo 7 - 10 giorni

 

 

 Fusariosi

 Interventi agronomici:

 

 

 (Fusarium oxysporum

 -  ampi avvicendamenti colturali tali da evitare il ritorno della coltura sullo

 

 

 f.sp. cepae)

 stesso terreno contaminato per almeno 8-10 anni oppure ricorrere a varietà

 

 

 

 tolleranti

 

 

 

 -  impiego di semi e bulbi sicuramente sani

 

 

 

 -  ricorso a varietà tolleranti

 

 

 

 -  per prevenire lo sviluppo dei marciumi durante la conservazione è

 

 

 

 necessario che i bulbi siano bene asciutti quando vengono immagazzinati

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLA CIPOLLA (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Mosche dei bulbi

 Prestare attenzione se le temperature dopo le semine sono miti e intervenire

 Triclorfon (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno

 (Delia antiqua)

 tempestivamente solo dopo aver accertato la presenza dei primi danni, su

 

 

 (Delia platura)

 coltivazioni con investimento non ottimale e se sono prevedibili inaccettabili

 

 

 

 diradamenti della coltura.

 

 

 Tripide

 Intervenire quando l'infestazione media raggiunge i 15-20 individui per pianta.

 

 Al massimo 2 interventi all'anno contro questa avversità.

 (Thrips tabaci)

 

 Beauveria bassiana

 

 

 

 Alfacipermetrina (1)

 

 

 

 Deltametrina (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente

 

 

 Lambda-cialotrina (1)

 dall'avversità.

 

 

 Fenitrotion (2)

 (2) Al massimo un intervento all'anno

 Nematodi

 Interventi agronomici:

 

 

 (Ditylenchus dipsaci)

 -  uso di seme o di piante esenti dal nematode

 

 

 Nottue terricole

 

 Deltametrina (1)

 Al massimo 1 intervento all'anno contro questa avversità

 (Agrotis spp.)

 Soglia:

 Lambda-cialotrina (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente

 

 Infestazione larvale diffusa a pieno campo.

 

 dall'avversità

 Elateridi

 Soglia

 Benfuracarb

 

 (Agriotis spp.)

 

 Foxim

 

 

 Accertata presenza mediante specifici monitoraggi.

 Furatiocarb

 

 

 

 Clorpirifos

 

 Afidi

 Soglia

 Estratto di piretro

 

 (Myzus ascalonicus)

 Presenza diffusa su giovani impianti.

 

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL COCOMERO (PARASSITI VEGETALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

 Peronospora

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici (1)

 (1) Attivi anche nei riguardi di

 (Pseudoperonospora

 -  raccogliere e distruggere i residui  delle colture precedenti infette

 Azoxystrobin *

 Antracnosi e alternariosi

 cubensis)

 -  favorire l'arieggiamento delle piante coltivate in ambienti confinati

 

 * al massimo 2 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 

 -   limitare le irrigazioni, soprattutto alla parte aerea delle piante

 

 

 

 Interventi chimici: si effettuano solo in casi eccezionali

 

 

 Mal bianco

 Interventi chimici:

 Zolfo

 

 

 (Erysiphe cichoracearum)

 - si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi sintomi, successivi 

 Azoxystrobin *

** massimo 2 interventi l’anno in alternativa ad Azoxistrobin.

* al massimo 2 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 (Sphaerotheca fuliginea)

   trattamenti vanno ripetuti ad intervalli variabili da 7 a 10 giorni in relazione all'andamento stagionale

 Trifloxistrobin **

 

 Cancro gommoso

 Interventi agronomici:

 

 

 (Didymella brioniae)

  -  impiego di seme sano o conciato con benzimidazoli

 Azoxystrobin *

 * al massimo 3 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 

  -  alcune varietà sono resistenti o tolleranti a questa malattia

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

  -  intervenire tempestivamente in caso di infezioni in atto per limitare i danni e la diffusione del patogeno

 

 

 Sclerotinia

 Interventi agronomici:

 

 

 (Sclerotinia sclerotiorum)

  -  arieggiamento delle serre

 Dicloran

 Al massimo 1 intervento all'anno

 

  -  limitare le irrigazioni

 

 

 

  -  eliminare le piante ammalate

 

 

 

  -  evitare se possibile lesioni alle piante

 

 

 Alternariosi e Antracnosi

 

 Prodotti rameici

 

 Batteriosi

 Interventi agronomici:

 

 

 (Pseudomonas syringae

  -  impiego di seme controllato .

 

 

 pv. lachrymans)

  -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni)

 

 

 (Erwinia carotovora

  -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate

 

 

 subsp. carotovora)

  -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata

 

 

 

  -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti da residui organici

 

 

 

 Interventi chimici:

 Prodotti rameici

 

 

 Da effettuare dopo le operazioni colturali che possono causare ferite.

 

 

Virosi

 Per tutte le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo CMV, virus del mosaico giallo dello zucchino ZYMV, virus 2 del mosaico del cocomero WMV-2) valgono le stesseconsiderazioni generali di prevenzione degli afidi. Per il trapianto è importante usare piantine ottenute in semenzali prodotti in vivai con sicura protezione dagli afidi.

 

 

(CMV, ZYMV, WMV-2)

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL COCOMERO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI e AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Afidi

 Trattamenti tempestivi alla presenza dei primi alati.

 Imidacloprid (1)

 (1) Al massimo un intervento all'anno

 (Aphis gossypii)

 

 Fluvalinate (2)

 (2) Al massimo un intervento all'anno

 

 

 Imidacloprid + Ciflutrin (3)

 (3) Al massimo un intervento all'anno

 

 

 

 

 Ragnetto rosso

 Lanci di ausiliari alla prima comparsa del fitofago.

 Fitoseide

 Al massimo due interventi all'anno contro questa avversità

 (Tetranychus urticae)

 In pieno campo sono possibili lanci localizzati (su focolai isolati) con rappor-

 (Phytoseiulus persimilis)

 

 

 to preda-predatore di 4-5:1. In caso di attacco generalizzato o in serra

 

 

 

 impiegare almeno 8 predatori/mq. Trattamenti tempestivi.

 

 

 

 

 Tebufenpirad

 

 

 Interventi chimici

 Fenazaquin

 

 

 1) in presenza di focolai di infestazione con foglie decolorate.

 

 

 

 2) in concomitanza o in prossimità di trattamenti aficidi

 

 

 Elateridi

 Impiego di formulazioni granulari nei terreni a rischio e dove è stata

 

 La calciocianamide presenta un'azione repellente nei confronti

 (Agriotes spp.)

 accertata la presenza delle larve

 Teflutrin *

 delle larve.

 

 

 

 * Da usare in modo localizzato alla semina o al trapianto.

 

 

 

 

 Nematodi

 

 

 Sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi.

 (Meloidogyne spp.)

 

 

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLINO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

AVVERSITA'

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI
 E AUSILIARI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 Patogeni tellurici

 Impiegare seme conciato

 

 

 ( Rhizoctonia  spp.

 

 

 

 Fusarium  spp.     etc.)

 

 

 

 Antracnosi

 Interventi agronomici:

 

 

 (Colletotrichum 

  -  ricorso a varietà resistenti o poco sensibili;

 

 

 lindemuthianum)

  -  ampie rotazioni colturali;

 

 

 

  -  distruzione dei residui colturali;

 

 

 

  -  ricorso a seme sano proveniente da colture non colpite dalla malattia oppure conciato.

 Prodotti rameici

 I prodotti rameici sono efficaci anche contro le batteriosi.

 

 

 

 

 

 Interventi chimici:

 Dodina

 

 

  -  2-3 interventi distanziati di una settimana con condizioni particolarmente favorevoli alla malattia

 

 

 

 (piogge persistenti ed elevata umidità).

 

 

 Ruggine

 Interventi chimici:

 

 

 (Uromyces appendiculatus)

  -  da effettuarsi a partire dalla fioritura con andamento stagionale favorevole alla malattia (elevata

 Prodotti rameici

 

 

 umidità e temperature da 20 a 24°C).

 Zolfo

 

 Muffa grigia

 Interventi chimici:

 Prodotti rameici

 

 

 -  da effettuarsi su coltivazioni autunnali in caso di persistente umidità e piogge frequenti.

 Procimidone (1)

 (1) Al massimo 1 intervento

 (Botrytis cinerea)

 

 Pirimetanil (1)

 

 Batteriosi

 

 

 

 (Pseudomonas syringae

 Interventi agronomici:

 

 

 pv. phaseolicola)

  -  impiego di seme controllato;

 Prodotti rameici

 

 (Xanthomonas campestris

  -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

 

 

 pv. phaseoli)

  -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate;

 

 

 

  -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata;

 

 

 

  -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano

 

 

 

 periodicamente ripuliti da residui organici;

 

 

 

  -  varietà tolleranti.

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Intervenire alla comparsa dei primi sintomi.

 

 

 Virosi

 Per le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo CMV, virus

 

 

 (CMV, BYMV, BCMV)

 del mosaico giallo del fagiolo BYMV, virus del mosaico comune del fagiolo BCMV) valgono le stesse

 

 

 

 considerazioni generali di difes dagli afidi.

 

 

 

 Per il virus del mosaico comune del fagiolo BCMV, trasmesso anche per seme, è importante utilizzare

 

 

 

 seme controllato (virus-esente) e varietà resistenti

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLINO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Afidi

 Interventi chimici:

 Beauveria bassiana

 Gli afidi oltre che provocare danni diretti sono potenziali       vettori di virosi

 (Aphis fabae)

 -  alla comparsa delle prime colonie in accrescimento

 Deltametrina * (1)

 

 

 

 Lambda-cialotrina *(1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno contro questa         avversità

 

 

 Etofenprox * (1)

 

 

 

 Fluvalinate * (1)

 

 Piralide del mais

 Interventi chimici:

 Bacillus thuringiensis

 

 (Ostrinia nubilalis)

 -  intervenire  nelle zone soggette ad infestazione, dalla fase di formazione del baccello fino in

 Etofenprox * (1)

 (1) Al massimo 2 interventi all'anno contro questa            avversità

 

 prossimità della raccolta.

 Deltametrina  * (1)

 

 

 

 Lambda-cialotrina *(1)

 

 Mosca

 Interventi agronomici:

 

 

 (Delia platura)

  -  impiegare seme con buona energia germinativa

 

 

 

  -  effettuare semine non troppo precoci

 

 

 

  -  adottare semine non profonde

 

 

 

  -  seminare su terreno ben preparato e con omogenea profondità di semina

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Nelle aziende in cui le infestazioni sono ricorrenti

  Teflutrin

 

 Ragnetto rosso

 Interventi chimici:

 

 E' ammesso un solo intervento acaricida.

 (Tetranychus urticae)

 - l'intervento si rende necessario in caso di attacchi precoci con  2-3  forme mobili/foglia

 Exitiazox

 

 

 

 Fenpiroximate

 

 

 

 Beauveria bassiana

 

 Tripide

 Intervenire solo con infestazione generalizzata, su colture di nel periodo  agosto - settembre.

 Fluvalinate *(1)

(1)  Effettuare un solo trattamento dopo la formazione    

 (Frankliniella intonsa)

 

 Lambda-cialotrina *(1)

 del baccello, e comunque non superare

 

Soglia indicativa 8-10 individui per fiore.

 Deltametrina *(1)

 cumulativamente i tre interventi nel corso dell'annata.

 

 

 Beauveria bassiana

 

 

 

 Acrinatina *(1)

 

 Calocoride

 Non si rendono necessari trattamenti specifici.

 

 

 (Calocoris norvegicus)

 

 

 

Nota bene: "Indipendentemente dal fitofago i prodotti indicati con asterisco non possono essere complessivamente impiegati più di tre volte all'anno.

 


DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Patogeni tellurici

 Impiegare seme conciato

 

 

 (Rhizoctonia    spp.

 

 

 

 Fusarium  spp.   etc:)

 

 

 

 Antracnosi

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 

 (Colletotrichum 

 -  ricorso a varietà resistenti o poco sensibili

 Diclofuanide

 

 lindemuthianum)

 -  ampie rotazioni colturali

 

 

 

 -  distruzione dei residui colturali

 

 

 

 -  ricorso a seme sano proveniente da colture non colpite dalla malattia oppure conciato

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 -  2-3 interventi distanziati di una settimana con condizioni particolarmente favorevoli alla

 

 

 

 malattia (piogge persistenti ed elevata umidità)

 

 

 Ruggine

 Interventi chimici:

 

 

 (Uromyces appendiculatus)

 -  da effettuarsi a partire dalla fioritura con andamento stagionale favorevole

 Prodotti rameici

 

 

 alla malattia (elevata umidità e temperature da 20 a 24°C)

 

 

 Muffa grigia

 Interventi chimici:

 

 

 (Botrytis cinerea)

 -  da effettuarsi su coltivazioni autunnali in caso di persistente umidità e piogge frequenti

 Prodotti rameici

 

 Batteriosi

 

 

 

 (Pseudomonas syringae

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici

 

 pv. phaseolicola)

 -  impiego di seme controllato

 

 

 (Xanthomonas campestris

 -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni)

 

 

 pv. phaseoli)

 -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate

 

 

 

 -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata

 

 

 

 -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano

 

 

 

 periodicamente ripuliti da residui organici

 

 

 

 -  varietà tolleranti

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Intervenire alla comparsa dei primi sintomi

 

 

 Virosi

 Per le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo CMV, virus del

 

 

 (CMV, BYMV, BCMV)

 mosaico giallo del fagiolo BYMV, virus del mosaico comune del fagiolo BCMV) valgono le stesse

 

 

 

 considerazioni generali di difesa dagli afidi. Per il virus del mosaico comune del fagiolo BCMV,

 

 

 

 trasmesso anche per seme, è importante utilizzare seme controllato (virus-esente) e varietà resistenti.

 

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLO (PARASSITI ANIMALI)

AVVERSITA'

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI
E AUSILIARI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 Afidi

 Interventi chimici:

 

 Gli afidi oltre che provocare danni diretti sono potenziali  vettori di virosi

 (Aphis fabae)

  -  alla comparsa delle prime colonie in accrescimento

 Deltametrina (1)

 (1) Al massimo due interventi  con Piretroidi

 

 

 Lambda-cialotrina(1)

 indipendentemente dall'avversità

 

 

 Ciflutrin (1)

 

 

 

 Alfametrina (1)

 

 

 

 Alfacipermetrina (1)

 

 

 

 Beauveria bassiana

 

 

 

 Fluvalinate (1)

 

 Mosca

 Interventi agronomici:

 

 

 (Delia platura)

  - impiegare seme con buona energia germinativa

 

 

 

  - effettuare semine non troppo precoci

 

 

 

  - adottare semine non profonde

 

 

 

  - seminare su terreno ben preparato e con omogenea profondità di semina

 

 

 

 Interventi chimici

 

 

 

 Nelle aziende in cui le infestazioni sono ricorrenti

 Teflutrin

 

 Ragnetto rosso

 Interventi chimici:

 

 Al massimo 1 intervento  contro questa avversità

 (Tetranychus urticae)

 Soglia:

 Azociclotin

 

 

 Attacchi precoci (prefioritura) con di 2-3 forme mobili/foglia.

 Beauveria bassiana

 

 

 Interventi chimici:

 

 Al massimo 1 intervento  contro questa avversità

 Nottue terricole

 Soglia:

 

 Con larve quasi mature l'intervento è scarsamente

 (Agrotis spp.)

 Infestazione diffusa a pieno campo su larve ancora in piena

 Deltametrina (1)

 efficace ed è pertanto sconsigliato.

 

 attività, se non si sono approfondite nel terreno.

 Lambda-cialotrina(1)

 (1) Al massimo due interventi  con Piretroidi

 

 

 Ciflutrin (1)

 indipendentemente dall'avversità

 

 

 Alfametrina (1)

 

 Tripide

 

 Beauveria bassiana 

 

 (Frankliniella intonsa)

 Intervenire solo con infestazione generalizzata, su colture di secondo raccolto di

 Fluvalinate (1)

 Effettuare un solo trattamento dopo la formazione del

 

 fagiolino da consumo fresco, nel periodo agosto settembre.

 Deltametrina (1)

 baccello, e comunque non superare cumulativamente i

 

 

 Lambda-cialotrina(1)

 due interventi nel corso dell'annata.

 

 Soglia indicativa 8-10 individui per fiore.

 Ciflutrin (1)

 (1) Al massimo due interventi  con Piretroidi

 

 

 Alfametrina (1)

 indipendentemente dall'avversità

 

 

 Acrinatina (1)

 


DIFESA INTEGRATA DEL FINOCCHIO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

 

Peronospora

(Phytophthora syringae)

(Plasmopara nivea)

 

Effettuare ampie rotazioni.

Distruggere i residui delle colture ammalate.

I trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni climatiche favorenti la malattia

 

Prodotti rameici

 

Cercosporiosi

(Cercospora foeniculi)

 

 

 

Prodotti rameici

Dodina

 

 

Sclerotinia

(Sclerotinia spp.)

 

Eliminare le piante ammalate.

Evitare i ristagni idrici.

Intervenire durante le prime fasi vegetative .

 

Dicloran (1)

 

(1) Al massimo 1 intervento all’anno

 

Batteriosi

(Erwinia carotovora)

p.v. carotovora)

 

 

Prodotti rameici

 

 

Afidi

(Dysaphis spp)

 

Intervenire alla presenza dei primi individui.

 

 

 

Lamda-cialotrina (1)

Piretrine naturali

 

(1) Al massimo 1 intervento all’anno

 

Nottue

(Agrotis spp)

(Mamestra brassicae)

 

 

Bacillus thuringiensis

Metiocarb (1)

 

(1) impiegabile come esche pronte all’uso.


DIFESA INTEGRATA DELLE INSALATE (lattuga, scarola, indivia) PARASSITI VEGETALI E VIRUS

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

 

Peronospora

(Bremia lactucae)

Interventi agronomici:

-          ampie rotazioni;

-          distruggere i residui delle colture ammalate;

-          favorire il drenaggio del suolo;

-          distanziare maggiormente le piante;

-          uso di varietà resistenti.

 

Interventi chimici:

-          1 - 2 applicazioni in semenzaio;

-           in pieno campo i trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni ;

-          climatiche (piogge frequenti e alta umidità) predisponenti la malattia.

 

 

 

Composti  rameici(°°)

Propamocarb¥

Oxadixil  (°)

Metalaxil  (°)

Fosetil - Al

Cimoxanil

Diclofluanide  (1)

Per questa avversità non effettuare più di 2 trattamenti all’anno.

 

(°°) I prodotti rameici sono efficaci  anche contro le Batteriosi.

(°)Non effettuare più di 1 trattamento annuo con fenilammidi.

¥Efficace anche contro Pythium

(1) Impiegabile solo su lattuga

 

Marciume basale

(Sclerotinia sclerotiorum) (Sclerotinia minor) (Botrytis cinerea)

Interventi agronomici:

-          limitare le irrigazioni ed evitare ristagni idrici;

-          eliminare le piante ammalate;

-          utilizzare varietà poco suscettibili;

-          ricorrere alla solarizzazione;

-          effettuare pacciamature e prosature alte.

 Interventi chimici:

-          Intervenire durante le prime fasi vegetative alla base delle piante.

 

Dicloran

Iprodione

Procimidone*

Cyprodinil+

Fludioxonil**

Pirimetanil ***

 

Per questa avversità non effettuare più di due trattamenti all’anno.

*impiegabile solo su lattuga ed indivia

** impiegabile solo su  lattuga limitatamente ad un solo intervento anno

*** impiegabile solo su lattuga

Oidio

(Erysiphe cichoracearum)

Interventi chimici

Intervenire alla comparsa dei primi sintomi  e al perdurare delle condizioni climatiche favorevoli

 

Zolfo

 

 

Batteriosi

(Pseudomonas cichorii) (Erwinia carotovora subsp. carotovora)

Interventi agronomici:

-          ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

-          concimazioni azotate e potassiche equilibrate;

-          eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata;

-          non irrigare per aspersione.

 

 

Composti rameici

 

Virosi

(CMV, LeMV)

Per virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (CMV) seguire le prescrizioni di difesa dagli afidi.

Per le virosi trasmesse per seme (virus del mosaico della lattuga) è fondamentale utilizzare seme controllato, sano (virus esente).

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLE INSALATE (lattuga, scarola, indivia) PARASSITI ANIMALI

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

Afidi

(Myzus persicae)

(Uroleucon sonchi)

(Acythosiphon lactucae) ecc.

 

Soglia:

presenza

 

 

Acefate (1)*

Etiofencarb

Pirimicarb

Pimetrozine *

(1) Massimo 1 trattamento indipendentemente dall’avversità.

* impiegabile solo su lattuga

 

Nottue Fogliari

((Heliothis armigera)

(Autographa gamma)

ecc.

 

 

Interventi chimici

Intervenire nelle prime fasi di infestazione.

Per le varietà come “Trocadero, Iceberg ecc” intervenire prima che le foglie si chiudano

 

Bacillus thuringiensis

var kurstaki

Acefate (1) *

Indoxacarb (2)

Etofenprox (1)

 

(1) Massimo 1 trattamento annuo indipendentemente dall’avversità.

* Impiegabile solo su lattuga

(2)  massimo 3 interventi l’anno.

Nottue Terricole

(Agrotis spp)

Interventi chimici

Intervenire solo in caso di accertata presenza e con diffuse infestazioni

Acefate(1)*

Deltametrina

Ciflutrin*

(1) Massimo 1 trattamento annuo indipendentemente dall’avversità.

* impiegabile solo su lattuga

Tripidi

(Frankliniella occidentalis)

Interventi chimici

Intervenire tempestivamente dopo aver accertato la presenza.

 

Acefate(1)*

Beauveria bassiana

 

(1) Massimo 1 trattamento annuo indipendentemente dall’avversità.

* impiegabile solo su lattuga

Elateridi

(Agriotes spp.)

Interventi chimici

Solo in caso di infestazione generalizzata rilevata mediante specifici monitoraggi.

 

Teflutrin*

Foxim*

Impiegabile prima del trapianto se sul ciclo colturale precedente sono stati osservati danni.

* impiegabile solo su lattuga

Limacce

 

Interventi chimici

Solo in caso di infestazione generalizzata distribuendo il prodotto sulle fasce perimetrali o solo sulle zone interessate.

Metaldeide-esca

Methiocarb-esca

 

Mosca minatrice

(Lyriomiza spp.)

Intervenire alla comparsa delle prime mine.

Ciromazina (1)

(1)       registrato solo su lattuga.

Al massimo un intervento l’anno contro questa avversità.


DIFESA INTEGRATA DEL MELONE (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Peronospora

 Interventi agronomici:

 Prodotti rameici (°)

 

 (Pseudoperonospora

 -  raccogliere e distruggere i residui  delle colture precedenti infette

 Dimetomorf (1)

 (°) Efficaci anche contro le batteriosi

 cubensis)

 - favorire l'arieggiamento delle piante coltivate in ambienti confinati

 Azoxystrobin (3)

 (1) Al massimo  3 interventi all'anno

 

 -  limitare le irrigazioni, soprattutto alla parte aerea delle piante

 Etil fosfito di alluminio (4)

 (3) Massimo 2 interventi l'anno.

 

 Interventi chimici: - in pieno campo i trattamenti vanno effettuati ogni 6-10 giorni solo in caso di condizioni

 Propamocarb

 (4) Efficace anche contro Pythium

 

 climatiche favorevoli al patogeno (periodi molto umidi con temperature comprese tra 10 e 30°C)

 Cimoxanil (2)

 (2) Al massimo 3 interventi all'anno

 

 -  in serra di norma non sono necessari interventi chimici

 

 (2) Da utilizzare in miscela con altri p. a.

 Mal bianco

 Interventi chimici: -  i trattamenti devono essere effettuati alla comparsa dei primi

 Zolfo, Bupirimate, Fenarimol (1),

 (1) Al massimo 3 interventi l’anno con IBE

 (Erysiphe cichoracearum)

 sintomi e ripetuti ad intervalli variabili da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza del principio

 Tetraconazolo (1), Triadimenol (1),

 (2) Al massimo 3 interventi l’anno

 (Sphaerotheca fuliginea)

 attivo e all'andamento stagionale

 Miclobutanil (1), Penconazolo  (1),

 indipendentemente dall’avversità alternativi

 

 -  è ottima norma alternare fungicidi a differente meccanismo d'azione

 Quinoxyfen, Esaconazolo (1),

fra loro

 

 - impiego di varietà resistenti, specie per cicli tardivi

 Fenbuconazolo (1), Pirifenox (1),    Azoxystrobin (2), Trifloxystrobin (2)

 

 Cancro gommoso

 Interventi agronomici:

  Azoxystrobin (1)

 (1) Al massimo 3 interventi l’anno

 (Didymella bryoniae)

 -  impiego di seme sano o accuratamente conciato con derivati benzimidazolici

 

 indipendentemente dall’avversità.

 

 -  alcune varietà sono resistenti o tolleranti a questa malattia

 

 

 

 Interventi chimici: -   intervenire tempestivamente in caso di infezioni in atto per limitare i danni e la

 

 

 

 diffusione del patogeno

 

 

 Tracheofusariosi

 Interventi agronomici: -  ricorso a varietà resistenti;  -  innesto su specie erbacee resistenti

 

 

 (Fusarium oxysporum

 -  trapianto delle piantine allevate in vasetto di torba per evitare che si producano lesioni sull'apparato

 

 

 f. sp. melonis)

 radicale

 

 

 

 Interventi chimici: -  disinfezione del seme con derivati benzimidazolici

 

 

 Sclerotinia

 Interventi agronomici:

 

 

 (Sclerotinia sclerotiorum)

 in serra arieggiare di frequente, limitare le irrigazioni, eliminare immediatamente le piante ammalate,

 

 

 

 evitare lesioni alle piante.

 

 

 

 Interventi chimici:   Intervenire alla comparsa dei sintomi.

 Dicloran (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno

  Batteriosi

 Interventi agronomici: -  impiego di seme controllato;  -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

 

 

 (Pseudomonas syringae

 -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate

 

 

 pv. lachrymans)

 -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata

 

 

 (Erwinia carotovora

 -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano

 

 

 subsp. carotovora)

 periodicamente ripuliti da residui organici

 

 

 Virosi

 Per tutte le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo CMV,

 

 

 (CMV, ZYMV, WMV-2)

 virus del mosaico giallo dello zucchino ZYMV, virus 2 del mosaico del cocomero WMV-2) valgono le

 

 

 

 stesse considerazioni generali di prevenzione dagli afidi. Per il trapianto è importante usare piantine

 

 

 

 ottenute in semenzali prodotti in vivai con sicura protezione dagli afidi.

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL MELONE (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 

 Indicazioni d'intervento

 Pimetrozine (1) 

 

 Afidi

 Trattamenti tempestivi alla presenza dei primi alati o delle colonie

 Imidacloprid (2)

 (1) Al massimo un intervento all'anno.

 (Aphis gossypii)

 iniziali prima della comparsa di accartocciamenti fogliari,  per poi

 Fluvalinate (3)

 (2) Al massimo un intervento all'anno.

 

 affidare il contenimento degli attacchi alle popolazioni naturali di

 Azadiractina A

 (3) Al massimo un intervento all'anno.

 

 Coccinellidi (di norma presenti dai primi di luglio).

 Beauveria bassiana

 (4) Al massimo un intervento l’anno.

 

 

 Imidacloprid + Ciflutrin

 (4)

 

 Ragnetto rosso

 Lanci di ausiliari

 Fitoseide

 Al massimo 2 interventi all'anno contro questa avversità.

 (Tetranychus urticae)

 Alla prima comparsa del fitofago in pieno campo sono possibili lanci

 (Phytoseiulus persimilis)

 

 

 localizzati (su focolai isolati) con un rapporto preda-predatore di 4-5:1.

 Beauveria bassiana

 

 

 In caso di attacco generalizzato o in serra impiegare almeno 8 predatori/mq.

 Tebufenpirad

 

 

 Trattamenti tempestivi.

 Fenazaquin

 

 

 Interventi chimici

 Exitiazox

 Dotato di buona selettività

 

 1) in presenza di focolai di infestazione con foglie decolorate.

 

 

 

 2) in concomitanza o in prossimità di trattamenti aficidi

 

 

 Elateridi

 Soglia

 Teflutrin

 L'uso della calciocianamide presenta un'azione repellente nei confronti delle larve.

 (Agriotes spp.)

 Accertata presenza mediante specifici monitoraggi.

 Furatiocarb

 I tre prodotti sono da impiegare localizzati alla semina o al trapianto.

 

 

 Benfuracarb

 

 Nematodi

 

 

 Sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi.

 (Meloydogine spp.)

 

 

 

 Mosca grigia dei semi

 Interventi chimici:

 Furatiocarb

 Il pericolo di tali infestazioni e la necesssità del trattamento sono limitati ai

 (Delia platura)

 Applicazioni localizzate lungo la fila di trapianto.

 Teflutrin

 terreni sabbiosi e litoranei.


DIFESA INTEGRATA DELLA PATATA (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Peronospora

(Phytophthora infestans)

Interventi agronomici  

-           impiego di tuberi-seme  sicuramente  sani; 

-           ampie rotazioni (4-5 anni);

-           concimazioni equilibrate;

-           opportuna distanza di semina, al fine  di evitare una eccessiva densità di piante e di sviluppo dell’apparato aereo;

-           scelta di varietà poco suscettibili;

-           eliminazione delle piante nate da tuberi rimasti nel terreno.

 

Interventi chimici

 

-           effettuare il primo  trattamento  quando  le  condizioni ambientali e colturali risultano  favorevoli all’infezione (piogge, nebbie, elevata umidità relativa e temperature comprese tra 10  e 25°C);

-           per successive applicazioni  si può adottare un turno di 6-10 giorni, in  relazione  alla persistenza dei prodotti  impiegati, oppure seguire l’evoluzione della malattia sulla base di parametri climatici.

Composti rameici

Cimoxanil

Dodina

Benalaxil*

Oxadixil*

Metalaxil*

Dimetomorf**

Famoxadone ***

Fosetil Al ****

Fluazinam *****

Diclofuanide ******

Iprovalicarb*******

* sono ammessi  massimo due trattamenti l’anno

** Massimo 2 interventi anno.

***Massimo 2 interventi anno.

**** sono ammessi massimo due trattamenti anno solo in miscela con il rame.

***** sono ammessi al massimo due trattamenti l’anno con questo p.a.

****** sono ammessi al massimo due trattamenti l’anno con questo p.a.

******* sono ammessi massimo tre trattamenti anno solo in miscela con il rame.

Alternariosi

(Alternaria Solani)

Interventi agronomici :

-           ampie rotazioni;

-            impiego di tuberi-seme sani.

 

Interventi chimici

- interventi specifici contro questo patogeno sono necessari solo in caso di infezioni su piante giovani, poiché i prodotti antiperonosporici usualmente impiegati sono efficaci anche contro l’alternariosi.

Composti rameici

Difenoconazolo *

* al massimo un intervento l’anno.

Rizottoniosi

(Rizoctonia solani)

Interventi agronomici: 

-           impiego di tuberi-seme sani; 

-           ampie rotazioni (4-5 anni).

Interventi chimici:

è ammessa solamente la concia del seme.

 

 

Pencicuron

Dicloran

Tolclofos metil

 

Marciume secco

(Fusarium solani)

 

 

Interveniti agronomici: 

-           usare tutte le precauzioni onde evitare di lesionare i tuberi durante la raccolta.

-           mantenere i locali di conservazione freschi e aerati;

-           non destinare alla moltiplicazione i tuberi infetti.

 

 

 

Cancrena secca

(Phoma exigua)

 

 

 

 

 

Interventi agronomici

- limitare le lesioni al tubero;

- distruggere tempestivamente i residui contaminati;

- porre i tuberi-seme appena raccolti per 2 settimane in ambienti caldi (18-20 °C) al fine di favorire la cicatrizzazione delle ferite;

- nelle zone ad alto rischio è buona norma ricorrere a varietà poco suscettibili impiegare tuberi-seme sani.

 

 

 

 

 

 

 


 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

Virosi

(PVX, PVY, PRLV)

-           uso di tuberi seme qualificati sanitariamente

-           eliminazione delle piante originate da tuberi residui di colture precedenti

-           eliminazione delle piante spontanee

-           eliminazione e distruzione di piante con sospetta presenza dio virosi

-           rotazioni colturali

 

 

Dorifora

(Leptinotarsa decemlineata)

Soglia: infestazione generalizzata

Bacillus thuringiensis

var. tenebrionis*

Teflubenzuron°°

Esaflumuron°°

Imidacloprid**

Lufenuron°°

Azadiractina A ***

* Da impiegare preferibilmente contro le larve  giovani

°° Da impiegare, alla schiusura delle uova e

contro larve giovani

** ammesso massimo un trattamento annuo indipendentemente dall’avversità

*** alla comparsa delle prime larve.

Elateridi

(Agriotes spp)

 

Interventi agronomici

evitare irrigazioni tardive in prossimità della raccolta per limitare la risalita degli eleteridi

Interventi chimici

vanno effettuati solo in caso di accertata presenza nell’anno precedente (autunno) distribuendo i principi attivi al momento della semina

Benfuracarb

Teflutrin

Furatiocarb

Carbosulfan

Foxim

Imidacloprid *

Fipronil

* solo per la concia del tubero-seme.

Afidi

(Myzus persicae)

(Macrosiphum euphorbiae)

(Aphis fabae) ecc.

Soglia:

Infestazione generalizzata.

Imidacloprid**

Pirimicarb

Etiofencarb

Pimetrozine**

** ammesso massimo un trattamento annuo indipendentemente dall’avversità

** ammesso massimo un trattamento annuo indipendentemente dall’avversità

Nematodi  a  cisti

(Globodera rostochiensis)

(Globodera pallida)

Interventi agronomici

- Coltivare la patata in larghe rotazioni con piante non ospiti (cerali, leguminose, composite, liliacee, ombrellifere)

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL PEPERONE (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Cancrena pedale

 Interventi agronomici:

 

 

 (Phytophthora capsici)

 -  impiego di seme sano

 Prodotti rameici

 

 

 -  utilizzare acqua di irrigazione non contaminata

 

 

 

 -  disinfettare i terricci per i semenzai con mezzi fisici (calore) o chimici ricorrendo a fungicidi, che

 Propamocarb

 Solo per la disinfezione dei semenzai

 

 possono essere distribuiti con l'acqua di irrigazione;

 Metalaxil (1)

 (1) Al massimo un trattamento all'anno con

 

 -  utilizzo di varietà resistenti

 Benalaxil (1)

 Fenilammidi

 

 -  innesto di cultivar sensibili su portainnesti resistenti

 Azoxystrobin (2)

 (2)Al massimo 2 interventi l'anno.

 

 

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

  -  intervenire alla comparsa dei primi sintomi con trattamenti localizzati alla base del fusto;

 

 

 

 -  si può intervenire direttamente sulla pianta per prevenire infezioni all'apparato aereo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Batteriosi

 

 

 

 (Xanthomonas campestris

 Interventi agronomici:

 

 

 pv.vesicatoria)

 -  impiego di seme controllato;

 

 

 

 -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

 

 

 

 -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate;

 

 

 

 -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata;

 

 

 

 -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano

 

 

 

 periodicamente ripuliti da residui organici;

 

 

 

 -  trapiantare solo piante non infette.

 

 

 Virosi

 Per le virosi trasmesse da afidi in modo non persistente (virus del mosaico del cetriolo CMV e virus

 

 

 (CMV, PVY, TMV, ToMV)

 Y della patata PVY) valgono le stesse considerazioni generali di prevenzione.

 

 

 

 Per le virosi trasmesse per contatto (virus del mosaico del tabacco TMV e virus del mosaico del pomodoro

 

 

 

 ToMV) è fondamentale l'impiego di seme esente da virus o sottoposto a disinfezione mediante

 

 

 

 trattamenti chimici o fisici.

 

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL PEPERONE (PARASSITI ANIMALI)

 

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Piralide

 Interventi chimici:

 Bacillus thuringiensis

 Trappole a feromoni a metà maggio.

 (Ostrinia nubilalis)

 

 Lufenuron (2)

 Trappola di riferimento: Isagro (Traptest)

 

 -sulla prima generazione intervenire quando si registra un aumento nel numero di individui catturati

 Teflubenzuron (2)

 (1) Max un intervento

 

 (solitamente verso metà giugno);

 Esaflumuron (2)

 (2) Prodotto efficace anche contro i Lepidotteri

 

 - sulla seconda generazione (metà luglio- metà agosto) eseguire trattamenti cautelativi subito dopo le

 Ciflutrin (1)

 nottuidi.

 

 prime catture e ripeterli con cadenza quindicinale;

 Deltametrina (1)

 (3) intervenire ad inizio infestazione.

 

 - importante allontanare e distruggere le bacche infestate.

 Lambdacialotrina (1)

 (4) al massimo 1 trattamento indipendentemente

 dall’avversità.

 

 

 Azadiractina A (3)

 Si consiglia di irrorare le piante con barre provviste di

 ugelli rivolti verso l'alto.

 

 

 Imidacloprid+Ciflutrin (4)

Indoxacarb (5)

 

(5) al massimo 2 interventi l’anno

 Afidi

 Indicazione d'intervento:

 Pirimicarb

 Ridotta efficacia su Aphis gossypii

 (Myzus persicae,

 Presenza generalizzata con colonie in accrescimento.

 Azadiractina A

 Prodotto caratterizzato da una buona selettività verso

 Macrosiphum euphorbiae,

 

 Beauveria bassiana

 gli insetti utili

 Aphis gossypii)

 

 Estratto di  Piretro

 Impiegabili solo con forte attacco evidenziato da

 

 

 Imidacloprid (2)

 presenza di melata fumaggine e con raccolte in atto.

 

 

 Pimetrozine (2)

 (2) Al massimo 1 intervento all'anno indipendentemente dall’avversità.

 

 

 

 

 Nematodi galligeni

 Indicazione d'intervento:

 

 I nematodi galligeni sono presenti nei terreni

 (Meloidogyne spp.)

 Nei casi di accertata presenza (infestazioni su colture precedenti)

 

 prevalentemente sabbiosi.

 

 

 

 

 Lepidotteri nottuidi

 Gli interventi che si eseguono per il controllo della piralide servono anche per contenere gli attacchi

 Bacillus thuringiensis

 Impiegabili contro le giovani larve

 (Autographa gamma,

 da parte di questi Lepidotteri.

 Lufenuron

 (1) intervenire ad inizio infestazione.

 Mamestra brassicae,

 

 Teflubenzuron

 (2) al massimo 2 interventi l’anno indipendentemente dall’avversità.

 Udea ferrugalis, ecc.)

 

 Esaflumuron

 Azadiractina A (1)

 Indoxacarb (2)

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL PISELLO (PARASSITI VEGETALI, ANIMALI E VIRUS)

 

AVVERSITA'

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

Patogeni tellurici

 (Rhizoctonia    spp.

 Impiegare seme conciato

 

 

 Fusarium   spp.      etc:)

 

 

 

 Peronospora e

 Interventi agronomici:

 

 

 Antracnosi

  -  ampie rotazioni colturali;

 Prodotti rameici

 

 (Peronospora pisi)

  -  ricorso a seme sano proveniente da colture non colpite dalla malattia oppure conciato;

 

 

 (Ascochyta spp)

  -  impiego di varietà resistenti.

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 - Solo in caso di attacchi precoci.

 

 

 

  Si consigliano 2-3 interventi distanziati di 7 - 8 giorni.

 

 

 Mal bianco

 Interventi agronomici:

 Zolfo

 

 (Erysiphe polygoni)

 -  impiego di varietà resistenti.

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 -  giustificati solo in caso di attacco elevato.

 

 

 Batteriosi

 Interventi agronomici:

 

 

 (Pseudomonas syringae

 -  impiego di seme controllato;

 

 

 pv. pisi)

 -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni);

 

 

 

 -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate;

 

 

 

 -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata;

 

 

 

 -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non

 

 

 

 vengano periodicamente ripuliti da residui organici.

 

 

 Virosi

 Per le virosi trasmissibili da afidi in modo non persistente valgono le stesse considerazioni generali di

 

 

 (PSBMV)

 prevenzione Per il virus del mosaico trasmissibile per seme (PSBMV) è di fondamentale importanza

 

 

 

 l'uso di seme sano (virus-esente).

 

 

 

 Intervenire in presenza di infestazioni diffuse e colonie in accrescimento.

 Fluvalinate (1)

 

 Afide verde e Afide nero

 

 Bifentrin (1)

 Al massimo un  trattamento contro questa avversità.

 (Acythosiphon pisum)

 

 Ciflutrin (1)

 1) Al massimo 1 intervento all'anno con Piretroidi

 (Aphis fabae)

 

 Deltametrina (1)

 indipendentemente dall'avversità.

 

 

 Lambda-cialotrina (1)

 

 

 Mamestra

 

 Bifentrin (1)

 Al massimo un  trattamento contro questa avversità.

 (Mamestra brassicae)

 Intervenire in presenza di infestazioni diffuse, indicativamente: 1 larva/mq.

 Ciflutrin (1)

 (1) Al massimo 1 intervento all'anno con Piretroidi

 

 

 Deltametrina (1)

 indipendentemente dall'avversità.

 

 

 Lambda-cialotrina (1)

 


DIFESA INTEGRATA DEL POMODORO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

 

Peronospora

(Phytophthora infestans)

L’inizio degli interventi antiperonosporoci dovrà essere valutato sulla

base del rischio di infezione.

Sono da privilegiare, soprattutto in fase iniziale, prodotti rameici che, oltre a combattere la peronospora, possiedono anche una certa azione batteriostatica. In condizioni di elevata umidità e/o ad infezione avvenuta, è opportuno ricorrere a prodotti sistemici. In prossimità della raccolta è preferibile impiegare prodotti a breve intervello di sicurezza.

Composti rameici

Fosetil Al

Dodina

Cimoxanil

Benalaxil *

Oxadixil *

Metalaxil *

Dimetomorf **

Azoxistrobin ***

Famoxadone ****

Diclofuanide *****

Iprovalicarb ******

* al massimo due interventi all’anno.

** al massimo due trattamenti all’anno.

*** al massimo due trattamenti all’anno.

**** al massimo due trattamenti all’anno.

***** al massimo due trattamenti all’anno con questo p.a.

****** al massimo 3 trattamenti l’anno in miscela col rame

 

 

Alternariosi

(Alternaria altemata)

(Altrnaria porri f. sp. solari)

Antracnosi

(Colletotrichum coccodes)

Septoriosi

(Septoria lycopersici)

 

Interventi agronomici:

-impiego di seme sano

-ampie rotazioni colturali

-evitare ristagni idrici e limitare le irrigazioni

Interventi chimici : solitamente non sono necessari interventi specifici perchè quelli

antiperonosporici sono attivi anche verso queste malattie.

Per attacchi gravi e in zone particolarmente umide è consigliabile un trattamento alla comparsa dei primi sintomi ed un secondo 8-10 giorni dopo.

 

Composti rameici

Iprodione

Diclofuanide

Difeconazolo *

 

* al massimo tre interventi l’anno

Oidio

(Leveillula taurica)

Interventi chimici

Le condizioni ottimali per l’infezione si verificano soprattutto in primavera, con temperature superiori a 20°C ed elevata umidità.

Non essendo una malattia molto diffusa intervenire solo alla comparsa dei sintomi, ripetendo il trattamento se le condizioni sono favorevoli al fungo, a cadenza di 8-10 giorni.

Zolfo

Ciproconazolo *

Esaconazolo *

Miclobutanil *

Penconazolo *

Triadimenol *

Fenarimol *

Pirifenox *

Azoxystrobin **

* sono ammessi massimo 2 interventi  all’anno.

** Massimo 2 trattamenti indipendentemente dall'avversità.

Batteriosi

(Pseudomonas syringae

 pv .tomato),

(Xanthomonas campestris

pv versicatoria),

(Clavibacter michiganensis

subsp.michiganensis),

(Pseudomonas corrugata)

Interventi agronomici

-          impego di seme sano

-          ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni)

-          concimazioni azotate e potassiche equililbrate

-          eliminazione della vegetazione infetta che non va interrata

-          trapianto di piante non infette

-          sarchiature

-          evitare eccessi di umidità e irrigazioni per aspersione

Interventi chimici:

Intervenire dopo la comparsa dei primi sintomi ogni 7-10 giorni fino alla fioritura.

 

Composti rameici

Acibenzolar-S-metil *

 

 

 

 

 

 

 

 

* massimo 4 trattamenti all’anno

segue


segue DIFESA INTEGRATA DEL POMODORO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

Virosi

(CMV, ToMV, PVY, TSWV)

Interventi agronomici

I criteri di intervento si basano essenzialmente su azioni preventive:

- accurato controllo delle erbe infestanti presenti in prossimità del campo prima del trapianto (da effettuare con pirodiserbo o sfalcio);

- nelle zone a rischio monitorare accuratamente la presenza dei vettori (afidi, tripidi) per un loro tempestivo controllo.

 

 


 


DIFESA INTEGRATA DEL POMODORO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO

Afidi

(Myzus persicae)

(Macrosiphum euphorbiae)

Soglia di intervento:

10% di piante infestate da colonie in accrescimento.

Pirimicarb

Imidacloprid *

Pimetrozine *

Beauveria bassiana

Ove possibile intervenire in modo localizzato sui bordi

* ammesso massimo un trattamento annuo indipendentemente dalla avversità

 

 

Elateridi

(Agriotes spp.)

Interventi chimici:

 

Distribuzione localizzata nei campi trapiantati ove sia stata accertata la presenza di larve o nei terreni che per natura sono soggetti a maggior rischio di infestazione in base a osservazioni degli anni precedenti.

 

Carbosulfan

Foxim

Teflutrin *

Fipronil *

Furatiocarb *

Benfuracarb *

In caso di attacchi consistenti evitare la coltura in successione.

*Da applicare solo al terreno al momento del trapianto lungo la fila.

Non sono ammessi interventi di geodisinfestazione in coltura protetta

Ragnetto rosso

(Tetranychus urticae)

 

Interventi chimici:

L’intervento è giustificato solo in presenza di focolai d’infestazione con evidenti aree decolorate delle foglie

Phytoseiolus persimilis

Exitiazoz

Fenpiroximate

Tebufenpirad

Fenazaquin

Beauveria bassiana

 

E’ ammesso un solo trattamento acaricida l’anno.

Con l’impiego di fitoseidi, è necessario programmare accuratamente l’impiego degli insetticidi, per non interferire con il loro sviluppo.

 

 

Nottue

(Agrotis ipsilon)

(Agrotis segetum)

(Heliotis armigera)

Soglia di intervento:

1 larva ogni 5 ml lungo le diagonali dell’appezzamento in 4 punti.

Intervenire alla comparsa dei primi adulti nelle trappole.

 

Piretro

Bacillus thuringiensis

Bifentrin *

Deltametrina *

Ciflutrin *

Alfacipermetrina *

Lambdacialotrina *

Indoxacarb **

Lufenuron ***

Azadiractina A ****

Impiegare le trappole a feromoni per una esatta indicazione della presenza degli adulti.

* Massimo un trattamento l’anno con piretroidi,  indipendentemente dall’ avversità.

** al massimo 2 interventi l’anno con questo p.a..

*** al massimo 1 intervento l’anno con questo p.a..

**** intervenire ad inizio infestazione.

Aleurotidi

(Triareurodes vaporariorum)

 

Soglia: presenza

Bufoprezin

Beauveria bassiana

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL RADICCHIO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONE D’USO E NOTE

 

Alternaria

(Alternaria pomi f. sp.cichoni)

 

Nessun trattamento

 

Oidio

(Erysiphe cichoracearum)

 

Zolfo

 

Marciume basale

(Sclerotinia sclerotiorum)

(Sclerotinia minor)

(Btrytis cinerea)

 

 

Dicloran (1)

(1) Massimo 1 trattamento all’anno

Batteriosi

(Erwinia carotovora)

 

Prodotti rameici

 

 

Afidi

Intervenire solo in caso di infestazione generalizzata

Piretrine naturali

Deltametrina (1)

Beauveria bassiana

Al massimo 2 interventi contro questa avvertità

(1) Massimo 2 interventi indipendentemente dall’avversità

Elateridi

(Agriotes)

Trattare solo in caso di diffusa infestazione

Foxim

Al massimo 1 trattamento localizzato

Nottue fogliari

(Agrotis spp)

Intervenire solo in caso di infestazione generalizzata

Bacillus thuringensis

Piretrine naturali

Deltametrina (1)

Etofenprox (2)

Al massimo 2 interventi contro questa avvertità

(1)       Massimo 2 interventi indipendentemente dall’avversità

(2)       Massimo 1 intervento l’anno

Nottue terricole

(Autographa gamma)

Trattare solo in caso di diffusa infestazione

Bacillus thuringensis

Deltametrina (1)

Al massimo 2 interventi contro questa avvertità

(1) Massimo 2 interventi indipendentemente dall’avversità


DIFESA INTEGRATA DEL SEDANO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D'USO E NOTE

 

Septoriosi

(Septoria apiicola)

 

 

 

Prodotti rameici

Difenoconazolo*

Dodina

 

* Al massimo tre trattamenti l’anno.

Oidio

(Erisiphe polygoni)

 

 

Nessun trattamento

 

Cercosporiosi

(Cercospora apii)

 

Prodotti rameici

 

Rizottoniosi

(Rhizoctonia solani)

 

Dicloran (1)

(1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità.

Sclerotinia

(Sclerotinia sclerotiorum,

Sclerotinia minor)

 

Dicloran (1)

(1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità.

 

Mosca del sedano

(Philophylla heraclei)

 

Triclorfon

Al massimo 1 intervento all’anno contro questa avversità.

Afidi

(Cavariella aegopodi,

Disaphis spp, ecc.)

Soglia: presenza 10% di piante attaccate.

Estratto di piretro

Pirimicarb

Azadiractina A

Beauveria bassiana

Fluvalinate (1)

(1) Al massimo 2 interventi all’anno

Mosca minatrice

(Lyriomiza spp.)

 

Soglia: presenza.

 

Diglyphus isaea

Ciromazina

Azadiractina A

Abamectina

Al massimo 1 intervento all’anno contro questa avversità


 

DIFESA INTEGRATA DELLO SPINACIO (PARASSITI VEGETALI, ANIMALI E VIRUS)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO

 

 

Peronospora

(Peronospora farinosa)

 

Interventi agronomici:

-          rotazioni molto ampie

-          allontanamento delle piante o delle foglie colpite

-          distruzione dei residui delle colture ammalate

-          impiego  di semi sani o conciati

-          ricorso a varietà resistenti.

 

Interventi chimici:

La difesa va iniziata quando si verificano condizioni climatiche favorevoli all’infezione (piogge abbondanti e ripetute, prolungata bagnatura fogliare).

I trattamenti vanno ripetuti ad intervalli di 7 - 10 giorni.

 

 

Composti rameici 

Propamocarb

Oxadixil (*) (°)

Cimoxanil (*)

Metalaxyl-M

 

Attivi anche contro l’antracnosi

 

(°) Massimo 2 trattamenti annui per i derivati fenilammidici

(*) in miscela con rame.

 

Virosi

(CMV)

 

Interventi agronomici:

- uso di varietà resistenti

- monitorare accuratamente la presenza dei vettori per un loro tempestivo controllo.

 

 

 

 

Afidi

(Myzus persicae)

 

 

Intervenire con trattamento localizzato o a pieno campo in funzione della distribuzione delle infestazioni.

 

Piretrine naturali

Azadiractina A

 

 

Nottue terricole e fogliari

(Agrotis spp.),

(Scotia spp.),

(Mamestra brassicae), (Autographa gamma)

 

 

Intervenire dopo aver rilevato la presenza diffusa di larve e dei relativi danni iniziali.

 

Deltametrina (*)

Bacillus thuringiensis

Etofenprox **

Indoxacarb ***

 

(*) Al massimo un trattamento all’anno;

attivo anche contro la mosca dello spinacio.

(**) Al massimo un trattamento all’anno;

(***) Al massimo 2 trattamenti all’annodi cui uno in alternativa all’Etofenprox;


DIFESA INTEGRATA DELLO ZUCCHINO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

CRITTOGAME

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

P.A. E AUSILIARI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 Mal bianco

 Interventi chimici:

 Zolfo

 

 (Erysiphe cichoracearum)

 -  i trattamenti devono essere effettuati alla comparsa dei primi sintomi e ripetuti ad

 Fenarimol (1) (2)

 

 (Sphaerotheca fuliginea)

 intervalli variabili da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza del principio attivo e

 Bitertanolo (1)

 (1) Al massimo 2 interventi con IBE

 

 all'andamento stagionale

 Esaconazolo (1)

 (2) Non ammesso per le colture in serra

 

 

 Fenbuconazolo (1)

 (3) al massimo 3 interventi l’anno con questi p.a. in alternativa tra di loro.

 

 

 Penconazolo (1)

 

 

 

 Pirifenox (1)

 

 

 

 Tetraconazolo (1)

 Azoxystrobin (3)

 Trifloxystrobin (3)

 

 Sclerotinia

 Interventi agronomici: 

 

 

 (Sclerotinia sclerotiorum)

  -  arieggiare le serre;  -  limitare le irrigazioni;-  eliminare le piante ammalate

 Dicloran (1)

 1) Al massimo un trattamento.

 

  -   evitare se possibile lesioni alle piante

 

 

 

 

 

 

 Marciume Molle

(Phitophthora e Pythium)

 Interventi chimici

Solo in caso di attacchi

 

 

Batteriosi

(Pseudomonas syringae

 -  ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni)

 

 

 pv. lachrymans)

 -  concimazioni azotate e potassiche equilibrate

 

 

 (Erwinia carotovora

 -  eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata

 

 

 subsp. carotovora)

 -  è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali

 

 

 

 non vengano periodicamente ripuliti da residui organici

 

 

 

 Interventi chimici:

 

 

 

 Da effettuare dopo le operazioni colturali che possono causare ferite alle piante

 

 

 

 cetriolo CMV, virus del mosaico giallo dello zucchino ZYMV, virus 2 del mosaico del

 

 

 Virosi

(CMV, ZYMV, WMV-2)

 

 

 

 

 cocomero WMV-2) valgono le stesse considerazioni generali di prevenzione contro gli

 

 

 

 afidi. Per il trapianto è importante usare piantine ottenute in  vivai con sicura protezione

 

 

 

 dagli afidi.

 

 


DIFESA INTEGRATA DELLO ZUCCHINO (PARASSITI ANIMALI)

 

CRITTOGAME

CRITERI DI INTERVENTO

P.A. E AUSILIARI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

Indicazione d'intervento:

 Infestazioni distribuite a pieno campo o a  focolai, osservate in prossimità dell'entrata

 in produzione.

-      Se sono già stati effettuati dei lanci i p.a. indicati vanno usati unicamente per   trattamenti localizzati;

Per preservare  gli ausiliari e contenere i focolai di infestazione effettuare dei lavaggi con bagnanti (A.G.N

 Azadiractina A

 Beauveria bassiana

  Fluvalinate (2)

 Pimetrozine (1)

 

. In ogni caso non effettuare trattamenti in fioritura.

(1)   Al massimo un trattamento.

(2)   Al massimo un trattamento.

 

 

Realizzare il trattamento in maniera localizzata o a pieno campo in  funzione della distribuzione dell'attacco afidico.

Nematodi galligeni

 (Meloidogyne spp.)

 

 

Sono presenti nei terreni prevalentemente sabbiosi.

 Ragnetto rosso

 (Tetranychus urticae)

 

 

 

 

 

 

 

 

 Soglia di intervento: Presenza.

 

 Interventi biologici:

 

Introdurre con uno o due lanci, in relazione al livello di infestazione, 8-12 predatori per  mq.

Distanziare il lancio di almeno 10 giorni dall'eventuale trattamento aficida.

 

Interventi chimici

 

Da effettuarsi in presenza di focolai di infestazione con foglie decolorate, oppure in concomitanza o in prossimità di trattamenti aficidi.

 Beauveria bassiana

 Fitoseide

 Fenazaquin

 

 

 

 

 

 

 

Al massimo un intervento contro questa avversità.

 

 

 

 

 


COLTURE ERBACEE, PRATI E COLTURE INDUSTRIALI

 


 

 

DIFESA INTEGRATA DI AVENA, FARRO E TRITICALE

Ammessa solo la concia delle sementi

 

 

 


DIFESA INTEGRATA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO (PARASSITI VEGETALI E VIRUS)

 

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 

Cercospora

(Cercospora beticola)

Interventi agronomici:

-          Impiego di cultivar tolleranti

Interventi chimici:

-          Nelle situazioni ad alto rischio di malattia l’inizio dei trattamenti coincide, per le cv. a buona tolleranza, con il raggiungimento dello stadio di confluenza delle macchie necrotiche sulle foglie in almeno il 40% delle piante, mentre sulle cv a media tolleranza l’inizio degli interventi coincide con la comparsa delle prime confluenze.

-          Nelle situazioni a basso rischio di malattia l’inizio dei trattamenti, per le cv a buona tolleranza, dovrà essere rinviato fino a quando l’incremento della malattia non raggiunga, in una settimana, un valore pari a 0.5 della scala KWS modificata, e comunque non oltre il valore 2.5 della scala KWS modificata. Per le cv a media tolleranza l’intervento dovrà essere eseguito al raggiungimento dello stadio di confluenza in almeno il 40% delle piante.

-          In tutti gli altri casi i trattamenti proseguono a turni di 20 giorni.

Composti rameici

Bitertanolo

Prochloraz

Nuarimol

Propiconazolo

Flutriafol

Tetraconazolo

Difenaconazolo

Difenaconazolo+fenpropidin *

Azoxystrobin

I triazoli sono efficaci anche contro l’oidio.

Contro questa avversità sono consentiti massimo n. 2 interventi annui.

* Massimo un intervento annuo

Marciume dei fittoni

(Rhizoctonia violacea)

( R. solan),

(Phoma beta)

(Sclerotium rolfsii)

Interventi agronomici:

-          avvicendamento colturale (è importante non far tornare la barbabietola su terreni contaminati prima di 4 anni ed escludere dall’avvicendamento i prati di leguminose)

-          facilitare lo sgrondo delle acque;

-          lavorazione del suolo per avere una buona struttura;

-          corretta gestione dell’irrigazione.

 

 

Virosi

Virus della rizomania

(BNYVV)

Interventi agronomici:

-          ricorrere a varietà tolleranti nei terreni infestati da agenti della Rizomania.

-          lunghe rotazioni colturali.

 

 

 


DIFESA INTEGRATA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

 

Altiche

(Chaetocnema tibialis)

(Phyllotreta vittula)

Soglia:

-          fori su soglie cotiledonari;

-          2 fori/foglia su piante con 2 foglie;

-          4 fori/foglia su piante con 4 foglie.

Benfuracarb(**) (+)

Furatiocarb(**)

Ciflutrin(*)

Deltametrina(*)

Cipermetrina(*)

Lambdacialotrina(*)

Bifentrin (*)

Imidacloprid (***)

Alfametrina (*)

Imidacloprid+Ciflutrin *

Geodisinfestanti non impiegabili qualora si usino sementi conciate con imidacloprid

(**)Localizzati alla semina. Il p.a. furatiocarb può essere utilizzato solo in formulazioni di terza classe.

(***) concia delle sementi

(+) ammesso un solo intervento annuo indipendentemente dal fitogafo.

 (*)Solo nei territori ove l’elevata pre­senza di sostanza organica pro­voca la perdita di attività dei geodisinfestanti o in coltiva­zioni non interessate da geodi­sinfestazione con  prodotti si­stemici alla semina.

(*) ammesso un solo trattamento l’anno con piretroidi indipendentemente dal fitofago.                                               

Atomaria

(Atomaria linearis)

 

Temibile solo in caso di risemine

Benfuracarb(+)

Carbosulfan (+)

Fipronil (+)

Teflutrin (+)

Imidacloprid *

Geodisinfestanti non impiegabili qualora si usino sementi conciate con imidacloprid

(+)Localizzato alla semina; ammesso un solo intervento annuo indipendentemente dal fitogafo.

* concia delle sementi

Elateridi

(Agriotes Spp.)

 

 

 

Soglia:

15 larve/mq. Con infestazioni in atto eseguire sarchiature ripetute per creare un ambiente sfavorevole alle larve.

Benfuracarb(+)

Carbosulfan (+)

Fipronil (+)

Teflutrin (+)

Imidacloprid *

Imidacloprid+Ciflutrin **

(+)Localizzato alla semina; ammesso un solo intervento annuo indipendentemente dal fitogafo.

Evitare la coltura in successione al prato o alla medica per almeno 2 anni.

* concia delle sementi

** al massimo un intervento l’anno con questo p.a. indipendentemente dall’avversità.

Mamestra

(Mamestra brassicae)

 

Soglia:

2-3 larve/pianta, con distruzione del 30% dell’apparato fogliare.

Cipermetrina(*)

Ciflutrin(*)

Deltametrina(*)

Lambdacialotrina(*)

Bifentrin (*)

Bacillus thur. Var. Kurstaki

(*) ammesso un solo trattamento l’anno con piretroidi indipendentemente dal fitofago                                               

Nematode a cisti

(Heterodera schachtij)

Interventi agronomici:

Programmare rotazioni almeno quadriennali con cereali, soia, liliacee e, nei terreni fortemente infestati, integrare la rotazione con colture intercalari di piante-esca resistenti (cv Pegletta, Nemex, Emergo) in estate (dopo grano od orzo) o in primavera, seguite da una coltura primaverile-estiva (es.soia) o da set-aside. Le colture intercalari devono essere trinciate e poi interrate con l’aratura dopo circa 50-60 giorni dalla semina per evitare la deiescenza dei semi.

 

Non usare il colza in rotazione perché suscettibile al nematode cisticolo.

In caso di infestazioni pari o superiori a 5-7 cisti vitali con 100-200 uova su 100 g. di terra essiccata all’aria, è sconsigliata la coltura. 

Nottue terricole

(Agrotis segetum),

(Agrotis ipsilon)

Soglia:

1-2 larve di terza e quarta età o 1-2 piante danneggiate per mq fino allo stadio di 8-10 foglie.

Cipermetrina(*)

Fluvalinate(*)

Ciflutrin(*)

Deltametrina(*)

Lambdacialotrina(*)

Bifentrin (*)

Alfametrina (*)

Intervenire soltanto in coltivazioni con investimento non ottimale.

(*) ammesso un solo trattamento l’anno con piretroidi indipendentemente dal fitofago.

Ogni anno al massimo si possono eseguire quattro interventi con insetticidi.


 

DIFESA INTEGRATA DEL CECE

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 


 

 

 

DIFESA INTEGRATA DELL'ERBA MEDICA

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


DIFESA INTEGRATA DEL FAVINO

 

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 

 

 

 


 

DIFESA INTEGRATA DEL GRANO TENERO  E DEL GRANO DURO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)


 

AVVERSITA’

 

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

 

LIMITAZIONI

Carbone

(Ustilago tritici)

Lotta chimica:

-          concia del seme

 

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

Carie

(Tilletia spp.)

Lotta chimica:

-          concia del seme

 

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

Fusariosi

(Fusarium spp.)

Lotta chimica:

-          concia del seme

Interventi agronomici:

-           Evitare semine fitte;

Concimazioni azotate equilibrate

 

 

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

Nerume

(Alternaria spp.)

(Cladosporium Herbarium)

(Epicoccum nigrum)

Interventi agronomici:

-          Evitare semine fitte;

-          Concimazioni azotate equilibrate

 

 

Oidio

(Erysiphe graminis)

Interventi agronomici:

-          Evitare semine fitte;

-          Concimazioni azotate equilibrate

-          Varietà resistenti.

 

 

Ruggini

(Puccinia  graminis)

(Puccinia  recondita) (Puccinia  striiformis)

Interventi agronomici:

-          Evitare semine fitte;

-          Concimazioni azotate equilibrate;

-          Varietà precoci (S.graminis);

-          Varietà resistenti.

 

 

Septoria

(Septoria nodorum)

(Septoria tritici)

Interventi agronomici:

-          Evitare semine fitte;

Concimazioni azotate equilibrate;

 

 

Afidi

(Rhopalosiphum padi)

(Metopolophium dirhodum)

(Sitobion avenae)

 

Interventi agronomici:

n Evitare semine fitte;

n Concimazioni azotate equilibrate.

Lotta biologica:

Esistono predatori naturali che nelle nostre aree possono essere numerosi e limitare fortemente le infestazioni (ditteri sirfidi, coccinelle, crisope, imenotteri). Vanno poi ricordati i parassitoidi (caratteristica la mummificazione) e, specialmente con clima umido e piovoso, i funghi entomopatogeni (entomoftoracee)

 

 

Lema

(Lema melanopa)

Interventi agronomici:

Raramente causa danni rilevanti

- varietà resistenti.

 

 

Elateridi

(Agriotes spp.)

Interventi agronomici:

Programmare una rotazione almeno quadriennale in presenza accertata di infestazione.

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DELL’ORZO (PARASSITI VEGETALI, ANIMALI e VIRUS)


 

AVVERSITA’

 

CRITERI DI INTERVENTO

 

PRINCIPI ATTIVI

(I principi attivi indicati sono utilizzabili solo nella concia del seme.)

 

Oidio, ruggine, ecc.

(Erysiphe sp.)

(Puccinia spp.)

Lotta chimica:

per quanto riguarda le principali crittogame che colpiscono l’apparato aereo, la loro pericolosità non giustifica il ricorso a fungicidi specifici

 

Carbone

(Ustilago tritici)

Lotta chimica:

- concia del seme

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

 

Elmintosporiosi

(Drechslera sorokiniana)

Lotta chimica:

-          concia del seme

Interventi agronomici:

-          evitare i ristoppi

(Carboxin + Thiram)

(Tebuconazolo+ Imazalil)

Fludioxonil

 

Maculatura reticolare

(Drechslera teres)

Lotta chimica:

-          concia del seme

Interventi agronomici:

-          evitare i ristoppi;

-          Varietà resistenti;

-          Semine ritardate;

-          Concimazioni azotate equilibrate.

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

 

Septoria

(Septoria nodorum)

Lotta chimica:

-          concia del seme

Interventi agronomici:

-          Densità di semina regolari;

-          Concimazioni azotate equilibrate.

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

 

 

Striatura fogliare

(Drechslera graminea)

Lotta chimica:

-          concia del seme

Interventi agronomici:

-          Varietà resistenti;

E’ ammessa solo la concia del seme con p.a. autorizzati.

 

Virosi dei cereali

Interventi agronomici:

-          evitare i ristoppi;

-          Varietà resistenti;

 

Virosi del nanismo giallo

Interventi agronomici:

-          Semine ritardate.

 

Afidi

(Rhopalosiphum padi)

(Metopolophium dirhodum)

(Sitobion avenae)

Da sottolineare il ruolo degli afidi come vettori del virus del nanismo giallo dell’orzo

 

(1)  I principi attivi indicati sono utilizzabili solo nella concia del seme.

 

 

 


 

 

DIFESA INTEGRATA DEL GIRASOLE (PARASSITI ANIMALI)

 

AVVERSITA’

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

Elateridi

(Agriotes spp.)

 

 

E’ ammessa solo concia del seme con p.a. autorizzati.

 

 

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DEL MAIS (PARASSITI VEGETALI, ANIMALI e VIRUS)

AVVERSITA’

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

Carbone comune

(Ustilago maydis)

Interventi agronomici:

-          concimazioni equilibrate;  ampie rotazioni;

raccolta e distruzione dei giovani tumori prima che lascino fuoriuscire le spore.

 

 

Gli ibridi in commercio sono generalmente resistenti al carbone.

 

Marciume del fusto

(Gibberella zeae)

Interventi agronomici:

-          evitare semine troppo fitte;

-          evitare somministrazioni eccessive di azoto e squilibri idrici;

-          fare ricorso a ibridi resistenti o tolleranti.

 

 

 

Batteriosi

(Erwinia spp.)

Si richiede la segnalazione tempestiva della eventuale presenza in campo di questa malattia per poter eseguire gli opportuni accertamenti di laboratorio su campioni della coltura colpita.

 

 

Virosi

Virus del nanismo ruvido del mais

(MRDV)

Virus del nanismo giallo dell’orzo

(BYDV)

Interventi preventivi:

-          eliminazione tempestiva delle sorgenti di infezione all’interno ed in prossimità delle colture (mantenere puliti i campi dalle graminacee infestanti ospiti dei virus)

-          scelta di ibridi meno suscettibili.

 

 

 

Elateridi

(Agriotes spp.)

Soglia:

10-15 larve/mq. Con infestazioni in atto eseguire sarchiature ripetute per creare un ambiente sfavorevole alle larve.

 

Benfuracarb

Furatiocarb

Imidacloprid*

E’ ammessa  solo concia del seme.

Piralide

(Ostrinia nubilalis)

A fine coltura ricorrere alla sfibratura degli stocchi ed a una tempestiva aratura

Deltametrina; Lambdacialotrina;

Bacillus thuringensis

I piretroidi sono impiegabili una sola volta l’anno indipendentemente dall’avversità. La difesa va condotta solo sulla 2° generazione e per il posizionamento del trattamento è necessario il parere del  S.F.R.

 

Nottue terricole

(Agrotis ipsilon)

( A. segetum)

 

Indicazioni di intervento:

Arrecano danno soprattutto alle colture di primo raccolto, con infestazioni cicliche.

Cifutrin

Cipermetrina

Deltametrina

Lambdacialotrina

Bifentrin

 

Seguire indicazioni sottostanti (2).

Afidi dei cereali

(Rhopalosiphum padi)

(Metopolophium dirhodum)

(Sitobion avenae)

(Schizaphis graminum)

 

Non sono giustificati interventi specifici

 

 

(1) ELATERIDI: in successione a medicai operare secondo uno dei seguenti criteri:

- rompere il prato nell’estate precedente in modo che la maggior parte delle larve di elateride subisca l’azione negativa del secco estivo. Verificare in primavera la presenza delle larve e, se si supera la soglia, impiegare i geodisinfestanti ammessi;

- rompere il prato immediatamente prima di seminare in modo tale che gli eventuali elateridi si approfondiscano temporaneamente sotto lo strato arato e restino inattivi sino al superamento delle prime fasi critiche per la coltura.

(2) NOTTUE: essendo gli attacchi legati a condizioni che si verificano ciclicamente si deve intervenire solo nelle annate di forte attacco, quando l’entità dei danni può compromettere la densità dell’investimento oltre i limiti di accettabilità.

Trattare la coltura nel tardo pomeriggio, essendo gli attacchi il più delle volte localizzati, si consiglia di intervenire solo nelle zone infestate.

DIFESA DEI PRATI POLIFITI E DEGLI ERBAI DI GRAMINACEE E TRIFOGLIO

é ammessa solo la concia delle sementi

 

DIFESA INTEGRATA DEL SORGO

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 

DIFESA INTEGRATA DELLA SULLA

 

 

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 


 

DIFESA INTEGRATA DEL TABACCO (PARASSITI VEGETALI E ANIMALI)

 

AVVERSITA’

CRITERI DI INTERVENTO

PRINCIPI ATTIVI

LIMITAZIONI D’USO E NOTE

 

Peronospora

(Peronospora tabacina)

Interventi agronomici: scegliere c.v. resistenti.

Inteventi chimici: in presenza di condizioni climatiche predisponenti eseguire interventi preventivi con prodotti di copertura in miscela a prodotti sistemici e/o alla comparsa dei primi sintomi usando prodotti citotropici o sistemici.

Mancozeb

Cimoxanil (1)

Metalaxil (2)

Benalaxil (2)

Acibenzolar-S-metil (3)

(1)       Al massimo 3 interventi all’anno

(2)       Al massimo 2 interventi all’anno con fenilammidi.

(3)       Al massimo 3 interventi all’anno

Oidio

(Erysphe cichoracearum)

 

 

Zolfo

 

Afidi

(Dysaphis spp.)

Tripidi

Interventi chimici: in presenza di forti infestazioni o focolai di virosi.

Lamda-cialotrina (1)

Befentrin (1)

Deltametrina (1)

Pimetrozine (1)

Imidacloprid (2)

Alfacipermetrina (1)

Imidacloprid + Ciflutrin (1)

(1)       Al massimo 1 trattamento all’anno con priretroidi indipendentemente dall’avversità

(2)       Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dell’avversità

 

Pulce

(Epithrix hirtipennis)

Altica

Interventi chimici: alla comparsa dei primi danni o in presenza di 4 adulti/pianta previo controllo di almeno cento piante/ha scelte a caso.

Lamda-cialotrina (1)

Befentrin (1)

Deltametrina (1)

Imidacloprid (2)

(1)       Al massimo 1 trattamento all’anno con priretroidi indipendentemente dall’avversità

(2)       Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dell’avversità

Nottue epigee

Interventi chimici: utilizzare piante esca per evidenziare le prime infestazioni

Deltametrina (1)

Ciflutrin (1)

Acefate (2)

(1)       Al massimo 1 trattamento all’anno con piretroidi indipendentemente dall’avversità

(2)        Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità

Elateridi

Ammesso un solo intervento localizzato alla semina.

Benfuracarb

Furatiocarb

Methiocarb

Foxim

Teflutrin

Carbosulfan

Fipronil

 

Nematodi

Interventi agronomici: adottare specie resistenti ed ampie rotazioni.

Nessun trattamento

 

Antigermoglianti

 

Idrazite maleica (*)

N-decanolo (**)

(*) Al massimo 2 interventi all’anno  in alternativa al N-decanolo

(**) Al massimo 2 interventi all’anno  in alternativa all’Idrazite maleica

 


 

 

DISERBO


 

DISERBO DELL’AGLIO

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Pre emergenza

Graminacee

 

 

 

 

e

Pendimentalin

31,7

2 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Post emergenza

Graminacee invernali

Pendimentalin

31,7

2 - 3

(1) Da preferirsi dosaggi

e dicotiledoni

Oxyfluorfen (1)

22

0.1 - 0.5

ridotti eventualmente

annuali

 

 

 

ripetuti (10-12 gg)

Dicotiledoni

Ioxinil

33,2

0.2 - 0.6

Intervenire precocemente

Graminacee

Propaquizafop

9,7

1

 

 

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

 

Quizalofop-P-etile

 

1 – 1,5

 

 


 

DISERBO DELLA BARBABIETOLA

EPOCA IMPIEGO

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

%

D O S E

N O T E

Pre-semina

Dicotiledoni e

Gliphosate  + Solfato ammonico

 30.4

 1 - 3 + 4 - 5

 Nel caso di infestazioni presenti alla semina.

(Programma A)

Graminacee

 

 

 

 

 

 

Glufosinate ammonio

11,33

4 - 7

 Prodotto limitatamente efficace a basse temperature.

Pre-emergenza

Prevalenza crucifere e Fallopia convolvolus

Cloridazon

65

 3,0 - 4,0

 

(Programma B)

Prevalenza di Poligonum aviculare

Metamitron

70

3,0 - 4,0

 

Localizzati sulla fila*

Situazioni miste.

(Lenacil + Ethofumesate)

(12 + 30)

2,0 - 2,5

 

 

 

Fenmedifan + Ethofumesate + Metamitron

 15,9 + 21,1 + 70

0,5-1 + 0,5 + 0,5

 Trattamenti precocissimi, anche con bietole in emergenza,

Post-emergenza

Dicotiledoni

Fenmedifan + Ethofumesate + Cloridazon

 15,9 + 21,1 + 65

0,5-1 + 0,5 + 0,5

 da ripetere a cadenza di 8-10 giorni. Dosi che possono

con microdosi

e

(Fenmedifan + Desmedifan + Ethofumesate) +

 (6,9 + 2,3 + 13,9)

0,7

 aumentare con il crescere di bietole e infestanti. Utile l'aggiunta

(Programma C) **

Graminacee

 + Metamitron o Cloridazon

70 / 65

 + 0,5 / 0,5

 di Olio bianco (0,5l.ha), ma da valutare temperatura e umidità

 

 

 Quizalofop-P-etile

 1 – 1,5

 

 dell'aria. Con alte temperature l'olio si riduce fino ad eliminarlo.

 

 

 

Fenmedifan + Ethofumesate + Metamitron

 15,9 + 21,1 + 70

1-2 + 0,7 + 0,6-1,5

 Metamitron prevalente su Poligonum aviculare.

Post-emergenza

Dicotiledoni

Fenmedifan + Ethofumesate + Cloridazon

 15,9 + 21,1 + 65

1-2 + 0,7 + 0,6-1,5

 Cloridazon prevalente su Crucifere. Ethofumesate su Mercuriale

con dosi crescenti

e

(Fenmedifan + Desmedifan + Ethofumesate) +

 (6,9 + 2,3 + 13,9)

1,2

 Desmedifan migliora l'azione su Poligonum aviculare e    Amaranto.

(Programma D) **

Graminacee

 + Metamitron o Cloridazon

70 / 65

 + 0,6 - 1,5

 

 

Gravi infestazioni di Poligonum aviculare

(Fenmedifan + Desmedifan + Ethofumesate) +

 (5,9 + 1,5 + 12,2)

0,7 - 0,8 +

 L'aggiunta di Lenacil migliora l'azione su Poligonum aviculare.

 

 

 + Metamitron + Lenacil

70 + 80

 + 0,5 + 0,1

 

 

Problemi di Cuscuta

Propizamide

50

0,7 - 1,0

 Intervenire precocemente prima che sia sulle bietole.

 

 

 

 

 

 Se necessario ripetere l'intervento .

 

Problemi di Cirsium

Clopiralid

10

1 - 1.2

 Interventi localizzati

 

Problemi di Abutilon

Lenacil

80

0,1 - 0,2

 Applicazioni ad integrazione dei normali post.

 

 

Triflusulfuron-methyl + olio

50

0.4 + 0.5

 

 

Problemi di Ammi Majus

Clopiralid

10

1 - 1.2

 

Post-emergenza

 

Triflusulfuron-methyl + olio

50

0.4 + 0.5

 

 

Problemi di Crucifere e girasole

Triflusulfuron-methyl + olio

50

0.4 + 0.5

 

 

 

Allosifop-r-metile

10,8

0,7

 

casi perticolari

 

Allosifop-etossietile

10

1 - 1.5

 Prevalenza di Sorghum e Echinocloa

(Programma E)

 

Ciclossidim

21

1,0 - 2.0

 Prevalenza di Avena, Lolium e Echinocloa

 

 

Clethodim

25

0,6

 

 

Problemi di graminacee

Fenoxaprop etile

12,5

1,0

 Prevalenza di Sorghum e Echinocloa

 

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1.0 - 2.0

 Prevalenza di Sorghum e Echinocloa

 

 

Setossidim

20

1,0 - 2.5

 Prevalenza di Sorghum e Echinocloa

(*) Previste anche miscele tra i diversi prodotti. La somma delle dosi di prodotto singoli deve risultare nel complesso ridotta del 30 %. La dose in tabella è riferita alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della sup. complessiva.

(**) Il "Programma D" è ammesso solo da un andamento stagionale che abbia impedito la realizzazione del "Programma C".

N.b. I formulati commerciali hanno diverse concentrazioni di principio attivo; le dosi di formulato commerciale riportato in tabella sono del tutto indicative.


DISERBO DEL CARCIOFO

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% di p.a.

 

l. o Kg. / ha

 

Pre semina

 

 

Glifosate

 

 

30,4

 

 

1,5 – 3

 

 

Post trapianto

o

Pre ricaccio

 

 

 

Oxyfluorfen

Oxadiazon

Pendimetalin

Imazametabenz

 

22

25,5

31,7

19,2

 

0,1 – 0,5

1,5

2 – 3

1,5

 

Post trapianto

e

Post emergenza

 

 

 

Fenoxaprop-p-etile

Fluazifop-p-butile

Propaquizafop

Setossidim

Ciclossidim

Quizalofop-P-etile

 

6,6

13,3

9,7

20

11

 

 

1 – 1,5

1 – 1,5

1

1 – 1,5

2-2,5

1 – 1,5

 


DISERBO DELLA CAROTA

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

e Dicotiledoni

Glufosinate Ammonio

11,33

4 - 7

 

Pre emergenza

Graminacee annuali

Glufosinate Ammonio

11,33

4 - 7

 

e

Pendimetalin

31,7

2 - 3

 

Dicotiledoni

(Pendimentalin+Linuron)

(16 + 9)

3 - 3.5

 

Post emergenza

Dicotiledoni

Pendimetalin

31,7

2 - 3

 

annuali

Linuron

37,6

0.5 - 1

 

 

Metribuzin

 

0.5

 

 

 

 

 

 

Graminacee

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

Propaquizafop

9,7

1

 

 

Setossidim

Ciclossidim

Quizalofop-P-etile

20

11

 

1 - 1.5

1-1,5

1 – 1,5

 

 


DISERBO DEI CAVOLI

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% di p.a.

 

l. o Kg. / ha

Pre semina e Trapianto

 

Glifosate

Glufosinate Ammonio (1)

 

 

30,4

11,33

 

 

1,5 – 3

4 – 7

 

Pre trapianto

 

Napropamide (3)

Oxifluorfen

Pendimetalin

 

 

41,85

23,6

31,7

 

2 – 3

1,5 – 2,5

2 - 3

Post trapianto

 

Fluazifop–butile

Propaquizafop

Setossidim

Ciclossidim

Quizalofop-P-etile (4)

 

13,3

9,7

20

11

 

1 – 1,5

1

1 – 1,5

2-2,5

1 – 1,5

(1)                 Da impiegare solo su cavolo rapa.

(2)                 Da impiegare solo su cavolfiore.

(3)                 Da impiegare solo su cavolo cappuccio e cavolfiore.

(4)                 Da impiegare solo su cavolo cappuccio e cavolfiore.


DISERBO DEL CECE

 

 

EPOCA

 

 

INFESTANTI

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

 

% DI P.A.

 

 

L. O KG/HA

 

 

NOTE

 

Pre emergenza

Graminacee

 

 

 

 

e

Pendimetalin + Imazetapir

30,1 – 2,1

2

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

 


DISERBO DELLA CIPOLLA

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

Glufosinate Ammonio

11,33

4 - 7

 

Pre emergenza

Graminacee

 

 

 

 

Dicotiledoni

Pendimetalin

31,7

2 - 3

 

da seme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Da usare in epoca precocissima utilizzando le dosi

 

Dicotiledoni annuali

Ioxinil

33,2

0.1 - 0.6

 più basse.

 

 

 

 

 

 Indicato per cipolle autunnali

 

 

 

 

 

 (1) Sconsigliato per le semine autunnali

 

Dicotiledoni annuali

 

 

 

 Intervenire sulla coltura dopo le 2 foglie (dosi

 

e Graminacee

Oxyfluorfen (1)

22

0.05 - 0.5

 proporzionate).

 

invernali

 

 

 

 (1) Non selettivo su cultivar precocissime

Post emergenza

 

Pendimetalin

31,7

2 - 3

 (1) Da preferirsi dosaggi ridotti eventualmente

 

 

 

 

 

 ripetuti

 

Dicotiledoni

 

 

 

 Da usare solo dopo la seconda foglia vera.

 

perennanti

Clopiralid

9,5

0.8 - 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciclossidim

21

1 - 1.5

 

 

Graminacee

Fenoxaprop-p-etile

6,6

1 - 1.5

 

 

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

 

Propaquizafop

9,7

1

 

 

 

Setossidim

Quizalofop-P-etile

20

 

1 - 1,5

1 – 1,5

 

DISERBO DEL COCOMERO

 

EPOCA

 

 

INFESTANTI

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

 

% DI P.A.

 

 

L. O KG/HA

 

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,4

1.5 -  3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Pre emergenza (1)

Dicotiledoni

Trifluralin

44,5

0.9 - 1.5

 

 

 

 

 

 

Post emergenza (2)

Graminacee

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

(1) Utilizzabile solo nelle interfile delle colture pacciamate.  

2) Interventi chimici ammessi solo quando lo sviluppo della coltura non consente più l'accesso ai mezzi meccanici.


DISERBO DELL’ERBA MEDICA

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

Pre semina

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Post emergenza

(al primo anno

di impianto)

 

Imazetapir

3,4

1

 

 

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

 

 

 

 

Post emergenza

 

 

Propizamide (1)

Imazamox

35

40

3,6

0.75-1

 

 

 

 

 

 

(1) Impiegabile solo per il contenimento della Cuscuta con interventi localizzati che, annualmente e complessivamente non potranno superare il 15% dell'intera superficie.


DISERBO DEL FAGIOLINO

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

Pre semina

Graminacee e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

Glufosinate Ammonio

11,33

4 - 7

 

 

Trifluralin

44,5

0.9 - 1.5

 

Post emergenza

 

Alosifop-r-metile

10,8

0,75

 

Graminacee

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

 

Quizalofop–P- etile

Cicloxydim

 

1 – 1,5              2,5

 

 

Post emergenza

 

Graminacee + Dicotiledoni

 

 

Imazamox

 

 

40

 

0,75 - 1

 

 

 


DISERBO DEL FAGIOLO

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

Pre semina

Graminacee

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

e

 

 

 

 

Dicotiledoni

Trifluralin

44,5

0.9 - 1.5

 

 

 

 

 

 

Post emergenza

 

Fluazifop - butile

13,3

1 - 1.5

 

Graminacee

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

Propaquizafop

9,7

1

 

 

 

 

 

 

 

Post emergenza

 

Graminacee + Dicotiledoni

 

Imazamox

 

40

 

0,75 - 1

 

 

 


DISERBO DELLA FRAGOLA

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

 

 

Pre semina

e interventi

localizzati

nelle interfile

 

 

 

 

 

 

 

 

Graminacee

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

e

Glufosinate Ammonio

11,33

4 - 7

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


DISERBO DEL FARRO

Non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 


DISERBO DEL FAVINO

 

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A..

 

L. O KG/HA

 

Pre emergenza

 

(Imazetapyr + Pendimetalin)

 

(2.1 + 30.1)

 

2

 

 

Post emergenza

 

Fenoxaprop-p-etile

Setossidim

 

6.6

20

 

1 – 1.5

1 – 1.5

 

 

 


DISERBO DEL FINOCCHIO

 

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

Pre-semina

 

Glifosate

 

 

30,4

 

 

1,5 - 3

 

Pre-emergenza

 

Prometrina

Trifluralin

 

 

 

44,5

 

2

0,9 – 1,5

 

Pre e post trapianto

Prometrina

48,5

2

Pre emergenza
Pre trapianto

 

Oxadiazon

Pendimetalin

 

 

 

25,5

31,7

 

 

1,5

2 – 3

 

Post trapianto

Pendimetalin

31,7

2

Post emergenza

 

Fluazifop-p-butle

 

Setossidim

Fenoxaprop-p-etile

 

 

13,3

 

20

6,6

 

 

1 – 1,5

 

1 – 1,5

1 – 1,5

 

 


DISERBO DEL FRUTTETO

(Actinidia - Albicocco - Ciliegio - Olivo - Melo - Pero - Pesco – Susino)

 

INFESTANTI

 

CRITERI

PRINCIPI ATTIVI

% P.A.

DOSE L/HA ANNO

 

 

 

 

Indipendentemente dal

 

 Interventi agronomici:

 

 

numero delle

 

 Operare con inerbimenti, sfalci, trinciature  e/o lavorazioni del terreno

 

 

 applicazioni sono

 

 Solo su pomacee non ammesse:

 

 

annualmente ammessi:

 

 - Lavorazioni nelle interfile di impianti dotati di sistemi di irrigazione

 

 

 

Graminacee

 

 

 

 

e

 Interventi chimici:

 Glifosate (1)

30,40

l./ha = 5

Dicotiledoni

 chimelle inerfi

 

 

 

 

 Interventi localizzati sulle file , operando con microdosi su  infestanti nei primi

 

 

 

 

 stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità.

 

 

 

 

 Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale.

 Glufosinate ammonio

11,33

l./ha = 12

 

 

 

 

proporzionale della

 

 L'uso di diserbanti può essere opportuno quando :

 

 

combinazione dei

 

 -  Vi  sia sulle file una distanza tra pianta e pianta inferiore a m. 1,5 / 2

 

 

p.a.ammessi

 

 - Le piante abbiano apparato radicale superficiale (es. per i il pero

 

 

 

 

 portannesti  cotogni e BA29 - per il melo M9 e M26)

 

 

 

 

 - Vi siano rischi di erosione (es. pendenze superiori al 5%)

 

 

 

 

 - Vi siano impianti con impalcature basse e di dimensioni tali da limitare la

 

 

 

 

 possibilità di intervenire con organi meccanici.

 

 

 

(1)    Il Glifosate non è ammesso sull'actinidia. Il diserbo deve essere localizzato sulla fila. L'area trattata non deve quindi superare il 50% dell'intera superficie. Es. In un ettaro di frutteto si possono complessivamente utilizzare in un anno: l. 2,5 di Glifosate, o l. 7,5 di Glifosate trimesio o l. 6 di Glufosinate ammonio.

 


DISERBO DI GRANO TENERO, GRANO DURO E ORZO

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% P.A.

 

L. O KG/HA

 

 

Graminacee

Glifosate

30,4

1.5 - 3.0

Pre-semina

e

 

 

 

 

Dicotiledoni

Glufosinate di ammonio

11,33

4 - 7

 

Prevalenza di

 

 

 

 

graminacee con

(Diflufenican + Chlortoluron) (1)

(2.2 + 35.7 )

3.0 - 3.5

 

Lolium e Alopecurus

(Bifenox + Chlortoluron) (1)

(16.7 + 41.9)

3.0 - 3.5

 

con poca Avena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fenoxaprop-p-ethyl(2)

5,24

0.7 - 1.5

 

 

Tralkoxidim

22,5

1,7 

 

 

Imazametabenz-methyl

19,2

 2 – 2,5

 

Graminacee

Diclofop-metile

 27,3

2.0 - 2.5

 

 

Clodinafop (2)

22,2

0,2 – 0,25

Post emergenza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Metsulfuron metile

20

0.015 - 0.020

 

 

Tribenuron-metile

75

0.010 - 0.015

 

 

Triasulfuron

20

0,037

 

Dicotiledoni

(Clopiralid + MCPA + Fluroxipyr)

(1.8 + 18.2 + 3.6)

3.5

 

 

Metribuzin

Carfentrazone

Florasulam

 

50

4,84

0.2

0,04

0,1 – 0,12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dicotiledoni con

Amidosulfuron

75

0.02 - 0.04

 

Galium

 

Fluroxipyr

 

17,16

 

0.8 - 1.0

 

 

 Graminacee + dicotiledoni

 

 

 

 

Flufenacet+ Pendimetalin

 

Iodosulfuron metil sodio + Fenoxaprop-s-etile + Mefenpyr-dietile (2)

 

( 6+30)

 

 

8 + 64 + 24

 

 

3.0

 

 

1,25

 

 

(1) Il Chlortoluron crea problemi di fitotossicità sulle varietà di tenero Brasilia e Bolero.

(2) Non ammesso nel diserbo dell'orzo.


DISERBO DEL GIRASOLE

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre Semina

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Pre emergenza

 

 

 

 

 

 

Metolaclor

68,5

1 - 2

Il Metolaclor è da intendersi

Graminacee

Oxyfluorfen

23,6

0.5 - 0.7

quale graminicida  integrativo

e

Metobromuron

50,00

2

degli altri prodotti

Dicotiledoni

Pendimetalin

31,70

2 - 3

qui indicati

 

Oxadiazon

25,50

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Post emergenza

 

 Allosifop-r-metil

10

0,7

 

 

Ciclossidim

21

1 - 1.5

 

Graminacee

Fenoxaprop etile

12,5

1 - 1.5

 

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

Propaquizafop

9,7

1

 

 

Setossidim

Quizalofop – P- etile

                                                                                                                             20,0                                                     -                               

                                                     1 - 1.5                         1 – 1.5       

 

 

Imazetabenz

19

1,5

Efficace anche contro

Dicotiledoni

Aclonifen

60,0

1 - 1,5

le crucifere

 


DISERBO DELL’INSALATA

(Lattuga, scarola, cicoria, indivia e radicchio)

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

Pre-semina

 

Glifosate (1)

Glufosinate ammonio

30,4

11,33

1,5 – 3

4-7

 

Pre-trapianto

 

 

Oxadiazon (2)

Trifluralin

 

25,5

44,5

 

1,5

0,9-1,5

 

 

Pre e Post –trapianto

 

 

Propizamide

 

35,5

 

2,5-3,5

 

 

 

Post-trapianto

 

 

Propaquizafop

Setossidim

Ciclossidim

 

 

9,7

20

11

 

1

1-1,5

2,2,5

 (1) Non ammesso su radicchio e cicoria.

(2) Ammesso solo su lattuga e indivia.

 


DISERBO DEL MAIS

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

Pre-semina

Graminacee

Glifosate

30,40

1.5 - 3

 

e

 

 

 

 

Dicotiledoni

Glufosinate ammonio

11,33

4 - 7

 

Preemergenza

Localizzato

 

 

 

Dimetenamide

79,65

1,50

 

 

 Pendimetalin

31,70

1.5 - 3

 

 

Aclonifen

49

1.5 - 2

 

 

Isoxaflutole

75

0,10

Ammesso solo nei terreni che negli anni

 

Flufenacet+ Terbutilazina

60+75

1+1.2

precedenti sono stati infestati da Abutilon

 

Flufenacet+ Isoxaflutolo

48+10

0.5-0.75

 

 

 

S-Metolaclor + Terbutilazina

28,9 – 17,4

4,5

 

 

 

 

 

Un trattamento

 

 

 

Rimsulfuron

25

0,040 - 0,060

 

 

 

 

 

Due trattamenti

 

 

 

 

 

0,030 + 0,030

 

 

 

 

 

Un trattamento

 

 

 

Nicosulfuron

4

0.8 - 1.2

 

Post emergenza

 

 

 

Due trattamenti

 

 

 

 

 

0.7 - 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulcotrione

26

1,00

 

 

 

Clopiralid

10

1 - 1.2

 

 

 

(Pendimetalin + Dicamba)

(23.8 + 4.8)

3 - 3.5

 

 

 

Dicamba

21

0.8 - 1

 

 

 

Fluroxipir

17

0.4 - 0,5

 

 

 

 Mesotrione

 

0,75 

 

 

Il diserbo di pre emergenza deve essere localizzato sulla fila. L'area trattata non deve quindi superare il 50% dell'intera superficie . Es.In un ettaro di mais, in pre-emergenza, non si possono utilizzare più di l. 1 di Aclonifen, l.1,5 di Pendimetalin, kg. 1 di Terbutilazina.


DISERBO DEL MELONE

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Post-emergenza (1)

 

Fluazifop-butile

13,3

1 - 1.5

 

Graminacee

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

Fenoxaprop-p-etile

6,6

1 - 1.5

 

 

Propaquizafop                     

9,7

1

 

 

 

Quizalofop – P - etile

 

1 – 1,5

 

 

(1) Interventi chimici ammessi solo quando lo sviluppo della coltura non consente più l'accesso ai mezzi meccanici.


DISERBO DEL NOCE

 

 

PRINCIPI ATTIVI

 

 

% DI P.A.

 

DOSE L/HA ANNO

 

 

 

Glifosate

 

 

 

 

Glufosinate ammonio

 

 

 

30,40

 

 

 

 

11.33

Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi

 

l./ha = 5

 

 

 

 

l./ha = 12

 

Ammesso anche un impiego proporzionale della combinazione dei p.a. ammessi

 

 

Il diserbo è ammesso solo nei primi 3 anni di impianto.

Il diserbo deve essere localizzato sulla fila. L’area trattata non deve quindi superare il 50 % dell’intera superficie.

Es.: In un ettaro di frutteto si possono complessivamente utilizzare in un anno: 1. 2,5 di Glifosate. o l. 7,5. di Glifosate trimesio o l. 6 di Glufosinate ammonio.


DISERBO DELLA PATATA

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre Semina

Graminacee

Glifosate

30,40

1.5 - 3

 

e

Glufosinate ammonio

11,33

4 - 7

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pre Emergenza

 

 

 

 

 

 

Glufosinate ammonio

11,33

4 - 7

Il più possibile lontano

 

 

 

 

dall'emergenza

 

 

 

 

Non impiegare per le

Graminacee

Metribuzin

35

0.4 - 0.6

patate primaticcie se

e

 

 

 

dopo si coltiva lo spinacio

Dicotiledoni

 

 

 

 

 

Pendimentalin

31,70

2 – 2,5

 

 

Aclonifen

49

2 – 2,5

 

 

Metobromuron

50

2 - 3

Dosi più basse nei terreni

 

Flufenacet + Metribuzin

60+ 35

0.8+ 1

sciolti e su cv precoci

Post emergenza

 

 

 

 

Intervenire precocemente

 

 

 

 

alla prima emergenza delle

Graminacee

Rimsulfuron

25

0.02 - 0.04

infestanti, anche a basse

e

 

 

 

dosi e con eventuali

Dicotiledoni

 

 

 

applicazioni ripetute

 

 

 

 

Da non miscelare

 

Metribuzin

35

0.2 - 0.4

con Rimsulfuron

 

 

 

 

 

 

Allosifop etossi etile

10,00

1 - 1,5

 

 

Propaquizafop

9,70

1

Usando Rimsulfuron

Graminacee

Fluazifop-p-butile

13,30

1 - 1.5

impiego non strettamente

 

Fenoxaprop-p-etile

6,60

1 - 1.5

necessario

 

Setossidim

Ciclossidim

20

11

1 - 1.5

2 – 2,5

 

 


DISERBO DEL PEPERONE

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre Trapianto

Graminacee

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

e

Oxadiazon

25,5 

 1,5

 

Dicotiledoni

Pendimetalin

31,7

2 -3

 

Post Trapianto

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 Graminacee

Fenoxaprop-p-etile

6,6

1 - 1.5

 

 

Setossidim

20

1 - 1,5

 

 

 

Cicloxydim

 

2,5

 

 


DISERBO DEL PISELLO

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Pre Emergenza

 

 

 

 

 

Graminacee

Pendimentalin

31,7

2 - 3

Attenzione alla scelta

e

 

 

 

delle colture successive

Dicotiledoni

Pendimentalin+Aclonifen

31.7 + 49

1.5 - 2 + 1.5 - 2

es. spinacio

 

 

 

 

 

Post Emergenza

 

Bentazone

40,5

1 - 1.5

 

Dicotiledoni

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

Non trattare quando la

 

Setossidim

20

1 - 1.5

temperatura è al di sotto

Graminacee

Propaquizafop

9,7

1

di 8-10 °C o supera i 25 °C

 

Alosifop-r-metile

10,8 - 0,75

1

 

 

Quizalofop – P - etile

 

1 – 1,5

 

 

Imazamox

40

0,75 - 1

 

 


DISERBO DEL POMODORO

 

EPOCA

 

INFESTANTI

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

NOTE

 

Pre semina e trapianto

Graminacee

 

 

 

 

e

Glifosate

30,40

1.5 - 3

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

Pre emergenza

Localizzato (1)

Graminacee

Glufosinate ammonio

11,33

4 - 7

 

annuali estive e

Metribuzin

35

0,15 - 0,4

Da soli o in mescela. Da escludere su terreni sabbiosi.

Dicotiledoni

Aclonifen

49

1,5 - 2

Da non usare qualora sia stato usato Furatiocarb

Pre trapianto

 

Oxadiazon

25,50

1.5

 

Graminacee

Pendimetalin

31,70

2 - 3

 

annuali estive e

Metribuzin

35

0,15 - 0,4

 

Dicotiledoni

Aclonifen

49

1,5 - 2

 

 

 

Flufenacet + Metribuzin

60 + 35

0,85 +  0,5

 

Post emergenza localizzato (2)

 

 

 

 

Da solo o in miscela con Metribuzin

 

Rimsulfuron

25 

0,03-0,05

Intervenire precocemente alla prima

 

 

 

 

emergenza delle infestanti a basse dosi con

Graminacee

 

 

 

eventuali applicazioni ripetute

annuali estive e

 

 

 

 

Dicotiledoni

Metribuzin

35

0,2 – 0,5

In presenza di Portulaca la dose può

 

 

 

 

salire fino a Kg. 1 per ettaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciclossidim

21

1 - 1,5

 

Graminacee

Cletodim

25

0,6

 

 

Fenoxaprop-p-etile

6,6

1 - 1.5

 

 

Fluazifop-p-butile

13,3

1 - 1.5

 

 

Propaquizafop

9,7

1

 

 

 

Setossidim

20

1 - 1.5

 

 

 

Quizalofop – P - etile

 

1 – 1,5

 

 

(1)                 Il diserbo di pre emergenza deve essere localizzato sulla fila. L'area trattata non deve quindi superare il 50% dell'intera superficie.

 Es. In un ettaro di pomodoro, in pre-emergenza, non si possono utilizzare più di l. 1 di Aclonifen, l.0,2 di Metribuzin ecc..

(2)   Si consigliano interventi localizzati sulla fila.


DISERBO DEI PRATI POLIFITI E DEGLI ERBAI DI GRAMINACEE E DI TRIFOGLIO

 

 

non sono ammessi interventi con prodotti chimici

 

 

 

DISERBO DEL SEDANO

 

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

Pre-semina

o

Pre trapianto

 

 

Glifosate

 

30.4

 

1,5 –3,0

 

Pre emergenza

o

Pre trapianto

 

 

Prometrina

Trifluralin

 

 

48,5

45,8

 

 

2

1 – 1,5

 

 

Post emergenza

Fluazifop – butile

Setossidim

 

13,3

20

 

1 – 1,5

1 – 1,5

 

 

 


DISERBO DEL SORGO

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% DI P.A.

L. O KG/HA

NOTE

 

Graminacee

 

 

 

 

Pre-semina

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

 

Graminacee

 

 

 

 

Pre emergenza

e

Terbutilazina

50

1,7

 

 

Dicotiledoni

Propaclor

65

6

 

 

 

Aclonifen

60

1 - 1,5

 

 

 

 Dicamba

 21

 0.8 - 1

 

Post emergenza

Dicotiledoni

2.4D + MCPA

31 + 25

0.3 - 0.5

A 4-6 foglie

 

 

 

 

 

 

 


DISERBO DELLO SPINACIO

 

 

EPOCA

 

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

 

 

Pre Semina

Glifosate

Cicloate

Cicloate+ lenacil

30,4

72,7

72,7 + 81,48

1,5 – 3

3 – 4

3 + 0,5 – 0,7

 

 

 

 

Pre Emergenza

Lenacil

81.48

0,4 – 0,8

 

 

Post Emergenza

 

Fenmedifan

Fenmedifan + Lenacil

Propaquizafop

Setossidim

Quizalofop – P - etile

15,9

15,9 + 81,48

9,7

20

 

1 – 2,5

1 – 2 + 0,3 – 0,5

1

1 – 1,5

1 – 1,5

 


DISERBO DELLA SULLA

 

NON SONO AMMESSE INTERVENTI CON PRODOTTI CHIMICI

 


DISERBO DEL TABACCO

 

EPOCA

 

PRINCIPIO ATTIVO

 

% DI P.A.

 

L. O KG/HA

Pre-trapianto

(letto di semina)

Glifosate

 

30,4

 

1,5-3

 

 

Pre-trapianto

(interrato)

 

Napropamide

 

41,25

 

2,5

 

 

 

Pre-trapianto

(non interrato)

 

 

Aclonifen

Metabromuron

Oxadiazon

Pendimetalin

Etofumesate

Metolaclor

 

49

50,6

25,5

31,7

21,1

68,5

2,5

2

1,5

3-4

1,5-2

1-1,5

 

 

Post-trapianto

 

Fenaxaprop-p-etile

Fluazifop-butile

Setossidim

Propaquizafop

 

6,6

13,3

20

9,7

 

1-1,5

1-1,5

1-1,5

 


DISERBO DELLA VITE

INFESTANTI

CRITERI

PRINCIPI ATTIVI

% P.A

DOSE L/HA ANNO

 

 

 

 

Indipendentemente dal

 

 Interventi agronomici:

 

 

numero delle

 

 Operare con inerbimenti, sfalci, trinciature  e/o lavorazioni del terreno

 

 

 applicazioni sono

 

 

 

 

annualmente ammessi:

Graminacee

 

 

 

 

E

 

Dicotiledoni

Interventi chimici:

Non sono ammessi interventi chimici nelle interfile

 Glifosate

30,40

l./ha = 5

 

 

 

 

 

 

 Interventi localizzati sulle file , operando con microdosi su  infestanti nei primi

 

 

 

 

 stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità.

 

 

 

 

 Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale.

 Glufosinate ammonio (1)

11,33

l./ha = 12

 

 

 

 

proporzionale della

 

 L'uso di diserbanti può essere opportuno quando :

 

 

combinazione dei

 

 -  Vi  sia sulle file una distanza tra pianta e pianta inferiore a m. 1,5 / 2

 

 

p.a.ammessi

 

 -  Vi siano rischi di erosione (es. pendenze superiori al 5%)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il diserbo deve essere localizzato sulla fila. L'area trattata non deve quindi superare il 50% dell'intera superficie.

Es. In un ettaro di vigneto si possono complessivamente utilizzare in un anno: l. 2,5 di Glifosate, o l. 7,5 di Glifosate trimesio o l. 6 di Glufosinate ammonio.

(1) presenta attività anche spollonante.


DISERBO DELLO ZUCCHINO IN PIENO CAMPO

EPOCA

INFESTANTI

PRINCIPIO ATTIVO

% P.A.

L. O KG/HA

Note

 

 

 

 

 

 

 

Graminacee

 

 

 

 

 Pre semina

e

Glifosate

30,4

1.5 - 3

 

 

Dicotiledoni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Graminacee

Setossidim

20

1 - 1,5

 

Post emergenza

 

 Quizalofop – P - etile

 

 1 – 1,5